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=== 11 Aprile 2009: Lazio batte Roma 4 a 2 === |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]] |
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== <font color=green> 14 febbraio </font> == |
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''E' una giornata che entra di diritto nella storia delle stracittadine romane, questa vigilia di Pasqua all'Olimpico. Mai prima d'ora, infatti, la Lazio era riuscita a battere la Roma in Campionato marcando 4 reti. Mentre Francesco Totti, capitano della compagine romanista, conferma il proprio poco invidiabile primato di calciatore giallorosso con più sconfitte all'attivo nei derby. Sono ben dodici, infatti, gli scontri con la Lazio che lo hanno visto uscire di campo sconfitto. La cronaca, gli aneddoti e la rassegna stampa e fotografica, nelle pagine di LazioWiki.'' |
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=== Italo De Zucco === |
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Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]]. |
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{{datalink|11|aprile|2009}} - '''[[2009|3324]]''' - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[2008/09]] - '''XXXI giornata''' - inizio ore 15:00 |
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Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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'''LAZIO:''' [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]], [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]] (74' [[De Silvestri Lorenzo|De Silvestri]]), [[Siviglia Sebastiano|Siviglia]], [[Rozehnal David|Rozehnal]], [[Kolarov Aleksandar|Kolarov]], [[Brocchi Cristian|Brocchi]], [[Ledesma Cristian Daniel|Ledesma]], [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]], [[Foggia Pasquale|Foggia]] (80' [[Mauri Stefano|Mauri]]), [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] (65' [[Rocchi Tommaso|Rocchi]]), [[Pandev Goran|Pandev]]. A disp.: [[Carrizo Juan Pablo|Carrizo]], [[Diakite Mobido|Diakite]], [[Dabo Ousmane|Dabo]], [[Meghni Mourad|Meghni]]. All. [[Rossi Delio|Rossi]]. |
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'''ROMA:''' Doni, Motta, Mexes, Panucci, Riise, Brighi (65' Tonetto), De Rossi, Pizarro (89' Taddei), Perrotta (55' Menez), Julio Baptista, Totti. A disp.: Artur, Loria, Diamoutene, Cassetti. All. Spalletti. |
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[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]] |
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'''Arbitro:''' Sig. Morganti (Ascoli Piceno) - Guardalinee Sigg. Stefani e Faverani - Quarto Uomo Sig. Mazzoleni. |
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=== Valerio Piersigilli === |
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'''Marcatori:''' 2' [[Pandev Goran|Pandev]], 4' [[Zarate Mauro Matias|Zarate]], 10' Mexes, 58' [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]], 80' De Rossi, 85' [[Kolarov Aleksandar|Kolarov]]. |
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Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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'''Note:''' giornata calda, terreno perfetto. Espulsi Spalletti (allenatore [[Roma AS|A.S. Roma]]) e [[Tare Igli|Tare]] (dirigente S.S. Lazio) per comportamento non regolamentare nell'intervallo, Panucci per doppia ammonizione, Mexes e [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]] per reciproche scorrettezze. Ammoniti De Rossi per proteste, Pizarro, [[Brocchi Cristian|Brocchi]] e [[Mauri Stefano|Mauri]] per gioco scorretto, [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]] e Mexes per comportamento non regolamentare. Recuperi: 2' p.t., 5' s.t. Squadre con il lutto al braccio. Osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo il [[6 aprile]]. Presente in tribuna l'ex [[Campione d'Italia]] [[2000]], [[Salas Melinão José Marcelo|Marcelo Salas]]. Incidenti fra opposte tifoserie durante e dopo la gara, con arresti delle Forze dell'Ordine. |
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'''Spettatori:''' 60.000 circa. |
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[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]] |
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== <font color=green> 7 febbraio </font> == |
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Dopo tre sconfitte consecutive la Lazio resuscita nel [[Derby|derby]] capitolino battendo i cugini giallorossi per quattro reti a due dopo una partita che ha regalato molte emozioni al pubblico dell'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]]. La giornata è calda ed il terreno in ottime condizioni, ma le motivazioni con le quali le due formazioni si presentano alla gara sono di natura opposta perché se da un lato la [[Roma AS|Roma]] cerca di rimontare i punti che la distanziano dal quarto posto (utile per l'ingresso nella prossima [[Champions League]]), dall'altro la Lazio è reduce da un periodo poco felice, culminato nel ritiro (forse punitivo) a Norcia, in Valnerina. |
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=== Giorgio Calleri === |
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Il clima, inoltre, risente almeno all'inizio, della tragedia che ha colpito all'inizio della settimana la provincia e la città dell'Aquila. Le due squadre, unitamente alla terna arbitrale, si mischiano a centrocampo nel minuto di silenzio che tutto lo stadio tributa alle vittime del sisma che ha colpito l'Abruzzo. |
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Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a [[Formello]] il [[7 febbraio]] [[1991]]. |
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La Lazio si schiera con il 4-4-2 con la coppia d'attacco [[Pandev Goran|Pandev]]-[[Zarate Mauro Matias|Zarate]] supportata da [[Foggia Pasquale|Foggia]] e [[Rozehnal David|Rozehnal]] torna in difesa, mentre il tecnico giallorosso sceglie Perrotta e Baptista per coadiuvare Totti in attacco, mentre piazza in mezzo Brighi affiancato da De Rossi e Pizarro. La Lazio parte subito bene: passano poco meno di due minuti ed i biancocelesti conquistano un calcio d'angolo molto contestato dai romanisti che vedono la palla toccata per ultimo da [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] dopo un recupero di Mexes. L'arbitro, nonostante le proteste, assegna ugualmente il tiro dalla bandierina ed i biancocelesti sono abili a batterlo velocemente, con [[Brocchi Cristian|Brocchi]] che scodella al centro un cross che giunge sul secondo palo e [[Pandev Goran|Pandev]], pronto al volo di sinistro, piazza la palla all'angolo opposto battendo Doni e fermando il digiuno di reti laziali a meno di trecento minuti. |
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Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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Neanche due minuti dopo la Lazio raddoppia: da un fallo laterale, la sfera giunge a [[Zarate Mauro Matias|Zarate]], solite serpentine dell'attaccante argentino e tiro in diagonale da fuori area che non lascia scampo a Doni. E' la rete del 2-0 che fa scoppiare di gioia lo stadio di fede laziale. La [[Roma AS|Roma]] accusa il colpo ma piano piano riesce a riprendere in mano la gara, forse aiutata anche dalla Lazio che sembra tirare i remi in barca per il risultato sin qui conseguito. I giallorossi, infatti, si rendono pericolosi con Panucci e Baptista, ma [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]] nega la rete. Al 10', su un corner, Baptista schiaccia la palla in area ed il giovane portiere biancoceleste nulla può sulla battuta ravvicinata di Mexes che porta la [[Roma AS|Roma]] sul 2-1. |
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La rete segnata galvanizza gli uomini di Spalletti che sovente cercano l'appoggio su Baptista capace di sovrastare, sulla destra, [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]]. I giallorossi si fanno nuovamente minacciosi dalla parte di [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]] in almeno in paio d'occasioni, con Baptista che, di testa, coglie il palo con De Rossi che non riesce a ribattere e con Brighi che, dopo una ribattuta, scaglia un tiro violento intercettato quasi sulla linea di porta e deviato in corner da [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]]. La Lazio prova a ripartire in azioni di contropiede ma lo fa in maniera velleitaria: sia [[Pandev Goran|Pandev]] che [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] sono un po' troppo lasciati soli in avanti. La Lazio si rivede su calcio di punizione a pochi secondi dal fischio finale del primo tempo, con [[Ledesma Cristian Daniel|Ledesma]] che scaglia un tiro che finisce di poco a lato alla sinistra dell'estremo difensore giallorosso. |
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[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]] |
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La ripresa, atteso il risultato sin qui maturato, lascia presupporre un secondo tempo di passione per la Lazio. Infatti, tolte le due marcature, i giallorossi hanno dato una migliore impressione, specie nella reazione alle reti di svantaggio. Quando le squadre tornano in campo per dar vita alla seconda frazione di gioco, sulla panchina romanista non compare più Luciano Spalletti che, si scoprirà dopo, è stato espulso dal direttore di gara per una lite scoppiata nel tunnel che conduce agli spogliatoi unitamente a [[Tare Igli|Igli Tare]]. |
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=== Federico Marchetti === |
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La Lazio però riparte con un piglio diverso rispetto a come aveva chiuso il primo tempo: la formazione biancoceleste, infatti, è più aggressiva e si porta più avanti per cercare di creare pericoli alla porta di Doni. La [[Roma AS|Roma]] sostituisce Perrotta con Menez e questo permette alla Lazio di spaziare meglio in avanti. Al 56' una magistrale azione di contropiede non è finalizzata al meglio da [[Pandev Goran|Pandev]] che, pur solo, spara sul portiere giallorosso. Ma la Lazio colpisce ancora al 58': un cross di [[Foggia Pasquale|Foggia]] dalla destra vede svettare dal limite dell'area piccola la testa di [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]] che segna la rete del 3-1. Lo svizzero, alla sua prima rete stagionale, corre sotto la Nord impazzita di gioia. |
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Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]]. |
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Pochi minuti più tardi la [[Roma AS|Roma]] resta in dieci uomini quando Panucci commette fallo su [[Zarate Mauro Matias|Zarate]], sfuggito alla marcatura del giallorosso, e battibecca con [[Lichtsteiner Stephan|Lichtsteiner]]. Entrambi i calciatori vengono ammoniti da Morganti e per il difensore romanista è il secondo cartellino giallo che vuol dire espulsione. Spalletti manda in campo Tonetto al posto di Brighi e [[Rossi Delio|Delio Rossi]] sostituisce [[Zarate Mauro Matias|Zarate]] con [[Rocchi Tommaso|Tommaso Rocchi]]. La partita, tuttavia, si incattivisce e Morganti, al 75', è costretto ad espellere Mexes e [[Matuzalem (Da Silva Francelino)|Matuzalem]] a causa di una lite che rischia di degenerare. All'80' la [[Roma AS|Roma]] accorcia le distanze: una punizione di Pizarro è toccata di testa da De Rossi che manda in rete la sfera del 3-2. |
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Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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La speranza dei giallorossi ridotti in nove di pareggiare i conti, dura però meno di cinque minuti perché [[Kolarov Aleksandar|Kolarov]], dopo aver ricevuto la palla direttamente da [[Muslera Nestor Fernando|Muslera]] in difesa, fugge con un'azione solitaria fino al limite dell'area romanista e lascia partire un tiro di destro molto angolato che si infila nell'angolino basso opposto alle spalle di Doni. E' la rete che mette fine alla gara che la Lazio vince per la gioia dei propri tifosi. Per i giallorossi, che con questa sconfitta vedono allontanarsi il quarto posto, da segnalare il record negativo del proprio capitano Francesco Totti, giunto alla dodicesima sconfitta nelle stracittadine romane, mentre per i biancazzurri è il record del maggior numero di reti segnate alla Roma in una gara di [[Campionato]]: quattro. Non era mai successo negli 82 anni del "[[Derby|derby]] del Cuppolone". |
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Il post partita è comunque "pepato": ''"A fine primo tempo sono andato a parlare con Morganti di un episodio avvenuto al 15'"'', dice Spalletti a Sky. ''"Ricordo che Morganti è lo stesso arbitro che l'anno scorso diede alla Lazio un rigore per un fallo di Juan, espulso per questo, su [[Bianchi Rolando|Bianchi]]. Io gli ho ricordato quell'episodio, gli ho detto che è stata fatta una differenza perché anche in questo caso era vicino all'azione e ha visto tutto, in quel momento è venuto [[Tare Igli|Tare]] a discutere e gli ho chiesto cosa volesse. Morganti, poi, ci ha giustamente cacciati entrambi. [[Tare Igli|Tare]] non sapeva cosa stessi dicendo all'arbitro che, peraltro, sa difendersi da solo ed è venuto a discutere"''. |
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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]] |
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Il dirigente laziale così ribatte: ''"Ho visto tutti i giocatori della [[Roma AS|Roma]], con Spalletti in testa, lamentarsi con l'arbitro. Ho detto al tecnico che questo non è corretto e da lì è partita una frase molto amichevole di Spalletti verso di me che ha acceso tutto il resto"''. Il tecnico giallorosso all'inizio glissa sul contenuto della frase ma [[Tare Igli|Tare]] lo incalza: ''"Non sei un uomo se non dici la verità"''. ''"Ti ho detto di mettere il dito da un'altra parte"'', dice Spalletti spiegando meglio stavolta la frase che ha fatto scaturire le due espulsioni. ''"Tu sei partito da venti metri col dito puntato, me l'hai messo sul naso e sei un bugiardo perché davanti a Morganti c'ero solo io. Poi ci siamo dati la mano davanti a dieci persone"''. |
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== <font color=green> 6 febbraio </font> == |
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[[Kolarov Aleksandar|Aleksandar Kolarov]] sulla partita: ''"Speriamo sia la gara della svolta così come lo fu per la [[Roma AS|Roma]], che vinse il [[Derby|derby]] d'andata e poi andò molto bene"''. Sulla rete del 4-2 che ha messo al sicuro il risultato: ''"Ho saltato due uomini in velocità, poi ho guardato Doni, ho capito che aspettava il mio tiro da una certa parte, allora ho provato col destro a metterla sul palo lontano. Mi è riuscito e sono stato pure fortunato perché non l'ho presa benissimo. Dedico questo gol al mio popolo. Era un risultato che ci voleva. È una vittoria molto importante, ottenuta col cuore, perché questa squadra merita di andare in Europa"''. |
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=== Renato De Censi === |
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[[Foggia Pasquale|Pasquale Foggia]]: ''"E' stata una partita perfetta e vincere il [[Derby|derby]] così è il massimo. Questo [[Derby|derby]] l'abbiamo preparato bene, con il piglio e la grinta giusta. La svolta probabilmente c'è stata in quei primi 4' all'inizio. Adesso dobbiamo continuare così, a Genova e nella semifinale di ritorno della [[Coppa Italia]] con la [[Juventus FC|Juve]]. Questa partita ha dimostrato che non siamo quelli delle tre sconfitte consecutive e che col sacrificio di tutti si può andare lontano."'' Sull'eccessivo nervosismo il giocatore si esprime così: ''"Ce n'è stato troppo, ma in una partita così tesa basta un attimo per accendere gli animi di tutti"''. |
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Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Pandev Goran|Goran Pandev]]: ''"Mi dispiace per il nervosismo perché eravamo entrambe cariche, volevamo vincere questa partita, ma un [[Derby|derby]] è così. I giocatori della [[Roma AS|Roma]] l'hanno messa sulla rissa, forse perché stavano rosicando per la partita che stavano perdendo."'' |
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== Note: == |
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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]] |
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La gara vinta oggi dalla Lazio stabilisce il nuovo record di reti segnate alla [[Roma AS|AS Roma]] in un derby da parte dei biancazzurri. Mai in 82 anni di stracittadine, la Lazio aveva segnato quattro reti in gara ufficiale di campionato, ai rivali storici. |
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Il record precedente era stato stabilito il [[Domenica 10 dicembre 2006 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Roma 3-0|10 Dicembre 2006]] con un 3-0. |
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=== Alessandro Biancolin === |
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Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl. |
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'''Vai alla [[Galleria immagini Lazio-Roma 4-2 11 Aprile 2009|Galleria Immagini del derby e Rassegna stampa]] |
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Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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{{incontro| |20090411|2008/09| |200809}} |
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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]] |
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== <font color=green> 5 febbraio </font> == |
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=== Alberto Mesones === |
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Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]] |
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=== Giancarlo Morrone === |
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Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho" |
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Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]] |
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=== Sven Goran Eriksson === |
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Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]]. |
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Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]] |
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=== Fernando Viola === |
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Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]]. |
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Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]] |
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio''' |
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[[Categoria:Cronaca]] |
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Versione attuale delle 08:59, 18 giu 2017
| ► Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio |

14 febbraio
Italo De Zucco
Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.
Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura

Valerio Piersigilli
Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura

7 febbraio
Giorgio Calleri
Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Centro Sportivo di Formello il 7 febbraio 1991.
Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura

Federico Marchetti
Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.
Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura

6 febbraio
Renato De Censi
Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura

Alessandro Biancolin
Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.
Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura

5 febbraio
Alberto Mesones
Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura

(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)
Giancarlo Morrone
Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"
Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura

Sven Goran Eriksson
Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.
Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura

Fernando Viola
Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.
Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura
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