Bitetti Olindo: differenze tra le versioni
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Determinante nella scelta del nome. E' nella formazione che disputò il primo derby in [[Piazza d'Armi|Piazza d'Armi]] contro la [[Virtus|Virtus]]. Come dirigente e vice-presidente, è stato sempre presente in ogni momento della storia della società con passione e fedeltà uniche. E' stato il primo Presidente del Comitato Regionale della Lega Dilettanti nel [[1909]]. Durante il 1° conflitto mondiale andò al fronte con il grado di Sottotenente e si distinse come pilota di aerei da combattimento. |
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Ha personalmente risolto problemi di fondamentale importanza per l'esistenza stessa della Lazio. Nel [[1923]] fu il primo Presidente del Circolo Canottieri Lazio. Molto attivo anche a livello di polisportiva, specialmente nella Sez. Nuoto e Pallanuoto, è stato Presidente Generale della Società nel [[1959]] raccogliendo tale eredità da [[Cremisini Antonio|Antonio Cremisini]], e va ricordato tra le figure esemplari del mondo biancoceleste e a lui si deve immensa graditudine. Muore il [[22 maggio]] del [[1973]]. |
Ha personalmente risolto problemi di fondamentale importanza per l'esistenza stessa della Lazio. Nel [[1923]] fu il primo Presidente del Circolo Canottieri Lazio. Molto attivo anche a livello di polisportiva, specialmente nella Sez. Nuoto e Pallanuoto, è stato Presidente Generale della Società nel [[1959]] raccogliendo tale eredità da [[Cremisini Antonio|Antonio Cremisini]], e va ricordato tra le figure esemplari del mondo biancoceleste e a lui si deve immensa graditudine. Muore il [[22 maggio]] del [[1973]]. |
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Giornalista professionista, |
Giornalista professionista, è stato redattore ed inviato speciale per il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport ed inoltre è stato direttore del Popolo. Fu anche autore di libri tra cui uno dal titolo evocativo: "Salti, voli e passioni di aquilotti. Avventure fuori nido" edito nel [[1918]]. |
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[[Categoria:Biografie|Bitetti Olindo]] |
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Versione delle 08:31, 3 ott 2010

Socio fondatore della Lazio. Nato a Roma, probabilmente nel 1885.
Determinante nella scelta del nome. E' nella formazione che disputò il primo derby in Piazza d'Armi contro la Virtus. Come dirigente e vice-presidente, è stato sempre presente in ogni momento della storia della società con passione e fedeltà uniche. E' stato il primo Presidente del Comitato Regionale della Lega Dilettanti nel 1909. Durante il 1° conflitto mondiale andò al fronte con il grado di Sottotenente e si distinse come pilota di aerei da combattimento.
Ha personalmente risolto problemi di fondamentale importanza per l'esistenza stessa della Lazio. Nel 1923 fu il primo Presidente del Circolo Canottieri Lazio. Molto attivo anche a livello di polisportiva, specialmente nella Sez. Nuoto e Pallanuoto, è stato Presidente Generale della Società nel 1959 raccogliendo tale eredità da Antonio Cremisini, e va ricordato tra le figure esemplari del mondo biancoceleste e a lui si deve immensa graditudine. Muore il 22 maggio del 1973.
E' stato Presidente della F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto) dal 1937 al 1940.
Giornalista professionista, è stato redattore ed inviato speciale per il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport ed inoltre è stato direttore del Popolo. Fu anche autore di libri tra cui uno dal titolo evocativo: "Salti, voli e passioni di aquilotti. Avventure fuori nido" edito nel 1918.