Rocchi Tommaso: differenze tra le versioni
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Attaccante, nato a Venezia il [[19 Settembre]] [[1977]]. Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calle di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A 6 anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a 9 anni è nel Venezia-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società, dell'allora presidente Zamparini, gli offre un contratto quadriennale, ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla [[Juventus FC|Juventus]] perchè la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e aveva espresso di apprezzarne la caparbietà e la voglia di migliorarsi. Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della Juve vince il Campionato Primavera [[1993/94]], nel [[1995/96]] gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra, allenata da Marcello Lippi, ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "vecchia signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori. Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia in C2 con la Pro Patria nel [[1996/97]], giocando 26 partite e segnando 6 gol. L'anno successivo passa alla Fermana, in C1, ma, nonostante buone prestazioni in [[Coppa Italia]], non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove. Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi, su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Diventa titolare inamovibile, con 10 gol segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il [[Como]], in C1, e porta con sè l'allenatore Trainini e il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 gol in 62 partite totali. Nel [[2000/01]] si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il [[Treviso]]. Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 gol per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel campionato si fa apprezzare dall'allenatore dell' [[Empoli]] Silvio Baldini, che convince la società toscana a investire sul promettente attaccante per la stagione [[2001/02]]. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo. I risultati tuttavia sono sorprendenti: Rocchi segna 11 gol in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in [[serie A]]. Il campionato [[2002/03]] vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 gol, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa Juventus, doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio. Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'Empoli retrocede e per il giocatore, 27 anni, sembra arrivata la fine delle ambizioni. |
Attaccante, nato a Venezia il [[19 Settembre]] [[1977]]. Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calle di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A 6 anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a 9 anni è nel Venezia-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società, dell'allora presidente Zamparini, gli offre un contratto quadriennale, ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla [[Juventus FC|Juventus]] perchè la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e aveva espresso di apprezzarne la caparbietà e la voglia di migliorarsi. Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della Juve vince il Campionato Primavera [[1993/94]], nel [[1995/96]] gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra, allenata da Marcello Lippi, ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "vecchia signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori. Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia in C2 con la Pro Patria nel [[1996/97]], giocando 26 partite e segnando 6 gol. L'anno successivo passa alla Fermana, in C1, ma, nonostante buone prestazioni in [[Coppa Italia]], non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove. Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi, su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Diventa titolare inamovibile, con 10 gol segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il [[Como]], in C1, e porta con sè l'allenatore Trainini e il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 gol in 62 partite totali. Nel [[2000/01]] si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il [[Treviso]]. Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 gol per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel campionato si fa apprezzare dall'allenatore dell' [[Empoli]] Silvio Baldini, che convince la società toscana a investire sul promettente attaccante per la stagione [[2001/02]]. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo. I risultati tuttavia sono sorprendenti: Rocchi segna 11 gol in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in [[serie A]]. Il campionato [[2002/03]] vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 gol, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa Juventus, doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio. Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'Empoli retrocede e per il giocatore, 27 anni, sembra arrivata la fine delle ambizioni. L'ultimo giorno del calciomercato, il [[31 Agosto]] [[2004]], arriva però la chiamata della Lazio del neo presidente [[Lotito Claudio|Claudio Lotito]] che, salvata la prima squadra della Capitale, e con essa la tradizione e la gloria del calcio romano, dal fallimento, solo in quel giorno acquisterà tutta la rosa di giocatori per iscrivere la società biancoceleste, sotto la guida tecnica dell'ex [[Domenico Caso|Mimmo Caso]], al Campionato [[2004/05]]. Rocchi, affascinato dalla prospettiva di giocare a Roma e incuriosito dall'offerta di Lotito, imprenditore appena affacciatosi al mondo del calcio, accetta subito un incontro nel pomeriggio. La trattativa non è senz'altro delle più lunghe. Giusto il tempo di presentarsi da Lotito che, sommerso di telefonini per definire gli altri nove acquisti della giornata, senza troppi preamboli lo liquida così: "Ahò tu sei forte, fai gol, sei bravo, vieni da noi hai capito?". In meno di un minuto Rocchi è della Lazio che ne acquista dall'Empoli metà cartellino. E' un anno tormentato per la squadra, Caso è esonerato e l'altro ex chiamato in panchina, Papadopulo, raggiunge la salvezza solo all'ultima giornata. |
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Viene acquistato nel [[2004]] dall' [[Empoli]]. |
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Il [[21 Febbraio]] [[2008]] firma un contratto quinquennale con la clausula di diventare dirigente a fine carriera. |
Il [[21 Febbraio]] [[2008]] firma un contratto quinquennale con la clausula di diventare dirigente a fine carriera. |
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Versione delle 15:32, 26 feb 2008

Attaccante, nato a Venezia il 19 Settembre 1977. Fin da bambino si diverte a giocare a pallone per le calle di Venezia, ereditando la passione per il calcio dai fratelli maggiori Matteo e Roberto iscritti in una piccola squadra della città, l'Alvesiana. A 6 anni inizia la carriera iscrivendosi anche lui alla scuola calcio dell'Alvesiana, a 9 anni è nel Venezia-Mestre e vi rimane fino alla categoria Giovanissimi. La società, dell'allora presidente Zamparini, gli offre un contratto quadriennale, ma è lo stesso direttore sportivo Vulcano Bianchi a proporgli di trasferirsi alla Juventus perchè la società torinese aveva intuito le qualità del ragazzo e aveva espresso di apprezzarne la caparbietà e la voglia di migliorarsi. Per un ragazzo di 14 anni come Tommaso sembra l'inizio di un sogno: nelle giovanili della Juve vince il Campionato Primavera 1993/94, nel 1995/96 gira, pur senza esordire, nell'orbita della prima squadra, allenata da Marcello Lippi, ma, nonostante l'interessamento iniziale, la "vecchia signora" lo manda a farsi le ossa nelle categorie inferiori. Rocchi accetta con umiltà il prestito, scegliendo sempre squadre in cui poter giocare con continuità a prescindere dalla categoria. Inizia in C2 con la Pro Patria nel 1996/97, giocando 26 partite e segnando 6 gol. L'anno successivo passa alla Fermana, in C1, ma, nonostante buone prestazioni in Coppa Italia, non viene preso in seria considerazione e così, dopo due mesi, è lo stesso giocatore a chiedere il trasferimento altrove. Si fa avanti il Saronno di Enrico Preziosi, su segnalazione dell'allenatore Giovanni Trainini. Diventa titolare inamovibile, con 10 gol segnati in 27 gare ufficiali. L'anno dopo Preziosi rileva il Como, in C1, e porta con sè l'allenatore Trainini e il giovane Rocchi. Nella squadra lariana trascorre due anni segnando in tutto 20 gol in 62 partite totali. Nel 2000/01 si affaccia per la prima volta nella categoria cadetta, tesserandosi con il Treviso. Gioca sempre da titolare, sacrificandosi molto, ma non basta il contributo dei suoi 8 gol per salvare la squadra dalla retrocessione. Grazie a quel campionato si fa apprezzare dall'allenatore dell' Empoli Silvio Baldini, che convince la società toscana a investire sul promettente attaccante per la stagione 2001/02. Il tecnico tuttavia lo utilizza fin da subito in un ruolo non suo, schierandolo da esterno di centrocampo. I risultati tuttavia sono sorprendenti: Rocchi segna 11 gol in 37 partite e la squadra ottiene la promozione in serie A. Il campionato 2002/03 vede l'inizio della consacrazione del talento veneziano. Pur dovendo rinunciare al ruolo di prima punta per far spazio ad attaccanti già affermati, in due anni mette a segno 17 gol, tra cui una memorabile e significativa tripletta alla stessa Juventus, doppiamente beffata per non aver creduto in un calciatore del proprio vivaio. Tuttavia, nonostante le soddisfazioni personali, l'Empoli retrocede e per il giocatore, 27 anni, sembra arrivata la fine delle ambizioni. L'ultimo giorno del calciomercato, il 31 Agosto 2004, arriva però la chiamata della Lazio del neo presidente Claudio Lotito che, salvata la prima squadra della Capitale, e con essa la tradizione e la gloria del calcio romano, dal fallimento, solo in quel giorno acquisterà tutta la rosa di giocatori per iscrivere la società biancoceleste, sotto la guida tecnica dell'ex Mimmo Caso, al Campionato 2004/05. Rocchi, affascinato dalla prospettiva di giocare a Roma e incuriosito dall'offerta di Lotito, imprenditore appena affacciatosi al mondo del calcio, accetta subito un incontro nel pomeriggio. La trattativa non è senz'altro delle più lunghe. Giusto il tempo di presentarsi da Lotito che, sommerso di telefonini per definire gli altri nove acquisti della giornata, senza troppi preamboli lo liquida così: "Ahò tu sei forte, fai gol, sei bravo, vieni da noi hai capito?". In meno di un minuto Rocchi è della Lazio che ne acquista dall'Empoli metà cartellino. E' un anno tormentato per la squadra, Caso è esonerato e l'altro ex chiamato in panchina, Papadopulo, raggiunge la salvezza solo all'ultima giornata.
Il 21 Febbraio 2008 firma un contratto quinquennale con la clausula di diventare dirigente a fine carriera. Disputa ... stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona ... presenze e ... goals in Campionato.