Facchini Carlo: differenze tra le versioni

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File:FacchiniAll.jpg|Facchini con alcuni componenti della squadra: Ferrario, Merighi, Morrone, Seghedoni e Carosi (per gentile concessione di Lorenzo D'Amario)
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Immagine:facchini.jpg|Carlo Facchini
Immagine:facchini.jpg|Carlo Facchini
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Immagine:facchini1.jpg|Facchini dialoga con Seghedoni nel marzo 1962
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Immagine:facchini_morte.jpg|Dalla Gazzetta dello Sport, la notizia della sua scomparsa
Immagine:facchini_morte.jpg|Dalla Gazzetta dello Sport, la notizia della sua scomparsa

Versione delle 19:34, 20 giu 2014

Carlo Facchini

Nato a Milano nel 1920, ivi deceduto il 30 giugno 2010. Dopo una normale carriera di calciatore svolta come portiere nei Ragazzi del Milan, nel Fanfulla, Varese e Gallaratese, Carlo Facchini giunse come allenatore alla Lazio nel corso della stagione 1961/62, in sostituzione dell'improvvisato allenatore Ricciardi, già segretario della società, che aveva a sua volta sostituito Todeschini. Era stato chiamato dal Commissario Massimo Giovannini nel tentativo di riportare subito la Lazio in serie A, dopo la retrocessione della stagione precedente. La Lazio fallirà la promozione per un solo punto e quella stagione sarà ricordata per l'incredibile episodio dell'annullamento del goal di Seghedoni in Lazio-Napoli che l'arbitro Segato decretò, credendo che la palla fosse finita fuori mentre in realtà era passata attraverso un foro della rete. Riconfermato nella stagione successiva, Facchini fu esonerato, nell'ottobre 1962, dal pittoresco presidente Ernesto Brivio, dopo 4 giornate di campionato e sostituito con Juan Carlos Lorenzo. Poco più di un mese dopo (27 novembre 1962) viene assunto dal Verona. Successivamente Facchini sarà allenatore di diverse squadre come la Cremonese, nel 1963/64, il Palermo, dal 1964 al 1966, il Legnano, dal 1969 al 1971.

E' deceduto a Milano il 30 giugno 2010.

Con la Lazio ha collezionato 16 panchine, ottenendo 6 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte.