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[[Immagine:Ercoli.jpg|thumb|left|160px|Andrea Ercoli]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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==<font color=green> '''9 settembre''' </font>== |
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]] |
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===Andrea Ercoli=== |
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== <font color=green> 14 febbraio </font> == |
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Sportivo e dirigente biancoceleste, nato a Roma il [[18 giugno]] [[1908]] ed ivi deceduto il [[9 settembre]] [[2005]]. Ha partecipato alla vita della società biancazzurra per quasi 75 anni ricoprendo svariati incarichi. |
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=== Italo De Zucco === |
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Ultimo di sette fratelli, era rimasto orfano di padre nel [[1916]]. Nato e cresciuto a Trastevere in Piazza San Cosimato n. 63, era stato allevato con amore dalla mamma e dai fratelli, uno dei quali, Luciano, morì nell'aprile [[1920]] per gli esiti di una malattia contratta in guerra. Nel [[1923]], grazie all'amicizia fra il fratello [[Ercoli Giuseppe|Giuseppe]] e [[Parboni Augusto|Augusto Parboni]], entra nei giovanissimi della Lazio, come raccattapalle. Da questo momento la sua vita sarà indissolubilmente legata a questa società e a questi colori. [[Ercoli Giuseppe|Suo fratello Giuseppe]] è invitato a far parte del consiglio direttivo e si distingue subito, perchè nel [[1924]] ingaggia, pagandolo personalmente, l'allenatore Ungherese [[Koszegi Desiderio|Desiderio Koszegi]]. Grazie al fratello, il giovane Andrea inizia molto giovane a frequentare l'ambiente laziale e ne rimane coinvolto ed affascinato. |
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Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]]. |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Ercoli Andrea|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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[[Immagine:Su00c.JPG|thumb|left|160px|Lopez festeggiato dopo la prima rete]] |
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=== Valerio Piersigilli === |
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==<font color=green> '''8 settembre''' </font>== |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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===Lazio-Inter 4-3 dell'8 settembre 2000 - Supercoppa italiana=== |
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[[2000/01|Stagione]] |
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{{datalink|8|settembre|2000}} - '''[[2000|2.904]]''' - [[Supercoppa Italiana]] [[2000/01]] |
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'''LAZIO:''' [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]] (69' [[Gottardi Guerino|Gottardi]]), [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]], [[Nesta Alessandro|Nesta]], [[Favalli Giuseppe|Favalli]], [[Stankovic Dejan|Stankovic]] (81' [[Lombardo Attilio|Lombardo]]), [[Simeone Diego Pablo|Simeone]], [[Veron Juan Sebastian|Veron]], [[Nedved Pavel|Nedved]] (54' [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]]), [[Lopez Claudio Javier|C.Lopez]], [[Crespo Hernan Jorge|Crespo]]. A disposizione: [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Colonnese Francesco|Colonnese]], [[Pesaresi Emanuele|Pesaresi]], [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]]. Allenatore: [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. |
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'''INTER:''' [[Ballotta Marco|Ballotta]], M.Serena, Cordoba, Domoraud, Macellari, Vampeta, Farinos, [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] (60' Peralta), Seedorf (91' Colombo), Sukur, Keane. A disposizione: Varaldi, Fissore, Iaia, Cauet, [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]]. Allenatore: Lippi. |
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'''Arbitro:''' Sig. Farina (Novi Ligure). |
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'''Marcatori:''' 2' Keane, 33' [[Lopez Claudio Javier|C.Lopez]], 38' [[Lopez Claudio Javier|C.Lopez]], 47' [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]] (rig), 62' Farinos, 75' [[Stankovic Dejan|Stankovic]], 76' Vampeta. |
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'''Note:''' serata calda, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Macellari, Keane e [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]]. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t. |
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'''Spettatori:''' 65.000 circa per un incasso di Lire 2.478.000.470. |
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[[La Gazzetta Dello Sport]] titola: "La Lazio fa paura, l'[[Internazionale FC|Inter]] fa sperare. [[Lopez Claudio Javier|Claudio Lopez]] imprendibile, però i nerazzurri si sono battuti con coraggio. [[Lopez Claudio Javier|Claudio Lopez]] ha incantato: due gol, una velocità impressionante e tante iniziative per i compagni. Quando [[Crespo Hernan Jorge|Crespo]] sarà al meglio, la coppia di attaccanti argentini, supportata da [[Veron Juan Sebastian|Veron]], sarà un problema per chiunque. L'[[Internazionale FC|Inter]] è scesa in campo decimata dalle assenze delle ultime ore (Frey, Blanc, Simic e Recoba) eppure ha disputato la sua migliore partita di questo inizio stagione. Bene Keane e Farinos." |
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Continua la "rosea": |
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La Lazio di [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]], "il perdente", ormai colleziona successi a non finire. Questa [[Supercoppa Italiana|Supercoppa italiana]] non vale certamente gli altri trofei degli ultimi dodici mesi ([[Supercoppa Europea|Supercoppa europea]], [[Campionato|campionato]], [[Coppa Italia|coppa Italia]]) ma serve benissimo a iniziare al meglio la stagione e a dare un avvertimento forte e chiaro a tutte le rivali in Italia e in Europa. Ha giocato con tutti i titolari la Lazio e quindi il test si può ritenere attendibile: manca ancora qualcosa come condizione e servono accorgimenti in difesa e a centrocampo; magari potrà servire un [[Baronio Roberto|Baronio]] per colmare meglio l'assenza di [[Almeyda Matias Jesus|Almeyda]]; [[Stankovic Dejan|Stankovic]] non può non far avvertire l'assenza di [[Sérgio Conceição (Paulo Sergio Merceneiro da Conceição)|Conceiçao]] come ala di ruolo. ► [[Venerdì 8 settembre 2000 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 4-3|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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== <font color=green> 7 febbraio </font> == |
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===Romeo Tofini=== |
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=== Giorgio Calleri === |
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Nuotatore e pallanuotista. Tofani risulta il suo vero cognome, ma a seguito di un errore di trascrizione di un cronista, viene chiamato definitivamente Tofini. Nato a Roma l'[[8 marzo]] [[1881]], è deceduto l'[[8 settembre]] [[1938]]. |
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Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a Formello il [[7 febbraio]] [[1991]]. |
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Figlio di Antonio e Latini Carmela era alto 1,68. Aveva una cicatrice in fronte. Nel 1901 espleta il servizio di leva prima nel 12° reggimento bersaglieri, poi nel Genio Zappatori. Il [[22 gennaio]] [[1903]] rimase ferito durante una seduta di ginnastica nella caserma di Sant'Eufemia, infortunandosi al piede destro. Fu congedato nello stesso anno con la dichiarazione di buona condotta. Figura mitica nella storia del nuoto romano è il primo atleta di assoluto prestigio della sezione Nuoto sorta, al pari di quella del Podismo, agli inizi del ventesimo secolo. |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Tofini Romeo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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=== Federico Marchetti === |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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Difensore, nato a Bari il [[4 giugno]] [[1933]], deceduto a Roma l'[[8 settembre]] [[2009]]. Il vero cognome anagraficamente è scritto attaccato "Lobuono" ma il giocatore, di sua iniziativa, lo staccó creando in seguito anche vari problemi per sé e per i familiari. Ė comunque conosciuto come Lo Buono. |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Viene acquistato nel [[1955]] dal Trani. Disputa 7 stagioni in maglia biancoceleste (nell'ultima della quali venendo impiegato solo nel [[Campionato]] Cadetti), dimostrando attitudine al marcamento, velocità e doti acrobatiche. Molto attaccato alla maglia è stato atleta generoso e affidabile. Nel [[1962/63]] viene ceduto al [[Pescara]] dove disputa due [[Campionato|campionati]] prima di appendere gli scarpini al chiodo. Ha vinto la [[Coppa Italia]] nel [[1958]]. |
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► [[Lo Buono Nicola|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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== <font color=green> 6 febbraio </font> == |
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=== Renato De Censi === |
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Portiere, nato a Roma il [[7 settembre]] [[1889]]. |
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Proveniente dal [[Roman]], è il portiere che gioca le finali nazionali contro il [[Casale]] della stagione [[1913/14]]. Si alternò con [[Forlivesi Remo|Forlivesi]] e [[Rossini Gino|Rossini]] tra i pali biancocelesti tra il [[1913]] e il [[1915]]. Nel [[1914]] figurava anche nei quadri dirigenziali della società. La partenza per il fronte nel [[1915]], con il grado di Caporale del Genio Automobilisti, pose termine alla sua carriera calcistica ma non a quella sportiva. |
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► [[Serventi Clemente|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]] |
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=== Alessandro Biancolin === |
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==<font color=green> '''6 settembre''' </font>== |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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===Sante Ancherani=== |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Sante Ancherani nasce a Cotignola (RA) il [[6 settembre]] [[1882]], ma quasi subito si trasferisce prima a Tuscania (VT) e poi a Roma dove giunge all'età di 4 anni. Piccolo di statura, ma agile e forte, studiava alle scuole tecniche con buon profitto. Amante dello sport e sopratutto della corsa, era sovente allenarsi, dopo la scuola, nella zona di [[Piazza d'Armi]], dove oggi si trova il quartiere "Prati" ma che allora era usato per le parate militari in quanto disabitato. Si era costruito un soprannome desunto dal suo nome di battesimo letto al contrario: Etnas. |
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► [[Ancherani Sante|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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=== Alberto Mesones === |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Attaccante, nato a Belo Horizonte (Brasile) il [[18 febbraio]] [[1912]] e deceduto a Belo Horizonte il [[5 settembre]] [[1975]]. |
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Viene acquistato nel [[1932]] dal Palestra Italia di Belo Horizonte. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 26 presenze e 9 reti in [[campionato]]. In Brasile è famoso e celebrato come "'''Niginho'''" ma riportato anche come '''Leonízio''' o '''Leonísio Fantoni'''. Come altri sudamericani, lascia l'Italia nell'estate del [[1935]], preoccupato da un possibile arruolamento per l'imminente guerra in Abissinia, visto che lo status di "oriundo" gli aveva consentito di ottenere anche la cittadinanza italiana. |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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=== Giancarlo Morrone === |
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► [[Fantoni (III) Leonidio (Niginho)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:UmbertoBroccoli.jpg|thumb|left|160px|Umberto Broccoli]] |
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==<font color=green> '''4 settembre''' </font>== |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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===Umberto Broccoli=== |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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Pallavolista, nato a Roma il [[4 settembre]] [[1954]]. |
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Gioca nella [[S.S. Lazio Pallavolo|Lazio Pallavolo]] dall'inizio degli anni '70 fino al [[1985/86]] nel ruolo di palleggiatore. L'anno successivo resta alla Lazio in qualità di dirigente. Nel [[1987/88]] inizia ad allenare la formazione che militava nella serie C2 e riesce a conquistare la promozione. Nel [[1995/96]] torna ad occuparsi di Pallavolo nella Lazio, sia come allenatore che come dirigente. |
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► [[Broccoli Umberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Surro.jpg|left|thumb|160px|Leonardo Surro]] |
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===Leonardo Surro=== |
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Attaccante, nato ad Avellino il [[4 settembre]] [[1962]]. |
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Cresce calcisticamente nell'Ariano. Nel [[1978]] viene acquistato dall'[[Avellino]] da cui lo preleva la Lazio nel [[1980]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste prima di passare al [[Siena]] in [[Serie C|C1]] nel [[1983/84]] (31 presenze e 10 reti). Due anni a Catanzaro con 34 partite e 5 reti, poi milita con Siracusa, Rondinella, [[Cavese]], Pro Livorno, Rossanese. |
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► [[Surro Leonardo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Maestrelli_lina.jpg|thumb|left|155px|Angela (Lina) Barberini Maestrelli]] |
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==<font color=green> '''3 settembre''' </font>== |
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===Lina Barberini Maestrelli=== |
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Nome di battesimo: Angela. Nata a Bari il [[28 maggio]] [[1923]], deceduta a Roma il [[3 settembre]] [[2014]]. |
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Moglie dell'allenatore [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]] a cui darà la paternità di due figlie, [[Maestrelli Patrizia Maria|Patrizia Maria]] e [[Maestrelli Tiziana|Tiziana]] e di due gemelli, [[Maestrelli Massimo|Massimo]] e [[Maestrelli Maurizio|Maurizio]]. Figlia di un vigile urbano di Bari, fu conosciuta da [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] negli anni della sua permanenza nel capoluogo pugliese. |
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► [[Barberini Maestrelli Lina|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:annabe.jpg|thumb|left|160px|Anna Beneck]] |
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===Anna Beneck=== |
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Nuotatrice, nata a Torino il [[23 giugno]] [[1942]] e deceduta a Formia (LT) il [[3 settembre]] [[2013]]. |
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Inizia a nuotare nei centri del C.O.N.I. ma per l'attività saltuaria non ottiene il brevetto. Entra alla Lazio nel settembre del [[1956]] per volere del tecnico [[Zabberoni Enzo|Enzo Zabberoni]]. Nel [[1957]], specialista della farfalla, conquista il record italiano con 1'24" a Roma in luglio e il suo primo titolo tricolore sui 100 in agosto a Genova Albaro. |
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► [[Beneck Anna|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Filisetti.jpg|left|thumb|160px|Daniele Filisetti]] |
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==<font color=green> '''2 settembre''' </font>== |
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===Daniele Filisetti=== |
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Difensore, nato a Nembro (BG) il [[2 settembre]] [[1959]]. |
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Cresciuto nell'[[Atalanta]] (con la quale si aggiudica il premio ''Guerin d'Oro'' per la [[Serie C|serie C1]] nel [[1981/82]]), viene acquistato nell'ottobre del [[1983]] dalla squadra lombarda. |
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► [[Filisetti Daniele|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:alcan.jpg|thumb|left|160px|Alberto Canalini]] |
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==<font color=green> '''1 settembre''' </font>== |
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===Alberto Canalini=== |
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Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Nato l'[[1 settembre]] [[1882]] da Domenico e Zanasi Carolina, a Roma, lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società [[Esperia Roma|Esperia]], dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. |
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Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in [[Via Valadier]] dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono ai primissimi anni del '900 quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati. |
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► [[Canalini Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Riva_Mario.jpg|left|thumb|160px|Mario Riva]] |
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===Mario Riva=== |
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Attore e presentatore, vero nome Mario Bonavolontà in arte Mario Riva, nato a Roma il [[26 gennaio]] [[1913]] e deceduto a Verona il [[1 settembre]] [[1960]]. |
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Figlio del compositore Giuseppe Bonavolontà, debuttò sulle scene nel luglio del [[1943|'43]] al Teatro Nuovo di Milano come sostituto di un presentatore, ma già l'anno successivo entrò a far parte della compagnia Totò-Magnani nella rivista di Michele Galdieri "Che ti sei messo in testa?". Dotato di una particolare carica di simpatia e di un'innata vis comica, ottenne grande successo quando si unì all'attore comico Riccardo Billi, col quale portò al successo numerose riviste tra le quali ricordiamo: "La bisarca" ([[1950]]), "Alta tensione" ([[1951]]), "I fanatici" ([[1952]]), "Caccia al tesoro" ([[1953]]), "Siamo tutti dottori" ([[1954]]), "La granduchessa e i camerieri" ([[1955]]), "Gli italiani sono fatti così" ([[1956]]). |
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► [[Riva Mario (Bonavolontà Mario)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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[[Image:David Calabria 2.jpg|left|160px|thumb|David Calabria (2013/14)]] |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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===David Calabria=== |
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Portiere, è nato a Roma il [[1 settembre|1° settembre]] [[1970]] e fece parte degli esordienti "A" della Lazio nella stagione [[1982/83]]. |
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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]] |
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'''David Calabria''', inoltre, è stato l'allenatore della '''Lazio C5 Femminile''' nella ''"Stagione dei Record"'' ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) vincendo sia lo '''Scudetto''' sia la '''Coppa Italia'''. In quell'unica stagione con la Lazio ha avuto l'onere e l'onore di amalgamare il gruppo di campionesse che il presidente della sezione [[Piersigilli Valerio|Piersigilli]] e tutta la Dirigenza hanno scelto per la Lazio. Ci è riuscito a pieni voti facendo vincere alla Lazio il suo '''5° Scudetto''' e la sua '''Prima Coppa Italia'''. |
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=== Fernando Viola === |
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Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]]. |
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► [[Calabria David|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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Versione attuale delle 15:08, 24 dic 2025
| ► Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio |

14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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