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[[Immagine:12maggio74a.jpg|thumb|left|180px|L'entrata in campo delle squadre e il giro d'onore di Umberto Lenzini ]] [[Immagine:12maggio74b.jpg|thumb|left|180px|Luciano Re Cecconi in azione]] |
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[[Immagine:12mag74x.jpg|thumb|left|180px|Luigi Martini in una fase di gioco]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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==[[Immagine:Scudetto.jpg|25px]] Lazio-Foggia 1-0 del 12 maggio 1974 [[Immagine:Scudetto.jpg|25px]]== |
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]] |
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== <font color=green> 14 febbraio </font> == |
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=== Italo De Zucco === |
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Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]]. |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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=== Valerio Piersigilli === |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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== <font color=green> 7 febbraio </font> == |
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=== Giorgio Calleri === |
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Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a [[Formello]] il [[7 febbraio]] [[1991]]. |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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=== Federico Marchetti === |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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== <font color=green> 6 febbraio </font> == |
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=== Renato De Censi === |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]] |
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=== Alessandro Biancolin === |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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=== Alberto Mesones === |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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[[1973/74|Stagione]] |
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=== Giancarlo Morrone === |
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[[Domenica 5 maggio 1974 - Torino, stadio Comunale - Torino-Lazio 2-1|Turno precedente]] - [[Domenica 19 maggio 1974 - Bologna, stadio Comunale - Bologna-Lazio 2-2|Turno successivo]] |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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{{datalink|12|maggio|1974}} - '''[[1974|1.818]]''' - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[1973/74]] - '''XXIX giornata''' - inizio ore 16.00 |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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'''LAZIO:''' [[Pulici Felice|F.Pulici]], [[Petrelli Sergio|Petrelli]], [[Martini Luigi|L.Martini]] (50' [[Polentes Luigi|Polentes]]), [[Wilson Giuseppe|Wilson]], [[Oddi Giancarlo|Oddi]], [[Nanni Franco|Nanni]], [[Garlaschelli Renzo|Garlaschelli]], [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]], [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]], [[Frustalupi Mario|Frustalupi]], [[D'Amico Vincenzo|D'Amico]]. A disposizione: 12 [[Avagliano Giuseppe|Avagliano]], 14 [[Franzoni Paolo|Franzoni]]. Allenatore: [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]]. |
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'''FOGGIA:''' Trentini, Cimenti, Colla, Pirazzini, Bruschini (66' Golin), Scorsa, Fabbian, Valente, S.Villa, Rognoni, Pavone. A disposizione: 12 Giacinti, 14 Delneri. Allenatore: Toneatto. |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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'''Arbitro:''' Sig. Panzino (Catanzaro) - Guardalinee Sigg. Coletta e Frattini. |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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'''Marcatori:''' 60' [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] (rig). |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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'''Note:''' giornata estiva, terreno in perfette condizioni. Presenti in tribuna il Presidente della Repubblica Giovanni Leone, il Ministro Malfatti, l'On. Corona, il presidente del P.C.I. Enrico Berlinguer e l'On. Bozzi. Gravi incidenti a Scorsa (3 punti di sutura alla fronte) e [[Martini Luigi|Martini]] (frattura della clavicola). Espulso [[Garlaschelli Renzo|Garlaschelli]] al 62' per fallo di reazione. Ammoniti: 48' Rognoni per fallo su [[Martini Luigi|Martini]], 59' Colla e Bruschini per proteste, 71' [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] per gioco scorretto. Calci d'angolo 9 a 7 per la Lazio (p.t. 6-1). Sorteggio antidoping negativo. |
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'''Spettatori:''' 60.494 paganti e 18.315 abbonati per un incasso di £ 261.898.900. Cancelli aperti alle ore 8.45 per consentire l'accesso della folla radunatasi fuori dallo stadio già dalle 6.00 del mattino. Alcuni tifosi, privi di biglietto, scavalcano le recinzioni d'ingresso in Curva sud e Tevere non numerata. |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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La settimana trascorsa prima di questa gara non è stata uguale alle altre. Tutti sentivano che il traguardo era lì, a soli 180 minuti dalla fine di un [[Campionato]] logorante che aveva visto la Lazio battagliare su tutti i campi. Nei giorni precedenti l'incontro, la sede di [[Via Col di Lana 8|Via Col Di Lana]] era stata invasa da tifosi in cerca di biglietti; le richieste pervenivano anche dal Canada, dall'Australia e dal Brasile. Nessuno voleva mancare all'appuntamento con la storia. Già all'alba lo stadio è pieno: intere famiglie a riempire prima le gradinate poi il parterre, ognuno con la sua bandiera, tanto da far tremare le squadre all'ingresso in campo in un oceano tutto biancoceleste. Stracolma anche la collina di Monte Mario e la "Madonnina" dove numerosi laziali, privi di biglietto, bivaccano sugli alberi muniti di cannocchiale. [[Lenzini Umberto|Umberto Lenzini]], alle 15.30, fa il suo consueto giro d'onore, tra il tripudio della sua gente. Alle 16.00, poi, entrano le squadre in campo. La Lazio gioca con la formazione tipo mentre il [[Foggia US|Foggia]] deve almeno pareggiare per non retrocedere: ne deriva un incontro teso e poco spettacolare, anche a causa del caldo. Alla Lazio tremano le gambe ed il [[Foggia US|Foggia]] ne approfitta con Pavone che, di testa, impegna [[Pulici Felice|Pulici]] in una parata non difficile. E' poi la volta di [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] che impensierisce Trentini con una punizione parata in tuffo. I rossoneri ci provano da calcio d'angolo, ma sterilmente. L'ex di turno [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]] dà una mano in difesa, ma è pronto a ripartire in contropiede. Il primo tempo finisce così, senza che le due squadre abbiano fatto un'azione degna di rilievo. [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]], negli spogliatoi, cerca di far ragionare i suoi ragazzi e tenta calmarli da quell'adrenalina che portano dentro sin dall'ultima giornata del [[Campionato]] precedente. Si accorge, però, che non viene ascoltato, non per mancanza di rispetto nei suoi confronti, ma perché i giocatori hanno la testa alla vittoria finale e non vedono e sentono altro. |
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La ripresa inizia con il grave infortunio a [[Martini Luigi|Martini]] che, cadendo, si rompe la clavicola, pregiudicando anche la convocazione per la [[X Coppa del Mondo - Germania Ovest 1974|Coppa del Mondo in programma Germania]]. Al 50' deve entrare [[Polentes Luigi|Polentes]] in sostituzione del numero tre biancazzurro. Intanto [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] ci riprova su punizione ma la difesa foggiana devia in angolo. E' troppo nervosa la Lazio, tanto da perdere quello smalto che l'ha accompagnata durante tutto il torneo. Fatto comprensibile perché è troppo alta la posta in palio e le gambe tremano al solo pensiero che una vittoria possa regalare il paradiso del gioco più bello del mondo e l'immortalità, che gli antichi greci credevano venisse donata ai vincitori dei giochi olimpici. Al 51' [[D'Amico Vincenzo|D'Amico]] sfiora la rete su un traversone da calcio d'angolo. La Lazio riprende ad attaccare come le conviene, ma la tensione taglia visibilmente le gambe. |
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Al 58' l'episodio chiave: [[Garlaschelli Renzo|Garlaschelli]] scende sulla sinistra, crossa al centro e Scorsa, nel tentativo di deviare, stoppa la palla con la mano. Il direttore di gara indica subito il calcio di rigore e nelle tribune sono molti i tifosi colti da malore. I pugliesi protestano vivacemente con l'arbitro [[Panzino Francesco|Panzino]], mentre [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] si avvicina per battere il penalty in uno stadio pietrificato dall'emozione. Pur non tirando bene, Long John riesce a segnare facendo esplodere la gioia di tutti i presenti. Il giocatore corre verso il centro del campo, i compagni riescono a malapena ad abbracciarlo, tutto intorno è una bolgia indescrivibile. Il nervosismo dilaga e a rimetterci è [[Garlaschelli Renzo|Garlaschelli]], espulso dall'arbitro per un fallo di reazione su Cimenti: la Lazio giocherà gli ultimi 25 minuti in inferiorità numerica. Il [[Foggia US|Foggia]] attacca e si rende insidioso su punizione mentre dall'altra parte è [[D'Amico Vincenzo|D'Amico]] ad impensierire Trentini con un rasoterra dalla sinistra. |
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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]] |
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[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]] prende poi un pallone a centrocampo e, non vedendo compagni liberi, lo getta in tribuna Tevere: l'importante è far passare i minuti. [[D'Amico Vincenzo|D'Amico]] sfiora la traversa su un cross di [[Petrelli Sergio|Petrelli]]; [[Wilson Giuseppe|Wilson]] ed [[Oddi Giancarlo|Oddi]] non si muovono dalla difesa, mentre [[Frustalupi Mario|Frustalupi]] cerca di dare geometria ad un gioco in cui gli schemi sono ormai saltati. Anche [[Nanni Franco|Nanni]] non supera il centrocampo per paura di un contropiede foggiano e tutti sono attenti a mantenere la posizione assegnata. Passano così i minuti ed al 43' una punizione fischiata da [[Panzino Francesco|Panzino]] viene capita dal pubblico come fischio finale tanto da derivarne una invasione di campo tale da far rischiare una sconfitta a tavolino. Fortunatamente il pubblico esce immediatamente dal rettangolo di gioco e la partita puà riprendere. Alle 17.45 finalmente l'arbitro decreta la fine della gara: '''La Lazio è [[Campione d'Italia]] [[1973]]-[[1974]]''', come recita il tabellone dell'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]]. La folla invade il campo ed i giocatori vengono denudati di maglie e calzoncini. [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]], [[Lovati Roberto|Bob Lovati]] e [[Bezzi Luigi|Gigi Bezzi]] si guardano e si abbracciano commossi. |
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=== Fernando Viola === |
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Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]]. |
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► [[Domenica 12 maggio 1974 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Foggia 1-0|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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Versione attuale delle 08:59, 18 giu 2017
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14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Centro Sportivo di Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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