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[[Immagine:Bellagamba2.jpg|thumb|left|180px|Una curiosa foto di Massimo Bellagamba]]
[[Immagine:Brivio2.jpg|left|200px|thumb|Ernesto Brivio]]


==<font color=green> '''8 dicembre''' </font>==
==<font color=green> '''11 dicembre''' </font>==


===Massimo Bellagamba===
===Ernesto Brivio===


Nato a Milano nel [[1915]]. Tra i tanti personaggi che si sono incrociati con i destini della S.S. Lazio, Ernesto Brivio riveste un ruolo tra i più pittoreschi e anche inquietanti.
Portiere, nato Roma il [[24 giugno]] [[1939]], deceduto l'[[8 dicembre]] [[1998]].


Divenne presidente della società in circostanze tragicomiche nel [[1962]] quando il Commissario imposto dalla Lega, [[Giovannini Massimo|Massimo Giovannini]], in Assemblea generale, dichiarò che il debito della Lazio era di circa 500 milioni quando qualche giorno prima era risultato del doppio. Comunque il [[14 giugno]] [[Giovannini Massimo|Giovannini]] venne riconfermato Commissario per altri tre mesi dall'assemblea dei soci, ma la Lega respinse la proroga. A questo punto venne creata una diarchia transitoria composta da [[Giovannini Massimo|Giovannini]] e [[Miceli Angelo|Miceli]]. Il successivo Congresso venne svolto il [[27 settembre]] e, a sorpresa, fu eletto presidente il politico del M.S.I. Ernesto Brivio che era stato eletto nel Consiglio Comunale di Roma. Brivio, ex brigatista nero e braccio destro del dittatore cubano Fulgencio Batista, di mestiere faceva il produttore cinematografico ma la sua effettiva consistenza patrimoniale rimase sempre un mistero. In quel momento storico per la Lazio sembrò però una manna scesa dal cielo e fu accolto come un salvatore della patria biancoceleste.
Cresce nel vivaio della Lazio e nella stagione [[1956/57]] gioca nella squadra Ragazzi B. Dopo un anno in prestito al Siracusa torna alla base nella stagione [[1959/60]]. Scende in campo il [[27 giugno]] [[1960]] a Sedan nell'incontro di [[Coppa dell'Amicizia]] italo-francese [[Domenica 26 giugno 1960 - Sedan - Sedan-Lazio 2-4|Sedan-Lazio 2-4]], sostituendo nel secondo tempo [[Pezzullo Franco|Franco Pezzullo]].


► [[Bellagamba Massimo|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Brivio Ernesto|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[Immagine:Giustini.jpg|thumb|left|180px|Bruno Giustini]]
[[Image:Pistacchi2.jpg|thumb|left|200px|Mario Pistacchi]]


===Bruno Giustini===
===Mario Pistacchi===


Portiere, nato ad Affile (RM) il [[9 agosto]] [[1958]] e deceduto l'[[8 dicembre]] [[2013]].
Attaccante, nato a Roma il [[11 dicembre]] [[1932]].


Cresciuto nella società. Nel [[1951/52]] è ceduto in prestito al Foligno. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste a partire dal [[1953/54]].
Fa parte della Berretti nella stagione [[1976/77]] aggiudicandosi il titolo di [[Campione d'Italia]] di categoria. La stagione successiva gioca con la [[Primavera]]. In seguito milita nell'Aesernia e nel Sora. Appesi i guanti al chiodo rimane a Sora prima come allenatore della Juniores, poi come preparatore dei portieri, sedendo, in alcune occasioni, anche sulla panchina della prima squadra.
Nel [[1955]] viene ceduto al [[Palermo]]. In seguito gioca con la [[Reggiana]], Simmenthal Monza, [[Modena]] e [[Reggina]].
Muore prematuramente stroncato da un male incurabile.


► [[Giustini Bruno|Clicca qui per continuare la lettura]]
► [[Pistacchi Mario|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[File:giunt.jpg|thumb|left|200px|Guido Giunta nel 1933]]
[[image:pandolfi2.jpg|left|thumb|180px|Il nome di Pandolfi sul libro dei caduti del Comune di Roma]]


===Guido Giunta===
==<font color=green> '''7 dicembre''' </font>==


Nuotatore, nato a Pesaro e ivi deceduto l'[[11 dicembre]] [[1968]].
===Giovanni Pandolfi De Rinaldis===


Giunge alla Lazio nel [[1932]] dopo aver gareggiato con la Vis Nova Pesaro ed essersi messo in evidenza con un titolo nazionale tra gli Allievi e un'affermazione nel [[Campionato]] della Milizia. Specialista nello stile libero si applica sui 200, 400 e 1500 metri non disdegnando di partecipare alle prove di fondo. Nel [[1933]] è quarto sul Tevere sia nella Bissolati quanto nella Traversata; ai [[Campionato|Campionati]] Italiani è terzo sui 400 e secondo nelle staffette.
Podista, nato a Roma il [[24 marzo]] [[1888]] da Enrico e Fidanza Teresa. Discendente di una nobile famiglia originaria di Urbino.

Corse per la S.P. Lazio tra il [[1906]] e il [[1915]] anno in cui fu richiamato alle armi per lo scoppio della [[Prima Guerra Mondiale|prima guerra mondiale]]. Capitano nel 55° reggimento artiglieria da campagna.

► [[Pandolfi De Rinaldis Giovanni|Clicca qui per continuare la lettura]]


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[[File:DiSantoAldoPulcino.jpg|thumb|left|180px|Aldo Di Santo "pulcino" nel 1933]]
[[Immagine:Ravanelli.jpg|thumb|left|200px|Fabrizio Ravanelli]]


===Aldo Di Santo===
===Fabrizio Ravanelli===

Mediano, nato a Roma il [[7 dicembre]] [[1920]].

Fa parte della squadra dei pulcini che l'[[11 giugno]] [[1933]], [[Domenica 11 giugno 1933 - Vienna, stadio Prater - Wacker-Lazio 1-1|pareggia trionfalmente per 1 a 1]] a Vienna, contro i i fortissimi ragazzi del Wacker.

► [[Di Santo Aldo|Clicca qui per continuare la lettura]]

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[[Immagine:DiFraia.jpg|thumb|left|180px|Rino Di Fraia]]

===Rino Di Fraia===

Attaccante, nato a Sestri Levante (GE) il [[20 febbraio]] [[1932]], deceduto il [[7 dicembre]] [[2010]] dopo una delicata operazione al cuore.

Giocatore di proprietà del Rapallo, viene prima provato nel corso dell'amichevole Lazio-[[Chinotto Neri]] [[Mercoledì 20 febbraio 1952 - Roma, Stadio Torino - Lazio-Chinotto Neri 2-3|terminata 2-3]] del [[20 febbraio]] [[1952]] (il giorno del suo ventesimo compleanno) e poi acquistato per la stagione [[1952/53]]. Rimane in biancoceleste un anno, nel corso del quale conquista il titolo nazionale Cadetti, e poi è ceduto alla Carrarese. Con la Lazio colleziona 3 presenze in [[Campionato]].

► [[Di Fraia Rino|Clicca qui per continuare la lettura]]

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Attaccante, nato a Perugia l'[[11 dicembre]] [[1968]]. Soprannominato "Penna Bianca".
[[Image:mino_reitano.jpg|thumb|180px|left|Mino Reitano]]


Inizia la carriera nel [[1983]] nella squadra della sua città, il [[Perugia AC|Perugia]], in [[Serie C]], dove realizza 35 reti in tre stagioni (premio ''Guerin d'Oro'' per la stagione [[1987/88]] per la serie C2), prima di essere passare all'[[Avellino]], con cui colleziona 7 presenze in [[Serie B]] nel [[1989/90]] prima di passare in prestito alla [[Casertana]] e dalla stagione [[1990/91]] alla [[Reggiana]], in [[Serie B]], dove disputa due [[Campionato|campionati]], realizzando 24 reti. Nel [[1992/93]] arriva la svolta passando alla [[Juventus]] dove vince la [[Coppa UEFA]].
===Mino Reitano===
Nella stagione [[1994/95]] raggiunge l'apice della carriera: conquista [[scudetto]] e [[Coppa Italia]]. In una gara di [[Coppa UEFA]] segna 5 gol al CSKA Sofia. L'anno successivo vince la [[Champions League]] battendo l'[[Ajax]] nella finale disputata allo [[Stadio Olimpico - Roma|stadio Olimpico di Roma]].


► [[Ravanelli Fabrizio|Clicca qui per continuare la lettura]]
Cantante, nato a Fiumara (RC) il [[7 dicembre]] [[1944]], deceduto ad Agrate Brianza (MI) il [[27 gennaio]] [[2009]].


Trasferito giovanissimo in Germania, si era esibito, in un locale di Amburgo, sullo stesso palcoscenico insieme ad un gruppo che nel giro di pochi anni diventerà famoso in tutto il mondo: i Beatles. Nel [[1966]] il debutto al festival di Castrocaro, e l'anno successivo al Festival di Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, "Non prego per me". Nel [[1968]] arriva al primo posto della Hit Parade italiana con una sua composizione: "Avevo un cuore che ti amava tanto". Per otto anni ha partecipato a Canzonissima, la più importante manifestazione canora televisiva degli anni [[1970|'70]], giungendo sempre in finale e classificandosi ai primi posti.


► [[Reitano Mino|Clicca qui per continuare la lettura]]


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Versione delle 10:18, 11 dic 2014

Ernesto Brivio

11 dicembre

Ernesto Brivio

Nato a Milano nel 1915. Tra i tanti personaggi che si sono incrociati con i destini della S.S. Lazio, Ernesto Brivio riveste un ruolo tra i più pittoreschi e anche inquietanti.

Divenne presidente della società in circostanze tragicomiche nel 1962 quando il Commissario imposto dalla Lega, Massimo Giovannini, in Assemblea generale, dichiarò che il debito della Lazio era di circa 500 milioni quando qualche giorno prima era risultato del doppio. Comunque il 14 giugno Giovannini venne riconfermato Commissario per altri tre mesi dall'assemblea dei soci, ma la Lega respinse la proroga. A questo punto venne creata una diarchia transitoria composta da Giovannini e Miceli. Il successivo Congresso venne svolto il 27 settembre e, a sorpresa, fu eletto presidente il politico del M.S.I. Ernesto Brivio che era stato eletto nel Consiglio Comunale di Roma. Brivio, ex brigatista nero e braccio destro del dittatore cubano Fulgencio Batista, di mestiere faceva il produttore cinematografico ma la sua effettiva consistenza patrimoniale rimase sempre un mistero. In quel momento storico per la Lazio sembrò però una manna scesa dal cielo e fu accolto come un salvatore della patria biancoceleste.

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Mario Pistacchi

Mario Pistacchi

Attaccante, nato a Roma il 11 dicembre 1932.

Cresciuto nella società. Nel 1951/52 è ceduto in prestito al Foligno. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste a partire dal 1953/54. Nel 1955 viene ceduto al Palermo. In seguito gioca con la Reggiana, Simmenthal Monza, Modena e Reggina.

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Guido Giunta nel 1933

Guido Giunta

Nuotatore, nato a Pesaro e ivi deceduto l'11 dicembre 1968.

Giunge alla Lazio nel 1932 dopo aver gareggiato con la Vis Nova Pesaro ed essersi messo in evidenza con un titolo nazionale tra gli Allievi e un'affermazione nel Campionato della Milizia. Specialista nello stile libero si applica sui 200, 400 e 1500 metri non disdegnando di partecipare alle prove di fondo. Nel 1933 è quarto sul Tevere sia nella Bissolati quanto nella Traversata; ai Campionati Italiani è terzo sui 400 e secondo nelle staffette.



Fabrizio Ravanelli

Fabrizio Ravanelli

Attaccante, nato a Perugia l'11 dicembre 1968. Soprannominato "Penna Bianca".

Inizia la carriera nel 1983 nella squadra della sua città, il Perugia, in Serie C, dove realizza 35 reti in tre stagioni (premio Guerin d'Oro per la stagione 1987/88 per la serie C2), prima di essere passare all'Avellino, con cui colleziona 7 presenze in Serie B nel 1989/90 prima di passare in prestito alla Casertana e dalla stagione 1990/91 alla Reggiana, in Serie B, dove disputa due campionati, realizzando 24 reti. Nel 1992/93 arriva la svolta passando alla Juventus dove vince la Coppa UEFA. Nella stagione 1994/95 raggiunge l'apice della carriera: conquista scudetto e Coppa Italia. In una gara di Coppa UEFA segna 5 gol al CSKA Sofia. L'anno successivo vince la Coppa dei Campioni - Champions League battendo l'Ajax nella finale disputata allo stadio Olimpico di Roma.

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