Colucci Paolo: differenze tra le versioni

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[[Image:Colucci giornale.jpg|thumb|left|300px|Il giudizio del Littoriale sul giovane portiere Colucci che difese la porta biancoceleste nel vittorioso campionato ragazzi del [[1944]]]]
[[Image:Colucci giornale.jpg|thumb|left|300px|Il giudizio del Littoriale sul giovane portiere Colucci che difese la porta biancoceleste nel vittorioso campionato ragazzi del [[1944]]]]


Portiere, nato a Roma il [[29 marzo]] [[1926]]. Cresciuto nel vivaio biancoceleste, entrò nell'orbita della prima squadra all'età di 17 anni fortemente voluto da [[Canestri Dino|Dino Canestri]] e pur seguitando a giocare molte partite a livello giovanile. Giocò 1 partita nel campionato [[1946/47]] contro il [[Livorno|Livorno]]. Chiuso da portieri fortissimi come [[Gradella Uber|Gradella]] e [[Giubilo Corrado|Giubilo]] non ebbe occasione di mettersi in mostra e fu ceduto in prestito. Riscattò il cartellino e si accasò con il [[Latina|Latina]] in [[serie C]]. In seguito militò nei dilettanti dell'Umanitas e qui subì la rottura dei legamenti nel [[1953]] che lo costrinse a lasciare il calcio. Ancor oggi segue le vicende laziali con amore e competenza. E' segretario dell'Associazione Vecchie Glorie di [[Roma AS|Roma]] e Lazio.
Portiere, nato a Roma il [[29 marzo]] [[1926]]. Cresciuto nel vivaio biancoceleste, entrò nell'orbita della prima squadra all'età di 17 anni fortemente voluto da [[Canestri Dino|Dino Canestri]] e pur seguitando a giocare molte partite a livello giovanile. Nel [[1945/46]] fu ceduto in prestito all'Almas con cui vinse il Campionato di Prima Divisione. In un'amichevole Lazio-Almas il nuovo tecnico biancoceleste [[Cargnelli Tony|Cargnelli]] lo notò e lo rivolle a disposizione per la stagione successiva, [[1946/47]]. Giocò una partita contro il [[Livorno|Livorno]] ma, chiuso da portieri fortissimi come [[Gradella Uber|Gradella]] e [[Giubilo Corrado|Giubilo]], non ebbe occasione di mettersi in mostra e fu ceduto in prestito. Riscattò il cartellino e si accasò con il [[Latina|Latina]] in [[serie C]]. Tornò in prestito alla Lazio nel [[1949/50]], poi passò all'ATAC e in seguito, nel [[1950/51]], militò nei dilettanti dell'Umanitas e qui subì la rottura dei legamenti nel [[1953]] che lo costrinse a lasciare il calcio giocato, anche se formò una squadra con i dipendenti dell'INAIL suoi colleghi di lavoro. Andato in pensione, nel [[1986]] ha iniziato ad allenare i giovani portieri nel Centro Sportivo Cristoforo Colombo a Roma, attività che ha portato avanti per 18 anni lavorando assieme al suo ex compagno di squadra [[Spurio Renato|Renato Spurio]]. Ancor oggi segue le vicende laziali con amore e competenza. E' presidente e segretario dell'Associazione Vecchie Glorie di [[Roma AS|Roma]] e Lazio e non manca mai di festeggiare le ricorrenze e di mantenere vivo il ricordo, con manifestazioni sportive di ogni tipo, dei tanti giocatori che hanno fatto la storia di queste società.


[[Image:Colucci_Paolo.jpg|thumb|right|200px|Colucci era il portiere della squadra "Ragazzi" della Lazio che battè la [[Roma AS|Roma]] nel Maggio '44 nella finale che permise ai biancocelesti di laurearsi Campioni romani.]]
[[Image:Colucci_Paolo.jpg|thumb|right|200px|Colucci era il portiere della squadra "Ragazzi" della Lazio che battè la [[Roma AS|Roma]] nel Maggio '44 nella finale che permise ai biancocelesti di laurearsi Campioni romani.]]

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Colucci in un Lazio-Alba categoria Ragazzi nel Marzo 1944.
Il giudizio del Littoriale sul giovane portiere Colucci che difese la porta biancoceleste nel vittorioso campionato ragazzi del 1944

Portiere, nato a Roma il 29 marzo 1926. Cresciuto nel vivaio biancoceleste, entrò nell'orbita della prima squadra all'età di 17 anni fortemente voluto da Dino Canestri e pur seguitando a giocare molte partite a livello giovanile. Nel 1945/46 fu ceduto in prestito all'Almas con cui vinse il Campionato di Prima Divisione. In un'amichevole Lazio-Almas il nuovo tecnico biancoceleste Cargnelli lo notò e lo rivolle a disposizione per la stagione successiva, 1946/47. Giocò una partita contro il Livorno ma, chiuso da portieri fortissimi come Gradella e Giubilo, non ebbe occasione di mettersi in mostra e fu ceduto in prestito. Riscattò il cartellino e si accasò con il Latina in serie C. Tornò in prestito alla Lazio nel 1949/50, poi passò all'ATAC e in seguito, nel 1950/51, militò nei dilettanti dell'Umanitas e qui subì la rottura dei legamenti nel 1953 che lo costrinse a lasciare il calcio giocato, anche se formò una squadra con i dipendenti dell'INAIL suoi colleghi di lavoro. Andato in pensione, nel 1986 ha iniziato ad allenare i giovani portieri nel Centro Sportivo Cristoforo Colombo a Roma, attività che ha portato avanti per 18 anni lavorando assieme al suo ex compagno di squadra Renato Spurio. Ancor oggi segue le vicende laziali con amore e competenza. E' presidente e segretario dell'Associazione Vecchie Glorie di Roma e Lazio e non manca mai di festeggiare le ricorrenze e di mantenere vivo il ricordo, con manifestazioni sportive di ogni tipo, dei tanti giocatori che hanno fatto la storia di queste società.

Colucci era il portiere della squadra "Ragazzi" della Lazio che battè la Roma nel Maggio '44 nella finale che permise ai biancocelesti di laurearsi Campioni romani.