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[[Immagine:Renzo Nostini 3.jpg|thumb|left|180px|Renzo Nostini]] |
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[[Immagine:Renzo Nostini 2.jpg|thumb|right|180px|Un'immagine di Renzo Nostini]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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[[image:nostini2.jpg|left|180px|thumb|Nostini negli anni 40]] |
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==Renzo Nostini== |
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]] |
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Presidente Generale della Polisportiva Lazio, nato a Roma il [[27 maggio]] [[1914]] ed ivi deceduto il [[1 ottobre|1° ottobre]] [[2005]]. |
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== <font color=green> 14 febbraio </font> == |
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Renzo Nostini è stato lo sportivo più poliedrico e completo della storia della Lazio e uno dei suoi massimi dirigenti. Laureato in Ingegneria è stato presidente dell'Assistal. Avviato giovanissimo alla scherma nella palestra del Maestro Fabrizi insieme a suo fratello maggiore Giuliano, dimostrò fin da subito la sua predisposizione per lo sport. Contemporaneamente alla scherma cominciò a praticare il nuoto e fu subito iscritto a questa sezione della Polisportiva grazie all'intuito di [[Bitetti Olindo|Olindo Bitetti]]. Nel nuoto ha vinto numerosi titoli italiani nelle staffette e poi ha giocato a pallanuoto nella Lazio in [[Serie A]]. I suoi successi più prestigiosi li ha ottenuti, senza alcun dubbio, nella scherma. Specialista del fioretto e della sciabola, ha gareggiato fino al [[1957]] ottenendo i seguenti risultati: 7 titoli mondiali tra il [[1937]] e il [[1955]] e precisamente nel fioretto individuale [[1950]], fioretto a squadre ([[1937]], [[1938]], [[1949]], [[1955]]), sciabola a squadre [[1949]] e [[1950]]. |
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=== Italo De Zucco === |
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Quattro medaglie d'argento ai giochi olimpici nel fioretto e nella sciabola a squadre nel [[1948]] e [[1952]]. Sette medaglie d'argento ai [[Campionato|campionati]] mondiali. Due medaglie d'oro, una d'argento ed una di bronzo ai [[Campionato|campionati]] mondiali universitari e molti titoli italiani a squadre mentre, nel [[1953]], ha vinto il titolo individuale di fioretto. Nel [[1936]] fu selezionato per le Olimpiadi di Berlino per il Pentathlon ma, pur essendo nettamente il più forte, fu escluso dal regime fascista perchè non militare. Ha giocato nella [[Serie A]] di Rugby nelle file della Rugby Roma. Come dirigente è stato presidente, dal [[1950]] alla sua morte, della [[S.S. Lazio Nuoto|Lazio Nuoto]] e presidente della Rugby Roma e vice presidente della F.I.R. Nel [[1947]] fu presidente del C.U.S.I. Nel [[1959]] fece parte del Comitato di Gestione della F.I.S. di cui sarà Presidente per 32 anni dal [[1961]] al [[1993]]. Dal [[1970]] è Membro d'onore della Federazione Internazionale della Scherma. Membro di giunta esecutiva del C.O.N.I. nel [[1965]] e nel [[1967]] Vicepresidente del C.O.N.I. Presidente Onorario del C.O.N.I. |
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Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]]. |
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Non è possibile elencare tutte le onorificenze di cui fu insignito ma le più importanti sono: Medaglia d'Oro al Valore Atletico, Stella d'Oro al Merito Sportivo, nel [[1984]] il C.I.O. lo insignisce dell'Ordine Olimpico d'Argento e nel [[2005]] il presidente della Repubblica italiana gli concede il Collare d'Oro al Merito Sportivo. Renzo Nostini è stato a lungo Presidente Generale della S.S. Lazio. Egli ha incarnato in pieno quegli ideali di passione, lealtà, sportività e sano agonismo che furono i fondamenti della nascita stessa della Società biancoceleste. ► [[Nostini Renzo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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[[Immagine:GascoigneRedheughBoysClub.jpg|thumb|right|180px|Nel Redheugh Boys Club]] |
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[[Immagine:GascoigneNewcastle1.jpg|thumb|left|180px|Gazza nel Newcastle]] |
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[[Immagine:GascoigneandVinnieJones.jpg|thumb|right|180px|Il famoso siparietto con Vinnie Jones]] |
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[[Immagine:GascoigneNewcastle2.jpg|thumb|left|180px|Paul Gascoigne in azione]] |
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[[Immagine:26apr1989GascoigneEngAlb5-0.jpg|thumb|right|180px|Primo gol in Nazionale contro l'Albania]] |
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[[Immagine:GascoigneItalia90a.jpg|thumb|left|180px|Italia 90]] |
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=== Valerio Piersigilli === |
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==Paul "Gazza" Gascoigne== |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Centrocampista, nato a Gateshead (Regno Unito) il [[27 maggio]] [[1967]]. Conosciuto anche con il soprannome di "Gazza". |
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== L'inizio al Newcastle == |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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I primi calci al pallone di Paul Gascoigne avvengono alla tenera età di quattro anni per le ''streets'' di Gateshead. La prima squadra organizzata in cui gioca è il Redheugh Boys Club. Non occorre molto tempo affinchè gli occhi esperti della vecchia gloria Jackie Milburn notino qualcosa di speciale nei piedi del giovane Paul, pertanto lo segnala agli schoolboys del Newcastle United nel [[1980]]. Nel [[1983]] inizia la carriera nelle giovanili del '''Newcastle United'''. L'esordio nel mondo professionistico è del [[13 aprile]] [[1985]], quando Jack Charlton fa entrare il diciassettenne Gascoigne, nel secondo tempo, contro il Queens Park Rangers in [[Campionato|campionato]]. Nella stagione [[1984/85]] colleziona 2 presenze. Inoltre guida la formazione giovanile alla conquista della FA Youth Cup, segnando due gol nel secondo tempo della finale contro il Watford (4-1). La stagione [[1985/86]] lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo gol lo segna all'Oxford United nel settembre [[1985]]. |
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== <font color=green> 7 febbraio </font> == |
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Nell'aprile [[1986]] colpisce Robert Hopkin del Birmingham e gli costa il primo cartellino rosso. Chiude la stagione con 31 presenze e ben 9 reti in [[Campionato|campionato]], oltre a 4 presenze nelle Coppe nazionali. Tutto ciò gli vale la copertina di luglio del ''Rothmans Football Yearbook''. Segue una stagione ([[1986/87]]) che conferma le sue ottime qualità di centrocampista offensivo (24 presenze e 5 reti in [[Campionato|campionato]], 2 presenze nelle coppe). Del [[1987]] è il famigerato scatto fotografico che immortala Vinnie Jones del Wimbledon che stringe i testicoli di Gazza. Il [[1987/88]] è il suo ultimo anno al Newcastle. 35 presenze e 7 reti in [[Campionato|campionato]], più 6 presenze e 4 reti nelle coppe contribuiscono a farlo eleggere, nell'aprile [[1988]], PFA Young Player of the Year. Complessivamente con la squadra bianconera gioca 104 gare e segna 25 gol. L'opinione pubblica lo apprezza e lo considera uno dei migliori talenti degli ultimi decenni del calcio inglese. |
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=== Giorgio Calleri === |
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Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a [[Formello]] il [[7 febbraio]] [[1991]]. |
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== Gli anni al Tottenham == |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Nel luglio [[1988]] viene ceduto al '''Tottenham Hotspur''', che batte la concorrenza del Manchester United, per la cifra record di 2,3 milioni di sterline. L'esordio in [[Campionato|campionato]] avviene proprio contro la sua ex-squadra: Newcastle-Tottenham termina in parità 2-2. Il [[14 settembre]] [[1988]] esordisce in nazionale, entrando come sostituto in Inghilterra-Danimarca 1-0, disputata a Wembley. Il primo gol in nazionale arriva il [[26 aprile]] [[1989]] nella gara valida per le qualificazioni ai [[XIV^ Coppa del Mondo - Italia 1990|mondiali di Italia 90]], Inghilterra-Albania 5-0. La prima stagione agli Spurs si conclude con 32 presenze e 6 reti in [[Campionato|campionato]] e 5 presenze con 1 rete nelle coppe. Il [[1989/90]] è una stagione molto importante per Gascoigne. Con il club disputa 34 partite segnando 6 gol in [[Campionato|campionato]], più 4 presenze e 1 rete nelle coppe. L'Inghilterra disputa un ottimo [[Campionato|campionato]] mondiale e Gazza ne è uno degli artefici principali. Nel corso della semifinale disputata il [[4 luglio]] [[1990]] contro la Germania (poi persa ai rigori), Gascoigne viene ammonito ed essendo già diffidato capisce che dovrà saltare l'eventuale finale. L'immagine di Gazza in lacrime fa il giro del mondo e resta uno degli eventi mediatici più forti dell'intera manifestazione. |
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Ormai Gazza è sulla bocca di tutti, è scoppiata la Gazza-mania, considerato tra i migliori giocatori dei mondiali e fra i 10 più forti del mondo. L'Inghilterra, sconfitta dall'Italia nella finalina per il 3° posto, raggiunge il miglior risultato della storia dopo la vittoria del [[1966]]. Nel mese di dicembre riceve il premio ''Sports Personality of the Year'' della BBC, secondo calciatore di sempre dopo Bobby Moore. Nel febbraio [[1991]] arriva l'investitura più autorevole: è Diego Armando Maradona a dichiarare Paul Gascoigne come suo successore. Nella stagione [[1990/91]] colleziona 26 presenze e 7 reti in [[Campionato|campionato]]. Strepitoso il suo contributo nelle coppe nazionali, dove realizza ben 11 reti in 12 incontri disputati. Uno di questi è un gol divenuto leggenda: è il [[14 aprile]] [[1991]], semifinale di FA Cup. L'avversario è l'imbattibile Arsenal di George Graham, una sola sconfitta in 38 partite di [[Campionato|campionato]]. La partita è iniziata da 4 minuti e l'arbitro assegna una punizione al Tottenham. Gazza non si cura di posizionare il pallone e lascia l'incombenza all'arbitro. Calcia in porta da oltre 30 metri, la traiettoria è poesia, una pennellata impressionante e il volo di Seaman sta al tiro come la cornice al capolavoro ma il risultato è il gol del vantaggio. Il Tottenham vince 3-1 e accede alla Finale di FA Cup. In attesa di disputare la finale, una voce dapprima flebile e sommessa a poco a poco prende una forma e una sostanza che non lascia più spazio alla fantasia: la Lazio vuole Gazza! Ma c'è una finale da disputare, ed è la finale che tutti gli appassionati di football d'oltremanica sognano da quando sono bambini, incluso il bambino Paul di Gateshead. |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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=== Federico Marchetti === |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Gascoigne Paul John|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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===[[Immagine:Coppa Italia.jpg|35px]] Roma-Lazio 0-1 - Finale di Coppa Italia 2012/13 del 26 maggio 2013[[Immagine:Coppa Italia.jpg|35px]]=== |
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== <font color=green> 6 febbraio </font> == |
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[[2012/13|Stagione]] |
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=== Renato De Censi === |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]] |
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=== Alessandro Biancolin === |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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[[Martedì 29 gennaio 2013 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Juventus 2-1|Turno precedente]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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{{datalink|26|maggio|2013}} - '''[[Elenco partite ufficiali|3.530]]''' - [[Coppa Italia]] [[2012/13]] - '''Finale''' - inizio ore 18.00 |
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=== Alberto Mesones === |
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'''ROMA:''' Lobont, Marquinhos, Burdisso, Castan, Balzaretti (76' Osvaldo), De Rossi, Bradley, Lamela, Totti, Marquinho (83' Dodò), Destro. A disposizione: Goicoechea, Svedkauskas, Taddei, Piris, Florenzi, Romagnoli, Tachtsidis, Perrotta, Lopez, Pjanic. Allenatore: Andreazzoli. |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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'''LAZIO:''' [[Marchetti Federico|Marchetti]], [[Konko]], [[Biava Giuseppe|Biava]], [[Cana Lorik|Cana]], [[Radu Stefan Andrei|Radu]], [[Candreva Antonio|Candreva]], [[Onazi]] (92' [[Ciani]]), [[Ledesma Cristian Daniel|Ledesma]] (54' [[Mauri Stefano|Mauri]]), [[Hernanes]] (85' [[Alvaro Gonzalez|A. Gonzalez]]), [[Lulic Senad|Lulic]], [[Klose]]. A disposizione: [[Bizzarri Albano Benjamin|Bizzarri]], [[Strakosha Thomas|Strakosha]], [[Dias]], [[Crecco Luca|Crecco]], [[Ederson]], [[Pereirinha]], [[Stankevicius]], [[Floccari Sergio|Floccari]], [[Kozak Libor|Kozak]]. Allenatore: [[Petkovic]]. |
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'''Arbitro:''' Sig. Orsato (Schio) - Assistenti Sigg. Di Liberatore e Tonolini - Quarto uomo Sig. Mazzoleni - Arbitri di porta Sigg. Damato e Banti. |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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'''Marcatori:''' 71' [[Lulic Senad|Lulic]]. |
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=== Giancarlo Morrone === |
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'''Note:''' espulso al 91' dalla panchina Tachtsidis. Ammoniti: [[Ledesma Cristian Daniel|Ledesma]], Balzaretti, Marquinho, [[Hernanes]], [[Klose]], [[Lulic Senad|Lulic]], Burdisso, Totti. Angoli: 1-4 per la Lazio. Recuperi: 0' p.t., 5' s.t.. |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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'''Spettatori:''' 50.000 circa. |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:26mag2013bc.jpg|thumb|left|180px|La Coppa Italia 2012/13 è biancoceleste]] |
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[[Immagine:26mag2013bq.jpg|thumb|right|180px|La Lazio conquista la sua sesta Coppa Italia]] |
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[[Immagine:26mag2013r.jpg|thumb|left|180px|Il tocco vincente di Senad Lulic che vale la conquista della Coppa Italia 2012/13]] |
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[[Immagine:26mag2013a.jpg|thumb|right|180px|L'esultanza di Senad Lulic, oggi match-winner]] |
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[[Immagine:26mag2013q.jpg|thumb|left|180px|Un altro momento dell'esultanza del calciatore bosniaco]] |
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[[Immagine:26mag2013u.jpg|thumb|right|180px|Un'altra immagine dell'esultanza di Senad Lulic]] |
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[[Immagine:26mag2013s.jpg|thumb|left|180px|La corsa di Senad Lulic verso la panchina biancoceleste]] |
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[[Immagine:26mag2013t.jpg|thumb|right|180px|L'abbraccio dei compagni]] |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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► [[La conquista della Coppa Italia 2012/13]] |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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La [[Gazzetta dello Sport]] titola: "[[Roma]]-Lazio 0-1, decide un gol di [[Lulic Senad|Lulic]]. Biancocelesti in Europa. Il gol del bosniaco a un quarto d'ora dalla fine regala il sesto trofeo alla Lazio e un posto ai gironi di [[Europa League]]. Squadre lunghissime e tanta tensione: 8 ammoniti e un espulso. La Lazio spinge di più e alla fine si vede premiata in un match intenso ma non bello". |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Continua la "rosea": |
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Niente stella d'argento per la [[Roma]]. La [[coppa Italia]] va alla Lazio che la conquista per la sesta volta (seconda con [[Lotito Claudio|Lotito]]) e si aggiudica l'ultimo tram per l'Europa. Vince meritatamente la squadra di [[Petkovic]], che nel ritiro di [[Norcia]] riesce a rivitalizzare un gruppo calato fisicamente in maniera preoccupante. [[Candreva Antonio|Candreva]] e [[Lulic Senad|Lulic]] in gran forma fanno la differenza e confezionano il gol che decide. Alla [[Roma]] non resta che recriminare per una stagione da dimenticare. Grandi potenzialità sfruttate male. L'atomico attacco giallorosso produce poco e resta a secco. Le scelte di Andreazzoli non convincono e la sua [[Roma]] non comanda il gioco come dovrebbe e soprattutto non riesce a cambiare marcia nei momenti topici. Cosa che riesce agli esterni laziali. Dura da digerire per la proprietà americana un'altra stagione senza Europa. Alza il trofeo la Lazio, che sfiderà in agosto la [[Juventus]] nella [[Supercoppa Italiana|Supercoppa]]. |
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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]] |
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Non succedono fatti gravissimi, prima e durante la partita, ciò non toglie che il clima sia pesante, i cori beceri (o razzisti, fate voi) fanno da leit-motiv a una platea che chiede ai giocatori di fare da gladiatori. E qualcuno ci crede pure. Bravo Orsato a mantenere il tutto in binari accettabili. Ma i nostri dirigenti pallonari invece che chiacchierare dovrebbero pensare a qualche svolta efficace, che non può essere la pop star (fischiatissima) Psy. Tornando al campo. Nelle formazioni in campo solo una novità, rispetto alle attese. Andreazzoli preferisce Destro a Osvaldo. La controprova non c'è mai in questi casi, ma il centravanti dell'Under 21 ci mette fisicità e fa a sportellate per creare spazi a Totti, ma conclude poco in porta e quando si ritrova a fine primo tempo - sulla fronte - la palla da spingere (ottimo il cross di Marquinhos) spreca alzando sulla traversa pur avendo staccato nell'area piccola. Partita di buona intensità e anche ritmo nel primo tempo, visto che siamo a fine maggio, ma come al solito fallosissima. Le cose migliori le fanno vedere entrambe nelle ripartenze, in velocità. All'inizio è [[Lulic Senad|Lulic]] che riesce a trovare spazio dai 25 metri: il suo destro non è trattenuto da Lobont e [[Klose]] non riesce a inquadrare per il tap-in perché è troppo defilato rispetto al bersaglio. |
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=== Fernando Viola === |
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Poi è Totti a dare un'accelerata, Lamela asseconda lo sfondamento centrale di Bradley. Un po' come Robben nel gol che è valso la [[Champions League|Champions]] a Londra: ma con l'olandese l'americano ha in comune solo la pelata, il suo diagonale è inguardabile. Dunque la migliore occasione per la Lazio: Marquinhos chiede troppo alle sue accelerazioni, la morsa di [[Lulic Senad|Lulic]] e [[Radu Stefan Andrei|Radu]] funziona, quest'ultimo pennella il cross che [[Klose]] indirizza bene, ma Lobont si salva in Gangnam style. Non bello da vedere ma efficace. Si riparte e quasi subito si fa male [[Ledesma Cristian Daniel|Ledesma]]. Questo obbliga [[Petkovic]] a variare un po' l'assetto tattico. Entrando Mauri, che si va a piazzare dietro [[Klose]], arretra il suo raggio [[Hernanes]] e con gli esterni che restano alti ora le squadre giocano quasi a specchio col 4-2-3-1. Ma al di là dei moduli, la fatica sale e le squadre si allungano. La partita si fa brutta e spezzettata e si va a fiammate. [[Lulic Senad|Lulic]] vince un contrasto con Marquinhos e crossa sul secondo palo, [[Mauri Stefano|Mauri]] appoggia in mezzo ma [[Klose]] stavolta manca l'appuntamento. De Rossi capisce che ora deve correre la palla: gran lancio per Marquinho, bene in mezzo per Destro che si gira macchinosamente, tiro centrale. |
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Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]]. |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Domenica 26 maggio 2013 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-1|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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Versione attuale delle 08:59, 18 giu 2017
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14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Centro Sportivo di Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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