D'Amato Vito: differenze tra le versioni

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Cresciuto nel Gallipoli, arriva alla Lazio nel [[1963/64]]. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste.
Cresciuto nel Gallipoli, arriva alla Lazio nel [[1963/64]]. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste.

Esordisce in serie A il 20 dicembre 1964 in [[20 dicembre 1964 - Genova, - Sampdoria-Lazio 0-0|Sampdoria-Lazio 0-0]].



Resta nella memoria e nel cuore dei tifosi per il goal vincente nel derby [[Domenica, 10 ottobre 1965 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-1|Roma-Lazio 0-1]] del 10 ottobre 1965 e l'anno successivo, il 18 dicembre 1966, per quello contro l'Inter Campione d'Italia di Helenio Herrera, [[18 dicembre 1966 - Roma, - Lazio-Inter 1-0|Lazio-Inter 1-0]]
Resta nella memoria e nel cuore dei tifosi per il goal vincente nel derby [[Domenica, 10 ottobre 1965 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 0-1|Roma-Lazio 0-1]] del 10 ottobre 1965 e l'anno successivo, il 18 dicembre 1966, per quello contro l'Inter Campione d'Italia di Helenio Herrera, [[18 dicembre 1966 - Roma, - Lazio-Inter 1-0|Lazio-Inter 1-0]]

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Vito D'Amato

Attaccante, nato a Gallipoli (LE) il 27 luglio 1944.

Cresciuto nel Gallipoli, arriva alla Lazio nel 1963/64. Disputa 4 stagioni in maglia biancoceleste.

Esordisce in serie A il 20 dicembre 1964 in Sampdoria-Lazio 0-0.


Resta nella memoria e nel cuore dei tifosi per il goal vincente nel derby Roma-Lazio 0-1 del 10 ottobre 1965 e l'anno successivo, il 18 dicembre 1966, per quello contro l'Inter Campione d'Italia di Helenio Herrera, Lazio-Inter 1-0

Per motivi economici viene ceduto all'Inter (13 partite ed una rete nel 1967/68). La stagione successiva torna a Roma, ma sulla sponda giallorossa. Con la Roma, stagione 1968/69, gioca 19 partite segnando due reti e vince la Coppa Italia. Viene ceduto al Cesena in serie B, ma a novembre passa al Verona, in serie A, dove rimane per due campionati (33 partite ed una rete in totale). A novembre del 1971 viene ceduto al Catania. Dopo due stagioni in serie B (37 partite e 5 reti in totale), passa al Frosinone, dove ritrova l'allenatore Mannocci, ma non scende mai in campo. Conta una presenza in Nazionale B (a Esch sur Alzette il 20-3-1966: Italia B-Lussemburgo A 3-0).

Con la Lazio colleziona 79 presenze e 13 goals in Campionato.