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=== 29 Aprile 1998: è Coppa Italia. E l'aquila spicca il volo ===
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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
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[[File:dezucco.jpg|thumb|left|200px|Italo De Zucco]]
''Il racconto di un'altra finale allo stadio Olimpico e di una Coppa Italia che arriverà dopo 40 anni [[24_settembre_1958_-_Roma%2C_stadio_Olimpico_-_Lazio-Fiorentina_1-0|dalla prima]] e a 24 dallo [[Domenica_12_maggio_1974_-_Roma%2C_stadio_Olimpico_-_Lazio-Foggia_1-0|scudetto]] conquistato con [[Maestrelli Tommaso|Tommaso Maestrelli]]. Il segno concreto di un'ascesa che, di lì a poco, porterà la S.S. Lazio nell'olimpo del calcio italiano e mondiale e firmata, nel suo epilogo vittorioso, anche dall'[[Alessandro_Nesta|uomo]] che ne sarà l'indimenticato capitano.''


== <font color=green> 14 febbraio </font> ==


=== Italo De Zucco ===
{{datalink|29|aprile|1998}} - '''[[1998|2792]]''' - [[Coppa Italia]] [[1997/98]] - '''Finale''' - gara di ritorno


Nuotatore, nato a Roma il [[3 ottobre]] [[1915]] e deceduto a Belluno il [[14 febbraio]] [[1990]].
'''LAZIO:''' [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Grandoni Alessandro|Grandoni]] (50' [[Gottardi Guerino|Gottardi]]), [[Nesta Alessandro|Nesta]], [[Negro Paolo|Negro]], [[Favalli Giuseppe|Favalli]], [[Fuser Diego|Fuser]], [[Venturin Giorgio|Venturin]], [[Jugovic Vladimir|Jugovic]], [[Mancini Roberto|R.Mancini]] (88' [[Lopez Giovanni|G.Lopez]]), [[Nedved Pavel|Nedved]] (92' [[Marcolin Dario|Marcolin]]), [[Casiraghi Pierluigi|Casiraghi]]. A disp.: [[Ballotta Marco|Ballotta]], [[Rambaudi Roberto|Rambaudi]]. All. [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]].


Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel [[1931]] fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel [[1933]] a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► [[De Zucco Italo|Clicca qui per continuare la lettura]]
'''MILAN:''' Rossi, Daino, Desailly, Costacurta, Maldini, Ba (67' Ganz), [[Albertini Demetrio|Albertini]], Donadoni, Ziege, Savicevic (31' Kluivert 50' Maini), Weah. A disp.: Taibi, Cruz, Cardone, Maniero. All. Capello.


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'''Arbitro:''' Sig. Treossi (Forlì).


[[Image:Valerio Piersigilli 3.jpg|thumb|left|200px|Valerio Piersigilli]]
'''Marcatori:''' 46' [[Albertini Demetrio|Albertini]], 55' [[Gottardi Guerino|Gottardi]], 58' [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] (rig), 65' [[Nesta Alessandro|Nesta]].


=== Valerio Piersigilli ===
'''Note:''' ammoniti Rossi per comportamento non regolamentare, Daino, Kluivert e Weah per gioco falloso, Ganz per proteste. Espulsi [[Fuser Diego|Fuser]] e Desailly all'80' per reciproche scorrettezze.


Valerio Piersigilli, nato a Roma il [[14 febbraio]] [[1973]], è stato il Presidente della [[S.S. Lazio Calcio a 5 Femminile|Lazio C5 Femminile]] nel quadriennio [[2012]]-[[2016]] durante il quale porta a casa il 5° Scudetto ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), la Prima Coppa Italia ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]) e la Prima SuperCoppa Italiana ([[Calcio a 5 Femminile - 2014/15|2014/15]]). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record ([[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]]), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► [[Piersigilli Valerio|Clicca qui per continuare la lettura]]
'''Spettatori:''' 64.189 per un incasso di Lire 3.417.140.000.


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Dopo quarant'anni dal primo successo in questa competizione, la Lazio festeggia la sua seconda [[Coppa Italia]] dopo una gara palpitante e drammatica, risolta con un secondo tempo da accademia del calcio. Il [[Milan AC|Milan]], annichilito dalla furia biancazzurra, dopo essere passato in vantaggio con [[Albertini Demetrio|Albertini]], viene tramortito da tre gol in rapida sequenza ([[Gottardi Guerino|Gottardi]], [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] su rigore e [[Nesta Alessandro|Nesta]]), sbriciolato, annichilito. E l'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]], con [[Cragnotti Sergio|Sergio Cragnotti]] issato in trionfo dai suoi giocatori, libera la sua gioia repressa dopo 24 anni dall'ultimo trionfo marcato [[Maestrelli Tommaso|Maestrelli]] e i suoi ragazzi.


[[Immagine:Giorgio Calleri.jpg|thumb|left|200px|Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco]]
Le squadre si affrontano con il 4-4-2 speculare delle due formazioni, con i rossoneri più disposti a modellarsi talvolta in qualcosa di simile a un 5-3-2, a volte in un 4-5-1. Evidente come i rossoneri applichino un calcio di estrema cautela, idealmente raggrumandosi attorno all'unico gol dell'andata, a quel provvidenziale ruggito di Weah che, a tempo scaduto, condizionò la sfida di [[Stadio San Siro - Milano|San Siro]]. Del resto Capello, dovendo rinunciare a Boban e Leonardo, si affida a uno schieramento prudente, utilizzando Ziege a sinistra ma soprattutto affiancando in attacco Savicevic a Weah.


== <font color=green> 7 febbraio </font> ==
Peccato che il Genio, seguito con trepidazione da Silvio Berlusconi in tribuna, vada in tilt pure stavolta. Dopo mezz'ora, difatti, serve cambiare: via libera a Kluivert, dunque, anche se in avvio di ripresa toccherà pure a lui lasciare il campo, vittima egli stesso di problemi muscolari. La Lazio, dal canto suo, patisce un paio di assenze pesanti, [[Chamot Josè Antonio|Chamot]] in difesa (dentro [[Grandoni Alessandro|Grandoni]]) e [[Boksic Alen|Boksic]] in attacco. E' l'opportunità che [[Casiraghi Pierluigi|Casiraghi]] attendeva per lasciare il segno in quella che potrebbe essere una delle sue ultime apparizioni in maglia celeste, ma la partita è tutt'altro che di semplice soluzione. I romani sono infatti preda di un dilemma che è soprattutto strategico: attaccare per rimontare l'handicap di partenza, senza però esporsi troppo.


=== Giorgio Calleri ===
Una tattica fondamentalmente attendista, pertanto, che si contrappone a quella del [[Milan AC|Milan]]. Non è un caso che nel primo tempo le occasioni palpitanti siano soltanto un paio, tra l'altro equamente suddivise. Comincia la Lazio al 20', sfruttando un lancio lungo di [[Fuser Diego|Fuser]] che [[Nedved Pavel|Nedved]], "protetto" da [[Mancini Roberto|Mancini]], scarica a rete costringendo Rossi al miracolo ravvicinato. Il [[Milan AC|Milan]] al 40', ci prova con Weah che gira alto un assist di Ba, a sua volta messo in movimento da Donadoni. A sbloccare la situazione di stallo servirebbe la rete di una delle due formazioni.


Dirigente, nato a Busalla (GE) nel [[1933]] e deceduto a [[Formello]] il [[7 febbraio]] [[1991]].
E il gol lo firma [[Albertini Demetrio|Albertini]] su punizione, al primo minuto del secondo tempo, anche grazie a una impercettibile deviazione di [[Nedved Pavel|Nedved]] in barriera. L'[[Stadio Olimpico - Roma|Olimpico]] è gelato, il settore dei supporters rossoneri esulta. A questo punto [[Eriksson Sven Goran|Eriksson]] decide di richiamare [[Grandoni Alessandro|Grandoni]] per [[Gottardi Guerino|Gottardi]], ed è questa la mossa vincente che serve ai romani per liberarsi dalle proprie paure.


Insieme al fratello [[Calleri Gian Marco|Gian Marco]] prese la Lazio nel [[1986]] dal gruppo finanziario di [[Chimenti Franco|Franco Chimenti]]. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel [[1983]] con l'acquisto dell'[[Alessandria]]. ► [[Calleri Giorgio|Clicca qui per continuare la lettura]]
In undici minuti la Lazio ribalta infatti la situazione, segna tre gol e colpisce anche un palo, annichilendo il [[Milan AC|Milan]]. Al 55' da [[Mancini Roberto|Mancini]] a [[Gottardi Guerino|Gottardi]] che, in anticipo su Maldini, firma il pareggio; tre minuti dopo [[Jugovic Vladimir|Jugovic]] trasforma il rigore concesso da Treossi perchè Maldini frana su una scatenatissimo [[Gottardi Guerino|Gottardi]]. Lo stadio comincia a crederci e i tifosi laziali iniziano a tifare all'unisono compresa la Monte Mario sempre molto pacata.


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Al 62' l'imprendibile [[Gottardi Guerino|Gottardi]] offre a [[Casiraghi Pierluigi|Casiraghi]] un ghiotto pallone per il destro: palo pieno, ma è solo il preludio all'apotesi. E' infatti il 65': su angolo battuto da [[Jugovic Vladimir|Jugovic]], [[Mancini Roberto|Mancini]] corregge di petto in mezzo all'area, [[Negro Paolo|Negro]] colpisce a botta sicura, Rossi a terra non trattiene e [[Nesta Alessandro|Nesta]], in scivolata, appoggia in rete. E' un uragano, una bolgia indescrivibile quando il difensore-gioiello biancazzurro va a festeggiare sotto la curva nord. Un ecatombe quella che si abbatte sul [[Milan AC|Milan]], proprio quando Capello, perduto Kluivert, ritiene di innervare il centrocampo affidandosi a Maini. Disastro totale, correzione di rotta obbligata con Ganz per Ba, nervosismo, sussulti di pura sopravvivenza (una punizione di Ziege toccata in volo da [[Marchegiani Luca|Marchegiani]]) e poco altro. La [[Coppa Italia]] della Lazio è meritata, sugli spalti le nuove generazioni di tifosi piangono di gioia quando [[Fuser Diego|Fuser]] alza il trofeo al cielo. E nella notte la città si colora di biancazzurro con clacson e bandiere al vento. Piazza del popolo invasa dai cortei festanti come non accadeva da tanti, troppi, anni.


[[image:Marchetti Federico.jpg|left|200px|thumb|Federico Marchetti]]
'''Fonte:''' Corriere della Sera


=== Federico Marchetti ===


Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il [[7 febbraio]] [[1983]].
{{incontro| |19990429|1997/98| |199798}}

Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del [[Torino]]. Nel [[campionato]] [[2002/03]] veste la maglia della [[Pro Vercelli]]. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel [[2005]] ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► [[Marchetti Federico|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:DeCensiRenato.jpg|thumb|left|200px|Renato De Censi]]

== <font color=green> 6 febbraio </font> ==

=== Renato De Censi ===

Difensore, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1893]] da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° [[campionato]] ufficiale della Federazione disputato tra [[1909]] e [[1910]], giocò contro la [[Juventus Roma|Juventus Romana]] e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel [[1911]] lo si trova proprio nella [[Juventus Roma|Juventus Romana]]. Nel [[1912]] risulta tra le file della [[Pro Roma]]. ► [[De Censi Renato|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Biancolin.jpg|thumb|left|200px|Alessandro Biancolin]]

=== Alessandro Biancolin ===

Centravanti, nato a Roma il [[6 febbraio]] [[1938]]. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del [[Milan]] Gunnar Nordahl.

Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione [[1957/58]]. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► [[Biancolin Alessandro|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[image:Mesones3.jpg|left|200px|thumb|Alberto Mesones negli anni '20]]

== <font color=green> 5 febbraio </font> ==

=== Alberto Mesones ===

Socio fondatore, nato a Roma il [[5 febbraio]] [[1882]] in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel [[1903]], come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo [[Campionato]] ufficioso di Pallanuoto. ► [[Mesones Alberto|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[File:postig2morrone.jpg|thumb|left|200px|Juan Carlos Morrone <br> (Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)]]

=== Giancarlo Morrone ===

Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il [[5 febbraio]] [[1941]]. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"

Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in [[Serie B]], a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel [[1960/61]]. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel [[Campionato]] disputò 17 gare segnando 4 reti. ► [[Morrone Juan Carlos (Giancarlo)|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:Eriksson.jpg|thumb|left|200px|Sven Goran Eriksson]]

=== Sven Goran Eriksson ===

Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il [[5 febbraio]] [[1948]].

Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel [[1977/78]] proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel [[1979]] viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un [[campionato]], due volte la Coppa di Svezia e la [[Coppa UEFA]] nel [[1982]]. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il [[Benfica]] con il quale vince due [[Scudetto|scudetti]] in due anni ed arriva in finale di [[Coppa UEFA]], perdendola contro l'[[Anderlecht]]. Reduce dalla sconfitta nella [[Champions League|Coppa dei Campioni]] contro il Liverpool, la [[Roma AS|Roma]] gli affida la panchina. ► [[Eriksson Sven Goran|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Image:Viola Fernando.jpg|thumb|left|200px|Fernando Viola]]

=== Fernando Viola ===

Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il [[14 marzo]] [[1951]] e deceduto a Roma il [[5 febbraio]] [[2001]].

Esordì a 20 anni nella [[Juventus]] nel [[campionato]] [[1971/72]] quando giocò 4 partite e si trovò [[Campione d'Italia]]. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in [[Serie B]] dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la [[Juventus]] se lo riprese ma, nei due [[Campionato|campionati]] seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al [[Cagliari]], nel [[campionato]] di [[Serie A]] [[1975/76]], disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di [[Vinicio (Luís Vinícius de Menezes)|Vinicio]], che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello [[Scudetto]], nella stagione [[1976/77]]. ► [[Viola Fernando|Clicca qui per continuare la lettura]]

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| ► ''' [[Almanacco|Consulta anche l'Almanacco]] per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio'''
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[[Categoria:Cronaca]]

Versione attuale delle 08:59, 18 giu 2017

Consulta anche l'Almanacco per i fatti o le ricorrenze legate alla S.S. Lazio


Italo De Zucco

14 febbraio

Italo De Zucco

Nuotatore, nato a Roma il 3 ottobre 1915 e deceduto a Belluno il 14 febbraio 1990.

Inizia con lo stile libero a quindici anni a Trieste. Nel 1931 fa parte della staffetta triestina 5 x 50 detentrice del primato italiano. Si allena quindi sotto la guida del giapponese Juro Horikoshi e nel 1933 a Roma, tesserato con la Romana Nuoto, passa al dorso. Batte due volte il primato sui 50 metri (35"5 e 34"4) e arriva secondo agli assoluti sui 100 con 1'17"8. Partecipa all'incontro internazionale Italia-Ungheria, piazzandosi primo degli italiani con 1'17"3. ► Clicca qui per continuare la lettura



Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli

Valerio Piersigilli, nato a Roma il 14 febbraio 1973, è stato il Presidente della Lazio C5 Femminile nel quadriennio 2012-2016 durante il quale porta a casa il 5° Scudetto (2013/14), la Prima Coppa Italia (2013/14) e la Prima SuperCoppa Italiana (2014/15). Nella sua seconda stagione di Presidenza, all'inizio di quella che sarà la Stagione dei Record (2013/14), avvia con tutto lo staff dirigenziale un progetto di alta caratura ingaggiando anche alcune delle migliori giocatrici del momento, sia italiane che straniere, e i risultati non tardono ad arrivare. ► Clicca qui per continuare la lettura



Giorgio Calleri con il fratello Gian Marco

7 febbraio

Giorgio Calleri

Dirigente, nato a Busalla (GE) nel 1933 e deceduto a Centro Sportivo di Formello il 7 febbraio 1991.

Insieme al fratello Gian Marco prese la Lazio nel 1986 dal gruppo finanziario di Franco Chimenti. Proprietario di diverse imprese tra cui la più importante era la Mondialpol, entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l'acquisto dell'Alessandria US. ► Clicca qui per continuare la lettura



Federico Marchetti

Federico Marchetti

Portiere, nato a Bassano del Grappa (VI) il 7 febbraio 1983.

Inizia a giocare come attaccante nelle file del Cassola e poi in quelle del Bessica in provincia di Treviso, per poi passare nelle giovanili del Torino AC. Nel campionato 2002/03 veste la maglia della Pro Vercelli. L'anno seguente si trasferisce al Crotone per poi passare al Treviso senza giocare nessuna gara. Nel 2005 ritorna a Vercelli - via Torino - dove disputa 13 partite. Sempre in quell'anno rimane coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui esce incolume miracolosamente. ► Clicca qui per continuare la lettura



Renato De Censi

6 febbraio

Renato De Censi

Difensore, nato a Roma il 6 febbraio 1893 da Pietro e Belli Angela Eleonora, in Via di Porta San Lorenzo, 14. Mentre nell'atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, in tutti gli altri documenti figura come De Censi. Fu studente, come molti altri pionieri laziali, dell'Istituto Leonardo da Vinci di Roma. Fa parte della squadra riserve che in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana e perse per 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore per battersi con i bianconeri. Nel 1911 lo si trova proprio nella Juventus Romana. Nel 1912 risulta tra le file della Pro Roma. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alessandro Biancolin

Alessandro Biancolin

Centravanti, nato a Roma il 6 febbraio 1938. Soprannominato "Pompieretto" per la somiglianza fisica con il centravanti del Milan AC Gunnar Nordahl.

Entra nella Lazio a 13 anni con la Leva Calcio e dopo tutta la trafila nel settore giovanile gioca con la squadra Riserve nella Stagione 1957/58. Viene poi assunto dall'I.C.C.R.I. e, a causa delle norme federali che vietano ai lavoratori il tesseramento come professionisti, viene bloccato per tre anni in attesa di riottenere lo status di dilettante. ► Clicca qui per continuare la lettura



Alberto Mesones negli anni '20

5 febbraio

Alberto Mesones

Socio fondatore, nato a Roma il 5 febbraio 1882 in Via Monserrato n. 25, figlio di Manuel Maria (diplomatico peruviano) e Maria Iacobini. Soprannominato "er poncho". Nel 1903, come nuotatore della R.N. Roma, giunge 3° in una gara di fondo sul Tevere. Fu uno dei Nove Fondatori e con la Lazio disputò numerose gare di nuoto e pallanuoto. Fu anche giocatore di Water Polo e capitano della R.N. Roma con la quale vinse il primo Campionato ufficioso di Pallanuoto. ► Clicca qui per continuare la lettura


Juan Carlos Morrone
(Dono del sig. Fabrizio Postiglioni)

Giancarlo Morrone

Attaccante, nato a Buenos Aires (Argentina) il 5 febbraio 1941. Noto in Italia come Giancarlo Morrone. Detto "El Gaucho"

Di origini italiane, essendo il nonno paterno nato a San Gregorio di Ippona in provincia di Catanzaro, Juan Carlos Morrone iniziò a giocare nella Platense dove esordì in prima squadra, in Serie B, a soli diciassette anni. Nella Platense rimase due anni segnando ben 46 reti. A diciannove anni non ancora compiuti, il procuratore Felix Latronico si accordò con la Lazio ed il calciatore iniziò la sua avventura italiana. L'arrivo a Roma coincise con la prima retrocessione biancoceleste nel 1960/61. Era quella una Lazio povera e male organizzata e Latronico accettò di dare il giocatore in prestito gratuito per quanto era sicuro che avrebbe comunque sfondato. In quel Campionato disputò 17 gare segnando 4 reti. ► Clicca qui per continuare la lettura


Sven Goran Eriksson

Sven Goran Eriksson

Allenatore, nato a Torsby (Svezia) il 5 febbraio 1948.

Dopo un'onesta carriera da calciatore con il Karlskoga ed il Degefors, inizia la carriera da allenatore nel 1977/78 proprio con quest'ultima formazione che porta, in due anni, dalla terza alla prima divisione. Nel 1979 viene assunto dall'IFK Goteborg. Vi resta tre stagioni vincendo un campionato, due volte la Coppa di Svezia e la Coppa UEFA nel 1982. Si trasferisce successivamente in Portogallo per allenare il Benfica con il quale vince due scudetti in due anni ed arriva in finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Anderlecht. Reduce dalla sconfitta nella Coppa dei Campioni contro il Liverpool, la Roma gli affida la panchina. ► Clicca qui per continuare la lettura


Fernando Viola

Fernando Viola

Centrocampista, nato a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951 e deceduto a Roma il 5 febbraio 2001.

Esordì a 20 anni nella Juventus nel campionato 1971/72 quando giocò 4 partite e si trovò Campione d'Italia. Ma l'illusione di divenire protagonista con la maglia bianconera durò poco. A fine stagione fu spedito a Mantova in Serie B dove fece il titolare disputando 36 gare e segnando 2 reti. Cresciuto fisicamente e tatticamente, la Juventus se lo riprese ma, nei due campionati seguenti, giocò solo 17 partite segnando una rete. Ceduto al Cagliari, nel campionato di Serie A 1975/76, disputò 28 partite e mise a segno 3 reti. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti e fu acquistato con il consenso di Vinicio, che tentava di ricostruire la squadra dopo i fasti dello Scudetto, nella stagione 1976/77. ► Clicca qui per continuare la lettura




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