Giustiniani Sara: differenze tra le versioni
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'''Fonte:''' <html> <a href = "http://www.calcio5femminile.it"> SS Lazio C5 Femminile (commento del 29/05/2013) </a> </html> |
'''Fonte:''' <html> <a href = "http://www.calcio5femminile.it"> SS Lazio C5 Femminile (commento del 29/05/2013) </a> </html> |
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Al termine delle ''"Final Eight"'' di Coppa Italia [[Calcio a 5 Femminile - 2013/14|2013/14]] disputate con la maglia della Lazio, è stata premiata come miglior portiere della competizione. |
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Versione delle 17:58, 21 lug 2014




Sara Giustiniani è un portiere di Calcio a 5 Femminile, nata a Roma il 30 novembre 1986.
Proveniente dalla Virtus, ha difeso la porta della Lazio nella "Stagione dei Record" (2013/14) essendo determinante per la conquista della Prima Coppa Italia e del 5° Scudetto.
Maggio 2013 - Ingaggio
Aquilotta doc e portiere di grande esperienza, Sara Giustiniani ha scelto per la prossima stagione di sposare la causa bianco celeste dopo aver trovato l’accordo con la società del presidente Piersigilli. Sara, perché la Lazio? “Ero già vicina lo scorso anno alla Lazio, ho un legame forte con Leonardo Schiavoncini e quest’anno ho deciso di giocare con loro. Finalmente porterò la maglia bianco celeste, colori che amo da sempre”. Il primo impatto? “Senza dubbio positivo, Mister Calabria mi ha allenato la scorsa stagione come preparatore dei portieri e lo considero un allenatore valida ed esperto. Il progetto della Lazio è ambizioso, quest’anno sono stati fatti degli errori ma la società a maggior ragione ora vuole crescere e portare la squadra in alto, credo a un progetto duraturo, ci sono tutte le carte in regola per creare qualcosa di importante”. Obiettivi? “L’obiettivo principale per quanto mi riguarda è creare un gruppo unico che unisca dirigenza, staff e ragazze, poi gli altri obiettivi vengono strada facendo. La società si sta attrezzando per stare ai vertici e sono sicura che tutto ciò porterà la squadra in alto”. Ringraziamenti? “Ci tengo a ringraziare il presidente della Virtus Roma Paolo Anedda per l’anno concluso, ma ora penso alla Lazio e a questa nuova stagione che non vedo l’ora di iniziare. Finalmente con l’aquila sul petto”.
Fonte: SS Lazio C5 Femminile (commento del 29/05/2013)
Marzo 2014 - Vittoria in Coppa Italia
Ciao Sara, grazie per la tua disponibilità. Iniziamo da un breve excursus delle tue stagioni calcistiche precedenti fino ad arrivare all’attuale Lazio. Ciao Massimo, grazie a te per l'opportunità. Ho iniziato in serie D non giocando ma allenandomi solamente, l’anno successivo in C 3 stagioni con la Lazio Calcetto. La vera la svolta nel 2009 approdando alla Virtus Roma di Paola Marcone, allenata prima da Leonardo Schiavoncini e successivamente da Roberto Lelli, sfiorando il secondo anno lo Scudetto perso in casa contro il Montesilvano. A loro devo tantissimo per la mia crescita mentale e tecnica. Successivamente è inizata la Serie A, 3 stagioni fa con il Preci, sempre con Leonardo come Mister, e l’ultimo anno alla Virtus Roma raggiungendo i play off. Infine il sogno: vestire i colori del cuore, con la maglia Lazio Calcio a 5 Femminile.
Parliamo della Coppa Italia. Sono trascorsi pochi giorni dal trionfo di Domenica 16 Marzo. Qual è il ricordo maggiormente impresso nella tua mente? Ce ne sono tanti nella mente, forse il più bello nei quarti di finale contro il Montesilvano quando dopo aver battuto il rigore e aver segnato, prima Cely, poi Lù, e infine Gime sono venute ad abbracciarmi prima di tornare dalle altre. Beh, lì mi hanno trasmesso che non ero sola in quell’area di rigore, ma che loro erano tutte di là ed aspettavano me. Poi è andata bene, ma alla mia squadra posso solo dire grazie, loro fanno sempre tutto alla perfezione, e dove non arriva una, tocca ad un’altra, Venerdì è toccato a me.
La Lazio era ovviamente la candidata principale alla conquista della coccarda tricolore. Quando hai pensato che la tua squadra avrebbe potuto vincere la coppa? Superata la partita di Venerdì contro il Montesilvano. Anzi colgo l’occasione per fare i complimenti a Mister Salvatore perché la sua squadra ha fatto un’ottima partita, sono state praticamente perfette. Superata una squadra così forte e organizzata dal punto di vista tattico ho capito che la Coppa poteva essere nostra.
Descrivi la parata più bella che hai fatto alla Final Eight e quella che ritieni sia stata la più importante nel percorso verso la conquista della Coppa. Non ricordo parate belle, non sono un portiere per fotografi, anzi con me non farebbero soldi. La più importante è il rigore parato a Bruna Borges perché ci ha permesso di andare alle semifinali.
Hai ricevuto il premio di miglior numero uno della Final Eight. Descrivi le caratteristiche e le doti tecniche di Giustiniani portiere. Allora qui mi metti in crisi, non devi chiedere a me, però tendenzialmente mi tuffo poco, solo quando serve perché non sempre è necessario. Cerco di rimanere in piedi il più possibile, perché è indispensabile quando ti alleni con giocatrici come con Renner Minuzzo Lucileia, Cely, Gimena etc, se non vuoi stare sempre con il sedere a terra. Sono aggressiva, mi piace aggredire il pallone prima che arriva, devo essere più veloce di testa perché la mia forza non è la velocità fisica, quindi mi devo muovere prima con la mente e leggere bene l’azione.
Scegli il tuo personale quintetto “Top Five” della Final Eight. Non sono obiettiva lo riconosco... preciso che non cambierei nessuna mia compagna con qualcuna di un’altra squadra, ruberei solo Ersilia al Montesilvano. Però dai ci provo: Mascia, anche se non al meglio per un infortunio quindi penalizzata in questa coppa, ma è la più forte in questo momento, Ersilia D’incecco, Cely, Gimena e Renner Minuzzo Lucileia.
A distanza di qualche giorno, che giudizio dai a questa Final Eight dal punto di vista organizzativo, e come giudichi l’attuale movimento del Futsal femminile italiano? Sotto il profilo organizzativo molto bene, complimenti davvero a chi ha organizzato. I due campi sono bellissimi sia per chi gioca sia per chi guarda le partite, ma per il prossimo anno ci si aspetta un po’ di visibilità in più anche per il femminile, magari con un piccolo passo avanti, trasmettendo in diretta su Rai Sport la finale di Coppa Italia. Sarebbe un bell’inizio, il movimento sta crescendo a vista d’occhio e l’affluenza di un pubblico così numeroso lo ha fatto notare a tutti, o almeno spero. Una finale con due curve riservate ai tifosi è stato da brividi. Vedere la curva della Lazio piena per chi è laziale nel sangue è stato fantastico, ho ancora i brividi.
Apriamo una finestra sul campionato. La Lazio ha dimostrato di essere un rullo compressore vincendo tutte le partite con ampio scarto di reti. Quali ritieni possano essere le squadre in grado di ostacolarne la marcia verso la conquista dello scudetto? Sicuramente il Montesilvano. È una SQUADRA in tutti i sensi, allenata dal mister Salvatore che è molto preparata. Una base di giocatrici che giocano insieme da moltissimo tempo e con acquisti di prima fascia come la brasiliana Borges, la spagnola Iturriaga e Diana Bellucci. Poi non so, tra campionato e coppa abbiamo incontrato sempre quelle del girone B.
Ultima domanda: la tua personale opinione su quella che potrebbe la formula migliore per fare decollare la serie A femminile. Ci vogliono tempo, soldi e voglia. La voglia è data dalla passione che i presidenti hanno per questo sport. Servirebbe una serie A unica ma ci vuole tempo. Non so qual è la formula migliore, ma di certo so che tre gironi sono troppi. A me è piaciuta molto quella del primo anno di serie A con due gironi, ma il sogno è la Serie A con un girone unico. Speriamo che non resti solo un sogno.
Grazie Sara, complimenti per questa fantastica vittoria! Grazie a te, un immenso piacere per me.
Fonte: Intervista su Facebook a cura di Massimo Rappa
Palmares
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Coppa Italia nel 2013/14 (premiata anche come "Miglior Portiere della Competizione")
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