Zoppi (II) Attilio: differenze tra le versioni
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[[File:Capitani1912-13.jpg|thumb|right|200px|I capitani e vice-capitani del 1912/13 (da "Il Messaggero")]] |
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[[File:Zoppi Attilio morte.jpg|thumb|left|200px|Il necrologio apparso sul Il Tempo]] |
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[[File:gu_giugno1939.jpg|thumb|right|200px|Dalla Gazzetta Ufficiale: La nomina a Cavaliere del Maggiore Attilio Zoppi]] |
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Difensore. Nato a Roma il [[25 settembre]] [[1895]]. Deceduto a Roma il [[1 marzo]] [[1977]]. Alto 1,66 cm, torace 0,84 capelli neri occhi celesti. Figlio di Giuseppe e Carolina Soavi. Appare nella seconda squadra della Lazio nel [[1911]]. Nel [[1912]] gioca alcune partite da titolare. Nel [[1912/13]] viene eletto vice-capitano della Lazio II. Era anche un forte corridore velocista biancoceleste. In quegli anni la Lazio rafforza il suo predominio sulle squadre romane. Nell'autunno del [[1914]] è ancora nell'orbita della prima squadra. Lo scoppio della guerra e la sua partenza per il fronte prima come Allievo Ufficiale del 13° Artiglieria e poi Tenente Pilota, pongono fine, a circa vent'anni, alla sua promettentissima carriera calcistica. Nel [[1920]] riprende a giocare nei ranghi del Vittoria, ma senza particolare successo. Nel [[1922]] è nella Virtus. Durante la guerra, partì per il fronte come sottotenente di complimento nell'arma dell'artiglieria ed assegnato al 3 regg. artiglieria da campagna. Dopodiché passò all'aviazione e meritò la Medaglia di Bronzo con questa motivazione: "Su apparecchi e percorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva con altri a raggiungere le Bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, [[4 ottobre]] [[1917]]." |
Difensore. Nato a Roma il [[25 settembre]] [[1895]]. Deceduto a Roma il [[1 marzo]] [[1977]]. Alto 1,66 cm, torace 0,84 capelli neri occhi celesti. Figlio di Giuseppe e Carolina Soavi. Appare nella seconda squadra della Lazio nel [[1911]]. Nel [[1912]] gioca alcune partite da titolare. Nel [[1912/13]] viene eletto vice-capitano della Lazio II. Era anche un forte corridore velocista biancoceleste. In quegli anni la Lazio rafforza il suo predominio sulle squadre romane. Nell'autunno del [[1914]] è ancora nell'orbita della prima squadra. Lo scoppio della guerra e la sua partenza per il fronte prima come Allievo Ufficiale del 13° Artiglieria e poi Tenente Pilota, pongono fine, a circa vent'anni, alla sua promettentissima carriera calcistica. Nel [[1920]] riprende a giocare nei ranghi del Vittoria, ma senza particolare successo. Nel [[1922]] è nella Virtus. Durante la guerra, partì per il fronte come sottotenente di complimento nell'arma dell'artiglieria ed assegnato al 3 regg. artiglieria da campagna. Dopodiché passò all'aviazione e meritò la Medaglia di Bronzo con questa motivazione: "Su apparecchi e percorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva con altri a raggiungere le Bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, [[4 ottobre]] [[1917]]." |
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Versione delle 19:58, 26 ago 2018






Difensore. Nato a Roma il 25 settembre 1895. Deceduto a Roma il 1 marzo 1977. Alto 1,66 cm, torace 0,84 capelli neri occhi celesti. Figlio di Giuseppe e Carolina Soavi. Appare nella seconda squadra della Lazio nel 1911. Nel 1912 gioca alcune partite da titolare. Nel 1912/13 viene eletto vice-capitano della Lazio II. Era anche un forte corridore velocista biancoceleste. In quegli anni la Lazio rafforza il suo predominio sulle squadre romane. Nell'autunno del 1914 è ancora nell'orbita della prima squadra. Lo scoppio della guerra e la sua partenza per il fronte prima come Allievo Ufficiale del 13° Artiglieria e poi Tenente Pilota, pongono fine, a circa vent'anni, alla sua promettentissima carriera calcistica. Nel 1920 riprende a giocare nei ranghi del Vittoria, ma senza particolare successo. Nel 1922 è nella Virtus. Durante la guerra, partì per il fronte come sottotenente di complimento nell'arma dell'artiglieria ed assegnato al 3 regg. artiglieria da campagna. Dopodiché passò all'aviazione e meritò la Medaglia di Bronzo con questa motivazione: "Su apparecchi e percorrendo un lungo tratto di mare aperto, in condizioni avverse, riusciva con altri a raggiungere le Bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4 ottobre 1917." Arrivò fino al grado di Generale d'aereonautica.