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[[1995/96|Stagione]]
Cent'anni fà la Lazio disputava la finale del primo [[Campionato]] organizzato a livello nazionale. La formazione biancoceleste, vincitrice del girone laziale, si ritrova in semifinale dove sconfigge le squadre di Livorno prima e Napoli successivamente. L'[[1 giugno]] [[1913]] si disputa la finale sul campo neutro di Genova contro la [[Pro Vercelli]], troppo forte per i biancocelesti, che vincono l'incontro con il risultato di 6-0.


{{datalink|10|settembre|1995}} - [[Campionato]] di [[Serie A]] [[1995/96]] - '''II giornata'''
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'''CAGLIARI:''' [[Fiori Valerio|Fiori]], [[Pancaro Giuseppe|Pancaro]], Villa, Firicano, [[Bonomi Mauro|Bonomi]], Pusceddu, Bressan (60' Dario Silva), [[Venturin Giorgio|Venturin]] (85' Sanna), Bisoli, Oliveira, [[Muzzi Roberto|Muzzi]] (72' Allegri). A disp.: Abate, Napoli. All. Trapattoni.
{{datalink|1|giugno|1913}} - '''[[Campionato Nazionale - Finale]]'''


'''LAZIO:''' [[Marchegiani Luca|Marchegiani]], [[Gottardi Guerino|Gottardi]], [[Favalli Giuseppe|Favalli]] (79' [[Bergodi Cristiano|Bergodi]]), [[Di Matteo Roberto|Di Matteo]], [[Negro Paolo|Negro]], [[Chamot Josè Antonio|Chamot]], [[Rambaudi Roberto|Rambaudi]], [[Fuser Diego|Fuser]] (70' [[Marcolin Dario|Marcolin]]), [[Boksic Alen|Boksic]], [[Winter Aron Mohamed|Winter]], [[Signori Giuseppe|Signori]]. A disp.: [[Orsi Fernando|Orsi]], [[Romano Alessandro|Romano]], [[Di Vaio Marco|Di Vaio]]. All. [[Zeman Zdenek|Zeman]].
'''PRO VERCELLI:''' Berra, Binaschi, Milano (II), Salvaneschi, Milano (I), Leone, Berardo, Tacchini, Fresia, Rampini, Corna.


'''Arbitro:''' Nicchi (Arezzo) - Guardalinee Garofalo e Fiori.
'''LAZIO:''' [[Gaslini Lorenzo|Gaslini]], [[Maranghi Carlo|Maranghi]], [[Levi (II) Mario|Levi (II)]], [[Faccani Augusto|Faccani]], [[Fioranti (I) Giuseppe|Fioranti]], [[Di Napoli (I) Mario|Di Napoli (I)]], [[Coraggio Amedeo|Coraggio]], [[Saraceni (I) Fernando|Saraceni (I)]], [[Consiglio Marcello|Consiglio]], [[Folpini Emilio|Folpini]], [[Corelli Corrado|Corelli]].


'''Arbitro:''' sig. Pippo (Genova).
'''Marcatori:''' 22' [[Signori Giuseppe|Signori]].


'''Note:''' ammonito [[Favalli Giuseppe|Favalli]].
'''Marcatori:''' nel primo tempo 8' Berardo, 38' Corna; nel secondo tempo 22' Milano (I), 25' Corna, 38' Corna, 41' Berardo.


'''Spettatori:'''
'''Note:''' giornata afosa con incombente pericolo di temporale.


'''Spettatori:''' pubblico discreto.


[[File:10set95Cagliari.jpg|thumb|left|180px|La formazione del Cagliari]]


La Lazio bissa il successo ottenuto contro il Piacenza nella prima giornata sconfiggendo, nella gara odierna, i rossoblù cagliaritani allenati da Giovanni Trapattoni. Per gli isolani si tratta della seconda sconfitta consecutiva che relega la formazione sarda ancora a zero punti in classifica.
[[Immagine:1giugno1913Formazione.jpg|thumb|left|180px|La formazione laziale <br> (dal sito: www.atletiederoi.it)]]
[[Immagine:provercla.jpg|thumb|right|180px|Da La Stampa del 2 giugno 1913 <br> parte I]]
[[Immagine:1giugno1913.jpg|thumb|left|180px|Dall'annuario della stagione]]
[[Immagine:provercla1.jpg|thumb|right|180px|Da "La Stampa" del 2 giugno 1913 <br> parte II]]


I biancocelesti vincono la partita dimostrando più concretezza, più robustezza e maggiore cinismo rispetto alla stagione scorsa. Il Cagliari si presenta in campo con marcature a uomo ([[Bonomi Mauro|Bonomi]] segue dappertutto [[Boksic Alen|Boksic]], Villa patisce oltremodo [[Signori Giuseppe|Signori]]), con il centrocampo con tre uomini di rottura (Bressan, [[Venturin Giorgio|Venturin]] e Bisoli) che però sono incapaci di rifornire adeguatamente gli attaccanti Oliveira e [[Muzzi Roberto|Muzzi]].
La Lazio è una squadra che racchiude in sè tutti gli elementi del successo. Ma il successo più notevole l'ha ottenuto riuscendo, con i suoi soli mezzi e con tutti giocatori indigeni, ad imporre il proprio dominio a tutte le squadre centrali e meridionali. La Lazio non aveva nessuna speranza di vincere contro i poderosi campioni vercellesi. Scontato l'elogio della [[Pro Vercelli]], ma il merito della conquista del titolo di [[Campione d'Italia|Campioni d'Italia]] va soprattutto ai suoi giocatori veterani. I piemontesi mancavano di Innocenti, Valle, Ara e Ferraro. All'8' la [[Pro Vercelli]] è già in vantaggio grazie ad una discesa di Milano (I) che passa a Corna e da questi la sfera giunge a Rampini che tira prontamente. Il portiere [[Gaslini Lorenzo|Gaslini]] para ma non trattiene il pallone che arriva sui piedi dell'accorrente Berardo che non ha nessuna difficoltà a segnare. La difesa laziale è assediata e si batte con valore. Il gioco diviene aspro e il pubblico, che simpatizza per i biancocelesti, applaude e incita.


Il secondo punto viene messo a segno al 38' quando [[Gaslini Lorenzo|Gaslini]] para un tiro di Rampini, ma, ancora una volta, non riesce a trattenere il pallone che giunge sui piedi di Corna che realizza. La Lazio reagisce e per poco [[Consiglio Marcello|Consiglio]], dopo un'azione individuale, non segna con un forte tiro rasoterra. Il secondo tempo è caratterizzato da un gioco vario e vivace. La [[Pro Vercelli]] si mantiene in difesa passivamente e la Lazio ne approfitta delineando precise e serrate azioni d'attacco grazie, soprattutto, alle iniziative ispirate da un irresistibile [[Maranghi Carlo|Maranghi]]. A centrocampo, invece, emerge la forte personalità di [[Faccani Augusto|Faccani]]. Il pubblico è sempre più impegnato ad incitare la Lazio. Dopo una rabbiosa mischia sotto la rete di Berra, solo la sfortuna ha impedito alla Lazio di dimezzare lo svantaggio. La [[Pro Vercelli]] si allarma e sposta il baricentro più in avanti. Tacchini s'impossessa del pallone a metà campo, fugge verso la porta laziale eludendo la rincorsa di [[Fioranti (I) Giuseppe|Fioranti]]. Giunto davanti a [[Gaslini Lorenzo|Gaslini]], l'arbitro fischia un fallo per un intervento di [[Fioranti (I) Giuseppe|Fioranti]] e assegna una punizione che Milano (I) trasforma in goal con un insidioso tiro rasoterra.


► [[Domenica 10 settembre 1995 - Cagliari, stadio Sant'Elia - Cagliari-Lazio 0-1|Clicca qui per continuare la lettura]]


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► [[Domenica 1 giugno 1913 - Genova - Pro Vercelli-Lazio 6-0|Clicca qui per continuare la lettura]]

[[File:LenziniAldo.jpg|thumb|left|180px|Aldo Lenzini]]

Costruttore, diventa consigliere il [[18 dicembre]] [[1972]].

Presidente dal [[10 settembre]] [[1980]], quando prende il posto del dimissionario fratello [[Lenzini Umberto|Umberto]] travolto, inconsapevolmente, dallo [[Calcioscommesse 1980|scandalo delle scommesse]] che ha visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in [[serie B]] per responsabilità oggettiva.

[[Rutolo Loreto|Loreto Rutolo]] è il vice e l'altro fratello [[Lenzini Angelo|Angelo]] è tra i consiglieri. In [[campionato]] la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella [[Serie B|serie cadetta]]. Il [[1981]] è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che per la prima volta fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del [[23 luglio]] [[1981]] che elegge [[Casoni Gian Chiarion|Gian Chiarion Casoni]] come presidente.


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Versione delle 09:26, 10 set 2013


Stagione

10 settembre 1995 - Campionato di Serie A 1995/96 - II giornata

CAGLIARI: Fiori, Pancaro, Villa, Firicano, Bonomi, Pusceddu, Bressan (60' Dario Silva), Venturin (85' Sanna), Bisoli, Oliveira, Muzzi (72' Allegri). A disp.: Abate, Napoli. All. Trapattoni.

LAZIO: Marchegiani, Gottardi, Favalli (79' Bergodi), Di Matteo, Negro, Chamot, Rambaudi, Fuser (70' Marcolin), Boksic, Winter, Signori. A disp.: Orsi, Romano, Di Vaio. All. Zeman.

Arbitro: Nicchi (Arezzo) - Guardalinee Garofalo e Fiori.

Marcatori: 22' Signori.

Note: ammonito Favalli.

Spettatori:


La formazione del Cagliari

La Lazio bissa il successo ottenuto contro il Piacenza nella prima giornata sconfiggendo, nella gara odierna, i rossoblù cagliaritani allenati da Giovanni Trapattoni. Per gli isolani si tratta della seconda sconfitta consecutiva che relega la formazione sarda ancora a zero punti in classifica.

I biancocelesti vincono la partita dimostrando più concretezza, più robustezza e maggiore cinismo rispetto alla stagione scorsa. Il Cagliari si presenta in campo con marcature a uomo (Bonomi segue dappertutto Boksic, Villa patisce oltremodo Signori), con il centrocampo con tre uomini di rottura (Bressan, Venturin e Bisoli) che però sono incapaci di rifornire adeguatamente gli attaccanti Oliveira e Muzzi.


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Aldo Lenzini

Costruttore, diventa consigliere il 18 dicembre 1972.

Presidente dal 10 settembre 1980, quando prende il posto del dimissionario fratello Umberto travolto, inconsapevolmente, dallo scandalo delle scommesse che ha visto alcuni giocatori biancocelesti pesantemente coinvolti e condannati dalla giustizia sportiva insieme alla Lazio che viene retrocessa in serie B per responsabilità oggettiva.

Loreto Rutolo è il vice e l'altro fratello Angelo è tra i consiglieri. In campionato la Lazio finisce quarta e per due punti resta nella serie cadetta. Il 1981 è un anno importante per il calcio in quanto il Parlamento disciplina i rapporti tra società e atleti tramite le norme raccolte nella legge n.91. Aldo Lenzini è impegnato anche a gestire il rapporto con gli sponsor che per la prima volta fanno il loro ingresso nel mondo del calcio. Aldo rimane in carica fino all'assemblea del 23 luglio 1981 che elegge Gian Chiarion Casoni come presidente.


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