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[[Immagine:Manfredonia1.jpg|thumb|left|160px||Lionello Manfredonia]]
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
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==<font color=green> '''27 novembre''' </font>==


[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]]
===Lionello Manfredonia===


== <font color=green> 14 febbraio </font> ==
Difensore-centrocampista, nato a Roma il [[27 novembre]] [[1956]]. Cresciuto nella Società. Disputa 8 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 201 presenze e 8 reti in [[Campionato]]. La Lazio lo acquista all'età di 15 anni dal Don Orione, società della zona di Monte Mario in cui era stato formato e valorizzato dal tecnico Arnaldo Paradiso, pagandolo un milione di lire e strappandolo alla [[Juventus]]. E' uno dei ragazzini terribili che in quegli anni si mettono in mostra nella Lazio. Viene convocato tre volte (con una presenza) nella Nazionale Juniores e nel Torneo Giovanile Principato di Monaco del [[1973]]. Assieme a [[Giordano Bruno|Bruno Giordano]], [[Di Chiara Stefano|Stefano Di Chiara]] e [[Agostinelli Andrea|Andrea Agostinelli]] conquista lo [[scudetto]] [[Primavera]] [[1975/76]]. Gioca sia a centrocampo che da libero, fino a fare lo stopper, e sempre risultando uno dei migliori in campo. [[Corsini Giulio|Giulio Corsini]], neo allenatore dei biancazzurri, lo nota e lo fa allenare con la prima squadra nel ritiro precampionato, ma il suo nome era comparso già all'indomani [[Domenica 12 maggio 1974 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Foggia 1-0|della conquista]] del primo [[scudetto]] nel [[1974]] come uno dei più validi e promettenti giocatori per gli anni a venire.


=== Italo De Zucco ===
► [[Manfredonia Lionello|Clicca qui per continuare la lettura]]

Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]].

Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Roberto Mancini a.jpg|thumb|left|160px|Roberto Mancini]]
[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]]


===Roberto Mancini===
=== Valerio Piersigilli ===


Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]]
Attaccante, nato a Jesi (AN) il [[27 novembre]] [[1964]]. Viene acquistato nel [[1997]] dalla [[Sampdoria]]. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 87 presenze e 15 goals in [[Campionato]].
Esordisce giovanissimo in [[serie A]] con il [[Bologna]] [[1981/82]]. Nonostante i suoi 9 goals, i felsinei retrocedono per la prima volta in [[serie B]]. Il presidente della [[Sampdoria]] Paolo Mantovani lo acquista per rinforzare la squadra appena promossa nella [[Serie A|massima serie]]. Resterà in blucerchiato fino al [[1997]], vincendo uno storico [[Scudetto|scudetto]] nel ([[1990/91]]), quattro volte la [[Coppa Italia]], una [[Supercoppa Italiana]], una [[Coppa delle Coppe]] ed i premi ''Guerin d'Oro'' per le stagioni [[1987/88]] e [[1990/91]], ''Calciatore d'Oro ad honorem'' [[1994/95]]. Arriverà ad un passo dalla [[Champions League|Coppa dei Campioni]] perdendo in finale contro il [[Barcellona]].

► [[Mancini Roberto|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]]
[[image:Gratton Guido.jpg|left|thumb|160px|Guido Gratton]]


==<font color=green> '''26 novembre''' </font>==
== <font color=green> 7 febbraio </font> ==


===Guido Gratton===
=== Giorgio Calleri ===


Centrocampista, nato a Monfalcone (TS) il [[23 settembre]] [[1932]] e deceduto a Firenze il [[26 novembre]] [[1996]].
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a Formello il [[7 febbraio]] [[1991]].


Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]
Una vita di successo sportivo, una maturità problematica e una morte orrenda. Questa la sintesi dell'esistenza di Gratton. Un friulano con la determinazione di quella terra che girò l'Italia dando calci al pallone ma che trovò solo a Firenze la dimensione del campione. Con i viola fece parte di quella linea, genialmente assemblata da [[Bernardini Fulvio|Fulvio Bermardini]], che ancor oggi desta meraviglia: Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, [[Prini Maurilio|Prini]]. Due artisti, Julinho e Montuori, un finalizzatore infallibile, Virgili, e due corridori umili ma preziosi, [[Prini Maurilio|Prini]] e Gratton. Lo [[scudetto]] del [[1955/56]] fu l'apice della sua carriera. Nella [[Fiorentina]] era arrivato dal [[Como]] in cui aveva giocato nel [[1952/53]] per 30 partite segnando 3 reti. Aveva però cominciato nel [[Parma]] in [[serie C]] a soli diciotto anni per poi passare al [[Vicenza]] in [[serie B]] nel [[1951/52]] con 37 partite. Nella [[Fiorentina]] rimase per 7 stagioni, dal [[1953/54]] al [[1959/60]] e giocò 193 partite complessivamente e segnò 28 reti.

► [[Gratton Guido|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Image:Sulfaro.jpg|thumb|left|160px|Michelangelo Sulfaro]]
[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]]


=== Federico Marchetti ===
===Michelangelo Sulfaro===


Portiere, nato a Messina il [[26 novembre]] [[1946]].
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]].


Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]]
La prima compagine in cui milita, nel [[1965]], è il Crotone in [[Serie C]] in cui gioca solo due partite nella prima stagione e sette nella successiva. L'anno seguente, [[1968]], va a San Benedetto del Tronto dove esiste un'ottima scuola per portieri (anche Stefano Tacconi e Walter Zenga si formeranno nella squadra adriatica), e gioca per 33 gare. Con la [[Sambenedettese]] vince nel [[1969]] il Premio come ''Calciatore esemplare'' per la [[serie C]], assegnato dal quotidiano [[Stadio]] al calciatore distintosi per qualità atletiche, tecniche, morali. La Lazio lo fa osservare a lungo dai suoi tecnici e nella stagione [[1969/70]] lo schiera come titolare. Il ragazzo ha buone doti fisiche (m 1,84, kg 74) e atletiche e si esibisce in parate spettacolari che alterna, però, con errori decisivi. Sente troppo il cambio di categoria e patisce, anche se ha discreta personalità, l'ambiente ipercritico e polemico di Roma.

► [[Sulfaro Michelangelo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:MManzini.jpg|thumb|left|160px|Maurizio Manzini]]
[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]]


==<font color=green> '''25 novembre''' </font>==
== <font color=green> 6 febbraio </font> ==


===Maurizio Manzini===
=== Renato De Censi ===


Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]]
Team Manager, nato a Roma il [[25 novembre]] [[1940]]. Unico Laziale in una famiglia di accesi sostenitori giallorossi.

Alla Lazio in veste ufficiale dal [[1988]] ma come collaboratore dal [[1971]]. Ebbe il primo impatto con i biancocelesti a Lugano, nell'albergo che ospitava la squadra prima di una partita di [[Coppa delle Alpi]] e lui, che lavorava a Milano nella compagnia aerea BEA e tifoso laziale, era andato lì per salutare i giocatori. Trasferitosi a Roma in qualità di Direttore delle vendite della compagnia aerea privata Itavia per l'Italia centrale, si accorse che tra i clienti vi era la Lazio ed ebbe pertanto occasione di organizzare una trasferta a Bergamo. Divenne molto amico del segretario [[Vona Fernando|Fernando Vona]] e costituì il punto di riferimento per i viaggi della squadra. Godendo progressivamente della fiducia di tutto l'ambiente laziale, si legò a [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]] che cominciò ad invitarlo sempre più spesso a [[Centro Sportivo Tor di Quinto-Tommaso Maestrelli|Tor di Quinto]].

► [[Manzini Maurizio|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Podavini.jpg|left|160px|thumb|Gabriele Podavini]]
[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]]


=== Alessandro Biancolin ===
===Gabriele Podavini===


Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl.
Difensore, nato a Prevalle (BS) il [[25 novembre]] [[1955]].


Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]]
Cresciuto nel Virle, viene acquistato dal [[Brescia]] con cui disputa 6 stagioni in prima squadra dopo aver militato nelle formazioni giovanili delle "rondinelle" e aver vinto un [[campionato]] [[Primavera]]. Per una stagione gioca in prestito con il Bolzano. La Lazio lo acquista nel [[1982]] dal [[Brescia]] grazie al suggerimento del tecnico [[Clagluna Roberto|Roberto Clagluna]]. Disputa 5 stagioni in maglia biancoceleste per poi passare al [[Genoa]] ed in seguito al [[Siena]]. Podavini è stato un terzino dinamico, dotato di buona tecnica e in possesso di un tiro forte e preciso.

► [[Podavini Gabriele|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[image:Garbuglia.jpg|left|thumb|160px|Gianfranco Garbuglia]]


[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]]
==<font color=green> '''24 novembre''' </font>==


== <font color=green> 5 febbraio </font> ==
===Gianfranco Garbuglia===


=== Alberto Mesones ===
Difensore, nato a Corridonia (Macerata) il [[24 novembre]] [[1940]].


Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]]
Inizia nelle giovanili della squadra della cittadina marchigiana e si mette subito in mostra per le spiccate doti naturali possedute. Nel [[1959/60]] viene segnalato da un osservatore e viene acquistato dalla [[Sambenedettese]] dove orbita tra prima squadra e giovanili. Alla fine del [[campionato]] passa in prestito all'[[Udinese]] ma non trova l'occasione per esordire in prima squadra. Rientrato dal prestito, nel [[campionato]] [[1961/62]] viene impiegato in prima squadra nel ruolo di centromediano. Nella Lazio, che milita in [[serie B]], arriva per 15 milioni nel Novembre del [[1962|'62]] e si mette subito in luce tanto da convincere l'allenatore [[Lorenzo Juan Carlos|Juan Carlos Lorenzo]] a farlo esordire il [[4 novembre]] [[1962]] nella partita [[Cosenza]]-Lazio [[Domenica 4 novembre 1962 - Cosenza, stadio comunale "rione San Vito" - Cosenza-Lazio 1-1|terminata 1-1]]. Molti esperti sono scettici sulle qualità dell'atleta ma [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]] intuisce subito che il ruolo più adatto per il giocatore è quello di terzino. Favorito dall'essere ambidestro ma chiuso a destra dall'affidabile e solido [[Zanetti Diego|Diego Zanetti]], Garbuglia finisce sulla fascia sinistra dove dà prova di avere doti di marcatore non comuni. Alla fine della stagione la Lazio viene promossa in [[serie A]] e [[Lorenzo Juan Carlos|Lorenzo]], nonostante le numerose richieste, pretende la conferma del calciatore che diventerà un punto di forza della difesa biancoceleste. ► [[Garbuglia Gianfranco|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[File:pampa.jpg|thumb|left|160px|André Pampa]]
[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]]


===André Felippe Ferreira (Pampa)===
=== Giancarlo Morrone ===


Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Pallavolista. Nato a Recife (Brasile) il [[24 novembre]] [[1964]]. Il più forte giocatore di pallavolo che abbia militato nella S.S. Lazio.


Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Ferreira André Felippe (Pampa)|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Aldo Nicoli.jpg|thumb|left|160px|Aldo Nicoli]]
[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]]


===Aldo Nicoli===
=== Sven Goran Eriksson ===


Centrocampista, nato a Bologna il [[24 novembre]] [[1953]].
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]].


Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]]
Cresciuto nel settore giovanile dell'[[Inter]], esordì in prima squadra nel maggio del [[1974]]. Nella stagione [[1975/76]] fu ceduto al [[Foggia]], in [[Serie B]], dove ottenne la promozione in [[Serie A|massima serie]] e rimase nei due [[Campionato|campionati]], prima di passare alla Lazio. Con la squadra biancoceleste Nicoli disputa 3 stagioni. Con la Lazio colleziona 26 presenze e 1 rete nel [[derby]] [[Roma]]-Lazio [[Domenica 18 marzo 1979 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 1-2|vinto dai biancocelesti per 1-2]] entrando nel cuore dei tifosi biancazzurri. Purtroppo il [[6 maggio]] dello stesso anno [[Domenica 6 maggio 1979 – Perugia, stadio Renato Curi - Perugia-Lazio 2-0|subì un grave infortunio]] a Perugia che ne pregiudicò il prosieguo della carriera. ► [[Nicoli Aldo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Zucchini.jpg|thumb|left|160px|Vincenzo Zucchini]]


[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]]
===Vincenzo Zucchini===


=== Fernando Viola ===
Centrocampista, nato a San Bartolomeo in Bosco (FE) il [[21 luglio]] [[1947]], deceduto a Pescara il [[24 novembre]] [[2013]].


Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]].
Cresciuto nella Tevere Roma, poi [[Fiorentina]], Pietrasanta, Del Duca Ascoli, Savona ed [[Avellino]]. Zucchini approda al [[Pescara]] nel [[campionato]] [[1973/74]] ed è decisivo nella volata con il [[Lecce]] che vale il ritorno tra i cadetti degli abruzzesi dopo venticinque anni. La prima promozione in [[serie A]] da capitano con Cadè allenatore risale al [[1977]]; il bis due anni dopo con Angelillo in panchina. In 6 stagioni totalizza 185 presenze e 24 gol. Dopo l'esperienza con la Lazio (stagione [[1979/80]]), da ricordare che fu lui l'autore del gol biancoceleste nel tragico derby in cui fu assassinato il tifoso laziale [[Paparelli Vincenzo|Vincenzo Paparelli]], passa al [[Vicenza]], chiude la carriera nel [[1983]] con la [[Salernitana]]. La prima esperienza da allenatore è con il Chieti.


Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Zucchini Vincenzo|Clicca qui per continuare la lettura]]


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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''

Versione attuale delle 15:08, 24 dic 2025

Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio


Italo De Zucco

14 febbraio

Italo De Zucco

Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.

Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura



Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura



Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco

7 febbraio

Giorgio Calleri

Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Formello il 7 febbraio 1991.

Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura



Federico Marchetti

Federico Marchetti

Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.

Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura



Renato De Censi

6 febbraio

Renato De Censi

Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alessandro Biancolin

Alessandro Biancolin

Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.

Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alberto Mesones negli anni '20

5 febbraio

Alberto Mesones

Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura


Juan Carlos Morrone
(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)

Giancarlo Morrone

Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"

Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura


Sven Goran Eriksson

Sven Goran Eriksson

Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.

Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura


Fernando Viola

Fernando Viola

Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.

Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura




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