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[[File:Fersini Mirko.jpg|thumb|left|200px|Mirko Fersini]] |
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[[File:Fersini Mirko2.jpg|thumb|left|200px|Mirko Fersini]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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► '''[[Fersini Mirko|Mirko Fersini]] |
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]] |
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► <html> <a href="#Correlati"> Articoli correlati </a> </html> |
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== <font color=green> 14 febbraio </font> == |
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Difensore, nato l'[[8 marzo]] [[1995]] e deceduto a Roma il [[12 aprile]] [[2012]]. |
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=== Italo De Zucco === |
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Fa parte degli Allievi Nazionali nella stagione [[2011/12]]. Con la [[Primavera]] prende parte al Torneo Wojtyla [[2011]]. |
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Il [[6 aprile]] è purtroppo vittima di un terribile incidente stradale avvenuto a Fiumicino mentre andava a tagliarsi i capelli prima della partenza per Rieti, dove la squadra Allievi Nazionali della Lazio, allenata da [[Inzaghi (II) Simone|Simone Inzaghi]], avrebbe dovuto partecipare al Memorial Manlio Scopigno. Il ragazzo perde il controllo del motorino e finisce contro un cassonetto della spazzatura ubicato lungo la strada. Immediatamente ricoverato all'Ospedale San Camillo di Roma le sue condizioni sono apparse subito gravissime a causa di un edema cerebrale non operabile. Purtroppo, dopo sei giorni di coma, il ragazzo muore la mattina del [[12 aprile]] [[2012]]. |
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Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]]. |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Scrive [[Il Messaggero]] il [[14 aprile]] [[2012]] nel giorno del suo funerale: |
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Oggi l'ultimo saluto a Mirko Fersini, il 17enne terzino degli Allievi Nazionali morto due giorni fa dopo una settimana di coma a seguito di un incidente stradale in motorino. In migliaia ai funerali nella chiesa di S. Maria della divina Provvidenza a Fiumicino. I genitori di Mirko hanno autorizzato l'espianto degli organi: il cuore, i polmoni forti e gli altri organi di un calciatore di 17 anni che giocava per diventare un campione daranno una speranza di vita a sei persone gravemente ammalate. Durante i funerali, c'è stato il commosso abbraccio tra i genitori del ragazzo di Fiumicino e il padre di un giovane che ha ricevuto uno degli organi espiantati al 17/enne. |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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► [[Fersini Mirko|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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=== Valerio Piersigilli === |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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==Lazio-Inter 2-1 del 12 aprile 2000 - Finale di Coppa Italia 1999/2000, gara d'andata== |
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== <font color=green> 7 febbraio </font> == |
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=== Giorgio Calleri === |
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Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a [[Formello]] il [[7 febbraio]] [[1991]]. |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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=== Federico Marchetti === |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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== <font color=green> 6 febbraio </font> == |
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=== Renato De Censi === |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]] |
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=== Alessandro Biancolin === |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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=== Alberto Mesones === |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[1999/00|Stagione]] |
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[[Mercoledì 16 febbraio 2000 - Venezia, stadio Pierluigi Penzo - Venezia-Lazio 2-2|Turno precedente]] - [[Giovedì 18 maggio 2000 - Milano, stadio Giuseppe Meazza - Inter-Lazio 0-0|Turno successivo]] |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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{{datalink|12|aprile|2000}} - '''[[2000|2896]]''' - [[Coppa Italia]] 1999/00 - '''Finale''' - gara d'andata |
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=== Giancarlo Morrone === |
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'''LAZIO:''' [[Ballotta Marco|Ballotta]], [[Gottardi Guerino|Gottardi]], [[Couto Silva Fernando Manuel|Couto]], [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]], [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]], [[Sérgio Conceição (Paulo Sergio Merceneiro da Conceição)|Conceicao]], [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]], [[Stankovic Dejan|Stankovic]] (55' [[Mancini Roberto|Mancini]]), [[Simeone Diego Pablo|Simeone]] (81' [[Almeyda Matias Jesus|Almeyda]]), [[Nedved Pavel|Nedved]], [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]] (76’ [[Salas Marcelo Melinão|Salas]]). A disposizione: [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Negro Paolo|Negro]], [[Lombardo Attilio|Lombardo]], [[Veron Juan Sebastian|Veron]]. Allenatore: [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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'''INTER:''' [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], Panucci, Blanc, Cordoba, Moriero (46' [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]]), J.Zanetti, Seedorf, Cauet, M.Serena, Mutu (58' Ronaldo), Baggio (I) (58’ Zamorano). A disposizione: Frezzolini, [[Colonnese Francesco|Colonnese]], Domoraud, Recoba. Allenatore: Lippi. |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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'''Arbitri:''' Sigg. Trentalange (Torino) e Pellegrino (Barcellona Pozzo di Gotto). |
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'''Marcatori:''' 8' Seedorf, 40' [[Nedved Pavel|Nedved]], 52' [[Simeone Diego Pablo|Simeone]]. |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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'''Note:''' serata fresca, terreno in ottime condizioni. Ammoniti Moriero per proteste, [[Nedved Pavel|Nedved]], [[Couto Silva Fernando Manuel|Couto]], [[Almeyda Matias Jesus|Almeyda]] per gioco falloso. Recupero, 2' p.t., 5' s.t. Antidoping per [[Almeyda Matias Jesus|Almeyda]], [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]], Panucci e Zamorano. |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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'''Spettatori:''' 35.824 paganti. Incasso £. 1.452.450.000. |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:12apr2000.jpg|thumb|left|180px|Il biglietto in "Distinti Nord"]] |
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[[Immagine:12apr2000bigl.jpg|thumb|left|180px|Il biglietto in "Tribuna Tevere"]] |
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[[Immagine:12apr2000a.jpg|left|thumb|180px|Guerino Gottardi, il capitano]] |
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► [[Mercoledì 12 aprile 2000 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 2-1|Lazio-Inter 2-1]] - Finale d'andata della [[Coppa Italia]] [[1999/00]] |
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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]] |
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La gara di andata della finale di [[Coppa Italia]] vede la Lazio opposta all'[[Internazionale FC|Inter]]. [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] lascia in panchina [[Veron Juan Sebastian|Veron]] per un turno di riposo inserendo [[Stankovic Dejan|Stankovic]]. Capitano della squadra è [[Gottardi Guerino|Gottardi]] per le contemporanee assenze di [[Nesta Alessandro|Nesta]] e [[Negro Paolo|Negro]] che siedono in panchina. I nerazzurri partono in avanti ma la prima palla-goal è dei biancazzurri con [[Simeone Diego Pablo|Simeone]] che impegna [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] con un tiro dai ventri metri. Sul calcio d'angolo successivo [[Stankovic Dejan|Stankovic]] spara però alto. All'8' arriva la rete nerazzurra: Baggio serve Mutu sulla fascia destra, cross e destro di Seedorf che anticipa [[Gottardi Guerino|Gottardi]] ed insacca. La Lazio reagisce e si porta in avanti per cercare il pareggio. Ci prova [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]] con una punizione, ma senza fortuna. Poco dopo il serbo ci riprova ma Blanc devia in angolo. Al 28' i biancazzurri reclamano il rigore per un presunto atterrammento di Blanc ai danni di [[Inzaghi (II) Simone|Simone Inzaghi]]. |
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=== Fernando Viola === |
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Al 30' sono gli interisti, a loro volta, a reclamare per un fuorigioco dubbio di Moriero. [[Nedved Pavel|Pavel Nedved]] poco dopo ci prova con un tiro dal limite che esce di poco. Al 40', però, il ceco fa centro: incursione potente che batte [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] di destro a fil di palo. Poco prima della fine, [[Stankovic Dejan|Stankovic]], in rovesciata, impegna il portiere nerazzurro in una difficile parata in due tempi. La ripresa inizia un po' in sordina, ma al 52' [[Simeone Diego Pablo|Simeone]], su un cross di [[Sérgio Conceição (Paulo Sergio Merceneiro da Conceição)|Conceiçao]], colpisce di testa e porta la Lazio in vantaggio. I biancazzurri spingono sull'accelleratore e qualche minuto dopo [[Inzaghi (II) Simone|Simone Inzaghi]] è fermato in fuorigioco. Poi è [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]] ad impegnare [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]] che devia in angolo. |
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Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]]. |
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[[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] manda in campo [[Mancini Roberto|Mancini]] mentre Lippi risponde con Ronaldo, al rientro dopo 5 mesi di inattività, e Zamorano. Ma cinque minuti e sedici secondi dopo, il gelo cala sull'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] quando il ginocchio dell'attaccante brasiliano cede nuovamente (sarà rottura del tendine rotuleo), facendo urlare di dolore il giocatore. Il nerazzurro viene portato via in ambulanza e la partita si spegne qui, come in un tacito accordo fra gentiluomini che non hanno voglia di giocare dopo quell'incidente che ha segnato gli animi. La Lazio vince e nel finale c'è anche una grossa occasione sprecata da [[Mancini Roberto|Mancini]] ma, per assegnare la [[Coppa Italia|Coppa Italia]], si deve aspettare la gara di ritorno dove tutte le ipotesi sono ancora aperte in virtù del risultato finale. |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Mercoledì 12 aprile 2000 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 2-1|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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Versione attuale delle 08:59, 18 giu 2017
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14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Centro Sportivo di Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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