Zangrilli Romano: differenze tra le versioni

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Si distinse soprattutto come atleta di corsa di fondo e marcia. In quest'ultima specialità fu campione d'Italia sui 30 km nel [[1905]] con il tempo di 3h 07' 17. Molto importante fu pure la vittoria del Giro di Firenze di marcia sulla distanza di km 11,470 il [[5 giugno]] [[1904]]. Ottenne anche il primato italiano di marcia sull'ora con km 11,470. Partecipò anche numerose marce sui 100 km piazzandosi sempre tra i primi.
Si distinse soprattutto come atleta di corsa di fondo e marcia. In quest'ultima specialità fu campione d'Italia sui 30 km nel [[1905]] con il tempo di 3h 07' 17. Molto importante fu pure la vittoria del Giro di Firenze di marcia sulla distanza di km 11,470 il [[5 giugno]] [[1904]]. Ottenne anche il primato italiano di marcia sull'ora con km 11,470. Partecipò anche numerose marce sui 100 km piazzandosi sempre tra i primi.
Insieme a [[Bigiarelli Luigi|Luigi Bigiarelli]], [[Pagliani Pericle|Pagliani]] e [[Balestrieri Arturo|Balestrieri]] diede lustro alla Lazio in Italia ed in Europa. Molto legato ai colori biancocelesti, si dedicò in modo limitato al calcio. Non mancava però di sostenere rumorosamente la squadra durante gli incontri e prendeva vigorosamente le difese dei giocatori biancocelesti più giovani, maltrattati dagli avversari. Da sempre molto attivo in ambito societario, fu vice segretario della società nel [[1905]]. Nel [[1901]] fondò insieme a [[Seghettini Bruto|Bruto Seghettini]], [[Golini Angelo|Angelo Golini]] ed altri l'[[Audace Roma|A.S. Audace]]. Divenuto allenatore di Podismo collaborò con periodici sportivi, ad esempio la "Lettura Sportiva", scrivendo sulle più moderne metodiche di allenamento. E' ricordato anche per il suo fare galante e mondano manifestato in ogni occasione. Morì, probabilmente suicida, nel [[1926]] (per altri nel [[1923]]) a Roma. A lui fu intitolata una sezione dell'Audax Podistico Italiano.
Insieme a [[Bigiarelli Luigi|Luigi Bigiarelli]], [[Pagliani Pericle|Pagliani]] e [[Balestrieri Arturo|Balestrieri]] diede lustro alla Lazio in Italia ed in Europa. Molto legato ai colori biancocelesti, si dedicò in modo limitato al calcio. Non mancava però di sostenere rumorosamente la squadra durante gli incontri e prendeva vigorosamente le difese dei giocatori biancocelesti più giovani, maltrattati dagli avversari. Da sempre molto attivo in ambito societario, fu vice segretario della società nel [[1905]]. Nel [[1901]] fondò insieme a [[Seghettini Bruto|Bruto Seghettini]], [[Golini Angelo|Angelo Golini]] ed altri l'[[Audace Roma|A.S. Audace]]. Divenuto allenatore di Podismo collaborò con periodici sportivi, ad esempio la "Lettura Sportiva", scrivendo sulle più moderne metodiche di allenamento. E' ricordato anche per il suo fare galante e mondano manifestato in ogni occasione. Morì, probabilmente suicida, nel [[1923]] (per altri nel [[1924]]) a Roma. A lui fu intitolata una sezione dell'Audax Podistico Italiano.


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Versione delle 10:57, 12 set 2014

Romano Zangrilli
Zangrilli a Parigi in una gara di corsa nel 1904

Podista, nuotatore e calciatore, nato a Roma (per altri Norma, per altri ancora Genzano) tra il 1883 e il 1886.

Si distinse soprattutto come atleta di corsa di fondo e marcia. In quest'ultima specialità fu campione d'Italia sui 30 km nel 1905 con il tempo di 3h 07' 17. Molto importante fu pure la vittoria del Giro di Firenze di marcia sulla distanza di km 11,470 il 5 giugno 1904. Ottenne anche il primato italiano di marcia sull'ora con km 11,470. Partecipò anche numerose marce sui 100 km piazzandosi sempre tra i primi. Insieme a Luigi Bigiarelli, Pagliani e Balestrieri diede lustro alla Lazio in Italia ed in Europa. Molto legato ai colori biancocelesti, si dedicò in modo limitato al calcio. Non mancava però di sostenere rumorosamente la squadra durante gli incontri e prendeva vigorosamente le difese dei giocatori biancocelesti più giovani, maltrattati dagli avversari. Da sempre molto attivo in ambito societario, fu vice segretario della società nel 1905. Nel 1901 fondò insieme a Bruto Seghettini, Angelo Golini ed altri l'A.S. Audace. Divenuto allenatore di Podismo collaborò con periodici sportivi, ad esempio la "Lettura Sportiva", scrivendo sulle più moderne metodiche di allenamento. E' ricordato anche per il suo fare galante e mondano manifestato in ogni occasione. Morì, probabilmente suicida, nel 1923 (per altri nel 1924) a Roma. A lui fu intitolata una sezione dell'Audax Podistico Italiano.





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