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[[Immagine:05lug87a.jpg|thumb|left|180px|Il biglietto (blu) della gara]] |
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[[Immagine:05lug87b.jpg|thumb|right|180px|L'esodo dei tifosi biancocelesti a Napoli]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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[[Immagine:05lug1987bigl.jpg|thumb|left|180px|Il biglietto (giallo) della gara]] |
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[[Immagine:05lug87e.jpg|thumb|right|180px|Il cross di Massimo Piscedda da cui scaturisce la rete laziale]] |
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[[Immagine:05lug87c.jpg|thumb|left|180px|L'occasionissima di Boito per il Campobasso]] |
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==5 luglio 1987 - Lazio-Campobasso 1-0 - La storica rete di Fabio Poli == |
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]] |
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[[1986/87|Stagione]] |
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== <font color=green> 14 febbraio </font> == |
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[[Sabato 27 giugno 1987 - Napoli, stadio San Paolo - Taranto-Lazio 1-0|Turno precedente]] |
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=== Italo De Zucco === |
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{{datalink|5|luglio|1987}} - '''[[1987|2.330]]''' - [[Campionato]] di [[Serie B]] [[1986/87]] - '''Gara 2 - Spareggi per la permanenza in [[Serie B]]''' |
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Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]]. |
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'''LAZIO:''' [[Terraneo Giuliano|Terraneo]], [[Acerbis Antonio Elia|Acerbis]], [[Magnocavallo Giorgio|Magnocavallo]] (39' [[Piscedda Massimo|Piscedda]]), [[Camolese Giancarlo|Camolese]], [[Gregucci Angelo Adamo|Gregucci]], [[Marino Raimondo|Marino]], [[Poli Fabio|Poli]], [[Caso Domenico|Caso]], [[Fiorini Giuliano|Fiorini]] (74' [[Brunetti Luca|Brunetti]]), [[Pin Gabriele|Pin]], [[Mandelli Paolo|Mandelli]]. A disposizione: [[Ielpo Mario|Ielpo]], [[Filisetti Daniele|Filisetti]], [[Rizzolo Antonio|Rizzolo]]. Allenatore: [[Fascetti Eugenio|Fascetti]]. |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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'''CAMPOBASSO:''' M.Bianchi, Parpiglia, Della Pietra (62' Mollica), Maestripieri, Anzivino, Lupo, Evangelisti, Baldini, Perrone, Goretti, [[Vagheggi Claudio|Vagheggi]] (43' Boito). A disposizione: [[Picca Enrico|Picca]], Accardi, [[Pivotto Silvano|Pivotto]]. Allenatore: [[Vitali Giampiero|Vitali]]. |
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'''Arbitro:''' Sig. Casarin (Milano). |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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'''Marcatori:''' 53' [[Poli Fabio|Poli]]. |
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=== Valerio Piersigilli === |
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'''Note:''' cielo nuvoloso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti [[Vagheggi Claudio|Vagheggi]] e [[Marino Raimondo|Marino]] per comportamento non regolamentare e [[Caso Domenico|Caso]] per proteste. Angoli 6 a 4 per il Campobasso. Questa la classifica finale degli spareggi: Taranto punti 3, Lazio punti 2, Campobasso punti 1. Taranto e Lazio restano in [[Serie B]] mentre il Campobasso retrocede in [[Serie C]]. La gara Campobasso-Taranto, dell'[[1 luglio]] e sempre disputata al San Paolo di Napoli, si era conclusa con il risultato di 1-1. |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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'''Spettatori:''' 25 mila di cui 20.398 paganti per un incasso di Lire 201.865.000. |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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== <font color=green> 7 febbraio </font> == |
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=== Giorgio Calleri === |
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Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a [[Formello]] il [[7 febbraio]] [[1991]]. |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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=== Federico Marchetti === |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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== <font color=green> 6 febbraio </font> == |
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=== Renato De Censi === |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]] |
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=== Alessandro Biancolin === |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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=== Alberto Mesones === |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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=== Giancarlo Morrone === |
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[[L'Unità]] titola: "Si salva la Lazio. Un gol di [[Poli Fabio|Poli]] condanna i rossoblu di Vitali alla retrocessione. Ai molisani resta però una speranza legata alla giustizia sportiva. Campobasso in [[Serie C|C]], ma il "totonero"...". |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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E' finita tra gli abbracci, qualche lacrima e la corsa verso la curva B, quella della splendida tifoseria napoletana [[Campione d'Italia|campione d'Italia]], ieri invasa da oltre ventimila laziali, tutti vestiti di bianco e azzurro. In omaggio a loro, al caldo ed inesauribile incitamento verso quella curva sono volate maglie intrise di sudore, calzettoni, scarpe e tutto quello che poteva essere considerato come un souvenir di una storica giornata di calcio. Casarin, un arbitro con i fiocchi per una partita giocata con grande animosità, ma anche con grande cavalleria, aveva appena fischiato la fine di una sfida entusiasmante, giocata dai protagonisti fino allo stremo delle loro forze, sfida che permetteva alla Lazio, grazie al goal del suo fromboliere [[Poli Fabio|Poli]], di conservare la sua poltrona in [[Serie B|serie B]]. Per l'esercito della tifoseria laziale, che imitando quella partenopea nel giorno dello [[Scudetto|scudetto]] restava ferma al suo posto senza tentare sciocche invasioni, era la liberazione da un incubo durata trentotto giornate di [[Campionato|campionato]], iniziato in terribile salita, con quei nove punti di handicap e terminato con il supplemento di due massacranti spareggi. L'obiettivo salvezza era stato centrato. La Lazio, va detto subito, ha meritato di vincere per quella sua condotta di gara sbarazzina e per quella ferrea volontà di non precipitare nell'inferno della [[Serie C|serie C]]. La sua vittoria l'ha riconquistata sul campo, in virtù di una gara disputata con molta intelligenza e quasi perfetta sul piano tattico. Per costringere il Campobasso alla resa, si doveva percorrere una sola strada: quella di aggirare la sua munita roccaforte con un tourbillon ossessivo sulle fasce laterali, dove si catapultavano a lungo [[Acerbis Antonio Elia|Acerbis]] e [[Camolese Giancarlo|Camolese]] sulla destra, [[Magnocavallo Giorgio|Magnocavallo]], finché è stato in campo, sostituito poi degnamente da [[Piscedda Massimo|Piscedda]], e [[Marino Raimondo|Marino]], che sul campo del San Paolo, che l'ha visto in passato tante volte protagonista, ha disputato una delle sue migliori partite da quando è approdato alla Lazio. Insomma, con un lavoro ai fianchi, per dirla in gergo pugilistico, che alla lunga fiaccasse la resistenza dei molisani. Questo incessante andirivieni stordiva e annichiliva il Campobasso, che commetteva il madornale errore di chiudersi quasi a riccio nella sua metà campo. E quando si sceglie la strada della rinuncia puntualmente si subisce la punizione. Il film della vittoria della Lazio ricorda [[Domenica 21 giugno 1987 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-L.R.Vicenza 1-0|quella di venti giorni fa]] con il Vicenza. Come allora, nell'ultima giornata di [[Campionato|campionato]], a decidere in positivo il destino della Lazio era stato uno dei suoi uomini di maggior spicco. |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Domenica 5 luglio 1987 - Napoli, stadio San Paolo - Lazio-Campobasso 1-0|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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==Ermenegildo "Gildo" Arena== |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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Pallanuotista della S.S. Lazio. Detto "Gildo". Nato a Napoli il [[23 febbraio]] [[1921]], deceduto ivi il [[5 luglio]] [[2005]]. |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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Quando l'Italia vinse le Olimpiadi di Londra del [[1948]], Arena militava nella Lazio con [[Ghira Aldo|Ghira]] e [[Ognio Geminio|Ognio]]. Vinse anche il titolo europeo a Budapest nel 1947. La sua carriera si è svolta in gran parte nella Rari Nantes Napoli e nella Canottieri Napoli. Fu autore dei più importanti goal del torneo olimpico con tiri di sua invenzione chiamati "beduine" e con geniali "palombelle". |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Arena Ermenegildo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]] |
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==Hernan Crespo== |
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=== Fernando Viola === |
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Attaccante, nato a Florida (Argentina) il [[5 luglio]] [[1975]]. |
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Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]]. |
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Milita nel [[River Plate]]. Viene acquistato nel [[2000]] dal [[Parma]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste. Vince la classifica cannonieri nel [[2000/01]] con 26 reti in trentadue partite. |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Crespo Hernan Jorge|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Versione attuale delle 08:59, 18 giu 2017
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14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Centro Sportivo di Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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