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[[File:deangelis t.jpg|thumb|left|150px|Il compositore Teofilo De Angelis]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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Musicò il primo Inno della S.P. Lazio su versi di [[Luzzana Giovanni Battista|Giovanni Battista Luzzana]], bibliotecario e dirigente della Lazio. L'Inno fu eseguito la prima volta il [[10 gennaio]] [[1910]] a Roma. Portano il suo nome alcuni tra i migliori cori e bande musicali del Lazio. |
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► [[De Angelis Teofilo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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===Bruno Camolese=== |
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=== Valerio Piersigilli === |
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Centrocampista, nato a Perarolo di Cadore (BL) il [[27 dicembre]] [[1914]]. |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Viene acquistato nel [[1935]] dal [[Vicenza]]. Disputa 5 stagioni in maglia biancoceleste. Nel [[1940]] viene ceduto al [[Vicenza]], dove rimane per un anno. Ritorna alla Lazio nel [[1941]], disputando un'altra stagione. |
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► [[Camolese Bruno|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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[[File:prim.jpg|thumb|left|150px|A sinistra Primo cerca di superare in palleggio un altro grande del Basket italiano, Cesare Rubini]] |
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=== Giorgio Calleri === |
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Polisportivo. Nato a Roma il [[4 novembre]] [[1924]] e deceduto a Civita Castellana (VT) il [[27 dicembre]] [[2005]]. |
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Inizia con il nuoto nei primi anni Quaranta e con la Lazio partecipa ad alcune gare di fondo sul Tevere. All'indomani della Liberazione di Roma divide la sua passione sportiva tra la pallanuoto e la pallacanestro. Fa parte della squadra B biancoceleste di water polo e contemporaneamente è uno dei giovani rampanti del basket romano. All'Apollodoro è uno dei protagonisti delle sfide contro i militari americani di stanza nella Capitale. Entra nei quadri dell'Indomita dove incontra esperti giocatori un tempo inquadrati nella Lazio come [[Tambone Aldo|Tambone]], Palermo e [[Lovari Mario|Lovari]] . Vince il Campionato Romano nel [[1945]] e l'anno seguente viene chiamato da Francesco Ferrero a giocare nella gloriosa Ginnastica Roma. L'amore per la piscina non tramonta neanche quando la nazionale di pallacanestro lo convoca per gli Europei del [[1947]]. Disputa tre campionati di pallanuoto con la Lazio non riuscendo però mai a debuttare in prima squadra. |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Primo Giancarlo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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=== Federico Marchetti === |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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===Luigi Ferrero=== |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Soprannominato in gioventù "acciuga" per la sua magrezza, come calciatore si forma nelle giovanili della [[Juventus]] per poi passare in prima squadra nel ruolo di attaccante per lo più all'ala. Nella stagione [[1925/26]] conquista lo [[scudetto]] con i bianconeri. Nel [[1927]] approda alla [[Pistoiese]], mentre dal [[1930]] al [[1932]] milita nell'[[Inter]]. Acquistato successivamente dal [[Bari]], rimane in biancorosso dal [[1932]] al [[1937]] e chiude la carriera agonistica nella sua città natale, nelle file del [[Torino]], nel [[1940]]. Subito dopo assume il ruolo di allenatore del [[Bari]] nella stagione [[1940/41]] e nelle stagioni [[1941/42]] e [[1942/43]] guida il [[Pescara]]. |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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► [[Ferrero Luigi|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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=== Renato De Censi === |
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[[Immagine:GuarisiFiloFilmato.jpg|thumb|left|150px|Anfilogino "Filò" Guarisi]] |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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===Anfilogino Guarisi Marques (Filó)=== |
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Ala destra. Nato a San Paolo (Brasile) il [[26 dicembre]] [[1905]], ed ivi deceduto l'[[8 giugno]] [[1974]]. Vero nome Guarisi Marques Amphilóquio a volte riportato come Anphilogino o Anfilogino e soprannominato "Filò". |
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Tra i tanti giocatori oriundi brasiliani che arrivarono alla Lazio agli inizi degli anni [[1930|'30]] per volontà del presidente [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]] e che diedero origine alla cosiddetta ''Brasilazio'', Guarisi (era il cognome materno) fu certamente uno dei più validi. Esordì in Brasile nel Portuguesa de Desportes nel [[1922]] per poi passare nel San Paolo dove, nel [[1926]], vinse la classifica dei cannonieri. Il passaggio successivo al Corinthians lo vide protagonista della conquista di tre [[Scudetto|scudetti]] consecutivi nel [[1928]], [[1929]] e [[1930]]. Notato da un emissario italiano fu prelevato dal Corinthians nell'estate del [[1931]], dopo aver già vestito la maglia della Nazionale brasiliana e giunse in Italia il [[23 luglio]]. La Lazio era allenata da [[Barbuy Amilcar|Amilcar Barbuy]] che arrivò a schierare 10 oriundi in formazione. Il [[21 agosto]], nella prima partita di allenamento contro il Trastevere, venne subito paragonato al grande Orsi. Inizialmente le cose non andarono però molto bene e pochi credettero alla giustificazione addotta dal giocatore e cioè che aspettava dal Brasile un paio di scarpe fatte appositamente per i suoi piedi. |
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=== Alessandro Biancolin === |
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► [[Guarisi Marques Anfilogino (Filó)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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===Stefano Chiodi=== |
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=== Alberto Mesones === |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Cresciuto nelle giovanili rossoblù, ha debuttato in [[Serie A|serie A]] con il [[Bologna]] nel [[1975]], segnando un gol al [[Milan]]. Tre anni dopo è stato acquistato a peso d'oro proprio dalla formazione rossonera con la quale ha vinto lo [[Scudetto|scudetto]] della stella. Forte, veloce e dotato di buon dribbling e tiro ha vissuto il suo periodo migliore giocando sotto la guida del "Petisso" Pesaola al fianco del brasiliano [[Clerici Sergio|Sergio Clerici]]. |
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► [[Chiodi Stefano|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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===Aldo Puccinelli=== |
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Attaccante, nato a Bientina (PI) il [[25 dicembre]] [[1920]], deceduto l'[[11 marzo]] [[1994]]. |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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Comincia a giocare a 18 anni nei "liberi" dell' U.S. Fornacetta. Viene poi acquistato dal Pontedera dove rimane due stagioni. La Lazio lo acquista nel [[1940]] e il calciatore resterà in biancoceleste fino al [[1955]]. Disputa 13 stagioni in maglia biancoceleste, perchè nel [[1943]], in piena guerra, fa ritorno in Toscana per essere vicino alla famiglia e milita nella Massese e nel Santacroce. Ritorna alla Lazio nel [[1945]]. Gioca una partita nella Nazionale Giovanile (a Torino il 6 aprile 1942, Italia-Ungheria 3-0) e quattro partite (con tre reti) nella Nazionale B. |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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► [[Puccinelli Aldo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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===Eddy Ogenyi Onazi=== |
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=== Fernando Viola === |
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Centrocampista, nato a Benue (Nigeria) il [[25 dicembre]] [[1992]]. |
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Nazionale nigeriano Under 17 viene acquistato nel gennaio [[2011]] dal My People FC ed aggregato alla [[Primavera]]. In precedenza aveva giocato in Svezia con il Bondes Bandyklubb. Esordisce in prima squadra entrando all'89' [[Domenica 6 maggio 2012 - Bergamo, stadio Atleti Azzurri d'Italia - Atalanta-Lazio 0-2|durante l'incontro]] [[Atalanta]]-Lazio 0-2 del [[6 maggio]] [[2012]]. |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Onazi Ogenyi Eddy|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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Versione attuale delle 15:08, 24 dic 2025
| ► Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio |

14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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