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<span style = "color:navy; font-weight:bold; font-size:18px;"> Alberto Canalini </span>
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Pioniere – Caduto a Jamiano sul Carso (GO) il [[27 maggio]] [[1917]] - Disperso - [[Canalini Alberto|La scheda di Alberto Canalini]]
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<span style = "color:navy; font-weight:bold; font-size:18px;"> Orazio Gaggiotti </span>
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Pioniere – Caduto sul Monte Pecinka il [[1 novembre|1° novembre]] [[1916]] - [[Gaggiotti Orazio|La scheda di Orazio Gaggiotti]]
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Attaccante e podista. Forte atleta, nelle file della podistica vinse diversi trofei. Nel [[1908]] giocava in 3^ squadra. Nel [[1910]] è in prima squadra.
Attaccante e podista. Forte atleta, nelle file della podistica vinse diversi trofei. Nel [[1908]] giocava in 3^ squadra. Nel [[1910]] è in prima squadra.
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<span style = "color:navy; font-weight:bold; font-size:16px;"> Rodolfo De Mori </span>

Pioniere – Caduto il [[26 agosto]] [[1915]] - [[De Mori Rodolfo|La scheda di Rodolfo De Mori]]

Podista. Nato a Roma, da Stefano e Sofia Ascensi, il [[1 giugno|1° giugno]] [[1892]]. Partito militare per la [[Prima Guerra Mondiale]] con il grado di sottotenente del 1° Reggimento dei Bersaglieri, cadde in combattimento al fronte il [[26 agosto]] [[1915]] a Santa Lucia di Tolmino. La notizia della sua morte fu annunciata il [[27 novembre]] [[1915]]. Medaglia d'Argento al Valore Militare.

E' stato uno dei migliori podisti della Lazio e vinse importanti gare di livello nazionale. Fu anche recordman nazionale sugli 800 metri piani. Insieme ad [[Ancherani Sante|Ancherani]], [[Giottiga]] e [[Smailer]] forma la staffetta biancoceleste che si aggiudica per ben 6 volte la Targa Masini negli anni intorno al [[1910]]. Nel [[1913]] fa registrare un tempo (ufficioso) di 10 secondi e 4/5 sui cento metri.
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[[Immagine:Ponte sul Livenza.jpg|thumb|center|150px|Una foto del fiume Livenza]]
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<span style = "color:navy; font-weight:bold; font-size:16px;"> Antonino Laviosa </span>

Pioniere - Caduto in guerra sul fiume Livenza nel novembre [[1917]] - [[Laviosa Antonino|La scheda di Antonino Laviosa]].

Nato a Bologna il [[2 ottobre]] [[1893]], da Vittorio e Clelia Ferrini. Statura: m 1,79. Capelli: biondi, lisci. Occhi: castani. Colorito: roseo. Studente. Via di Porta Salaria, 29. Giunto alle armi ed inserito in qualità di Allievo Ufficiale nel 13° artiglieria il [[31 dicembre]] [[1914]]. Sottotenente di complemento di Artiglieria. Caduto in combattimento sul fiume Livenza nei pressi del Monte Vodice nel novembre [[1917]]. Il suo Reggimento si distinse nelle battaglie sul Col di Lana, sul Monte Grappa e sul fiume Livenza.

Attaccante e centrocampista. Gioca nella seconda squadra della Lazio nel [[campionato]] del [[1911]], ma va in campo come titolare rarissime volte. Nel [[1915]] è in prima squadra in alcuni incontri.
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Versione delle 21:36, 30 gen 2011


Sulla targa che ricorda i caduti in guerra posta in via Andrea Doria a Roma figura il nome di Alberto Canalini
Un altro particolare della targa commemorativa

Elevato fu il contributo di sangue che gli Atleti biancocelesti versarono per la Patria. In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia e dei 111 anni della S.S. Lazio, LazioWiki li vuole ricordare.

I Pionieri Caduti nella Prima Guerra Mondiale:


Alberto Canalini

Pioniere – Caduto a Jamiano sul Carso (GO) il 27 maggio 1917 - Disperso - La scheda di Alberto Canalini

Nato a Roma il 1 settembre 1882, di Domenico e Carolina Zanasi. Abitante in Via Valadier n° 26. Deceduto in guerra e considerato disperso il 27 maggio 1917 nella battaglia di Jamiano. Statura: m. 1,65. Torace: cm 88. Tipografo e falegname.

E' ricordato come uno dei soci fondatori della Società Esperia, dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in Via Valadier dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono al 2 ottobre 1905 quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati. Sappiamo inoltre che, grazie al suo mestiere, è colui che, in assoluto, costruì le prime porte da calcio a Roma a Piazza d'Armi. Essendo, oltre che atleta, anche socio della Società, incoraggiò tanti giovani ad aderire alla società biancoceleste.

Nel 1914 fu anche segretario della sezione Ciclismo. Questa sua opera di proselitismo permise un grande incremento dei tesserati. La sua vicenda sportiva si confonde spesso con quella di suo fratello Giuseppe, anch'esso socio della Lazio. Dalla I Guerra mondiale Alberto Canalini non fece ritorno perchè cadde eroicamente in combattimento a Jamiano sul Carso il 27 maggio 1917, come è ricordato sulla lapide in memoria dei Caduti del quartiere Trionfale situata ancor oggi in via Andrea Doria. Si presume che Alberto Canalini, potente e veloce, giocasse da difensore anche se, in quei tempi, i giocatori si alternavano nei diversi ruoli. Fu anche affidabile arbitro. Il 19 ottobre 1919 la Lazio, in occasione della nuova inaugurazione dello stadio della Rondinella, che durante il conflitto era stato trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto, vinto proprio dalla Società organizzatrice.

Una foto del Monte Pecinka

Orazio Gaggiotti

Pioniere – Caduto sul Monte Pecinka il 1° novembre 1916 - La scheda di Orazio Gaggiotti

Nato a Roma il 13 novembre 1891, da Enrico e Giuseppa Servili. Statura: m. 1,68, torace: cm 89, capelli neri, lisci. Occhi: neri. Colorito: pallido. Studente.

Soldato volontario nel 2° Reggimento Bersaglieri nel 1911. Bersagliere Allievo Ufficiale nel 1912. Ascritto 1^ categoria. Caporale e poi Sergente allievo. Inviato in licenza illimitata in attesa della nomina con il grado di Sottotenente di complemento di Fanteria. Effettivo per mobilitazione al Deposito Bersaglieri in Roma ed assegnato all'XI Reggimento Bersaglieri per il prescritto servizio di prima nomina il 26 gennaio 1913. Muore sul monte Pecinka (v. foto) a quota 308, il 1° novembre 1916. Era divenuto Capitano con nota del 6 maggio 1916.

Decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Questa la motivazione per l'assegnazione del riconoscimento: "Alla testa della sua compagnia, la guidava arditamente all'assalto di forti posizioni nemiche, conquistandole. Cadeva quindi colpito a morte."

Attaccante e podista. Forte atleta, nelle file della podistica vinse diversi trofei. Nel 1908 giocava in 3^ squadra. Nel 1910 è in prima squadra.

Rodolfo De Mori nel 1911

Rodolfo De Mori

Pioniere – Caduto il 26 agosto 1915 - La scheda di Rodolfo De Mori

Podista. Nato a Roma, da Stefano e Sofia Ascensi, il 1° giugno 1892. Partito militare per la Prima Guerra Mondiale con il grado di sottotenente del 1° Reggimento dei Bersaglieri, cadde in combattimento al fronte il 26 agosto 1915 a Santa Lucia di Tolmino. La notizia della sua morte fu annunciata il 27 novembre 1915. Medaglia d'Argento al Valore Militare.

E' stato uno dei migliori podisti della Lazio e vinse importanti gare di livello nazionale. Fu anche recordman nazionale sugli 800 metri piani. Insieme ad Ancherani, Giottiga e Smaller forma la staffetta biancoceleste che si aggiudica per ben 6 volte la Targa Masini negli anni intorno al 1910. Nel 1913 fa registrare un tempo (ufficioso) di 10 secondi e 4/5 sui cento metri.

Una foto del fiume Livenza

Antonino Laviosa

Pioniere - Caduto in guerra sul fiume Livenza nel novembre 1917 - La scheda di Antonino Laviosa.

Nato a Bologna il 2 ottobre 1893, da Vittorio e Clelia Ferrini. Statura: m 1,79. Capelli: biondi, lisci. Occhi: castani. Colorito: roseo. Studente. Via di Porta Salaria, 29. Giunto alle armi ed inserito in qualità di Allievo Ufficiale nel 13° artiglieria il 31 dicembre 1914. Sottotenente di complemento di Artiglieria. Caduto in combattimento sul fiume Livenza nei pressi del Monte Vodice nel novembre 1917. Il suo Reggimento si distinse nelle battaglie sul Col di Lana, sul Monte Grappa e sul fiume Livenza.

Attaccante e centrocampista. Gioca nella seconda squadra della Lazio nel campionato del 1911, ma va in campo come titolare rarissime volte. Nel 1915 è in prima squadra in alcuni incontri.