Calcioscommesse 1980: differenze tra le versioni
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Versione delle 12:19, 1 gen 2008
Storia
Un mondo del calcio torbido, fra scommesse clandestine e partite truccate

Negli anni 70, più di una volta si era ventilata l'ipotesi che alcuni risultati di partite fossero "pilotati" per opera del cosidetto "Toto-nero", una serie di allibratori clandestini per lo più legati alla malavita organizzata, che operavano illegalmente su tutto il territorio nazionale, riscuotendo giocate sulle partite di calcio italiane di Serie A e Serie B, sul modello delle giocate che si operavano già da decenni nel Regno Unito dove erano legali e gestite da bookmaker riconosciuti dallo stato. In Italia esisteva, all'epoca, solo il Totocalcio e fare 13 non era impresa facile. Anche se illegale e rischioso molte persone preferivano puntare qualcosa con questo sistema. La maggior parte puntavano 5.000 o 10.000 lire per vincerne al massimo 500.000 o un milione che all'epoca voleva dire 2/3 stipendi medi. Ma ai livelli alti le cose andavano diversamente e le giocate potevano arrivare a sfiorare il centinaio di milioni di lire, specialmente se a scommettere c'era qualcuno dell'ambiente calcistico, che potesse in qualche modo pioltare un incontro. Comunque nessuna prova e nessun indizio, del coinvolgimento di giocatori o dirigenti, uscirono mai allo scoperto, se non i tentativi di illecito sportivo operati da Verona e Foggia nel 1974, puniti con la retrocessione per entrambi, e 2 assoluzioni che colpirono la Lazio nel 1973, per un mai provato tentativo di premio a perdere operato a Bologna e nel 1976 a Cesena, quando furono saldate delle pendenze agli ex giocatori Giancarlo Oddi e Mario Frustalupi poco prima dell'inizio della gara, scambiate per "mazzette" date ai giocatori. Questi fatti non erano comunque legati in alcun modo alle scommesse.
La Lazio coinvolta da Montesi

Le voci, durante il campionato 1979/80 si fecero però più insistenti del solito, ma non c'erano prove di nessun genere e l'omertà regnava sovrana. Domenica 24 Febbraio 1980 la Lazio è di scena a Cagliari, dove pareggerà per 1-1. Al 18° il giocatore Maurizio Montesi viene colpito duro alla gamba che gli si spezza e viene portato subito fuori dal campo e all'ospedale dove il responso non lascia molte speranze per il proseguo della sua carriera. Montesi è un ragazzo atipico per il calcio: è impegnato politicamente tanto da essere soprannominato Lotta Continua, e molte volte le idee contrastano con quelle di altri compagni di squadra. Nulla ,però fa presagire quello che, dalla sua camera d'ospedale, saranno le sue dichiarazioni......
Milan Lazio 2-1
lazio avellino 1-1
Alvaro Trinca e Massimo Cruciani, i grandi accusatori
Commerciante di frutta all'ingrosso propretario del ristorante Le Lampare


23 Marzo 1980, manette negli spogliatoi


Uno scandalo nazionale

Le accuse
Le difese
Le sentenze di prima istanza

Le sentenze di primo grado furono rese pubbliche dalla Commissione Disciplinare il 18 maggio 1980 a campionati conclusi.
Serie A
Società:
- Avellino; 5 punti di penalizzazione nel campionato 1980/81.
- Bologna; 5 punti di penalizzazione nel campionato 1980/81.
- Perugia: 5 punti di penalizzazione nel campionato 1980/81.
Dirigenti:
- Felice Colombo (presidente Milan): Radiato.
- Tommaso Fabbretti (presidente Bologna): 1 anno di inibizione.
Calciatori:
- Enrico Albertosi (Milan): Radiato.
- Massimo Cacciatori (Lazio): Radiato.
- Giuseppe Wilson (Lazio): Radiato.
- Claudio Pellegrini (Avellino): 6 anni di inibizione.
- Mauro Della Martira (Perugia): 5 anni di inibizione.
- Bruno Giordano (Lazio): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Lionello Manfredonia (Lazio): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Carlo Petrini (Bologna): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Giuseppe Savoldi (Napoli): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Paolo Rossi (Perugia): 3 anni di inibizione.
- Luciano Zecchini (Perugia): 3 anni di inibizione.
- Giorgio Morini (Milan): 1 anno e 10 mesi di inibizione.
- Franco Cordova (Avellino): 1 anno e 2 mesi di inibizione.
- Stefano Chiodi (Milan): 6 mesi di inibizione.
- Maurizio Montesi (Lazio): 4 mesi di inibizione.
- Franco Colomba (Bologna): 3 mesi di inibizione.
- Oscar Damiani (Napoli): 3 mesi di inibizione.
Serie B
Società:
Calciatori:
- Guido Magherini: 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Lionello Massimelli: 3 anni di inibizione.
- Claudio Merlo: 1 anno di inibizione.
Le sentenze di appello
Sentenza d'appello
Nel processo d'appello la CAF confermò la maggior parte delle decisioni di primo grado con sconti di pena in alcune situazioni.
Serie A
Società:
- Milan e Lazio retrocesse in Serie B.
- Avellino, Bologna e Perugia: 5 punti di penalizzazione nel campionato di Serie A 1980/81.
Dirigenti:
- Felice Colombo (presidente Milan): Radiato.
- Tommaso Fabbretti (presidente Bologna): 1 anno di inibizione.
Calciatori:
- Claudio Pellegrini (Avellino): 6 anni di inibizione.
- Massimo Cacciatori (Lazio):5 anni di inibizione.
- Mauro Della Martira (Perugia): 5 anni di inibizione.
- Enrico Albertosi (Milan): 4 anni di inibizione.
- Bruno Giordano (Lazio): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Lionello Manfredonia (Lazio): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Carlo Petrini (Bologna): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Giuseppe Savoldi (Napoli): 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Giuseppe Wilson (Lazio): 3 anni di inibizione.
- Luciano Zecchini (Perugia): 3 anni di inibizione.
- Paolo Rossi (Perugia): 2 anni di inibizione.
- Franco Cordova (Avellino): 1 anno e 2 mesi di inibizione.
- Giorgio Morini (Milan): 1 anno di inibizione.
- Stefano Chiodi (Milan): 6 mesi di inibizione.
- Maurizio Montesi (Lazio): 4 mesi di inibizione.
- Franco Colomba (Bologna): 3 mesi di inibizione.
- Oscar Damiani (Napoli): 3 mesi di inibizione.
Serie B
Società:
Calciatori:
- Guido Magherini: 3 anni e 6 mesi di inibizione.
- Lionello Massimelli: 3 anni di inibizione.
- Claudio Merlo: 1 anno di inibizione.