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[[Image:Rocchi Tommaso.jpg|thumb|left|160px|Tommaso Rocchi]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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==<font color=green> '''19 settembre''' </font>== |
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]] |
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===Tommaso Rocchi=== |
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== <font color=green> 14 febbraio </font> == |
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Attaccante, nato a Venezia il [[19 settembre]] [[1977]]. |
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=== Italo De Zucco === |
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Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calli di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A sei anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a nove anni è nel [[Venezia]]-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società dell'allora presidente Zamparini gli offre un contratto quadriennale ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla [[Juventus]] perchè la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e ne aveva apprezzato la caparbietà e la voglia di migliorarsi. |
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Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]]. |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Rocchi Tommaso|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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=== Valerio Piersigilli === |
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==<font color=green> '''18 settembre''' </font>== |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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===Josè Castelli=== |
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Centrocampista, nato a San Paolo (Brasile) il [[18 settembre]] [[1903]] ed ivi deceduto nel settembre [[1984]]. |
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La piccola statura e l'agilità di movimento gli valgono in Brasile il soprannome di "Rato" (topo). In Italia è conosciuto come Giuseppe Castelli o "Ratto". Inizia nel [[1919]] con le giovanili del Corinthians e approda in prima squadra nell'ottobre [[1921]] in occasione della trionfale vittoria per 5 a 1 sul Portuguesa-Mackenzie, partita valida per il [[campionato]] Paulista. Nel [[1927]] assume un ruolo di primo piano nel Corinthians, costituendo una forte coppia d'attacco di sinistra con il neo arrivato [[Demaría Alejandro (De Maria Alessandro)|Alejandro Demaría]]. |
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► [[Castelli Josè (Rato)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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== <font color=green> 7 febbraio </font> == |
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===Enrico Vella=== |
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=== Giorgio Calleri === |
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Centrocampista, nato a Genova il [[18 settembre]] [[1957]]. |
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Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a Formello il [[7 febbraio]] [[1991]]. |
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Cresciuto nelle giovanili del [[Genoa]], nel [[1976]] milita nel Sestri Levante per poi passara alla Sanremese dalla stagione [[1977/78]]. Dopo tre stagioni viene ceduto in [[Serie B]] alla [[Sampdoria]] dove colleziona 30 presenze. L'anno seguente è in forza al Catania da dove viene acquistato dalla Lazio all'inizio della stagione [[1982/83]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste, diventando un beniamino dei tifosi per la sua grinta e simpatia fuori dal campo. Con la Lazio colleziona 43 presenze e 5 reti in [[Campionato]]. Nell'ottobre [[1983]] viene ceduto all'[[Atalanta]] dove rimane tre anni giocando 66 gare e segnando 7 reti. |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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► [[Vella Enrico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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=== Federico Marchetti === |
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==<font color=green> '''17 settembre''' </font>== |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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===Fortunato Ballerini=== |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Fortunato Ballerini nasce a Sant'Angiolo (FI) il [[16 ottobre]] [[1852]] e muore a Roma il [[17 settembre]] [[1940]]. |
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Passa alla storia per essere stato il primo vero presidente della Lazio, non considerando tale il fondatore idealista e generoso [[Bigiarelli Luigi|Luigi Bigiarelli]] che, pur avendo avuto per primo "l'idea", ne rifiuta fin da subito il patrocinio in nome dell'uguaglianza e della fratellanza, cardini di quello spirito olimpico che doveva unire tutti i soci sotto la bandiera bianca e celeste. Così, ufficialmente, la Lazio nasce senza presidente pur essendo [[Bigiarelli Luigi|Bigiarelli]] a tutti gli effetti la guida riconosciuta di quel manipolo di giovani e promettenti atleti, figli di una borghesia che sembra essersi dimenticata di loro, incapace di offrir loro un po' di sano divertimento per perdersi in passatempi frivoli e noiosi. |
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► [[Ballerini Fortunato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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== <font color=green> 6 febbraio </font> == |
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===Roberto Sesena=== |
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=== Renato De Censi === |
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Difensore e allenatore, nato a Reggio Emilia il [[17 settembre]] [[1956]]. |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Dopo aver militato nella Polisportiva Risorgimento viene acquistato dalla Sassolese. Durante una [[Mercoledì 14 agosto 1973 - Pievepelago, campo sportivo - Lazio-Sassolese 2-0|partita amichevole]] disputata dalla Lazio il [[14 agosto]] [[1973]] contro la squadra emiliana, viene notato dai tecnici laziali e chiamato a giocare l'amichevole [[Giovedì 8 novembre 1973 - Anguillara Sabazia - Anguillara-Lazio Mista 0-6|Anguillara-Lazio Mista 0-6]] dell'[[8 novembre]] successivo. |
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► [[Sesena Roberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]] |
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=== Alessandro Biancolin === |
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==<font color=green> '''16 settembre''' </font>== |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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===Renè Van de Kerkhof=== |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Attaccante, nato a Helmond (Olanda) il [[16 settembre]] [[1951]]. Nome completo: Reinier Lambertus. |
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Nazionale olandese (insieme al fratello gemello Willy), due volte vicecampione del mondo nel [[1974]] e [[1978]], fu acquistato nell'estate [[1980]] dal direttore generale della Lazio [[Moggi Luciano|Luciano Moggi]] di concerto con il presidente [[Lenzini Umberto|Umberto Lenzini]] smanioso di rilanciare la Lazio dopo lo scandalo del [[Calcioscommesse 1980|Calcioscommesse]]. |
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► [[Van de Kerkhof Renè|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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[[Immagine:Roberto Copernico.jpg|thumb|left|160px|Roberto Copernico]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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=== Alberto Mesones === |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Allenatore, nato a Malalbergo (BO) l'[[11 dicembre]] [[1904]] e deceduto a Torino il [[15 settembre]] [[1988]]. |
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Viene chiamato nel [[1939]] dal neo-presidente granata Ferruccio Novo come consigliere. Copernico deve così lasciare la gestione di un negozio di abbigliamento che possedeva nel centro di Torino. Nella stagione [[1947/48]], nel ruolo di D.T. con [[Sperone Mario|Mario Sperone]] allenatore, vince uno storico [[scudetto]] con il [[Torino]], introducendo il tipo di gioco basato sul "sistema". Sempre come D.T. militerà nei granata nelle stagioni [[1950/51]], [[1951/52]], [[1952/53]]. |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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=== Giancarlo Morrone === |
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► [[Copernico Roberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:Fausto Coppi.jpg|thumb|left|160px|Fausto Coppi nel 1949]] |
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===Fausto Coppi=== |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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Il "Campionissimo", nato a Castellania (AL) il [[15 settembre]] [[1919]] e deceduto a Tortona (AL), probabilmente per malaria, il [[2 gennaio]] [[1960]]. |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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La vicenda che portò Coppi a tesserarsi per la [[S.S. Lazio Ciclismo A.S.D.|S.S. Lazio Ciclismo]] prese il via nei primi giorni del [[1945]]. Fausto, prigioniero di guerra in un campo inglese a Caserta, s'incontra il [[9 gennaio]] con un gruppetto di persone provenienti da Roma, guidato dal giornalista del [[Corriere dello Sport]] Osvaldo Ferrari. Con il cronista vi sono anche [[Chiappini Pietro|Pietro Chiappini]], un veterano delle corse, suo vecchio grande amico, e compagno di squadra alla Legnano e il costruttore di biciclette Edmondo Nulli che possiede un affermato negozio in via La Spezia. |
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► [[Coppi Fausto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:NelloGovernato2.jpg|thumb|left|160px|Nello Governato]] |
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==<font color=green> '''14 settembre''' </font>== |
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===Nello Governato=== |
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Centrocampista, nato a Torino il [[14 settembre]] [[1938]]. Detto "Il Professore". |
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Cominciò la sua carriera nel [[1954]] nelle squadre giovanili del [[Torino]] dove giocò sia nel ruolo di centrocampista che di attaccante. Ammirevole, per quei tempi, fu il suo desiderio di non tralasciare gli studi svolti al Liceo Classico. Nel [[1957/58]] fu ceduto al [[Como]] dove rimase per ben quattro stagioni e dove si fece molto apprezzare per le sue ottime qualità di regista. Nella squadra lariana giocò 80 partite in [[Serie B]], segnando 23 reti di cui 20 negli ultimi due [[Campionato|campionati]] in cui interpretò brillantemente il ruolo di mezzala offensiva. |
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► [[Governato Nello|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Giacomini.JPG|thumb|left|160px|Massimo Giacomini]] |
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===Massimo Giacomini=== |
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Centrocampista, nato a Udine il [[14 settembre]] [[1939]]. |
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Ha giocato con la maglia della Lazio il solo [[campionato]] [[1963/64]] ma ha lasciato un buon ricordo per le sue qualità umane e tecniche. Cominciò la sua carriera nelle giovanili dell'[[Udinese]] ed esordì in prima squadra nella stagione [[1957/58]] nella partita [[Udinese]]-[[Milan]], finita 1-1, il [[13 ottobre]] [[1957]]. Rimase nella squadra friulana per quattro stagioni in [[serie A]], totalizzando 97 gare e segnando due reti. Fu ceduto al [[Genoa]] in [[serie B]] nel [[campionato]] [[1961/62]] e contribuì alla risalita in [[Serie A|A]] dei rossoblù giocando 38 gare e mettendo a segno quattro reti. |
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► [[Giacomini Massimo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:VianiGipo.jpg|thumb|left|160px|Giuseppe Viani]] |
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==<font color=green> '''13 settembre''' </font>== |
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===Giuseppe "Gipo" Viani=== |
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Giuseppe Ferruccio Viani, detto Gipo, è nato a Treviso il [[13 settembre]] [[1909]] ed è morto a Ferrara il [[6 gennaio]] [[1969]]. |
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Ha iniziato la sua carriera nell'Olimpia Treviso nel [[1924/25]] dove giocò nelle squadre giovanili prima di passare al Treviso, in [[serie C]], nel [[1926/27]] e dove restò due stagioni, giocando complessivamente 21 partite e segnando 10 reti. Nel [[1928/29]] venne acquistato dall'[[Internazionale FC|Ambrosiana Inter]], nata proprio in quell'anno dalla fusione dell'[[U.S. Milanese]] (che l'aveva comprato insieme al suo concittadino e coetaneo Visentin) e l'[[Inter|Internazionale]]. L'allenatore Viola da mezz'ala lo trasformò in centro mediano con ottimi risultati. Con la compagine nerazzurra disputò sei stagioni sommando 128 gare, 14 reti e conquistando lo [[scudetto]] nel [[1930]]. Nel [[1934/35]] passò alla Lazio e vi restò quattro stagioni per un totale di 114 gare e 1 rete. |
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► [[Viani (I) Giuseppe Ferruccio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Giancarlo Asteo.jpg|thumb|left|160px|Giancarlo Asteo]] |
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===Giancarlo Asteo=== |
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Allenatore della Lazio Pallacanestro, nato a Roma il [[13 settembre]] [[1933]] e ivi deceduto il [[17 dicembre]] [[1986]]. |
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E' uno dei giovani più bravi della pallacanestro romana nel secondo dopoguerra. Milita con la Petriana e con la squadra del Poligrafico entrando nel [[1950]] nei quadri della titolata Ginnastica Roma. A diciotto anni viene convocato in Nazionale per un torneo internazionale a Istanbul. Gioca in azzurro sei incontri. Nel [[1953]] quando la società del Muro Torto conosce una grave crisi è sul punto di passare alla Lazio chiamato dal suo ex compagno [[Primo Giancarlo|Giancarlo Primo]] divenuto giocatore-allenatore dei biancocelesti. Il trasferimento però sfuma tra molte polemiche e la A.S. Roma, entrata nel mondo del basket assorbendo proprio la Ginnastica, si assicura le sue prestazioni. |
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► [[Asteo Giancarlo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Frustalupi scudetto.jpg|thumb|left|160px|thumb|Mario Frustalupi]] |
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==<font color=green> '''12 settembre''' </font>== |
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===Mario Frustalupi=== |
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Centrocampista, nato ad Orvieto (TR) il [[12 settembre]] [[1942]] e deceduto il [[14 aprile]] [[1990]] nei pressi di Ovada (AL) in un incidente automobilistico. |
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Mario nasce a Orvieto da una famiglia numerosa composta da otto figli, cinque femmine e tre maschi. "Mariolino", come è soprannominato in famiglia e tra gli amici per il suo fisico mingherlino, a 6 anni è già un idolo e spesso i militari lo chiamano per fare numero. Entra nella squadra dell'oratorio e poi comincia a giocare in quella della sua città, l’Orvietana. Tifoso interista, da piccolo si presenta ad un provino per la Lazio. E' piccolo di statura (1,66 m. per 66 kg.), poco rappresentativo e con un fisico striminzito. |
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► [[Frustalupi Mario|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Orsi.jpg|thumb|left|160px|Fernando Orsi]] |
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===Fernando Orsi=== |
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Portiere, nato a Roma il [[12 settembre]] [[1959]]. |
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Cresciuto nella [[Roma]], 13 partite (più altre sei convocazioni) nella nazionale Juniores, con la quale vince il Torneo Giovanile Principato di Monaco [[1976]] (miglior giocatore del torneo), milita nel [[Siena]]. Viene acquistato nel [[1982]] dal [[Parma]], dove aveva giocato per due stagioni. Nel [[1985/86]] passa all'[[Arezzo]] dove rimane quattro stagioni, per tornare poi alla Lazio nel [[1989/90]] come secondo portiere (in nove [[Campionato|campionati]]). |
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► [[Orsi Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Casoni_Gian_Chiaron.jpg|thumb|left|160px|Gian Chiarion Casoni]] |
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==<font color=green> '''11 settembre''' </font>== |
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===Gian Chiarion Casoni=== |
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Presidente, nato a Venezia l'[[11 settembre]] [[1932]], deceduto a Roma il [[30 gennaio]] [[2007]]. |
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Figlio del noto dirigente laziale [[Casoni Chiarion Giorgio|Giorgio Chiarion Casoni]] e sempre vissuto a contatto della squadra, all'età di 33 anni fu nominato Commissario Straordinario e gestì con saggezza ed efficacia la ribellione dei giocatori del [[1965]] ideando una pratica, tuttora utilizzata, di dilazionamento dei contratti e degli stipendi. Fu lui che affidò la società ad [[Lenzini Umberto|Umberto Lenzini]], ponendo così fine ad una lunghissima crisi economica iniziata dopo la morte di [[Zenobi Remo|Remo Zenobi]] nel [[1953]]. Subito fu nominato Presidente generale e per molti anni rimase in Società sempre con prestigiosi incarichi dirigenziali. Abile amministratore, fu lui che nel [[1969]] firmò i contratti di acquisto di [[Chinaglia Giorgio|Giorgio Chinaglia]] e [[Wilson Giuseppe|Giuseppe Wilson]], sottraendo questi due campioni alle mire di grandi e potenti squadre del nord. |
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► [[Casoni Chiarion Gian|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Pietrang.jpg|thumb|left|160px|Nicola Pietrangeli con Giorgio Chinaglia]] |
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===Nicola Pietrangeli=== |
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Nicola Pietrangeli nasce a Tunisi l'[[11 settembre]] [[1933]] da padre italiano e madre franco-russa. E' stato uno dei più grandi tennisti mondiali di ogni tempo e dichiarato tifoso Laziale. Gioca nel ruolo di mezzala sinistra nelle giovanili dalla Lazio nella stagione [[1951/52]]. |
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Grande curatore dello stile, giocatore di fondo campo, micidiale nei passanti, forte nel rovescio, un po' meno nel dritto, notevole la sua smorzata, Pietrangeli appartiene a quella categoria di campioni che vincono molto ma non tutto quello che avrebbero meritato. |
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Ha disputato in coppa Davis 164 incontri (con 120 successi), senza mai riuscire a conquistarla se non nel [[1976]] a Santiago del Cile come capitano del quartetto formato da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli. |
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► [[Pietrangeli Nicola|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:PantoniFrancesco2.jpg|thumb|left|160px|Francesco Pantoni]] |
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==<font color=green> '''10 settembre''' </font>== |
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===Francesco Pantoni=== |
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Portiere, nato a Palestrina (RM) il [[10 settembre]] [[1942]]. |
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Nato casualmente a Palestrina, dove la madre si era rifugiata durante la guerra, trascorre l'infanzia a Roma nel popolare quartiere di Torpignattara. Entrato giovanissimo agli inizi degli anni [[1950|'50]] nel settore giovanile della Lazio, fa tutta la trafila nelle minori fino al termine della stagione [[1960/61]], con una sola parentesi nel [[1956/57]] nei Diavoli Azzurri. Nel [[1961/62]] passa al Cynthia Genzano. Nel [[1962/63]], dopo la prima parte della stagione con la squadra genzanese, passa alle Fiamme Oro che gli assicurano l'ingresso come dipendente nella Polizia di Stato. Nel [[1963/64]] si traferisce a Catania e gioca con la seconda squadra etnea la Massiminiana. Non riuscendo però a conciliare l'attività sportiva con la professione, per via dei turni di lavoro, viene impiegato solo sporadicamente nel corso della stagione. Nel [[1964/65]], lascia la Polizia ed accetta la proposta del comune di Palestrina che gli assicura il posto di Comandante dei Vigili oltre a quella di giocatore nella squadra locale. |
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► [[Pantoni Francesco|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:LoddiFortunato.jpg|left|thumb|160px|Fortunato Loddi]] |
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===Fortunato Loddi=== |
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Centravanti, nato a Roma, il [[10 settembre]] [[1950]]. |
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Dopo gli esordi nei dilettanti con la [[Fortitudo]], milita in serie D prima all'OMI nel [[1971/72]] e poi con V.J.S. Velletri dal [[1972]] al [[1974]]. Nella seconda stagione a con i rossoneri castellani, si mette particolarnmente in luce segnando 14 reti in 31 gare. Nel [[1974/75]] è acquistato dalla Lazio che ha appena vinto il suo primo [[scudetto]]. Prende parte al ritiro estivo a [[Pievepelago]] ma non viene mai utilizzato in competizioni ufficiali. |
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► [[Loddi Fortunato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Ercoli.jpg|thumb|left|160px|Andrea Ercoli]] |
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==<font color=green> '''9 settembre''' </font>== |
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===Andrea Ercoli=== |
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Sportivo e dirigente biancoceleste, nato a Roma il [[18 giugno]] [[1908]] ed ivi deceduto il [[9 settembre]] [[2005]]. Ha partecipato alla vita della società biancazzurra per quasi 75 anni ricoprendo svariati incarichi. |
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Ultimo di sette fratelli, era rimasto orfano di padre nel [[1916]]. Nato e cresciuto a Trastevere in Piazza San Cosimato n. 63, era stato allevato con amore dalla mamma e dai fratelli, uno dei quali, Luciano, morì nell'aprile [[1920]] per gli esiti di una malattia contratta in guerra. Nel [[1923]], grazie all'amicizia fra il fratello [[Ercoli Giuseppe|Giuseppe]] e [[Parboni Augusto|Augusto Parboni]], entra nei giovanissimi della Lazio, come raccattapalle. Da questo momento la sua vita sarà indissolubilmente legata a questa società e a questi colori. [[Ercoli Giuseppe|Suo fratello Giuseppe]] è invitato a far parte del consiglio direttivo e si distingue subito, perchè nel [[1924]] ingaggia, pagandolo personalmente, l'allenatore Ungherese [[Koszegi Desiderio|Desiderio Koszegi]]. Grazie al fratello, il giovane Andrea inizia molto giovane a frequentare l'ambiente laziale e ne rimane coinvolto ed affascinato. |
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► [[Ercoli Andrea|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:08set2000ax.jpg|thumb|left|160px|Alessandro Nesta alza la Supercoppa conquistata]] |
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[[Immagine:Su00c.JPG|thumb|left|160px|Lopez festeggiato dopo la prima rete]] |
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==<font color=green> '''8 settembre''' </font>== |
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===Lazio-Inter 4-3 dell'8 settembre 2000 - Supercoppa italiana=== |
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[[2000/01|Stagione]] |
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{{datalink|8|settembre|2000}} - '''[[2000|2.904]]''' - [[Supercoppa Italiana]] [[2000/01]] |
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'''LAZIO:''' [[Peruzzi Angelo|Peruzzi]], [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]] (69' [[Gottardi Guerino|Gottardi]]), [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]], [[Nesta Alessandro|Nesta]], [[Favalli Giuseppe|Favalli]], [[Stankovic Dejan|Stankovic]] (81' [[Lombardo Attilio|Lombardo]]), [[Simeone Diego Pablo|Simeone]], [[Veron Juan Sebastian|Veron]], [[Nedved Pavel|Nedved]] (54' [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]]), [[Lopez Claudio Javier|C.Lopez]], [[Crespo Hernan Jorge|Crespo]]. A disposizione: [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Colonnese Francesco|Colonnese]], [[Pesaresi Emanuele|Pesaresi]], [[Inzaghi (II) Simone|S.Inzaghi]]. Allenatore: [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]]. |
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'''INTER:''' [[Ballotta Marco|Ballotta]], M.Serena, Cordoba, Domoraud, Macellari, Vampeta, Farinos, [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] (60' Peralta), Seedorf (91' Colombo), Sukur, Keane. A disposizione: Varaldi, Fissore, Iaia, Cauet, [[Di Biagio Luigi|Di Biagio]]. Allenatore: Lippi. |
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'''Arbitro:''' Sig. Farina (Novi Ligure). |
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'''Marcatori:''' 2' Keane, 33' [[Lopez Claudio Javier|C.Lopez]], 38' [[Lopez Claudio Javier|C.Lopez]], 47' [[Mihajlović Siniša|Mihajlovic]] (rig), 62' Farinos, 75' [[Stankovic Dejan|Stankovic]], 76' Vampeta. |
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'''Note:''' serata calda, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Macellari, Keane e [[Sensini Roberto Nestor|Sensini]]. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t. |
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'''Spettatori:''' 65.000 circa per un incasso di Lire 2.478.000.470. |
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[[La Gazzetta Dello Sport]] titola: "La Lazio fa paura, l'[[Internazionale FC|Inter]] fa sperare. [[Lopez Claudio Javier|Claudio Lopez]] imprendibile, però i nerazzurri si sono battuti con coraggio. [[Lopez Claudio Javier|Claudio Lopez]] ha incantato: due gol, una velocità impressionante e tante iniziative per i compagni. Quando [[Crespo Hernan Jorge|Crespo]] sarà al meglio, la coppia di attaccanti argentini, supportata da [[Veron Juan Sebastian|Veron]], sarà un problema per chiunque. L'[[Internazionale FC|Inter]] è scesa in campo decimata dalle assenze delle ultime ore (Frey, Blanc, Simic e Recoba) eppure ha disputato la sua migliore partita di questo inizio stagione. Bene Keane e Farinos." |
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Continua la "rosea": |
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La Lazio di [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]], "il perdente", ormai colleziona successi a non finire. Questa [[Supercoppa Italiana|Supercoppa italiana]] non vale certamente gli altri trofei degli ultimi dodici mesi ([[Supercoppa Europea|Supercoppa europea]], [[Campionato|campionato]], [[Coppa Italia|coppa Italia]]) ma serve benissimo a iniziare al meglio la stagione e a dare un avvertimento forte e chiaro a tutte le rivali in Italia e in Europa. Ha giocato con tutti i titolari la Lazio e quindi il test si può ritenere attendibile: manca ancora qualcosa come condizione e servono accorgimenti in difesa e a centrocampo; magari potrà servire un [[Baronio Roberto|Baronio]] per colmare meglio l'assenza di [[Almeyda Matias Jesus|Almeyda]]; [[Stankovic Dejan|Stankovic]] non può non far avvertire l'assenza di [[Sérgio Conceição (Paulo Sergio Merceneiro da Conceição)|Conceiçao]] come ala di ruolo. ► [[Venerdì 8 settembre 2000 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Inter 4-3|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Romeo Tofani.jpg|thumb|left|160px|Una foto del socio Tofini nel 1902]] |
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===Romeo Tofini=== |
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Nuotatore e pallanuotista. Tofani risulta il suo vero cognome, ma a seguito di un errore di trascrizione di un cronista, viene chiamato definitivamente Tofini. Nato a Roma l'[[8 marzo]] [[1881]], è deceduto l'[[8 settembre]] [[1938]]. |
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Figlio di Antonio e Latini Carmela era alto 1,68. Aveva una cicatrice in fronte. Nel 1901 espleta il servizio di leva prima nel 12° reggimento bersaglieri, poi nel Genio Zappatori. Il [[22 gennaio]] [[1903]] rimase ferito durante una seduta di ginnastica nella caserma di Sant'Eufemia, infortunandosi al piede destro. Fu congedato nello stesso anno con la dichiarazione di buona condotta. Figura mitica nella storia del nuoto romano è il primo atleta di assoluto prestigio della sezione Nuoto sorta, al pari di quella del Podismo, agli inizi del ventesimo secolo. |
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► [[Tofini Romeo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Lo Buono.jpg|thumb|left|160px|Nicola Lo Buono]] |
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===Nicola Lo Buono=== |
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Difensore, nato a Bari il [[4 giugno]] [[1933]], deceduto a Roma l'[[8 settembre]] [[2009]]. Il vero cognome anagraficamente è scritto attaccato "Lobuono" ma il giocatore, di sua iniziativa, lo staccó creando in seguito anche vari problemi per sé e per i familiari. Ė comunque conosciuto come Lo Buono. |
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Viene acquistato nel [[1955]] dal Trani. Disputa 7 stagioni in maglia biancoceleste (nell'ultima della quali venendo impiegato solo nel [[Campionato]] Cadetti), dimostrando attitudine al marcamento, velocità e doti acrobatiche. Molto attaccato alla maglia è stato atleta generoso e affidabile. Nel [[1962/63]] viene ceduto al [[Pescara]] dove disputa due [[Campionato|campionati]] prima di appendere gli scarpini al chiodo. Ha vinto la [[Coppa Italia]] nel [[1958]]. |
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► [[Lo Buono Nicola|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:ServentiClemente.jpg|thumb|left|160px|Clemente Serventi]] |
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==<font color=green> '''7 settembre''' </font>== |
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===Clemente Serventi=== |
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Portiere, nato a Roma il [[7 settembre]] [[1889]]. |
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Proveniente dal [[Roman]], è il portiere che gioca le finali nazionali contro il [[Casale]] della stagione [[1913/14]]. Si alternò con [[Forlivesi Remo|Forlivesi]] e [[Rossini Gino|Rossini]] tra i pali biancocelesti tra il [[1913]] e il [[1915]]. Nel [[1914]] figurava anche nei quadri dirigenziali della società. La partenza per il fronte nel [[1915]], con il grado di Caporale del Genio Automobilisti, pose termine alla sua carriera calcistica ma non a quella sportiva. |
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► [[Serventi Clemente|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[image:AncheraniSante1908.jpg|thumb|left|160px|Sante Ancherani nel 1908]] |
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==<font color=green> '''6 settembre''' </font>== |
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===Sante Ancherani=== |
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Sante Ancherani nasce a Cotignola (RA) il [[6 settembre]] [[1882]], ma quasi subito si trasferisce prima a Tuscania (VT) e poi a Roma dove giunge all'età di 4 anni. Piccolo di statura, ma agile e forte, studiava alle scuole tecniche con buon profitto. Amante dello sport e sopratutto della corsa, era sovente allenarsi, dopo la scuola, nella zona di [[Piazza d'Armi]], dove oggi si trova il quartiere "Prati" ma che allora era usato per le parate militari in quanto disabitato. Si era costruito un soprannome desunto dal suo nome di battesimo letto al contrario: Etnas. |
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► [[Ancherani Sante|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:FantoniFratelli.jpg|thumb|left|160px|Leonidio Fantoni <br> (al centro)]] |
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==<font color=green> '''5 settembre''' </font>== |
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===Leonidio Fantoni=== |
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Attaccante, nato a Belo Horizonte (Brasile) il [[18 febbraio]] [[1912]] e deceduto a Belo Horizonte il [[5 settembre]] [[1975]]. |
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Viene acquistato nel [[1932]] dal Palestra Italia di Belo Horizonte. Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 26 presenze e 9 reti in [[campionato]]. In Brasile è famoso e celebrato come "'''Niginho'''" ma riportato anche come '''Leonízio''' o '''Leonísio Fantoni'''. Come altri sudamericani, lascia l'Italia nell'estate del [[1935]], preoccupato da un possibile arruolamento per l'imminente guerra in Abissinia, visto che lo status di "oriundo" gli aveva consentito di ottenere anche la cittadinanza italiana. |
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► [[Fantoni (III) Leonidio (Niginho)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:UmbertoBroccoli.jpg|thumb|left|160px|Umberto Broccoli]] |
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==<font color=green> '''4 settembre''' </font>== |
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===Umberto Broccoli=== |
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Pallavolista, nato a Roma il [[4 settembre]] [[1954]]. |
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Gioca nella [[S.S. Lazio Pallavolo|Lazio Pallavolo]] dall'inizio degli anni '70 fino al [[1985/86]] nel ruolo di palleggiatore. L'anno successivo resta alla Lazio in qualità di dirigente. Nel [[1987/88]] inizia ad allenare la formazione che militava nella serie C2 e riesce a conquistare la promozione. Nel [[1995/96]] torna ad occuparsi di Pallavolo nella Lazio, sia come allenatore che come dirigente. |
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► [[Broccoli Umberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Surro.jpg|left|thumb|160px|Leonardo Surro]] |
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===Leonardo Surro=== |
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Attaccante, nato ad Avellino il [[4 settembre]] [[1962]]. |
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Cresce calcisticamente nell'Ariano. Nel [[1978]] viene acquistato dall'[[Avellino]] da cui lo preleva la Lazio nel [[1980]]. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste prima di passare al [[Siena]] in [[Serie C|C1]] nel [[1983/84]] (31 presenze e 10 reti). Due anni a Catanzaro con 34 partite e 5 reti, poi milita con Siracusa, Rondinella, [[Cavese]], Pro Livorno, Rossanese. |
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► [[Surro Leonardo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Maestrelli_lina.jpg|thumb|left|155px|Angela (Lina) Barberini Maestrelli]] |
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==<font color=green> '''3 settembre''' </font>== |
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===Lina Barberini Maestrelli=== |
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Nome di battesimo: Angela. Nata a Bari il [[28 maggio]] [[1923]], deceduta a Roma il [[3 settembre]] [[2014]]. |
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Moglie dell'allenatore [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]] a cui darà la paternità di due figlie, [[Maestrelli Patrizia Maria|Patrizia Maria]] e [[Maestrelli Tiziana|Tiziana]] e di due gemelli, [[Maestrelli Massimo|Massimo]] e [[Maestrelli Maurizio|Maurizio]]. Figlia di un vigile urbano di Bari, fu conosciuta da [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] negli anni della sua permanenza nel capoluogo pugliese. |
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► [[Barberini Maestrelli Lina|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:annabe.jpg|thumb|left|160px|Anna Beneck]] |
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===Anna Beneck=== |
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Nuotatrice, nata a Torino il [[23 giugno]] [[1942]] e deceduta a Formia (LT) il [[3 settembre]] [[2013]]. |
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Inizia a nuotare nei centri del C.O.N.I. ma per l'attività saltuaria non ottiene il brevetto. Entra alla Lazio nel settembre del [[1956]] per volere del tecnico [[Zabberoni Enzo|Enzo Zabberoni]]. Nel [[1957]], specialista della farfalla, conquista il record italiano con 1'24" a Roma in luglio e il suo primo titolo tricolore sui 100 in agosto a Genova Albaro. |
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► [[Beneck Anna|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Filisetti.jpg|left|thumb|160px|Daniele Filisetti]] |
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==<font color=green> '''2 settembre''' </font>== |
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===Daniele Filisetti=== |
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Difensore, nato a Nembro (BG) il [[2 settembre]] [[1959]]. |
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Cresciuto nell'[[Atalanta]] (con la quale si aggiudica il premio ''Guerin d'Oro'' per la [[Serie C|serie C1]] nel [[1981/82]]), viene acquistato nell'ottobre del [[1983]] dalla squadra lombarda. |
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► [[Filisetti Daniele|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:alcan.jpg|thumb|left|160px|Alberto Canalini]] |
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==<font color=green> '''1 settembre''' </font>== |
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===Alberto Canalini=== |
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Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Nato l'[[1 settembre]] [[1882]] da Domenico e Zanasi Carolina, a Roma, lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società [[Esperia Roma|Esperia]], dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. |
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Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in [[Via Valadier]] dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono ai primissimi anni del '900 quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati. |
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► [[Canalini Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Riva_Mario.jpg|left|thumb|160px|Mario Riva]] |
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===Mario Riva=== |
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Attore e presentatore, vero nome Mario Bonavolontà in arte Mario Riva, nato a Roma il [[26 gennaio]] [[1913]] e deceduto a Verona il [[1 settembre]] [[1960]]. |
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Figlio del compositore Giuseppe Bonavolontà, debuttò sulle scene nel luglio del [[1943|'43]] al Teatro Nuovo di Milano come sostituto di un presentatore, ma già l'anno successivo entrò a far parte della compagnia Totò-Magnani nella rivista di Michele Galdieri "Che ti sei messo in testa?". Dotato di una particolare carica di simpatia e di un'innata vis comica, ottenne grande successo quando si unì all'attore comico Riccardo Billi, col quale portò al successo numerose riviste tra le quali ricordiamo: "La bisarca" ([[1950]]), "Alta tensione" ([[1951]]), "I fanatici" ([[1952]]), "Caccia al tesoro" ([[1953]]), "Siamo tutti dottori" ([[1954]]), "La granduchessa e i camerieri" ([[1955]]), "Gli italiani sono fatti così" ([[1956]]). |
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► [[Riva Mario (Bonavolontà Mario)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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[[Image:David Calabria 2.jpg|left|160px|thumb|David Calabria (2013/14)]] |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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===David Calabria=== |
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Portiere, è nato a Roma il [[1 settembre|1° settembre]] [[1970]] e fece parte degli esordienti "A" della Lazio nella stagione [[1982/83]]. |
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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]] |
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'''David Calabria''', inoltre, è stato l'allenatore della '''Lazio C5 Femminile''' nella ''"Stagione dei Record"'' ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) vincendo sia lo '''Scudetto''' sia la '''Coppa Italia'''. In quell'unica stagione con la Lazio ha avuto l'onere e l'onore di amalgamare il gruppo di campionesse che il presidente della sezione [[Piersigilli Valerio|Piersigilli]] e tutta la Dirigenza hanno scelto per la Lazio. Ci è riuscito a pieni voti facendo vincere alla Lazio il suo '''5° Scudetto''' e la sua '''Prima Coppa Italia'''. |
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=== Fernando Viola === |
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Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]]. |
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► [[Calabria David|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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Versione attuale delle 15:08, 24 dic 2025
| ► Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio |

14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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