Polentes Luigi: differenze tra le versioni

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image:22apr2011c.jpg|Mentre scherza con Papadopulo 1971
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image:22apr2011e.jpg|Nel 1970 con Lorenzo
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image:apr11lazialita.jpg|Articolo apparso sulla rivista Lazialità pochi giorni prima della sua morte
image:22apr2011a.jpg|La notizia della Morte data dal Corriere dello Sport
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image:22apr2011b.jpg|Il ricordo dei compagni del 1974
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Luigi Polentes
Luigi Polentes in una delle sue ultime foto
Polentes, al centro in piedi, era presidente e giocatore dell'A.C. Vecchie Stelle di Vittorio Veneto. Foto offerta dall'A.C. Vecchie Stelle

Difensore, nato a Vittorio Veneto (TV) il 12 ottobre 1944 ed ivi deceduto il 21 aprile 2011.

Veneto purosangue, Polentes cominciò a giocare a 15 anni nel San Giacomo, da dove passò subito al Vittorio, esordendo appena diciottenne in Serie C, e giocandovi tre campionati. Dopo due stagioni all'Empoli in C, nel 1968 passò al Perugia, dove giocò due anni in Serie B. Acquistato nel 1969 nel mercato autunnale dal Perugia rimane alla Lazio 8 stagioni, dimostrandosi uno stopper di qualità e molto disciplinato nei compiti assegnatigli. Realizza una sola rete in Serie A il 5 aprile 1970 a Verona (1-1), ma contribuisce alla promozione della Lazio nel 1971/72 ed allo Scudetto del 1973/74.

Nel dicembre del 1977 si trasferisce al Modena. Dopo un anno, il ritorno al Vittorio Veneto, con due stagioni in Promozione, prima di ritirarsi nel 1980. Terminata la carriera agonistica diviene viticoltore,nella zona collinare di S. Martino di Colle Umberto che soprattutto per la vendemmia si trasformava in un luogo di festa fra tanti amici, ed i suoi vini vengono apprezzati nel settore. Sposato con la sig.ra Stanilla, ha due figlie: Paola e Daniela che gli regaleranno 6 nipoti. Difensore roccioso, prima stopper e poi terzino. «Il più forte attaccante che ho incontrato era Boninsegna - raccontava - Stava fermo in area, ma se ti distraevi eri fritto». La sua lealtà lo fece rispettare da tutti gli avversari. Una volta smesso, uscì dal calcio, anche se continuava a seguire le gesta del Vittorio, perché «quando faccio qualcosa mi piace farlo bene, e allora se mi stanco al lavoro, cosa posso insegnare alla sera sul campo di calcio?».

Fondò con alcuni amici le Vecchie Stelle Rossoblù, il sodalizio degli ex calciatori vittoriesi, di cui fu presidente a lungo: quando l'associazione visse un momento difficile, lo richiamarono alla presidenza per rimetterlo in sesto. Lo fece, e se ne uscì di nuovo. Allo stesso tempo eccolo ben presente nella comunità sangiacomese presidente dell'associazione Tracontrade e organizzatore di varie manifestazioni locali anche a scopo benefico. «Quando sai di esserti allenato come si deve, e giochi al massimo delle tue possibilità, nessun avversario ti può fare paura: se è più bravo di te vincerà il duello, altrimenti lo vinci tu», raccontava. E in quella frase c'è tutto Gigi Polentes: massima serietà e impegno, sapendo però che nello sport si vince e si perde. La notizia della morte di Luigi Polentes, nel reparto pneumologia dell'ospedale di Costa si è sparge in un baleno in città dove il personaggio era conosciutissimo e non solo per i suoi trascorsi di atleta del calcio nazionale e a Roma dove aveva lasciato un grande ricordo. Gigi, come lo chiavano amichevolmente tutti, non ce l'ha fatta, nonostante al sua proverbiale determinazione non è riuscito a vincere la sua ultima partita strenuamente combattuta contro il male incurabile che lo ha stroncato nel volgere di poco più di un anno. Eppure il suo fisico integro di ex atleta scrupoloso, che anche dopo aver chiuso l'attività non aveva mai sgarrato, non è stato in grado di debellare il male.

Con la Lazio colleziona 111 presenze ed 1 rete in Campionato, 18 presenze in Coppa Italia, 3 presenze nelle Coppe europee.


Palmares

  • 1 Scudetto (Lazio) nel 1973/74
  • 1 Coppa delle Alpi (Lazio) nel 1971


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