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=== 31 marzo 1974 - Roma-Lazio 1-2 ===
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(consulta la [[Domenica_31_marzo_1974_-_Roma%2C_stadio_Olimpico_-_Roma-Lazio_1-2|versione completa]] di questo articolo)
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]]
''A pochi giorni dal prossimo derby, il racconto degli eventi che portarono la Lazio, 35 anni fa, dopo una partita infuocata, a vincere l'ultima stracittadina prima del trionfo tricolore.''


== <font color=green> 14 febbraio </font> ==


=== Italo De Zucco ===
{{datalink|31|marzo|1974}} - '''[[1974|1811]].''' Campionato di Serie A 1973/74 - '''XXIII giornata'''


Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]].
'''ROMA''' Conti P., Negrisolo, Rocca, Morini G., Santarini, Batistoni, Orazi (16' Peccenini), Domenghini, Prati, Cordova, Spadoni. 12 Ginulfi, 14 Cappellini. All. Liedholm.


Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]]
'''LAZIO''' [[Pulici Felice|Pulici P.]], [[Petrelli Sergio|Petrelli]], [[Martini Luigi|Martini]], [[Wilson Giuseppe|Wilson]], [[Oddi Giancarlo|Oddi]], [[Nanni Franco|Nanni]], [[Garlaschelli Renzo|Garlaschelli]], [[Re Cecconi Luciano|Re Cecconi]], [[Chinaglia Giorgio|Chinaglia]], [[Frustalupi Mario|Frustalupi]], [[D'Amico Vincenzo|D'Amico]] (83' [[Polentes Luigi|Polentes]]). 12 [[Moriggi Avelino|Moriggi]], 14 [[Franzoni Paolo|Franzoni]]. All. [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]].


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'''Arbitro:''' Sig. Gonella di Torino.


[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]]
'''Marcatori:''' 5' autorete Pulici, 47' D'Amico, 50' Chinaglia (rig).


=== Valerio Piersigilli ===
'''Note:''' Nuvoloso con pioggia durante il primo tempo. Terreno viscido.
Ammoniti: Negrisolo per proteste, Petrelli e Frustalupi per gioco falloso, Chinaglia per atto scorretto nei confronti di Morini.
Partita sospesa 2 volte durante il secondo tempo per invasione di campo di uno spettatore giallorosso prontamente arrestato dai carabinieri, e per lancio di oggetti verso i giocatori biancocelesti durante la battuta di un calcio d'angolo sotto la tribuna tevere.


Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]]
'''Spettatori:''' 73.612 circa di cui 50.800 paganti e 22.812 abbonati per un incasso di £ 244.000.000


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La Lazio affronta il derby conscia di essere in testa al campionato. La Roma dal canto suo vuole vendicarsi della sconfitta dell'andata e scende in campo col coltello fra i denti.
Lo stadio esaurito fa da cornice a una gara piena di emozioni e contestazioni come da tradizione.
E l'inizio è subito da romanzo giallo, infatti dopo una prima azione giallorossa che [[Oddi Giancarlo | Oddi]] sventava in angolo, la Roma andava in rete in modo fortunoso:
infatti Spadoni, ricevuta la palla da Cordova, dal vertice destro faceva partire un cross che invece di dirigersi verso il centro area, prendeva una strana traiettoria verso l'incrocio dei pali sinistro.
[[Pulici Felice | Pulici]] forse in un eccesso di sicurezza, o forse sorpreso dal tiro, cercavava di respingere il pallone, ma oltre la linea.A nulla valeva la respinta di [[Wilson Giuseppe | Wilson]] : l'arbitro concedeva la rete tra l'ovazione della curva sud.
La Lazio accussa il colpo, la Roma gioca sulle ali dell'entusiasmo.
Al 16° su contrasto con [[Re Cecconi Luciano | Re Cecconi]] si fa male Orazi, che deve uscire in barella sostituito da Peccenini.
L'azione non viene fermata e [[Chinaglia Giorgio | Chinaglia]] di testa su cross dello stesso Re Cecconi sfiora il pareggio mandando alto sopra la traversa.
Pochi minuti dopo [[Petrelli Sergio | Petrelli]] viene falciato da Domenghini, ma l'arbitro fra proseguire, nel capovolgimento di fronte è [[Oddi Giancarlo | Oddi]] ad entrare duro su Spadoni accendendo un parapiglia in campo.
E' la volta di Peccenini ad entrare sulle gambe di Re Cecconi,senza nessuna consequenza per il biondo centocampista laziale che subito si rialza cercando di smorzare gli animi.
La partita si innervosisce e lo si capisce da un episodio successivo:
su un tentativo di incursione in area Chinaglia finisce a terra contrastato da Santarini e sfavorito dal terreno zuppo di pioggia, sbatte su una valigetta di un fotografo a bordo campo, procurandosi un'ecchimosi.


[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]]
[[Long John]] per la rabbia prende la valigia e la lancia sulla pista di atletica.
Verso la fine del primo tempo, rete annullata a Rocca per evidente fallo di mano, con i giocatori laziali immobili per il gioco fermo.
Morini prende di petto Chinaglia, ma è Re Cecconi a calmare le acque per evitare il peggio, accorrono anche Rocca e Oddi che si scambiano qualche colpetto proibito.
Su questo squarcio polemico finisce un primo tempo fatto soprattutto di falli e gioco spezzettato.
I giocatori escono dal campo con le bandiere giallorosse al vento, mentre la delusione serpeggia fra la tifoseria biancazzurra.
La ripresa inizia subito con Chinaglia, che battuto il calcio d'inizio scarta gli avversari come birilli e arriva al vertice sinistro dell'area giallorossa, tirando all'esterno della rete.
Un minuto dopo Petrelli contrastato da Rocca cade al limite dell'area, l'arbitro concede la punizione che [[Frustalupi Mario | Frustalupi]] batte con uno spiovente in area intercettato da Spadoni che respinge; la palla arriva a Chinaglia che al volo tira, ma anche stavolta un difensore respinge mandando la sfera sui piedi di [[D'Amico Vincenzo | D'Amico]] che senza pensarci su due volte manda la palla alle spalle di Conti.
Roma 1 Lazio 1, e questa volta è la curva nord ad esplodere di gioia.
Ora è la Lazio a respirare,ma al 49° ancora forse sotto l'effetto del pareggio sono i giallorossi con Cordova a sfiorare la rete e a colpire il palo dopo uno slalom contro quattro difensori biancazzurri sorpresi dalla prodezza del centrocampista giallorosso.
Sulla respinta è [[Nanni Franco | Nanni]] a partire in contropiede e mentre sta entrando in area viene atterrato alle spalle da Morini. Rigore!
In campo è il putiferio, i giocatori giallorossi protestano asserendo che il fallo è iniziato fuori area, Chinaglia invece mima l'arbitro e indica il dischetto saltellando in area di rigore romanista.
Batte Chinaglia centralmente e spiazza Conti, fra la gioia dei giocatori in campo e dei tifosi sugli spalti.
L'Attaccante biancazzurro, assieme a Wilson va a festeggiare abbracciando [[Maestrelli Tommaso | Maestrelli]]
La Roma è frastornata, e 50 secondi dopo sfiora il contropiede con Chinaglia falciato da Morini alle spalle,l'arbiro decreta la punizione dal limite.
Lo Stadio è una polveriera, iniziano tafferugli sugli spalti ed un tifoso entra in campo tentando di aggredire l'arbitro Gonella, ma Rocca riesce a fermarlo in tempo.
Ci vogliono oltre 2 minuti per portare fuori il tifoso di peso, la successiva punizione di Chinaglia sfiora il palo alla sinistra di Conti.
La Roma cerca di riprendere il gioco, ma Peccenini, non impegna con un tiro cross Pulici più di tanto.
Al 60° Garlaschelli in slalom viene atterrato da Cordova, la punizione viene deviata in angolo, sotto la tribuna Tevere, ma passano oltre 3 minuti prima di poterla battere, per via del continuo lancio di oggetti da parte dei tifosi giallorossi all'indirizzo dei giocatori laziali.
Al 75° è la Roma ad usufruire di una punizione dal vertice destro dell'area quasi all'altezza della bandierina di calcio d'angolo.
Lo spiovente viene colpito da Negrisolo che centra la traversa, la palla ricade tra le braccia di Pulici che viene caricato fallosamente da Prati,; l'Arbitro sospende il gioco mentre Rocca insacca.


== <font color=green> 7 febbraio </font> ==
I giocatori giallorossi reclamano il gol, mentre Pulici senza aspettare batte la punizione e allontana la palla dall'area.
All'80° punizione per la Roma, Batte domenghini per la testa di Prati, ma pulici para in due tempi distendendosi sulla sua destra.
Pochi minuti dopo su cross di Morini, Prati manca la palla di testa a pochi passi da Pulici che smanaccia la sfera, raccoglie Spadoni che a porta vuota spara alto la più facile delle occasioni.
Riparte la Lazio, con D'Amico che crossa per Chinaglia, questi in posizione defilata preferisce non tirare e dopo essersi portato a spasso un difensore passa a Frustalupi che tira cogliendo in pieno il palo sinistro.
Un minuto dopo, con la Roma sbilanciata in avanti, è Nanni ad involarsi tutto solo in area, ma il tiro colpisce la traversa e rimbalza fuori dalla linea di porta.
Ormai sono saltati tutti gli schemi,all'87° è D'Amico ad entrare in area e crossare un tiro teso dalla linea di fondo per Chinaglia che a porta vuota in spaccata non riesce a centrare il bersaglio stirandosi.
La Roma si lancia ancora una volta in avanti e Pulici deve fare un doppio miracolo per evitare il gol del pareggio uscendo di pugno su un tiro di Spadoni.
Un minuto dopo è ancora il portiere biancoceleste a salvare la situazione bloccando una palla sporca indirizzata in porta.
La partita si conclude con una volata di [[Garlaschelli Renzo | Garlaschelli]] che tira di poco al lato.
Neanche il tempo di rimettere il pallone in gioco che l'arbitro fischia la fine.
I giocatori della Lazio escono dal campo tra gli applausi del suo pubblico e gli scudi dei Carabinieri per proteggerli da una fitta sassaiola da parte dei sostenitori avversari.
Si conteranno oltre 200 milioni di lire di danni allo stadio, moltissimi i feriti, le macchine distrutte o danneggiate.
La caccia all'uomo prosegue per ore fuori lo stadio, dove un gruppo di facinorosi tenta di sfondare il blocco creato dalla polizia davanti gli spogliatoi.
L'arbitro Gonella deve uscire in cellulare scortato dai carabinieri. L'intero incasso servirà al presidente della Roma per coprire i danni procurati dai propri tifosi.
Con questa vittoria la Lazio va a quota 32, la Juventus a 29 e il Napoli a 28, e Domenica c'è la sfida coi partenopei che si preannuncia calda anche per il ricordo dell'anno precedente.


=== Giorgio Calleri ===


Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a [[Formello]] il [[7 febbraio]] [[1991]].


Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]
{{incontro| |19740331|1973/74| |197373}}

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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]]

=== Federico Marchetti ===

Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]].

Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]]

== <font color=green> 6 febbraio </font> ==

=== Renato De Censi ===

Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]]

=== Alessandro Biancolin ===

Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl.

Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]]

== <font color=green> 5 febbraio </font> ==

=== Alberto Mesones ===

Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]]

=== Giancarlo Morrone ===

Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"

Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]]

=== Sven Goran Eriksson ===

Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]].

Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]]

=== Fernando Viola ===

Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]].

Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Categoria:Cronaca]]

Versione attuale delle 08:59, 18 giu 2017

Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio


Italo De Zucco

14 febbraio

Italo De Zucco

Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.

Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura



Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura



Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco

7 febbraio

Giorgio Calleri

Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Centro Sportivo di Formello il 7 febbraio 1991.

Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura



Federico Marchetti

Federico Marchetti

Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.

Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura



Renato De Censi

6 febbraio

Renato De Censi

Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alessandro Biancolin

Alessandro Biancolin

Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.

Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alberto Mesones negli anni '20

5 febbraio

Alberto Mesones

Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura


Juan Carlos Morrone
(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)

Giancarlo Morrone

Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"

Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura


Sven Goran Eriksson

Sven Goran Eriksson

Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.

Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura


Fernando Viola

Fernando Viola

Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.

Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura




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