Canalini Alberto: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
| Riga 1: | Riga 1: | ||
{{S}} |
{{S}} |
||
[[File:alcan.jpg|thumb|left|200px|Alberto Canalini]] |
|||
[[Immagine:Canalini.jpg|thumb| |
[[Immagine:Canalini.jpg|thumb|right|200px|La targa che ricorda i caduti in guerra in via A.Doria]] [[Immagine:Canalini2.jpg|thumb|right|200px|La targa di via A. Doria]] |
||
Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Dovrebbe essere nato nel [[1882]] a Roma e lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società [[Esperia]], dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in [[Via Valadier]] dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono al [[2 ottobre]] [[1905]] quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati. Sappiamo inoltre che, grazie al suo mestiere, è colui che costruì le prime porte da calcio a Roma a [[Piazza d'armi]]. Essendo, oltre che atleta, anche socio della Società, incoraggiò tanti giovani ad aderire alla società biancoceleste. Nel [[1911]] fu eletto consigliere sportivo nell'Assemblea Generale de [[1 gennaio]]. Nel [[1912]] fu nominato vice magazziniere. Nel [[1914]] fu segretario della sezione Ciclismo. Questa sua opera di proselitismo permise un grande incremento dei tesserati. La sua vicenda sportiva si confonde spesso con quella di suo fratello Giuseppe, anch'esso socio della Lazio e che ritroviamo nella formazione biancoceleste in alcune partite del calcio pionieristico romano. Quando partì per la [[Prima Guerra Mondiale]] Alberto era sicuramente tesserato con la Società Lazio. Da questa guerra Alberto Canalini non fece ritorno perchè cadde eroicamente in combattimento a [[Jamiano]] sul Carso il [[27 maggio]] [[1917]], come è ricordato sulla lapide in memoria dei Caduti del quartiere Trionfale situata ancor oggi in via Andrea Doria. Si presume che Alberto Canalini, potente e veloce, giocasse da difensore anche se, in quei tempi, i giocatori si alternavano nei diversi ruoli. Fu anche affidabile arbitro. Il [[19 ottobre]] [[1919]] la Lazio, in occasione della nuova inaugurazione dello [[Stadio Rondinella - Roma|stadio della Rondinella]], che durante il conflitto era stato trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto, vinto proprio dalla Società organizzatrice. Essendo deceduto senza lasciare eredi non è stato possibile reperire notizie dai familiari; qualche informazione aggiuntiva su questo valoroso pioniere potrà forse venire quando i pronipoti della parte di [[Canalini Giuseppe|Giuseppe]], Piera e Mauro Canalini, sistemeranno in forma organica il materiale in loro possesso. |
Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Dovrebbe essere nato nel [[1882]] a Roma e lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società [[Esperia]], dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in [[Via Valadier]] dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono al [[2 ottobre]] [[1905]] quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati. Sappiamo inoltre che, grazie al suo mestiere, è colui che costruì le prime porte da calcio a Roma a [[Piazza d'armi]]. Essendo, oltre che atleta, anche socio della Società, incoraggiò tanti giovani ad aderire alla società biancoceleste. Nel [[1911]] fu eletto consigliere sportivo nell'Assemblea Generale de [[1 gennaio]]. Nel [[1912]] fu nominato vice magazziniere. Nel [[1914]] fu segretario della sezione Ciclismo. Questa sua opera di proselitismo permise un grande incremento dei tesserati. La sua vicenda sportiva si confonde spesso con quella di suo fratello Giuseppe, anch'esso socio della Lazio e che ritroviamo nella formazione biancoceleste in alcune partite del calcio pionieristico romano. Quando partì per la [[Prima Guerra Mondiale]] Alberto era sicuramente tesserato con la Società Lazio. Da questa guerra Alberto Canalini non fece ritorno perchè cadde eroicamente in combattimento a [[Jamiano]] sul Carso il [[27 maggio]] [[1917]], come è ricordato sulla lapide in memoria dei Caduti del quartiere Trionfale situata ancor oggi in via Andrea Doria. Si presume che Alberto Canalini, potente e veloce, giocasse da difensore anche se, in quei tempi, i giocatori si alternavano nei diversi ruoli. Fu anche affidabile arbitro. Il [[19 ottobre]] [[1919]] la Lazio, in occasione della nuova inaugurazione dello [[Stadio Rondinella - Roma|stadio della Rondinella]], che durante il conflitto era stato trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto, vinto proprio dalla Società organizzatrice. Essendo deceduto senza lasciare eredi non è stato possibile reperire notizie dai familiari; qualche informazione aggiuntiva su questo valoroso pioniere potrà forse venire quando i pronipoti della parte di [[Canalini Giuseppe|Giuseppe]], Piera e Mauro Canalini, sistemeranno in forma organica il materiale in loro possesso. |
||
Versione delle 14:06, 2 gen 2013



Del pioniere Alberto Canalini si hanno scarsissime notizie. Dovrebbe essere nato nel 1882 a Roma e lo si ricorda come uno dei soci fondatori della Società Esperia, dai colori biancoverdi, nata in Prati in via Orazio 13, che fu assorbita dalla Società Podistica Lazio. Di mestiere falegname, aveva la bottega adiacente alla sede della Lazio, in Via Valadier dove lavorava con il fratello minore Giuseppe. Le prime notizie che si hanno risalgono al 2 ottobre 1905 quando gioca una partita tra due formazioni della Lazio che si incontravano tra loro per mancanza di avversari. Praticava moltissimi sport con ottimi risultati. Sappiamo inoltre che, grazie al suo mestiere, è colui che costruì le prime porte da calcio a Roma a Piazza d'Armi. Essendo, oltre che atleta, anche socio della Società, incoraggiò tanti giovani ad aderire alla società biancoceleste. Nel 1911 fu eletto consigliere sportivo nell'Assemblea Generale de 1 gennaio. Nel 1912 fu nominato vice magazziniere. Nel 1914 fu segretario della sezione Ciclismo. Questa sua opera di proselitismo permise un grande incremento dei tesserati. La sua vicenda sportiva si confonde spesso con quella di suo fratello Giuseppe, anch'esso socio della Lazio e che ritroviamo nella formazione biancoceleste in alcune partite del calcio pionieristico romano. Quando partì per la Prima Guerra Mondiale Alberto era sicuramente tesserato con la Società Lazio. Da questa guerra Alberto Canalini non fece ritorno perchè cadde eroicamente in combattimento a Jamiano sul Carso il 27 maggio 1917, come è ricordato sulla lapide in memoria dei Caduti del quartiere Trionfale situata ancor oggi in via Andrea Doria. Si presume che Alberto Canalini, potente e veloce, giocasse da difensore anche se, in quei tempi, i giocatori si alternavano nei diversi ruoli. Fu anche affidabile arbitro. Il 19 ottobre 1919 la Lazio, in occasione della nuova inaugurazione dello stadio della Rondinella, che durante il conflitto era stato trasformato in orto di guerra, organizzò un torneo in onore di Alberto, vinto proprio dalla Società organizzatrice. Essendo deceduto senza lasciare eredi non è stato possibile reperire notizie dai familiari; qualche informazione aggiuntiva su questo valoroso pioniere potrà forse venire quando i pronipoti della parte di Giuseppe, Piera e Mauro Canalini, sistemeranno in forma organica il materiale in loro possesso.