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[[Immagine:06gen05c.jpg|thumb|left|180px|Il tiro vincente di Paolo Di Canio]]
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[[Immagine:06gen2005c.jpg|thumb|left|180px|Il tabellone dell'Olimpico a fine gara]]
| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
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==<font color=green> '''6 gennaio''' </font>==


[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]]
===Paolo Di Canio sedici anni dopo: Lazio-Roma 3-1 del 6 gennaio 2005===


== <font color=green> 14 febbraio </font> ==
{{datalink|6|gennaio|2005}} - '''[[2005|3127]]''' - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[2004/05]] - '''XVII giornata'''


=== Italo De Zucco ===
'''LAZIO:''' [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], [[Oddo Massimo|Oddo]], [[Talamonti Leonardo José|Talamonti]], [[Giannichedda Giuliano|Giannichedda]], [[Filippini Emanuele|E. Filippini]], [[Filippini Antonio|A. Filippini]], [[Dabo Ousmane|Dabo]] (89’ [[Manfredini Sisostri Christian José|Manfredini]]), [[Liverani Fabio|Liverani]], [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]], [[Di Canio Paolo|Di Canio]] (90’ [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]]), [[Rocchi Tommaso|Rocchi]] (86’ [[Muzzi Roberto|Muzzi]]). A disposizione: [[Sereni Matteo|Sereni]], [[Lequi Matias Emanuel|Lequi]], [[Oscar Lopez (Lopez Hernandez Oscar)|Oscar Lopez]], [[Pandev Goran|Pandev]]. Allenatore: [[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]].


Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]].
'''ROMA:''' Pelizzoli, Mexes, Dellas, Ferrari (46’ Corvia), Panucci, Perrotta (58’ Aquilani), De Rossi (79’ Candela), Cufré, Mancini, Totti, Cassano. A disposizione: Zotti, Sartor, Scurto, Mido. Allenatore: Delneri.


Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]]
'''Arbitro:''' Sig. Dondarini (Finale Emilia).

'''Marcatori:''' 29’ [[Di Canio Paolo|Di Canio]], 68’ Cassano, 74’ [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]], 84’ [[Rocchi Tommaso|Rocchi]].

'''Note:''' serata non fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti [[Filippini Emanuele|E.Filippini]], [[Liverani Fabio|Liverani]], [[Filippini Antonio|A.Filippini]], Cufré, Totti e Aquilani per gioco scorretto, [[Rocchi Tommaso|Rocchi]], Perrotta, Mancini e Cassano per comportamento non regolamentare. Angoli 8-4 per la Lazio. Recuperi: 1' p.t., 7' s.t.

'''Spettatori:''' 65.000 circa di cui 36.074 paganti per un incasso di € 1.031.605,00, abbonati 28.660 per una quota partita di € 389.886,61.

La Storia, talvolta, è fatta di situazioni che si perpetuano ciclicamente. Così come nel [[Derby]] del [[15 gennaio]] [[1989]] [[Domenica 15 gennaio 1989 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 1-0|vinto dalla Lazio per 1-0]] grazie ad una rete del giovane [[Di Canio Paolo|Di Canio]], anche la stracittadina odierna vede protagonista il "numero nove" biancoceleste così come accadde sedici anni prima. La Lazio arriva a questo [[Derby]] da sfavorita per vari motivi: per la classifica (la zona retrocessione è ad un passo), per aver cambiato allenatore ([[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]] che ha preso il posto di [[Caso Domenico|Mimmo Caso]]), ma soprattutto perché sono dieci le stracittadine consecutive senza successi per la formazione biancoceleste. L'ultimo acuto risale addirittura alla stagione dello [[Scudetto]] quando la Lazio si impose, di rimonta, sui cugini per 2-1 il [[25 marzo]] [[2000]].

► [[Giovedì 6 gennaio 2005 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-1|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Image:Gradella4.jpg|thumb|left|180px|Uber Gradella]]
[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]]

===Uber Gradella===

Portiere, nato a Mantova il [[14 giugno]] [[1921]] e deceduto a Roma il [[6 gennaio]] [[2015]].


=== Valerio Piersigilli ===
Dopo un breve tirocinio in compagini minori, arriva nel [[1937/38]] nella squadra della sua città natale, per poi trasferirsi al [[Verona]] l'anno seguente, dove però è sempre riserva. L'anno successivo gioca 33 partite in [[Serie B]] con gli Scaligeri. Nel [[1940]] arriva a Roma e con la Lazio di [[Piola Silvio|Silvio Piola]], allenata da [[Kertesz Geza|Geza Kertesz]], gioca 21 partite dimostrandosi portiere sicuro e affidabile. L'anno successivo gioca per 29 volte a difesa della porta biancoceleste. Nel [[1942/43]] gli eventi bellici lo costringono a trasferirsi prima a Biella dove gioca nella squadra locale e poi nel [[1944|'44]] a Novara. Era stato richiesto dal C.T. della Nazionale [[Pozzo Vittorio|Pozzo]], che ne aveva intravisto le grandi qualità, e dove aveva come compagni di squadra [[Piola Silvio|Silvio Piola]] e [[Ramella Luciano|Luciano Ramella]].


Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Gradella Uber|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Image:Coletta_a.jpg|thumb|left|180px|Alfiero Coletta <br> (per gent. conc. di Andrea Coletta)]]
[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]]


== <font color=green> 7 febbraio </font> ==
===Alfiero Coletta===


=== Giorgio Calleri ===
Centrocampista, nato a Roma il [[6 aprile]] [[1930]] ed ivi deceduto il [[2 novembre]] [[2008]].


Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a Formello il [[7 febbraio]] [[1991]].
[[Campione d'Italia]] Juniores [[1947/48]]. Nel [[1948]] partecipa al [[10° Torneo Juniors di Servette]]. Partecipa a tre edizioni al [[Torneo di Viareggio]] e nella prima del [[1949]] disputa la finale persa dai biancocelesti contro il Milan per 1 a 5. Fa parte della rosa di prima squadra nella stagione [[1949/50]] il ritiro della Lazio a Trevi lo vede tra i 20 convocati dall'allenatore [[Sperone Mario]]. Gioca due amichevoli del precampionato ma non viene mai impiegato in competizioni ufficiali perchè ceduto in prestito nello stesso anno allo A.C. Stabia in [[serie C]]. Vince il torneo internazionale di Bari [[Torneo Fiera del Levante di Bari 1951]].


Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Coletta Alfiero|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:RZangrilli.jpg|thumb|left|180px|Romano Zangrilli]]
[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]]


=== Federico Marchetti ===
==<font color=green> '''5 gennaio''' </font>==


Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]].
===Romano Zangrilli===


Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]]
Podista, nuotatore e calciatore, nato a Norma (oggi provincia di Latina, allora provincia di Roma) nel [[1884]] e deceduto a Genzano di Roma (RM) il [[5 gennaio]] [[1923]].

Si distinse soprattutto come atleta di corsa di fondo e marcia. In quest'ultima specialità fu campione d'Italia sui 30 km nel [[1905]] con il tempo di 3h 07' 17. Molto importante fu pure la vittoria del Giro di Firenze di marcia sulla distanza di km 11,470 il [[5 giugno]] [[1904]]. Ottenne anche il primato italiano di marcia sull'ora con km 11,470. Partecipò anche numerose marce sui 100 km piazzandosi sempre tra i primi.
Insieme a [[Bigiarelli Luigi|Luigi Bigiarelli]], [[Pagliani Pericle|Pagliani]] e [[Balestrieri Arturo|Balestrieri]] diede lustro alla Lazio in Italia ed in Europa. Molto legato ai colori biancocelesti, si dedicò in modo limitato al calcio.

► [[Zangrilli Romano|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Materazzi.jpg|thumb|left|180px|Giuseppe Materazzi]]
[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]]


== <font color=green> 6 febbraio </font> ==
===Giuseppe Materazzi===


=== Renato De Censi ===
Allenatore, nato ad Arborea (OR) il [[5 gennaio]] [[1946]].


Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]]
Dopo una discreta carriera come calciatore, nel [[1986]] allena la [[Casertana]] in [[Serie C|serie C1]]. La stagione successiva viene ingaggiato dal [[Pisa]] in [[Serie A]]. All'inizio della stagione [[1988/89]] viene ingaggiato dalla Lazio, appena tornata nella [[Serie A|massima serie]], al posto di [[Fascetti Eugenio|Eugenio Fascetti]]. Resta alla guida dei biancocelesti per due stagioni. Dopo l'esperienza romana inizia a girovagare per l'Italia, allenando il [[Messina]], di nuovo la [[Casertana]], il [[Bari]] (per quattro stagioni consecutive con una promozione in [[Serie A]]), il [[Padova]], il [[Brescia]] ed il [[Piacenza]]. Nel [[1999]] tenta l'avventura all'estero, guidando brevemente lo [[Sporting Lisbona]]. Torna in Italia alla guida di [[Venezia]], [[Cagliari]] e Crotone.

► [[Materazzi Giuseppe|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:MonettiCamillo.jpg|thumb|left|180px|Camillo Monetti]]
[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]]


=== Alessandro Biancolin ===
==<font color=green> '''4 gennaio''' </font>==


Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl.
===Camillo Monetti===


Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]]
Difensore della S.P. Lazio. Nato a Ronco Scrivia (GE) nel [[1892]]. Deceduto il [[4 gennaio]] [[1919]] nell'ospedale di Udine per morbo conseguente alle ferite riportate in guerra. Giunse alla Lazio durante lo svolgimento del servizio militare nella Capitale. Giocò titolare per tutta la stagione [[1913/14]], risultando spesso tra i migliori in campo. Era presente nelle due partite di finale perse contro il Casale, nel luglio [[2014]], e valide per l'assegnazione del titolo di Campione d'Italia. Fu richiamato alle armi per la [[Prima Guerra Mondiale|mobilitazione per la grande guerra]].

► [[Monetti Camillo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]]
[[Immagine:glorioso5.jpg|thumb|left|180px|Giulio Glorioso]]


== <font color=green> 5 febbraio </font> ==
===Giulio Glorioso===


=== Alberto Mesones ===
Lanciatore di baseball, nato a Udine il [[4 gennaio]] [[1931]] deceduto a Roma il [[20 giugno]] [[2015]].


Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]]
La sua carriera si svolge dal [[1948]] al [[1974]]. E' considerato il più grande giocatore italiano di tutti i tempi, due volte [[campione d'Italia]] con la Lazio nel [[1949]] e nel [[1955]]. Debutta nel primo [[campionato]] italiano con la Lazio. Dopo un'esperienza nelle leghe minori USA, torna alla Lazio, squadra che lascerà al termine della stagione [[1958]] quando approda alla Roma, dove giocherà due stagioni. Nel [[1961]] passa alla Europhon Milano e dal [[1963]] milita nel Nettuno per tre stagioni. Nel [[1966]] gioca nella Tanara Parma e l'anno successivo torna a giocare nella Lazio. A 43 anni, nel [[1974]] chiude la carriera nella Roma.


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► [[Glorioso Giulio|Clicca qui per continuare la lettura]]


[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]]
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=== Giancarlo Morrone ===
[[Immagine:Toti.jpg|thumb|left|180px|Alessandro Toti]]


Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
==<font color=green> '''3 gennaio''' </font>==


Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]]
===Alessandro Toti===


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Centrocampista, nato a Roma il [[3 gennaio]] [[1966]].


[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]]
Cresciuto nelle giovanili (vice-[[campione d'Italia]] con la [[Primavera]]), esordisce in prima squadra il [[28 aprile]] [[1985]], contro il [[Verona]] ([[Domenica 28 aprile 1985 - Verona, stadio Marc'Antonio Bentegodi - Verona-Lazio 1-0|1-0 goal di Fanna]]), che in quella stagione vincerà lo [[scudetto]]. La domenica successiva gioca la sua seconda partita in [[serie A]], all'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] contro l'[[Avellino]] ([[Domenica 5 maggio 1985 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Avellino 0-1|0-1 goal di Colomba]]).


=== Sven Goran Eriksson ===
► [[Toti Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]]


Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]].
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]]
[[image:Fausto Coppi.jpg|thumb|left|180px|Fausto Coppi nel 1949]]

==<font color=green> '''2 gennaio''' </font>==

===Fausto Coppi===

Il "Campionissimo", nato a Castellania (AL) il [[15 settembre]] [[1919]] e deceduto a Tortona (AL), probabilmente per malaria, il [[2 gennaio]] [[1960]].

La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la [[S.S. Lazio Ciclismo A.S.D.|S.S. Lazio Ciclismo]] prese il via nei primi giorni del [[1945]]. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il [[9 gennaio]] con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del [[Corriere dello Sport]] Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche [[Chiappini Pietro|Pietro Chiappini]], un veterano delle corse, suo vecchio grande amico, e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia.

► [[Coppi Fausto|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:MasielloGianni.jpg|thumb|left|180px|Gianni Masiello]]

===Giovanni Masiello===

Difensore, nato a Roma il [[2 gennaio]] [[1946]] nel quartiere Trionfale e trasferitosi presto a Montesacro.

Cresciuto nella Società dove arriva nel [[1958]] ma ufficialmente viene tesserato, per motivi legati al non raggiungimento dell'età minima, nel [[1962]]. Gioca nella [[Primavera]] nella stagione [[1964/65]] per poi passare nella De Martino nelle stagioni [[1965/66]] e [[1966/67]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste con la squadra titolare a partire dal [[1966/67]] quando colleziona 12 presenze in [[Campionato]].

► [[Masiello Giovanni|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Beruatto.jpg|thumb|left|180px|Paolo Beruatto]]

===Paolo Beruatto===

Difensore, nato a Cuorgnè (TO) il [[2 gennaio]] [[1957]].

Viene acquistato nel [[1987]] dal [[Torino]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Nel [[1990]] viene ceduto al [[Mantova]]. Finita la carriera ha allenato nel settore giovanile della Lazio. Con la Lazio colleziona 73 presenze e 1 rete in [[Campionato]] e 16 presenze in [[Coppa Italia]].

► [[Beruatto Paolo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Fioranti-Fossati.jpg|thumb|left|180px|Fioranti, capitano della Lazio, con il capitano dell'Inter Fossati prima dell'incontro]]
[[Immagine:2-13.jpg|thumb|left|180px|L'Almanacco Sportivo del 1914, riportando la notizia dell'inaugurazione del campo dell'Inter, pubblica una breve notizia sulla gara]]

==<font color=green> '''1 gennaio''' </font>==

===L'Internazionale di Milano sceglie la Lazio di Roma per inaugurare il nuovo campo di Via Goldoni===

{{datalink|1|gennaio|1913}} - '''Amichevole'''

'''INTERNAZIONALE DI MILANO:''' Campelli, [[Scheidler Paolo|Scheidler]], Peterli, Engler, Fossati, Moretti, Carrer, Bontadini, Cevenini, Aebi, Gama.

'''LAZIO:''' [[Gaslini Lorenzo|Gaslini]], [[Di Napoli (I) Mario|Di Napoli (I)]], [[Levi (II) Mario|Levi (II)]], [[Zucchi (II) Angelo|Zucchi (II)]], [[Fioranti (I) Giuseppe|Fioranti]], [[Faccani Augusto|Faccani]], [[Coraggio Amedeo|Coraggio]], [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]], [[Consiglio Marcello|Consiglio]], [[Folpini Emilio|Folpini]], [[Corelli Corrado|C. Corelli]].

'''Arbitro:''' sig. Meazza (Milano).

'''Marcatori:''' 2' Bontadini, 13' Aebi, 20' Bontadini, 44' [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]].

'''Note:''' l'[[Inter|Internazionale]] ha scelto la migliore squadra del centro-sud per inaugurare il suo nuovo campo di Via Goldoni. Giornata freddissima, pubblico numeroso con una grande partecipazione femminile. Presenti il Console svizzero a Milano e l'Avv. Tonino Scamoni in rappresentanza della Federazione. Il breve discorso inaugurale fu pronunciato dal Vicepresidente dell'[[Inter|Internazionale]], sig. Hirtzel. La tradizionale bottiglia di spumante fu spezzata dalla signora Beretta-Rietmann. A quest'ultima furono offerti dalla Lazio e dall'[[Inter|Internazionale]] dei bei mazzi di fiori. Durante l'incontro dal terrapieno ferroviario adiacente al campo vi è stato un ininterrotto passaggio di treni. La Lazio è stata accolta con un prolungato applauso del pubblico, soprattutto quello dei popolari. A fine partita l'[[Inter|Internazionale]] ha offerto alla comitiva della Lazio una sontuosa cena al ristorante Margherita di Milano.


Al fischio d'inizio la Lazio si proietta in avanti e Campelli è subito chiamato ad una respinta. Al 2' Bontadini fa passare il pallone raso terra attraverso le gambe di un compagno e di un avversario e sorprende il portiere laziale che rimane immobile. Del resto l'alta statura dell'estremo difensore, rende difficoltose le parate a terra. Inoltre il giocatore laziale in passato aveva giocato nel [[Milan]] ed appariva molto emozionato. I romani non si scoraggiano e, trascinati da un ammirevole [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]], impegnano nuovamente il portiere milanese con un tiro basso e potente.

► [[Mercoledì 1 gennaio 1913 - Milano, Campo di via Goldoni - Internazionale-Lazio 3-1|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Ugo Longo 2.jpg|thumb|left|180px|Ugo Longo]]


[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]]
===Ugo Longo===


=== Fernando Viola ===
Presidente, nato a Caltanissetta il [[1 gennaio]] [[1941]], deceduto a Roma il [[14 marzo]] [[2009]].


Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]].
Laureato ''cum laude'' in Giurisprudenza presso l'Università di Palermo e Patrocinante in Cassazione. Avvocato penalista dal [[1967]], nel corso della sua carriera si è occupato di numerosi casi di rilevante importanza. Nel [[1980]] difese [[Cordova Franco|Franco Cordova]] e Stefano Pellegrini durante il processo per il [[Calcioscommesse 1980|Calcioscommesse]]. Successivamente si occupò di casi come il delitto dell'Olgiata, lo scandalo dei fondi neri del SISDE e Tangentopoli. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal [[1997]]. Durante il periodo delle indagini successive alle accuse di doping avanzate da [[Zeman Zdenek|Zdeněk Zeman]] si dimette denunciando l'impossibilità di portare avanti la propria attività in modo proficuo a causa della carenza di mezzi a disposizione dell'organismo.


Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Longo Ugo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''

Versione attuale delle 15:08, 24 dic 2025

Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio


Italo De Zucco

14 febbraio

Italo De Zucco

Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.

Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura



Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura



Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco

7 febbraio

Giorgio Calleri

Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Formello il 7 febbraio 1991.

Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura



Federico Marchetti

Federico Marchetti

Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.

Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura



Renato De Censi

6 febbraio

Renato De Censi

Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alessandro Biancolin

Alessandro Biancolin

Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.

Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alberto Mesones negli anni '20

5 febbraio

Alberto Mesones

Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura


Juan Carlos Morrone
(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)

Giancarlo Morrone

Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"

Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura


Sven Goran Eriksson

Sven Goran Eriksson

Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.

Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura


Fernando Viola

Fernando Viola

Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.

Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura




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