Dagianti Vittorio: differenze tra le versioni

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File:DagiantiFigurina.jpg|Una figurina di Dagianti
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Immagine:Dagianti.jpg|Dagianti è il primo a sinistra con il numero 8. La partita è Inter-Lazio (1-1) del [[23 febbraio]] [[1941]].
Immagine:Dagianti.jpg|Dagianti è il primo a sinistra con il numero 8. La partita è Inter-Lazio (1-1) del [[23 febbraio]] [[1941]].
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File:dag.jpg|Il sotterfugio cui ricorse la Roma per acquistare Dagianti
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File:DagiantiFigurinaNapoli.jpg|Una figurina di Dagianti con la maglia del Napoli
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Versione delle 13:36, 16 gen 2024

Vittorio Dagianti

Centrocampista, nato a Roma il 10 maggio 1919. Deceduto a Teramo il 4 giugno 1994. Riportato spesso ed erroneamente come Daggianti.

Cresciuto nella società Lazio, con la quale vinse il Campionato Federale Romano Ragazzi nella stagione 1934/35. Soprannominato dai compagni "il pirolo". Disputa 3 stagioni in maglia biancoceleste a partire dal 1939. Passa poi alla Roma AS, con la quale sarà protagonista di un episodio controverso. In una partita di Coppa Italia a Torino contro i granata, il guardalinee Masseroni, in una rissa scoppiata in campo, viene colpito con un calcio allo stomaco. L'arbitro accuserà Amadei, che verrà prima squalificato a vita e poi amnistiato. In realtà il vero colpevole era proprio Dagianti. Nel 1946/47 passa alla Salernitana con cui disputa 3 stagioni prima di trasferirsi al Napoli nel 1949/50. Chiude la carriera da calciatore con il Chieti nel 1951/52. Nel 1956/57 gioca con la Squibb.

Come allenatore guida la Stefer, con la quale vince il premio "Il Seminatore d'Oro" per la Lega Dilettanti, per la stagione 1971/72, e l'ALMAS.

Con la Lazio colleziona 25 presenze e 4 reti in Campionato e 3 presenze e 1 rete in Coppa Italia.







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