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[[Image:ManeschiPio.jpg|thumb|left|180px|Pio Maneschi]]
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
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==<font color=green> '''25 gennaio''' </font>==


[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]]
===Pio Maneschi===


== <font color=green> 14 febbraio </font> ==
Centrocampista e attaccante, nato a Secondigliano (NA) il [[25 gennaio]] [[1898]]. Scomparso a Roma il [[16 maggio]] [[1970]]. Soprannominato "Er braciola".


=== Italo De Zucco ===
Lo troviamo in formazione nel [[Campionato]] romano di 1^ categoria del [[1917]] e con i biancocelesti gioca per sette stagioni. Nei [[Campionato|campionati]] [[1924/25]] e [[1926/27]] gioca nelle file dell'[[Alba]], spinto dalle promesse di uno stipendio da parte del presidente albino Farneti, per poi fare ritorno alla Lazio nella stagione [[1927/28]]


Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]].
► [[Maneschi Pio|Clicca qui per continuare la lettura]]


Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]]
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[[Immagine:MarcoParolo.jpg|thumb|left|180px|Marco Parolo]]

===Marco Parolo===

Centrocampista, nato a Gallarate (VA) il [[25 gennaio]] [[1985]].

Cresciuto nelle giovanili del [[Como]], nel [[2005]] passa alla [[Pistoiese]] dove rimane per due stagioni per poi essere riscattato dal [[Chievo|Chievo Verona]] che lo gira al Foligno e quindi al [[Verona]]. Nel [[2009]] passa al [[Cesena]] contribuendo alla promozione in [[Serie A]] dei romagnoli.

► [[Parolo Marco|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:TognottiOrlando2.jpg|thumb|left|180px|Orlando Tognotti]]
[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]]


=== Valerio Piersigilli ===
==<font color=green> '''24 gennaio''' </font>==


Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]]
===Orlando Tognotti===

Difensore, nato a La Spezia il [[24 gennaio]] [[1909]], deceduto a Roma il [[7 marzo]] 1963.

Viene acquistato nel [[1929]] dal [[Genoa]]. Soprannominato dai compagni di squadra "Maccarese". Il nomignolo gli viene affibbiato in quanto, nell'estate del [[1930]], a differenza dei compagni di squadra che hanno passato l'estate in luoghi più o meno dispendiosi, preferisce passare le vacanze alla Magliana. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Nel [[1933|1933]] viene ceduto alla [[Ternana]]. Nel [[1936]] allena con successo le squadre minori dell'[[Ascoli]].

► [[Tognotti (II) Orlando Virgilio|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Image:Chinaglia scudetto.jpg|thumb|left|180px|Giorgio Chinaglia]]
[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]]


== <font color=green> 7 febbraio </font> ==
===Giorgio Chinaglia===


=== Giorgio Calleri ===
Attaccante, nato a Pontecimato, frazione di Carrara, il [[24 gennaio]] [[1947]] e deceduto in Florida a Naples il [[1 aprile|1° aprile]] [[2012]] in seguito ad un attacco cardiaco che lo aveva colpito il [[30 marzo]] [[2012]] e per il quale era stato operato per l'applicazione di quattro stent. Giorgio Chinaglia nasce in una famiglia povera ma dignitosa che dimora in Pontecimato, frazione di Carrara. Il padre Mario emigra nel Galles dove svolge un duro lavoro in fonderia, mentre la mamma Giovanna, casalinga, aiuta la famiglia completata anche dalla sorella Rita.


Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a Formello il [[7 febbraio]] [[1991]].
► [[Chinaglia Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]


Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]
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[[Immagine:Facco.jpg|thumb|left|180px|Mario Facco]]

==<font color=green> '''23 gennaio''' </font>==

===Mario Facco===

Difensore, nato a Milano il [[23 gennaio]] [[1946]].

Inizia la sua carriera con l'[[Inter]], dove però gioca pochissime gare. Viene acquistato nel [[1968]] dai nerazzurri e disputa 7 stagioni in maglia biancoceleste. Prezioso elemento della difesa, diviene un punto fondamentale per la squadra. Purtroppo un grave infortunio, subìto nel [[campionato]] [[1972/73]], lo mette fuorigioco per molto tempo. Nella stagione [[1973/74]] viene impiegato poche volte in sostituzione di [[Petrelli Sergio|Sergio Petrelli]]. Nell'ottobre del [[1974]] viene ceduto all'[[Avellino]], dove rimane tre stagioni. Termina la carriera al [[Parma]] nel [[1977/78]] a causa di un grave infortunio a tibia e perone.

► [[Facco Mario|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Renzo_Rossi.jpg|thumb|thumb|left|180px|Renzo Rossi]]
[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]]


===Renzo Rossi===
=== Federico Marchetti ===


Attaccante, nato a Giacciano con Baruchella (RO) il [[23 gennaio]] [[1951]].
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]].


Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]]
Cresciuto nel Passirio Merano dove gioca in prima squadra nella stagione [[1969/70]] totalizzando 25 presenze. La stagione seguente è all'Astimacobi dove in 20 gare realizza 4 reti. L'anno seguente veste la casacca dell'Oltrisarco in Serie D dove, in due stagione gioca 59 gare realizzando 13 reti. Nella stagione [[1973/74]] passa al [[Como]] in [[Serie B]], dove è titolare giocando tutte le gare di [[campionato]] e segnando 7 reti. Il suo rendimento è notato dall'[[Internazionale FC|Inter]] che lo acquista.

► [[Rossi Renzo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[file:rotellini3.jpg|left|thumb|180px|Mario Rotellini in divisa]]
[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]]


==<font color=green> '''22 gennaio''' </font>==
== <font color=green> 6 febbraio </font> ==


===Mario Rotellini===
=== Renato De Censi ===


Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]]
Podista, nato a Castel Del Piano (SI) il [[22 gennaio]] [[1892]], figlio maggiore di Ludovico (1865-1919) e Assuntina Monaci (1869-1963), nato nel 1892. Fu tra i primi giocatori della squadra di calcio locale Neania, appena fondata.
Nel periodo in cui è stato alunno del collegio militare di Roma fu uno dei migliori atleti della S.P. Lazio (tra il [[1910]] e il [[1915]]). Giunse 2° nei 100 m ai Campionati Romani del [[1912]] e vinse i Campionati Militari del [[1913]]. Era soprannominato "Craig".
Grande ammiratore dei figli di Lamarmora volle fortissimamente far parte del glorioso corpo dei Bersaglieri e si arruolò nel 2° battaglione nel 1912.

► [[Rotellini Mario|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Image:Simoni.jpg|thumb|left|180px|Luigi Simoni]]
[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]]


===Luigi Simoni===
=== Alessandro Biancolin ===


Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl.
Allenatore. Nato a Crevalcore (BO) il [[22 gennaio]] [[1939]].


Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]]
Dopo un'ottima carriera da calciatore con [[Mantova]], [[Napoli]], [[Torino]], [[Juventus]], [[Brescia]] e [[Genoa]], inizia la carriera da allenatore, proprio con i grifoni nel [[1974/75]]. La stagione successiva centra la promozione in [[Serie A]] e viene confermato per le due stagioni succesive nella [[Serie A|massima serie]]. Dopo un biennio alla guida del [[Brescia]], torna al [[Genoa]] in [[Serie B]] (stagione [[1980/81]]) dove conquista subito la promozione a spese proprio della Lazio. Rimane altre tre stagioni sotto la Lanterna, ma l'ultima stagione retrocede in [[Serie B]] a causa della differenza reti peggiore rispetto alla Lazio.

► [[Simoni Luigi|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Fiorini.jpg|thumb|left|180px|Giuliano Fiorini]]
[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]]


==<font color=green> '''21 gennaio''' </font>==
== <font color=green> 5 febbraio </font> ==


===Giuliano Fiorini===
=== Alberto Mesones ===


Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]]
Attaccante, nato a Modena il [[21 gennaio]] [[1958]] e deceduto a Bologna il [[5 agosto]] [[2005]].


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Inizia nel [[Bologna]] con il quale esordisce a diciassette anni in [[Serie A]]. Viene mandato in prestito al [[Rimini Calcio|Rimini]], al [[Brescia]], [[Foggia]] ed al [[Piacenza]] in [[Serie C|serie C1]], dove vince la classifica cannonieri [[1979/80]] con 21 reti. Torna a Bologna, dove resta per tre stagioni, prima di passare al [[Genoa]] (tre stagioni intervallate da una nella [[Sambenedettese]]). La Lazio lo acquista nel [[1985]] dal [[Genoa]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste in cui colleziona 48 presenze e 10 reti in [[Campionato]].


[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]]
► [[Fiorini Giuliano|Clicca qui per continuare la lettura]]


=== Giancarlo Morrone ===
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
[[Immagine:BoksicAlen.jpg|thumb|left|180px|Alen Boksic]]


Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]]
===Alen Boksic===


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Attaccante, nato a Makarska (Jugoslavia, oggi Croazia) il [[21 gennaio]] [[1970]].


[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]]
Inizia la carriera nell'Hajduk Spalato nel [[1987]]. In quattro stagioni disputa 95 partite segnando 27 gol e nel [[1991]] conquista il suo primo trofeo, la Coppa Nazionale di Jugoslavia sconfiggendo in finale la [[Stella Rossa]] per 1-0, proprio con un suo gol segnato al 66'. Sarà l'ultima Coppa di Jugoslavia disputata, di lì a poco infatti scoppia una sanguinosa guerra e della coppa stessa si perdono le tracce per lunghi anni. Nel [[1991]] passa al Cannes, in Francia, ma gioca una sola partita a causa di un infortunio.


=== Sven Goran Eriksson ===
► [[Boksic Alen|Clicca qui per continuare la lettura]]


Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]].
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]]
[[Immagine:Aloisi.jpg|thumb|left|180px|Odoacre Aloisi]]

==<font color=green> '''20 gennaio''' </font>==

===Odoacre Aloisi===

Soprannominato "Onta". Nato a Roma il [[20 gennaio]] [[1881]] da Ercole ed Ernesta Amici, Odoacre, che nel gennaio [[1900]] è ancora un giovane studente che lavora anche come impiegato della Regia Prefettura ed abita al Flaminio in Via Luigi Canina n. 3, è uno dei nove soci fondatori della Società Podistica Lazio. Gioca come portiere. Nel [[1914]] risulta ancora come dirigente della società con il ruolo di vicepresidente della sezione Atleti. Tale ruolo lo manterrà anche durante il 1° conflitto mondiale, in quanto fu dispensato dal servizio militare proprio per il suo lavoro prefettizio.

► [[Aloisi Odoacre|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Enrico Gilardi.jpg|thumb|left|180px|Enrico Gilardi nella Virtus Banco di Roma]]

===Enrico Gilardi===

Cestista, nato a Roma il [[20 gennaio]] [[1957]].

Cresce nelle giovanili del Basket Roma sotto la guida di [[Asteo Giancarlo|Giancarlo Asteo]]. La sua carriera da professionista inizia con la Lazio nella quale debutta nel Campionato 1975-1976. Guardia di 193 centimetri, dimostra subito le sue doti atletiche accompagnate da una grande sagacia tattica. Nel 1976 passa alla Stella Azzurra dove milita un quinquennio. Sempre a Roma con la Virtus Banco di Roma è protagonista di grandi annate che culminano in uno scudetto e in una Coppa dei Campioni.

► [[Gilardi Enrico|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:zab1.jpg|thumb|left|180px|Enzo Zabberoni nel 1956]]

==<font color=green> '''19 gennaio''' </font>==

===Enzo Zabberoni===

Allenatore di nuoto e pallanuoto della S.S. Lazio, nato a Firenze nel [[1914]] ed ivi deceduto il [[19 gennaio]] [[1998]].

Proveniente dalla Florentia fu portato alla Lazio nel [[1955]] da [[Nostini Renzo|Renzo Nostini]]. E' stato sicuramente il miglior allenatore che la Sezione Nuoto abbia mai avuto e tra i migliori in Italia. Fu giocatore della squadra italiana di pallanuoto negli anni '30 e anche nuotatore di valore. Come tecnico ha formato un'intera generazione di atleti della S.S. Lazio sia nella squadra di pallanuoto (campione d'Italia nel 1956), che nel nuoto.

► [[Zabberoni Enzo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Zeffiro Furiassi.jpg|left|thumb|180px|Zeffiro Furiassi]]

===Zeffiro Furiassi===

Terzino, nato a Pesaro il [[19 gennaio]] [[1923]] e deceduto a Firenze il [[4 novembre]] [[1974]].

Iniziò la carriera nel [[1939/40]] nella squadra della sua città, la Vis Pesaro in [[Serie C|serie C]] dopo aver praticato anche l'atletica leggera e aver giocato al calcio nella squadretta del rione Porto. L'anno successivo fu acquistato dalla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] insieme al suo compagno di squadra Avanzolini per 15.000 lire. Presidente dei viola era quel Marchese Ridolfi, creatore del centro tecnico di Coverciano, mentre l'allenatore era Galluzzi. Nel [[1940/41]] e [[1941/42]] fu titolare solo in 2 partite mentre nel campionato [[1942/43]] disputò 29 gare. A causa dell'occupazione tedesca dovette fuggire dalla città e si stabilì a Carpi; dopo un anno fu ingaggiato dalla Biellese in [[Serie B|serie B]] dove disputò il campionato del Nord.

► [[Furiassi Zeffiro|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Tassotti.JPG|thumb|left|180px|Mauro Tassotti]]

===Mauro Tassotti===

Difensore, nato a Roma il [[19 gennaio]] [[1960]].

Cresciuto nella Società. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste a partire dal [[1977/78]]. Gioca 2 partite (più un'altra convocazione) nella Nazionale Juniores, 5 partite (più altre cinque convocazioni) con una rete nella Nazionale Under 21 e due nella Nazionale Olimpica (più cinque convocazioni). Ceduto, per motivi economici al [[Milan]], diventerà uno dei più forti difensori italiani e giocherà in rossonero fino al [[1996/97]], vincendo di tutto.

► [[Tassotti Mauro|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:saraceni.jpg|thumb|left|180px|Fernando Saraceni]]

==<font color=green> '''18 gennaio''' </font>==

===Fernando Saraceni===

Attaccante e poi dal [[1921]] difensore. Nato a Roma il [[18 gennaio]] [[1891]] ed ivi morto il [[23 agosto]] [[1956]].

Fernando Saraceni, detto Cecè, è stato uno dei più significativi giocatori della Lazio. Cominciò a giocare nel [[1907]] ad appena sedici anni e l'anno successivo partecipò [[1907/08#CampInterregCS|alle tre partite disputate e vinte in un solo giorno a Pisa]] nelle finali del [[Campionato]] interregionale. Era il cucciolo della squadra ma era anche in possesso di un tiro micidiale e di una grande velocità. Ottimo atleta anche nel salto in lungo in cui aveva un record di m 5,00 senza l'uso della pedana. In un periodo in cui la vigoria fisica e la forza muscolare erano le doti più ricercate in un calciatore, Cecè seppe coniugare la forza con una tecnica sopraffina e inconsueta per il tipo di foot-ball d'allora.

► [[Saraceni (I) Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[image:cecco42.jpg|left|thumb|180px|Luciano Re Cecconi]]

===Luciano Re Cecconi===

Centrocampista, nato a Nerviano (MI) il [[1 dicembre|1° dicembre]] [[1948]] e deceduto a Roma il [[18 gennaio]] [[1977]].

Luciano Re Cecconi nasce in una famiglia numerosa e povera. Il padre Alfredo lavora come operaio e la madre Cecilia è una casalinga che alleva con dignità i suoi quattro figli. Il suo cognome originario è Cecconi e il "Re" davanti fu dono di Vittorio Emanuele II che volle sdebitarsi con gli abitanti di Nerviano che lo accolsero con tutti gli onori. Nel 1859, dopo la battaglia di Magenta, il Sovrano, sostò a Nerviano, come è ricordato da due lapidi, una nel capoluogo, l'altra nella frazione di S. Ilario Milanese e concedette così la possibilità di aggiungere al cognome proprio la parola reale per manifestare la fedeltà alla Corona.

► [[Re Cecconi Luciano|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:LulicSenad.jpg|thumb|left|180px|Senad Lulic]]

===Senad Lulic===

Difensore, nato a Mostar (Bosnia ed Erzegovina) il [[18 gennaio]] [[1986]].

Senad Lulić ha iniziato la sua carriera di calciatore in Svizzera, nella squadra del Chur 97, con la quale debutta in Prima Lega nella stagione [[2003/04]]. Nel [[2006]] passa al Bellinzona, dove debutta nel [[campionato]] di Challenge League. La stagione successiva si impone in prima squadra disputando 33 partite e realizzando 10 reti, contribuendo alla promozione in Super League.

► [[Lulic Senad|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Lelio Antoniotti.jpg|thumb|left|180px|Lelio Antoniotti]]

==<font color=green> '''17 gennaio''' </font>==

===Lelio Antoniotti===

Centravanti, detto "Lello", nato a Bard (AO) il [[17 gennaio]] [[1928]] e deceduto a Novara il [[29 marzo]] [[2014]].

Inizia a giocare nella nei ragazzini dell'Oratorio "Voluntas" dei Salesiani di Novara e poi nello Sparta sempre di Novara in [[serie C]]. Passa alla [[Pro Patria]] nella stagione [[1946/47]] con la quale viene promosso in [[serie A]]. Gioca a Busto Arsizio per cinque [[Campionato|campionati]], anche se una difficile malattia lo tiene lontano dai campi per un anno, tra il [[1949]] ed il [[1950]].

► [[Antoniotti Lelio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Moltrasio.jpg|thumb|left|180px|Luigi Moltrasio]]

===Luigi Moltrasio===

Centrocampista, nato a Rovellasca (CO) il [[17 gennaio]] [[1928]], deceduto a Genova il [[27 marzo]] [[1990]].

Viene acquistato nel [[1956]] dal [[Torino]], dove era da quattro stagioni, per la notevole cifra di 55 milioni di lire. Precedentemente aveva militato nel [[Como]] (dal [[1947]]), nel Crema, di nuovo nel [[Como]] e nella [[Salernitana]]. Giocatore ambidestro ma mancino naturale, dal fisico solido (h. m 1,84 per kg 82), combattivo, è in possesso di un calcio potente e preciso e di un'ottima visione di gioco.

► [[Moltrasio Luigi|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:MinoAntonelli.jpg|thumb|left|180px|Cosimo "Nino" Antonelli]]

==<font color=green> '''16 gennaio''' </font>==

===Cosimo Antonelli===

Pallanuotista, nato a Venezia il [[23 luglio]] [[1925]] e deceduto il [[16 gennaio]] [[2014]].

Portiere, soprannominato "Momo", giunge alla Lazio nel [[1955]] divenendo il secondo di [[Gambino Raffaello|Raffaello Gambino]] . Si mette in mostra nella fase eliminatoria del torneo ''indoor'' esplodendo poi nel cuore dell'estate durante il [[Campionato]] italiano che vede i biancocelesti giungere secondi alle spalle del Camogli. A fine anno giunge la convocazione in Nazionale in occasione di un doppio confronto con l'Ungheria a Budapest.

► [[Antonelli Cosimo (detto Nino)|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Marronaro.jpg|thumb|left|180px|Lorenzo Marronaro]]

===Lorenzo Marronaro===

Attaccante, nato a Roma il [[16 gennaio]] [[1961]].

Cresciuto nella società. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste a partire dalla stagione [[1980/81]]. Con la Lazio colleziona 12 presenze in [[Campionato]]. La sua carriera calcistica si svolgerà successivamente tra Forlì (una presenza nella Lega Nazionale Serie C Under 21), [[Monza]], [[Bologna]] (capocannoniere di [[serie B]] nella stagione [[1987/88]] con 21 reti, premio ERG ''Sportsman dell'anno'') e [[Udinese]] con discreti risultati.

► [[Marronaro Lorenzo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:15gen1989.jpg|thumb|left|180px|La rete vincente di Paolo Di Canio]]
[[Image:15gennaio1989c.jpg|thumb|left|180px|La gioia del giocatore dopo la rete]]

==<font color=green> '''15 gennaio''' </font>==

===Lazio-Roma 1-0: Paolo Di Canio regala il derby ai biancocelesti===

[[1988/89|Stagione]]

[[Domenica 8 gennaio 1989 - Firenze, stadio Comunale - Fiorentina-Lazio 3-0|Turno precedente]] - [[Domenica 22 gennaio 1989 - Milano, stadio Giuseppe Meazza – Inter-Lazio 1-0|Turno successivo]]

{{datalink|15|gennaio|1989}} - '''[[1988|2395.]]''' Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1988/89 - '''XIII giornata''' - Inizio ore

'''LAZIO:''' [[Fiori Valerio|Fiori]], [[Monti Marco Angelo|Monti]], [[Beruatto Paolo|Beruatto]], [[Pin Gabriele|Pin]], [[Marino Raimondo|Marino]], [[Piscedda Massimo|Piscedda]], [[Dezotti Gustavo Abel|Dezotti]] (90' [[Greco Alfonso|Greco]]), [[Icardi Andrea|Icardi]], [[Di Canio Paolo|Di Canio]], [[Acerbis Antonio Elia|Acerbis]], [[Sosa (Ruben Sosa Ardaiz)|Sosa]] (87' [[Muro Ciro|Muro]]). A disp. [[Bastianelli Massimo|Bastianelli]], [[Di Loreto Cristiano|Di Loreto]], [[Rizzolo Antonio|Rizzolo]]. All. [[Materazzi Giuseppe|Materazzi]].

'''ROMA:''' Tancredi, Tempestilli, Nela, Massaro, E.Oddi (82' Gerolin), Collovati, Renato (46' Conti), Desideri, Voller, Giannini, Policano. A disp. [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], Andrade, Rizzitelli. All. Liedholm.

'''Arbitro:''' D'Elia (Salerno).

'''Marcatori:''' 25' [[Di Canio Paolo|Di Canio]].

'''Note:''' giornata mite, terreno in buone condizioni

'''Spettatori:''' 35.000 circa.

Fu vera gloria. La rimaneggiatissima Lazio, sovvertendo il pronostico, ha fatto suo il «derby povero» e con pieno merito, mettendo in ginocchio una Roma irriconoscibile, presuntuosa e impotente, a dispetto della strana coppia Voeller-Renato, autentica mossa a sorpresa di Nils Liedholm. La squadra di Materazzi, umile, concentratissima e ben disposta tatticamente, ha dominato nel primo tempo, raccogliendo con l'enfant prodige Di Canio al 26' i frutti della sua superiorità, poi ha amministrato il risultato, concedendo alla Roma solo la traversa colpita da Voeller e sfiorando altri gol. Raramente il derby capitolino aveva avuto un verdetto cosi limpido. La Roma, senza attenuanti (a parte la sola ma importante assenza di Manfredonia), non ha argomenti cui aggrapparsi giacché l'arbitro D'Elia è stato impeccabile, a parte un paio di sviste veniali a svantaggio della Lazio.

► [[Domenica 15 gennaio 1989 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 1-0|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Franzoni.jpg|thumb|left|180px|Paolo Franzoni]]

===Paolo Franzoni===

Attaccante, nato a Livorno il [[15 gennaio]] [[1948]].

Inizia la carriera calcistica nel [[1965/66]] nella [[Reggiana]] giocando una sola partita in [[serie B]]; l'anno dopo è già in [[serie A]] con la maglia del [[Torino]] ma non riuscirà ad esordire. Dal [[1967/68]] cambia più volte squadra nell'ambito del [[campionato]] cadetto passando prima al [[Livorno]], poi l'anno successivo al [[Como]] dove segna i suoi primi gol e infine, nel [[1969/70]], si ferma nel [[Piacenza]].

► [[Franzoni Paolo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:LucianiSandro2.jpg|thumb|left|180px|Sandro Luciani]]

===Sandro Luciani===

Portiere, nato a Roma il [[15 gennaio]] [[1951]].

Viene acquistato nell'estate [[1966]] dalla Pro Roma. Gioca con gli Allievi, con la [[Primavera]] e con la De Martino nel [[1968/69]].

La biografia che segue è stata fornita a LazioWiki dallo stesso calciatore:

"Dopo il triennio alla Lazio vengo ceduto in prestito all'Akragas di Agrigento ma per motivi di studio sono costretto a rifiutare per rimanere a Roma, quindi gioco a Pallamano in serie A con la Libertas San Saba raggiungendo ottimi risultati come dimostrano le diverse convocazioni con la Nazionale e la partecipazione alla Coppa Latina in Portogallo dove mi distinguo come miglior realizzatore della Nazionale Italiana. Riprendo con il calcio dalla serie D nella stagione [[1971/72]] con il Civitavecchia dove ritrovo il compagno di reparto [[Cozzi Glauco|Glauco Cozzi]] col quale ho anche condiviso, oltre il passato nelle giovanili della Lazio, anche la convocazione e la partecipazione alla rappresentativa di serie D Lazio-Sardegna nel torneo finale di Erice (TP).

► [[ Luciani Sandro|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:PardiniOdoacre.jpg|thumb|left|180px|Odoacre Pardini]]

==<font color=green> '''14 gennaio''' </font>==

===Odoacre Pardini===

Difensore-centrocampista, nato a Pietrasanta (Lu) il [[14 gennaio]] [[1905]].

Disputa 9 stagioni in maglia biancoceleste. Soprannominato a Roma "Morbidone". Con la Lazio colleziona 104 presenze in [[Campionato]] e salvo una breve parentesi nel [[Pisa]] nell'ottobre [[1933]], è stato sempre in biancoceleste. Oltre che ottimo calciatore fu forte velocista, valido nuotatore e alpinista e persino buon pugile.

► [[Pardini Odoacre|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:72-73e.jpg|left|thumb|180px|Sbardella ai tempi della Lazio]]

===Antonio Sbardella===

Arbitro, nato a Palestrina (RM) il [[17 ottobre]] [[1925]] e deceduto a Roma il [[14 gennaio]] [[2002]]. Portiere delle minori e Dirigente biancoceleste negli anni [[1970|'70]].

Negli anni [[1960|'60]] e [[1970|'70]] Antonio Sbardella e [[Lo Bello Concetto|Concetto Lo Bello]] erano i due arbitri di punta del nostro [[Campionato]]. Due grandi arbitri, temprati pure da polemiche e discussioni che non mancavano anche allora, capaci di dar vita a una rivalità assai enfatizzata in un Paese come il nostro, sempre sensibile ai dualismi che i due protagonisti vissero sempre con grande rispetto e correttezza. Il top della sua carriera arbitrale, Sbardella lo raggiunge [[IX^ Coppa del Mondo - Messico 1970|ai mondiali di ''Messico '70'']], quando diresse la finale per il terzo e quarto posto tra Uruguay e Germania, perchè gli azzurri di [[Valcareggi Ferruccio|Valcareggi]] gli sbarrarono la strada della finalissima, che sarebbe spettata di diritto al direttore di gara, premiato con il Fischietto d'Oro come miglior arbitro del torneo.

► [[Sbardella Antonio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[image:bernardini3.jpg|thumb|left|180px|Fulvio Bernardini]]

==<font color=green> '''13 gennaio''' </font>==

===Fulvio Bernardini===

Fulvio Bernardini ha giocato in tutti i ruoli. Nato a Roma il [[28 dicembre]] [[1905]], fu tuttavia registrato all'anagrafe il [[1 gennaio]] [[1906]]. E' deceduto a Roma il [[13 gennaio]] [[1984]] per SLA. Nelle sue prime apparizioni calcistiche, era denominato Bernardini II per distinguerlo dal fratello maggiore Vittorio, detto [[Bernardini (I) Vittorio|Bernardini I]] e dall'omonimo Luigi, detto [[Bernardini (III) Luigi|Bernardini III]], entrambi militanti nella Lazio.

Nativo del rione Esquilino (Via Principe Umberto n. 33), ma ben presto trasferitosi con la famiglia nel rione Monti in via dei Capocci n. 27, a 10 anni cominciò a giocare in una squadra dell'oratorio di San Sebastiano chiamata Exquilia. Da ragazzo veniva soprannominato "sfilatino" perchè era sempre munito di pagnottelle che la mamma, premurosamente, gli metteva nella borsa sportiva. I primi calci li tirò, come tutti "li regazzini" dell'epoca, sui lisci e duri sampietrini delle vie prossime a casa sua o all'Alberata di Villa Borghese. Fulvio era anche un discreto studente e si diplomò all'Istituto Leonardo da Vinci in Ragioneria.

► [[Bernardini Fulvio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:Raynor George.jpg|thumb|left|180px|George Raynor]]

===George Raynor===

Allenatore, nato a Hoyland nello Yorkshire il [[13 gennaio]] [[1907]] e deceduto il [[24 novembre]] del [[1985]].

Dopo aver allenato alcune compagini inglesi di diverse categorie, ha l'opportunità di guidare la nazionale svedese ai mondiali in Brasile del [[1950]] dove gli Scandinavi conquisteranno un inaspettato terzo posto. Tale piazzamento verrà riconfermato nei Giochi Olimpici di Helsinky del [[1952]] e la notorietà di Raynor cresce in tutta Europa. [[Tessarolo Costantino|Costantino Tessarolo]], presidente della Lazio, lo chiama a Roma per allenare i biancocelesti nella stagione [[1954/55]] a [[campionato]] iniziato, in sostituzione dell'esonerato tecnico [[Allasio Federico|Federico Allasio]].

► [[Raynor George|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:hansen.jpg|thumb|left|180px|John Hansen]]

==<font color=green> '''12 gennaio''' </font>==

===John Hansen===

Attaccante, nato a Copenaghen (Danimarca) il [[27 aprile]] [[1924]], meglio conosciuto come John Hansen. Muore il [[12 gennaio]] [[1990]].

Viene acquistato nel [[1954]] dalla [[Juventus FC|Juventus]]. Disputa una stagione in maglia biancoceleste e contribuisce con i suoi goal alla salvezza della Lazio nel Campionato 1954/55. Giocatore aitante e completo, faceva della potenza, non disgiunta da un'ottima tecnica, il suo punto di forza. La sua permanenza alla Lazio fu resa difficile da forti dolori ad una gamba che gli impedivano praticamente di allenarsi.

► [[Hansen Østergaard John Angelo Valdemar|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[file:romeo_stuart5a.jpg|left|180px|thumb|Romeo Gallenga Stuart]]

==<font color=green> '''11 gennaio''' </font>==

===Romeo Gallenga-Stuart===

Dirigente, nato a Roma il [[27 febbraio]] [[1879]] ed ivi deceduto l'[[11 gennaio]] [[1938]].

Figlio del Conte Romeo senior e di Mary Montgomery Stuart (lontana discendente di Maria Stuarda). Laureato in Lettere e Filosofia fu autore di alcuni scritti e importanti studi di critica d'arte. Grande organizzatore di eventi sportivi, venne eletto vicepresidente della Sezione Sportiva nell'Assemblea societaria del febbraio [[1913]]. Diede il via alle prime gare podistiche, ciclistiche ed automobilistiche a Roma e in tutta la regione Umbria. Organizzò i primi [[Campionato|campionati]] sportivi universitari nel [[1910]], disputati a Perugia, e divenne presidente della neonata [[Perugia AC|Associazione Calcio Perugia]].

► [[Gallenga Stuart Romeo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[image:FlaminiIVLAS.jpg|thumb|left|180px|Enrique "Enrico" Flamini]]

===Enrique "Enrico" Flamini===

Centrocampista, nato a Rosario di Santa Fè (Argentina) il [[17 aprile]] [[1917]] e deceduto a Roma l'[[11 gennaio]] [[1982]]. Nome completo '''Enrique Domingo Flamini''', noto in Italia come '''Enrico Flamini'''.

Arriva alla Lazio nella stagione [[1939/40]] come oriundo. Disputa undici stagioni in maglia biancoceleste. Nel [[1943]] torna in sudamerica dove gioca nel Peñarol di Montevideo. Si trasferisce in Brasile nella stagione [[1944/45]] e milita nel Cruzeiro di Porto Alegre. Nella stagione [[1946/47]] torna alla Lazio dove rimane fino al [[1952]] quando viene ceduto alla [[Reggiana]]. Torna alla Lazio nel [[1953/54]], ma viene impiegato esclusivamente con le riserve nel [[Campionato]] Cadetti.

► [[Flamini Enrique (Enrico)|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:scaliagiorgio.jpg|thumb|left|180px|Giorgio Scalia]]

==<font color=green> '''10 gennaio''' </font>==

===Giorgio Scalia===

Nuotatore e pallanuotista, nato a Roma il [[18 aprile]] [[1917]], deceduto in combattimento durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] il [[10 gennaio]] [[1941]] nel canale di Sicilia.

E' con gli allievi della S.S. Lazio nel [[1933]]; inizialmente si applica sui 200 e 400 stile libero. Passa quindi al dorso dove ottiene ottimi risultati. E' secondo ai Campionati Italiani nella prova individuale e vince due titoli con le staffette Artistiche 3 x 100 tre stili, sia tra gli Juniores quanto con i Seniores. Con 1'18"2 ha il quarto tempo in Italia. Vince agli Agonali del GUF Romano e contribuisce alla vittoria societaria nella Coppa Federale A. Nel [[1935]] non migliora il suo personale, ma riesce comunque ad ottenere ai Campionati nazionali un terzo posto nei 100 dorso e un secondo con la staffetta.

► [[Scalia Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:09genn1900ae.jpg|thumb|left|180px|Luigi Bigiarelli in una foto di fine '800]]

==<font color=green> '''9 gennaio''' </font>==

===La nascita della Società Podistica Lazio di Roma===

Egregiamente raccontata da [[Pennacchia Mario|Mario Pennacchia]] nel suo libro "[[Storia della Lazio]]" edito nel [[1969]], è molto probabile che la storia della Società Podistica Lazio non inizi il [[9 gennaio]] [[1900]], ma sia da retrodatare di almeno due anni. Da fonti giornalistiche si apprende che già dal [[1898]] alcuni futuri cofondatori della società biancoceleste, [[Bigiarelli Luigi |Luigi Bigiarelli]], suo fratello [[Bigiarelli Giacomo|Giacomo Bigiarelli]], [[Mesones Alberto|Alberto Mesones]] e [[Massa Galileo|Galileo Massa]], partecipavano a gare di nuoto e podismo sotto i colori dell'"Associazione della Gioventù cristiana", un movimento liberale evangelico, anticlericale e con venature massoniche.

Infatti, la creazione di una società ex-novo, la ricerca di una sede sociale e la raccolta di fondi per il mantenimento della stessa, all'inizio del XX secolo non erano un'impresa facile e i ragazzi che la fondarono, per la maggior parte studenti, non erano certo così ricchi se non di animo e di spirito sportivo che in quegli anni aveva cominciato a diffondersi fra i coetanei. Nel [[1896]] si erano svolti ad Atene i primi Giochi Olimpici dell'era moderna che avevano portato a gareggiare, nella patria di Aristotele, atleti di ogni parte del mondo arrivati con ogni mezzo e dopo viaggi avventurosi. A Roma l'anno [[1900]] era iniziato con l'apertura della Porta Santa. Papa Leone XIII, pur rinchiuso in Vaticano, aveva indetto l'Anno Santo che portò nella Capitale migliaia di pellegrini.

► [[Martedi 9 Gennaio 1900. La fondazione della Società Podistica Lazio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Sergio Cragnotti a1.jpg|thumb|left|180px|Sergio Cragnotti]]

===Sergio Cragnotti===

Presidente, nato a Roma il [[9 gennaio]] [[1940]] nel quartiere Appio-Latino nei pressi di Porta Metronia.

La data di nascita di Sergio Cragnotti sembra un segno del destino anche per il papà Marcello, che è tifoso laziale in un quartiere prevalentemente giallorosso. L'infanzia è vissuta in una Roma in guerra, tra bombardamenti e l'occupazione tedesca, ma il ragazzino non sembra accorgersene curato e seguito dai genitori insieme ai fratellini e sorelline. Sergio Cragnotti frequenta le scuole fino a diplomarsi all'Istituto Tecnico Commerciale "Leonardo da Vinci", ma non è uno studente modello, anzi preferisce le corse campestri dove vince un titolo studentesco e il calcio all'oratorio. Conosce in quegli anni Flora, una ragazza mora, che diventerà poi sua moglie.

Laureatosi, ha la prima grande occasione della vita nel [[1969]] quando si trasferisce in Brasile per seguire tre fabbriche di cemento vicino Sao Paulo. Qui, operando bene, aumenta il fatturato facendosi conoscere come valente uomo di finanza ed entra nell'orbita di Serafino Ferruzzi, grande magnate italiano. Nel [[1982]] si trasferisce a Parigi dove aggancia la Beghin Say, un'azienda del ramo zuccherifici, su richiesta di Raul Gardini. Nel [[1988]] raggiunge il vertice della Montedison prima come vicepresidente, poi come amministratore delegato. Lo chiamano il "Re delle plusvalenze": comprare società a poco e venderle a tanto, è ciò che gli riesce meglio.

► [[Cragnotti Sergio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Giuseppe Favalli a.jpg|thumb|left|180px|Giuseppe Favalli con il "Double" sulla maglia]]

==<font color=green> '''8 gennaio''' </font>==

===Giuseppe Favalli===

Difensore, nato a Orzinuovi (BS) l'[[8 gennaio]] [[1972]].

Comincia nelle giovanili della [[Cremonese]] nel [[1987]], per poi entrare stabilmente nella rosa di prima squadra dei lombardi. Gioca 94 gare e segna 3 reti in grigiorosso e si impone all'attenzione degli osservatori. La Lazio del presidente [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]] lo porta a Roma nell'estate [[1992]], insieme ai compagni di squadra [[Marcolin Dario|Dario Marcolin]] e [[Bonomi Mauro|Mauro Bonomi]], affidandolo alle abili mani del tecnico [[Zoff Dino|Dino Zoff]].

► [[Favalli Giuseppe|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Mauri.jpg|thumb|left|180px|Stefano Mauri]]

===Stefano Mauri===

Centrocampista, nato a Monza l'[[8 gennaio]] [[1980]].

Inizia nelle giovanili del Brugherio nel [[1996]]. Nel [[1998]] viene ceduto al Meda dove viene molto apprezzato dall'allenatore Marco Falsetti. Nella squadra brianzola rimane per tre stagioni e gioca 83 partite segnando 12 reti. Nell'estate [[2001]] passa al [[Modena]] e, in due stagioni, gioca 34 gare con 2 reti. La società emiliana lo concede in prestito al [[Brescia]] nel [[2003]] e nella stagione gioca 30 partite, mettendo a segno 7 reti. A fine [[campionato]] viene ceduto all'[[Udinese]] e in due stagioni trascorse in Friuli disputa 48 gare e mette a segno 5 reti. Viene acquistato dalla Lazio in prestito nel gennaio del [[2006]] dall'[[Udinese]] e a fine stagione viene riscattato dalla società romana.

► [[Mauri Stefano|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Garella.jpg|left|180px|thumb|Claudio Garella]]

==<font color=green> '''7 gennaio''' </font>==

===Claudio Garella===

Portiere, nato a Torino il [[7 gennaio]] [[1955]].

Cresciuto nelle giovanili del [[Torino]] esordisce in [[Serie A]] nel [[campionato]] [[1972/73]]. Viene ceduto al [[Casale]] alla fine della stagione, dove gioca 2 [[Campionato|campionati]] totalizzando 68 presenze. Nella stagione [[1975/76]] è il portiere titolare del [[Novara]], dove si mette alla luce subendo solo 29 reti in 38 gare. Viene acquistato dalla Lazio su indicazione di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]] che lo considera molto interessante in prospettiva futura. Il pimo anno in biancoceleste lo trascorre da secondo dietro a [[Pulici Felice|Felice Pulici]].

► [[Garella Claudio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:06gen05c.jpg|thumb|left|180px|Il tiro vincente di Paolo Di Canio]]
[[Immagine:06gen2005c.jpg|thumb|left|180px|Il tabellone dell'Olimpico a fine gara]]

==<font color=green> '''6 gennaio''' </font>==

===Paolo Di Canio sedici anni dopo: Lazio-Roma 3-1 del 6 gennaio 2005===

{{datalink|6|gennaio|2005}} - '''[[2005|3127]]''' - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[2004/05]] - '''XVII giornata'''

'''LAZIO:''' [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], [[Oddo Massimo|Oddo]], [[Talamonti Leonardo José|Talamonti]], [[Giannichedda Giuliano|Giannichedda]], [[Filippini Emanuele|E. Filippini]], [[Filippini Antonio|A. Filippini]], [[Dabo Ousmane|Dabo]] (89’ [[Manfredini Sisostri Christian José|Manfredini]]), [[Liverani Fabio|Liverani]], [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]], [[Di Canio Paolo|Di Canio]] (90’ [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]]), [[Rocchi Tommaso|Rocchi]] (86’ [[Muzzi Roberto|Muzzi]]). A disposizione: [[Sereni Matteo|Sereni]], [[Lequi Matias Emanuel|Lequi]], [[Oscar Lopez (Lopez Hernandez Oscar)|Oscar Lopez]], [[Pandev Goran|Pandev]]. Allenatore: [[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]].

'''ROMA:''' Pelizzoli, Mexes, Dellas, Ferrari (46’ Corvia), Panucci, Perrotta (58’ Aquilani), De Rossi (79’ Candela), Cufré, Mancini, Totti, Cassano. A disposizione: Zotti, Sartor, Scurto, Mido. Allenatore: Delneri.

'''Arbitro:''' Sig. Dondarini (Finale Emilia).

'''Marcatori:''' 29’ [[Di Canio Paolo|Di Canio]], 68’ Cassano, 74’ [[Cesar Rodriguez Aparecido|Cesar]], 84’ [[Rocchi Tommaso|Rocchi]].

'''Note:''' serata non fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti [[Filippini Emanuele|E.Filippini]], [[Liverani Fabio|Liverani]], [[Filippini Antonio|A.Filippini]], Cufré, Totti e Aquilani per gioco scorretto, [[Rocchi Tommaso|Rocchi]], Perrotta, Mancini e Cassano per comportamento non regolamentare. Angoli 8-4 per la Lazio. Recuperi: 1' p.t., 7' s.t.

'''Spettatori:''' 65.000 circa di cui 36.074 paganti per un incasso di € 1.031.605,00, abbonati 28.660 per una quota partita di € 389.886,61.

La Storia, talvolta, è fatta di situazioni che si perpetuano ciclicamente. Così come nel [[Derby]] del [[15 gennaio]] [[1989]] [[Domenica 15 gennaio 1989 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 1-0|vinto dalla Lazio per 1-0]] grazie ad una rete del giovane [[Di Canio Paolo|Di Canio]], anche la stracittadina odierna vede protagonista il "numero nove" biancoceleste così come accadde sedici anni prima. La Lazio arriva a questo [[Derby]] da sfavorita per vari motivi: per la classifica (la zona retrocessione è ad un passo), per aver cambiato allenatore ([[Papadopulo Giuseppe|Papadopulo]] che ha preso il posto di [[Caso Domenico|Mimmo Caso]]), ma soprattutto perché sono dieci le stracittadine consecutive senza successi per la formazione biancoceleste. L'ultimo acuto risale addirittura alla stagione dello [[Scudetto]] quando la Lazio si impose, di rimonta, sui cugini per 2-1 il [[25 marzo]] [[2000]].

► [[Giovedì 6 gennaio 2005 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-1|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Gradella4.jpg|thumb|left|180px|Uber Gradella]]

===Uber Gradella===

Portiere, nato a Mantova il [[14 giugno]] [[1921]] e deceduto a Roma il [[6 gennaio]] [[2015]].

Dopo un breve tirocinio in compagini minori, arriva nel [[1937/38]] nella squadra della sua città natale, per poi trasferirsi al [[Verona]] l'anno seguente, dove però è sempre riserva. L'anno successivo gioca 33 partite in [[Serie B]] con gli Scaligeri. Nel [[1940]] arriva a Roma e con la Lazio di [[Piola Silvio|Silvio Piola]], allenata da [[Kertesz Geza|Geza Kertesz]], gioca 21 partite dimostrandosi portiere sicuro e affidabile. L'anno successivo gioca per 29 volte a difesa della porta biancoceleste. Nel [[1942/43]] gli eventi bellici lo costringono a trasferirsi prima a Biella dove gioca nella squadra locale e poi nel [[1944|'44]] a Novara. Era stato richiesto dal C.T. della Nazionale [[Pozzo Vittorio|Pozzo]], che ne aveva intravisto le grandi qualità, e dove aveva come compagni di squadra [[Piola Silvio|Silvio Piola]] e [[Ramella Luciano|Luciano Ramella]].

► [[Gradella Uber|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Coletta_a.jpg|thumb|left|180px|Alfiero Coletta <br> (per gent. conc. di Andrea Coletta)]]

===Alfiero Coletta===

Centrocampista, nato a Roma il [[6 aprile]] [[1930]] ed ivi deceduto il [[2 novembre]] [[2008]].

[[Campione d'Italia]] Juniores [[1947/48]]. Nel [[1948]] partecipa al [[10° Torneo Juniors di Servette]]. Partecipa a tre edizioni al [[Torneo di Viareggio]] e nella prima del [[1949]] disputa la finale persa dai biancocelesti contro il Milan per 1 a 5. Fa parte della rosa di prima squadra nella stagione [[1949/50]] il ritiro della Lazio a Trevi lo vede tra i 20 convocati dall'allenatore [[Sperone Mario]]. Gioca due amichevoli del precampionato ma non viene mai impiegato in competizioni ufficiali perchè ceduto in prestito nello stesso anno allo A.C. Stabia in [[serie C]]. Vince il torneo internazionale di Bari [[Torneo Fiera del Levante di Bari 1951]].

► [[Coletta Alfiero|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:RZangrilli.jpg|thumb|left|180px|Romano Zangrilli]]

==<font color=green> '''5 gennaio''' </font>==

===Romano Zangrilli===

Podista, nuotatore e calciatore, nato a Norma (oggi provincia di Latina, allora provincia di Roma) nel [[1884]] e deceduto a Genzano di Roma (RM) il [[5 gennaio]] [[1923]].

Si distinse soprattutto come atleta di corsa di fondo e marcia. In quest'ultima specialità fu campione d'Italia sui 30 km nel [[1905]] con il tempo di 3h 07' 17. Molto importante fu pure la vittoria del Giro di Firenze di marcia sulla distanza di km 11,470 il [[5 giugno]] [[1904]]. Ottenne anche il primato italiano di marcia sull'ora con km 11,470. Partecipò anche numerose marce sui 100 km piazzandosi sempre tra i primi.
Insieme a [[Bigiarelli Luigi|Luigi Bigiarelli]], [[Pagliani Pericle|Pagliani]] e [[Balestrieri Arturo|Balestrieri]] diede lustro alla Lazio in Italia ed in Europa. Molto legato ai colori biancocelesti, si dedicò in modo limitato al calcio.

► [[Zangrilli Romano|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Materazzi.jpg|thumb|left|180px|Giuseppe Materazzi]]

===Giuseppe Materazzi===

Allenatore, nato ad Arborea (OR) il [[5 gennaio]] [[1946]].

Dopo una discreta carriera come calciatore, nel [[1986]] allena la [[Casertana]] in [[Serie C|serie C1]]. La stagione successiva viene ingaggiato dal [[Pisa]] in [[Serie A]]. All'inizio della stagione [[1988/89]] viene ingaggiato dalla Lazio, appena tornata nella [[Serie A|massima serie]], al posto di [[Fascetti Eugenio|Eugenio Fascetti]]. Resta alla guida dei biancocelesti per due stagioni. Dopo l'esperienza romana inizia a girovagare per l'Italia, allenando il [[Messina]], di nuovo la [[Casertana]], il [[Bari]] (per quattro stagioni consecutive con una promozione in [[Serie A]]), il [[Padova]], il [[Brescia]] ed il [[Piacenza]]. Nel [[1999]] tenta l'avventura all'estero, guidando brevemente lo [[Sporting Lisbona]]. Torna in Italia alla guida di [[Venezia]], [[Cagliari]] e Crotone.

► [[Materazzi Giuseppe|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:MonettiCamillo.jpg|thumb|left|180px|Camillo Monetti]]

==<font color=green> '''4 gennaio''' </font>==

===Camillo Monetti===

Difensore della S.P. Lazio. Nato a Ronco Scrivia (GE) nel [[1892]]. Deceduto il [[4 gennaio]] [[1919]] nell'ospedale di Udine per morbo conseguente alle ferite riportate in guerra. Giunse alla Lazio durante lo svolgimento del servizio militare nella Capitale. Giocò titolare per tutta la stagione [[1913/14]], risultando spesso tra i migliori in campo. Era presente nelle due partite di finale perse contro il Casale, nel luglio [[2014]], e valide per l'assegnazione del titolo di Campione d'Italia. Fu richiamato alle armi per la [[Prima Guerra Mondiale|mobilitazione per la grande guerra]].

► [[Monetti Camillo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:glorioso5.jpg|thumb|left|180px|Giulio Glorioso]]

===Giulio Glorioso===

Lanciatore di baseball, nato a Udine il [[4 gennaio]] [[1931]] deceduto a Roma il [[20 giugno]] [[2015]].

La sua carriera si svolge dal [[1948]] al [[1974]]. E' considerato il più grande giocatore italiano di tutti i tempi, due volte [[campione d'Italia]] con la Lazio nel [[1949]] e nel [[1955]]. Debutta nel primo [[campionato]] italiano con la Lazio. Dopo un'esperienza nelle leghe minori USA, torna alla Lazio, squadra che lascerà al termine della stagione [[1958]] quando approda alla Roma, dove giocherà due stagioni. Nel [[1961]] passa alla Europhon Milano e dal [[1963]] milita nel Nettuno per tre stagioni. Nel [[1966]] gioca nella Tanara Parma e l'anno successivo torna a giocare nella Lazio. A 43 anni, nel [[1974]] chiude la carriera nella Roma.

► [[Glorioso Giulio|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Toti.jpg|thumb|left|180px|Alessandro Toti]]

==<font color=green> '''3 gennaio''' </font>==

===Alessandro Toti===

Centrocampista, nato a Roma il [[3 gennaio]] [[1966]].

Cresciuto nelle giovanili (vice-[[campione d'Italia]] con la [[Primavera]]), esordisce in prima squadra il [[28 aprile]] [[1985]], contro il [[Verona]] ([[Domenica 28 aprile 1985 - Verona, stadio Marc'Antonio Bentegodi - Verona-Lazio 1-0|1-0 goal di Fanna]]), che in quella stagione vincerà lo [[scudetto]]. La domenica successiva gioca la sua seconda partita in [[serie A]], all'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] contro l'[[Avellino]] ([[Domenica 5 maggio 1985 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Avellino 0-1|0-1 goal di Colomba]]).

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[[image:Fausto Coppi.jpg|thumb|left|180px|Fausto Coppi nel 1949]]

==<font color=green> '''2 gennaio''' </font>==

===Fausto Coppi===

Il "Campionissimo", nato a Castellania (AL) il [[15 settembre]] [[1919]] e deceduto a Tortona (AL), probabilmente per malaria, il [[2 gennaio]] [[1960]].

La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la [[S.S. Lazio Ciclismo A.S.D.|S.S. Lazio Ciclismo]] prese il via nei primi giorni del [[1945]]. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il [[9 gennaio]] con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del [[Corriere dello Sport]] Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche [[Chiappini Pietro|Pietro Chiappini]], un veterano delle corse, suo vecchio grande amico, e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia.

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[[File:MasielloGianni.jpg|thumb|left|180px|Gianni Masiello]]

===Giovanni Masiello===

Difensore, nato a Roma il [[2 gennaio]] [[1946]] nel quartiere Trionfale e trasferitosi presto a Montesacro.

Cresciuto nella Società dove arriva nel [[1958]] ma ufficialmente viene tesserato, per motivi legati al non raggiungimento dell'età minima, nel [[1962]]. Gioca nella [[Primavera]] nella stagione [[1964/65]] per poi passare nella De Martino nelle stagioni [[1965/66]] e [[1966/67]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste con la squadra titolare a partire dal [[1966/67]] quando colleziona 12 presenze in [[Campionato]].

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[[Immagine:Beruatto.jpg|thumb|left|180px|Paolo Beruatto]]

===Paolo Beruatto===

Difensore, nato a Cuorgnè (TO) il [[2 gennaio]] [[1957]].

Viene acquistato nel [[1987]] dal [[Torino]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Nel [[1990]] viene ceduto al [[Mantova]]. Finita la carriera ha allenato nel settore giovanile della Lazio. Con la Lazio colleziona 73 presenze e 1 rete in [[Campionato]] e 16 presenze in [[Coppa Italia]].

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[[Immagine:Fioranti-Fossati.jpg|thumb|left|180px|Fioranti, capitano della Lazio, con il capitano dell'Inter Fossati prima dell'incontro]]
[[Immagine:2-13.jpg|thumb|left|180px|L'Almanacco Sportivo del 1914, riportando la notizia dell'inaugurazione del campo dell'Inter, pubblica una breve notizia sulla gara]]

==<font color=green> '''1 gennaio''' </font>==

===L'Internazionale di Milano sceglie la Lazio di Roma per inaugurare il nuovo campo di Via Goldoni===

{{datalink|1|gennaio|1913}} - '''Amichevole'''

'''INTERNAZIONALE DI MILANO:''' Campelli, [[Scheidler Paolo|Scheidler]], Peterli, Engler, Fossati, Moretti, Carrer, Bontadini, Cevenini, Aebi, Gama.

'''LAZIO:''' [[Gaslini Lorenzo|Gaslini]], [[Di Napoli (I) Mario|Di Napoli (I)]], [[Levi (II) Mario|Levi (II)]], [[Zucchi (II) Angelo|Zucchi (II)]], [[Fioranti (I) Giuseppe|Fioranti]], [[Faccani Augusto|Faccani]], [[Coraggio Amedeo|Coraggio]], [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]], [[Consiglio Marcello|Consiglio]], [[Folpini Emilio|Folpini]], [[Corelli Corrado|C. Corelli]].

'''Arbitro:''' sig. Meazza (Milano).

'''Marcatori:''' 2' Bontadini, 13' Aebi, 20' Bontadini, 44' [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]].

'''Note:''' l'[[Inter|Internazionale]] ha scelto la migliore squadra del centro-sud per inaugurare il suo nuovo campo di Via Goldoni. Giornata freddissima, pubblico numeroso con una grande partecipazione femminile. Presenti il Console svizzero a Milano e l'Avv. Tonino Scamoni in rappresentanza della Federazione. Il breve discorso inaugurale fu pronunciato dal Vicepresidente dell'[[Inter|Internazionale]], sig. Hirtzel. La tradizionale bottiglia di spumante fu spezzata dalla signora Beretta-Rietmann. A quest'ultima furono offerti dalla Lazio e dall'[[Inter|Internazionale]] dei bei mazzi di fiori. Durante l'incontro dal terrapieno ferroviario adiacente al campo vi è stato un ininterrotto passaggio di treni. La Lazio è stata accolta con un prolungato applauso del pubblico, soprattutto quello dei popolari. A fine partita l'[[Inter|Internazionale]] ha offerto alla comitiva della Lazio una sontuosa cena al ristorante Margherita di Milano.


Al fischio d'inizio la Lazio si proietta in avanti e Campelli è subito chiamato ad una respinta. Al 2' Bontadini fa passare il pallone raso terra attraverso le gambe di un compagno e di un avversario e sorprende il portiere laziale che rimane immobile. Del resto l'alta statura dell'estremo difensore, rende difficoltose le parate a terra. Inoltre il giocatore laziale in passato aveva giocato nel [[Milan]] ed appariva molto emozionato. I romani non si scoraggiano e, trascinati da un ammirevole [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]], impegnano nuovamente il portiere milanese con un tiro basso e potente.

► [[Mercoledì 1 gennaio 1913 - Milano, Campo di via Goldoni - Internazionale-Lazio 3-1|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Ugo Longo 2.jpg|thumb|left|180px|Ugo Longo]]


[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]]
===Ugo Longo===


=== Fernando Viola ===
Presidente, nato a Caltanissetta il [[1 gennaio]] [[1941]], deceduto a Roma il [[14 marzo]] [[2009]].


Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]].
Laureato ''cum laude'' in Giurisprudenza presso l'Università di Palermo e Patrocinante in Cassazione. Avvocato penalista dal [[1967]], nel corso della sua carriera si è occupato di numerosi casi di rilevante importanza. Nel [[1980]] difese [[Cordova Franco|Franco Cordova]] e Stefano Pellegrini durante il processo per il [[Calcioscommesse 1980|Calcioscommesse]]. Successivamente si occupò di casi come il delitto dell'Olgiata, lo scandalo dei fondi neri del SISDE e Tangentopoli. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal [[1997]]. Durante il periodo delle indagini successive alle accuse di doping avanzate da [[Zeman Zdenek|Zdeněk Zeman]] si dimette denunciando l'impossibilità di portare avanti la propria attività in modo proficuo a causa della carenza di mezzi a disposizione dell'organismo.


Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Longo Ugo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
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Versione attuale delle 15:08, 24 dic 2025

Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio


Italo De Zucco

14 febbraio

Italo De Zucco

Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.

Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura



Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura



Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco

7 febbraio

Giorgio Calleri

Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Formello il 7 febbraio 1991.

Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura



Federico Marchetti

Federico Marchetti

Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.

Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura



Renato De Censi

6 febbraio

Renato De Censi

Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alessandro Biancolin

Alessandro Biancolin

Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.

Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alberto Mesones negli anni '20

5 febbraio

Alberto Mesones

Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura


Juan Carlos Morrone
(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)

Giancarlo Morrone

Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"

Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura


Sven Goran Eriksson

Sven Goran Eriksson

Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.

Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura


Fernando Viola

Fernando Viola

Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.

Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura




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