Coppa dei Campioni - Champions League: differenze tra le versioni
| Riga 27: | Riga 27: | ||
[[Immagine:cdc70a.jpg|right|thumb|200px|Il biglietto della finale 1973]][[Immagine:cdc70b.jpg|left|thumb|200px|Johann Cruijff con il Barcelona]] |
[[Immagine:cdc70a.jpg|right|thumb|200px|Il biglietto della finale 1973]][[Immagine:cdc70b.jpg|left|thumb|200px|Johann Cruijff con il Barcelona]] |
||
[[Immagine:cdc70c.jpg|right|thumb|200px||Il saint Etienne finalista nel 1976]][[Immagine:cdc70d.jpg|left|thumb|200px|]] |
[[Immagine:cdc70c.jpg|right|thumb|200px||Il saint Etienne finalista nel 1976]][[Immagine:cdc70d.jpg|left|thumb|200px|Una gara di Coppa dell'Ajax del 1972]] |
||
Gli anni settanta portano una rivoluzione tattica che farà epoca e che comincierà proprio in coppa dei Campioni: il calcio totale nato nell'Ajax di Amsterdam. Ad ogni modo, i lancieri non sono stati la prima squadra olandese a vincere il prestigioso trofeo: nella finale del [[1970]] infatti vinse il [[Feyenoord Rotterdam]] sul [[Celtic]] dopo i tempi supplementari. Fu la prima di 4 vittorie ''made in Nederland'' consecutive, e le successive tre portano il nome dell'Ajax di Neeskens, Cruijff, Suurbier, e Muhren, che guidarono la squadra di Amsterdam nelle vittorie contro i greci del Panathinaikos (2-0 nel [[1971]], sull' Inter, sempre per 2-0 nel [[1972]] e l'anno seguente, a Belgrado, 1-0 sulla [[Juventus FC|Juventus]]. |
Gli anni settanta portano una rivoluzione tattica che farà epoca e che comincierà proprio in coppa dei Campioni: il calcio totale nato nell'Ajax di Amsterdam. Ad ogni modo, i lancieri non sono stati la prima squadra olandese a vincere il prestigioso trofeo: nella finale del [[1970]] infatti vinse il [[Feyenoord Rotterdam]] sul [[Celtic]] dopo i tempi supplementari. Fu la prima di 4 vittorie ''made in Nederland'' consecutive, e le successive tre portano il nome dell'Ajax di Neeskens, Cruijff, Suurbier, e Muhren, che guidarono la squadra di Amsterdam nelle vittorie contro i greci del Panathinaikos (2-0 nel [[1971]], sull' Inter, sempre per 2-0 nel [[1972]] e l'anno seguente, a Belgrado, 1-0 sulla [[Juventus FC|Juventus]]. |
||
Versione delle 22:53, 15 mar 2009
La storia
Dal 1955 alla fine degli anni sessanta



La principale competizione europea per squadre di club è stata inaugurata un mese dopo il primo Congresso UEFA, tenutosi a Vienna il 2 marzo 1955. L'idea partì dal quotidiano sportivo francese L’Equipe, nella figura del suo direttore Gabriel Hanot, che spingeva per un torneo europeo dedicato alle squadre di club. Hanot, insieme al collega Jacques Ferran, ideò un torneo con incontri da disputare il mercoledì in notturna,al fine di non intralciare lo svolgimento dei campionati nazionali.
Agli albori il torneo non era riservato ai campioni nazionali, ma vi partecipavano, su invito, le squadre più importanti e blasonate. I rappresentanti di 16 club furono invitati ad una riunione il 2 e 3 aprile 1955 e approvarono all'unanimità le regole proposte da L'Equipe. Il primo incontro in assoluto della nuova competizione, terminato 3-3, fu giocato a Lisbona tra Sporting Clube de Portugal e il FK Partizan Beograd. Il Real Madrid si aggiudicò la prima edizione della coppa dopo avere eliminato Saarbrucken e Rapid Wien, e battendo i francesi del Reims nella finale di Parigi. In quella gara la squadra transalpina passò in vantaggio due volte e fu sempre raggiunta, ma alla fine Héctor Rial segnò il gol del definitivo 3-2 che consacrò i merengues. Nella edizione del 1956 i clubs furono 22; il Real bissò la vittoria, stavolta a Madrid, contro la Fiorentina. Ci vollero 70 minuti agli spagnoli per vincere grazie ad un rigore di Di Stefano e il raddoppio di Gento che decretò il 2-0 finale.
La terza edizione fu quella 1957/58 e la Federazione Inglese, prima d'ora assente al torneo, decise di prendervi parte con il Manchester United. Il Torneo lo rivinse ancora il Real Madrid battendo il Milan, a Bruxelles per 2-1 dopo i supplementari. Lo United fu eliminato in semifinale dal Milan, ma dopo il disastro aereo di Monaco, in cui otto suoi giocatori perirono e altri rimasero seriamente feriti, gli Inglesi non poterono fare meglio. Anche le edizioni del 1959 e del 1960 furono vinte dal Real , la prima contro il Reims, e la seconda battendo per 7-3 l' Eintrach Francoforte. La squadra spagnola del Real Madrid si dimostrò imbattibile vincendo le prime cinque edizioni e facendo registrare uno strapotere su tutti i campi in cui giocò grazie ad una squadra di autentici fuoriclasse fra cui, su tutti, Alfredo Di Stefano.
Nell'edizione 1960/61 il Real fu eliminato dal Barcelona. I catalani raggiunsero la finale ma la persero contro i portoghesi del Benfica che vinsero a Berna per 3-2 dopo una bellissima gara. I portoghesi si ripeterono anche l'anno seguente battendo 5-3, con doppietta di Eusebio, il Real Madrid. Nel 1963, arrivò la prima vittoria italiana: allo stadio Wembley, il Milan di Rivera, Altafini e Trapattoni, battè il Benfica per 2-1 con Altafini che risultò capocannoniere della competizione con 14 gol. Dopo il Milan, venne il turno dell'Inter che vinse 3-1 nella finale di Vienna con il Real Madrid e nel 1965, nel proprio stadio di San Siro, battendo il Benfica 1-0 sotto una pioggia battente. Nel 1966, il Real Madrid sconfisse a Bruxelles il Partizan Belgrado per 2-1 vincendo la sua sesta coppa.
Nel 1967 sono i giovani scozzesi del Celtic a vincere la Coppa Campioni a Lisbona, battendo l'Inter per 2-1. È la prima vittoria britannica, seguita un anno dopo dal Manchester United, che battè il Benfica dopo i supplementari per 4-1.
Il Milan rivinse nel 1969, battendo 4-1 in finale l'Ajax di Amsterdam.
Gli anni settanta




Gli anni settanta portano una rivoluzione tattica che farà epoca e che comincierà proprio in coppa dei Campioni: il calcio totale nato nell'Ajax di Amsterdam. Ad ogni modo, i lancieri non sono stati la prima squadra olandese a vincere il prestigioso trofeo: nella finale del 1970 infatti vinse il Feyenoord Rotterdam sul Celtic FC dopo i tempi supplementari. Fu la prima di 4 vittorie made in Nederland consecutive, e le successive tre portano il nome dell'Ajax di Neeskens, Cruijff, Suurbier, e Muhren, che guidarono la squadra di Amsterdam nelle vittorie contro i greci del Panathinaikos (2-0 nel 1971, sull' Inter, sempre per 2-0 nel 1972 e l'anno seguente, a Belgrado, 1-0 sulla Juventus.
Dopo la tripletta dell'Ajax, arriva quella del Bayern Monaco di Beckenbauer, che vinse 4-0 nella ripetizione sull'Atletico Madrid, nel 1974 poi 2-0 sul Leeds United nel 1975 e l'anno seguente 1-0 sui sorprendenti francesi del Saint Etienne. Nella stagione 1974/75 l'Italia, per la prima volta, non fu rappresentata da nessuna squadra, perchè la Lazio, Campione d'Italia, l'anno precedente era stata squalificata per le intemperanze del suo pubblico e di alcuni sui giocatori nella gara contro l'Ipswich Town, di Coppa UEFA dell'anno precedente. Squalifica di due anni, poi ridotta ad uno.
Il Liverpool vinse la Coppa 1977 in una finale giocata a Roma, e vinta 3-1 contro il Borussia Moenchengladbach. L'anno seguente il Liverpool si ripeté a Wembley sconfiggendo i belgi del Bruges. Il Liverpool prese parte anche all'edizione [[1978/79]+ come detentrice, ma uscì al primo turno per mano dei connazionali del Nottingham Forest, squadra che fino a pochi anni prima militava nella seconda divisione, ma che era in continua ascesa arrivando a dominare il calcio inglese vincendo il campionato da neopromossi I ragazzi di Trevor Francis, batterono in finale la sorpresa svedese del Malmoe e vinsero l'edizione del 1979 tra lo stupore e l'ammirazione di tutto il mondo del calcio.
Gli anni ottanta e la tragedia dell'Heysel



Il Nottingham rivinse partecipando come detentore, anche l'anno successivo battendo per 1-0 l'Amburgo. Ancora il Liverpool nel 1981, poi nel 1982 è il turno dell'Aston Villa. La parentesi Amburgo nel 1983 è una sorpresa, 1-0 contro la favorita Juventus nella finale giocata ad Atene. Nel 1984 è ancora il Liverpool ad aggiudicarsi la coppa battendo il 30 maggio, la favorita Roma, che giocava la finale nel proprio stadio. Fu una partita decisa ai rigori dopo che i supplementari si chiusero sull'1-1. I rigori sbagliati dai campioni del mondo giallorossi Graziani e Conti portarono un'immensa delusione nei tifosi giallorossi, che videro alzare il trofeo dai loro avversari.
La finale del 1985 sarà per sempre ricordata non per il risultato finale, ma per la tragedia accaduta nello stadio di Bruxelles: una carica di Holligans inglesi fece ammassare i tifosi juventini contro un muretto divisorio che cadde e 35 persone in stragrande maggioranza italiani morirono. I bianconeri vinsero una coppa triste e i club inglesi vennero tutti squalificati ed esclusi dalle competizioni europee a tempo indeterminato.
Il provvedimento dell'UEFA provocò una rivoluzione nello scenario della Coppa dei Campioni, infatti nel 1986 vinse a sorpresa la Rumena Steaua Bucarest che battè il quotato Barcellona. Eroe della serata il portiere rumeno, Helmut Duckadam: che parò tuti i rigori degli spagnoli. Un anno dopo fu il Porto la sorpresa, battendo 2-1 il favoritissimo Bayern.
Il PSV Eindhoven nel 1988 divenne la terza squadra olandese a vincere la coppa, battendo il Benfica ai rigori. La Steaua ci riprovò nel 1989, ma il Milan del trio olandese Gullit-van Basten-Rijkaard era troppo forte: 4-0.
Gli anni novanta con la nascita della Champions League e l' esordio della Lazio



Il Milan vinse anche la Coppa nell'edizione del 1990, stavolta contro il Benfica, 1-0 con gol di Rijkaard.
Dopo la Steaua, la coppa andò di nuovo nell'Europa dell'Est grazie alla Stella Rossa Belgrado di Belgrado, che vinse nel 1991 dopo i rigori battendo i francesi dell' Olympique Marseille. L'anno successivo , finalmente il Barcelona riuscì a diventare Campione d'Europa, sconfiggendo 1-0 la fortissima Sampdoria con una punizione di Ronald Koeman. Quell'anno cambiò la formula del torneo, con due gruppi di 4 squadre che sostituirono quarti di finale e semifinali. Nel 1992/93, la competizione cambiò nome in UEFA Champions League. L'Olympique Marseille vinse la finale sul Milan. Altro cambio di format nel 1994, dopo la fase a gironi si giocò una semifinale con partita unica in casa della prima del girone contro la seconda dell'altro girone. Il Milan vinse 4-0 la finale di Atene sul Barcellona, ma l'anno seguente si piegò davanti al risorto Ajax che vinse 1-0 grazie a un gol di Patrick Kluivert. Nel 1996 altro cambio di formula: turno preliminare, quattro gironi, poi fase a eliminazione diretta dai quarti di finale. L'Ajax provò a ripetersi ma perse il titolo a Roma il 22 maggio ai rigori, sconfitti dalla Juventus. Nel frattempo, dal 1997/98 i gruppi diventarono sei, e furono ammesse in Champions League le seconde classificate degli otto campionati più importanti. I bianconeri nei due anni successivi arrivarono di nuovo in finale, ma furono sconfitti nel 1997 a Monaco contro il Borussia Dortmund per 3-1, e nel 1998 1-0 contro il Real Madrid, che tornò alla vittoria 32 anni dopo. Il Millennio terminò con un incredibile vittoria del Manchester United : i Red Devils perdevano al 90' quando Sheringham e Solskjaer segnarono durante il recupero contro il Bayern Munchen. Nell'edizione del 1999/00 fa il suo esordio la Lazio, e si comporta molto bene passando il primo ed il secondo turno fatto a gironi, ma uscendo ai quarti di finale il match contro il Valencia FC per 5-2 pur vincendo il ritorno per 1-0.
La coppa nel XXI secolo




La Champions League nel 2000 fu vinta dal Real Madrid, vincitrice sul Valencia. Tre squadre spagnole in semifinale quell'anno, stessa cosa accaduta nel 2003 con tre italiane e nel 2005 e 2006 con tre inglesi. Il Valencia perse ancora la finale nel 2001 a Milano, ai rigori contro il Bayern. Il Madrid vinse nel 2002 la sua nona Champions League. Nel 2000/01 la Lazio partecipa per la seconda volta, ma superto il primo turno, nel secondo viene eliminata. L'anno seguente, dopo aver passato il turno preliminare eliminando il FC Kopenaghen viene eliminata nel primo girone. L' 11 settembre 2001 poche ore dopo la tragedia del'attentato alle Twins Towers di New York, fu costretta dall'Uefa a giocare perdendo ad Istanbul per 1-0 contro il Galatasaray in un clima tutt'altro che felice. Il giorno dopo verranno sospese tutte le gare, ma ormai la lazio ha già giocato.
Dopo un torneo di Champions League 2003 con una finale tutta italiana a Manchester (vinta dal Milan ai rigori), nel 2003/04 scomparve la seconda fase a gironi, sostituita dagli ottavi di finale. Porto-Monaco fu una finale a sorpresa, vinta dai portoghesi allenati da José Mourinho. Maniche, Ricardo Carvalho, Deco erano le stelle nascenti della rivelazione portoghese. Nel 2005 ci fu una finale thrilling: il Milan andò al riposo in vantaggio 3-0, ma il Liverpool pareggiò nella ripresa e vinse la coppa ai rigori. La vittoria in rimonta del Barcellona sull'Arsenal fu decisa dal gol di un difensore, il brasiliano Juliano Belletti. Poi, nel 2007, il Milan si riprese la rivincita sul Liverpool: 2-1, ad Atene. Clamorosa in questa stagione, la sconfitta subita dalla Roma all' Old Trafford Stadium, che subisce 7 reti nei quarti di finale in una serata da tregenda, subendo uno dei passivi più duri subiti da una squadra italiana in questa competizioni. La Champions League 2007/08 fu dominata dalle squadre della Premier League inglese. Liverpool, Manchester United e Chelsea sconfissero avversari come Roma e Barcelona per arrivare alle semifinali della competizione.
Nella finale dello Stadio Luzniki di Mosca, Manchester United e Chelsea si affrontarono per il trono d'Europa. Dopo 90 minuti di gioco la partita terminò 1-1, e si andò ai rigori. Il capitano del Chelsea John Terry sbagliò il rigore decisivo scivolando nella rincorsa, poi si andò ad oltranza, finché Giggs segnò e Anelka sbagliò, dando la coppa allo United.