Boccolini Luigi: differenze tra le versioni

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Nella stagione successiva ([[1975/76]]), l’allenatore [[Vinicio (De Menezes Luís Vinícius )|Luis Vinicio]] lo chiama nel [[Napoli SSC|Napoli]] e Boccolini esordisce così nella [[Serie A|massima serie]] con i partenopei, riuscendo anche a vincere la [[Coppa Italia]]. Quell’anno colleziona 28 presenze e 2 reti, lasciando un ricordo indelebile nella storia del [[Napoli SSC|Napoli Calcio]] il [[7 dicembre]] [[1975]] proprio [[Domenica 7 dicembre 1975 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 0-1|contro la Lazio]]. Boccolini segna il goal vittoria direttamente su calcio di punizione e dagli spalti i tifosi azzurri cantano all’unisono "Oje vita, oje vita mia... oje cor 'e chistu core...si stata 'o primmo ammore...e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me!" le parole della famosissima canzone "’O surdato nnammurato", e nasce cosi l’inno calcistico del [[Napoli SSC|Napoli]]. Viene ceduto al [[Catanzaro]] la stagione successiva ancora in [[Serie A]] (22 presenze). Nella stagione successiva, appena prima della chiusura del mercato, il [[15 luglio]] [[1977]] approda quindi nella Lazio (scambio con [[Rossi Renzo|Renzo Rossi]] più conguaglio) alla corte del suo maestro [[Vinicio|Luis Vinicio]].
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Boccolini colleziona solo 10 presenze e 1 rete il [[15 gennaio]] [[1978]] [[Domenica 15 gennaio 1978 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Milan 2-0|durante la gara]] vinta contro il [[Milan]] per 2-0. Nelle due stagioni successive torna a giocare nel [[Brindisi]] terminando la sua carriera professionistica in Serie C2 e collezionando in due stagioni 45 presenze e 4 reti. Nella stagione [[1981/82]], Boccolini inizia la sua carriera da allenatore nel Galatina, vincendo il [[campionato]] di serie D. Dal [[1981]] ad oggi, alternandosi tra Serie D, Serie C2 e [[Serie C|Serie C1]], ha allenato rispettivamente Galatina, Ostuni, [[Brindisi]], Martina Franca, [[Benevento]], Castel di Sangro, Tricase, Nardò, Vigor Lamezia, Aversa Normanna, Gaeta, Real Marcianise e [[Sambenedettese]]. Come allenatore detiene il record di 10 [[Campionato|campionati]] vinti in Serie D, cui si può aggiungere anche la vittoria della [[Coppa Italia]] di categoria nella stagione [[2006/07]] con l’Aversa Normanna.
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Versione delle 14:38, 12 ott 2014

Luigi Boccolini
Una figurina di Luigi Boccolini
Nel periodo del Brindisi
(Si ringrazia la famiglia Boccolini)
Assieme a Juliano
(Si ringrazia la famiglia Boccolini)

Centrocampista, nato a Porto Recanati (MC) l'11 agosto 1946.

Calcisticamente è cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, che allora si chiamava Adriatica, diventando campione d’Italia C.S.I nel 1964. In seguito al prestigioso traguardo raggiunto con gli "Arancioni", approda nella Primavera dell’Internazionale FC, calcando anche i campi di allenamento dei nerazzurri di Herrera. La nostalgia di casa si fa sentire e dopo pochi mesi ritorna a Porto Recanati per disputare il campionato di serie D con l’Adriatica nel 1966/67. Nella stagione successiva, la 1967/68, Boccolini inizia la sua carriera da professionista debuttando in Serie C con il Pescara con cui, in due anni, colleziona 31 presenze. Nella stagione 1969/70 approda al Brindisi Football 1912 e indossa la casacca bianco-azzurra anche nella seguente stagione. In questi due anni colleziona 43 presenze segnando 3 reti. Nel 1971 viene ceduto al Matera in serie C (30 pres. - 4 goal) per poi ritornare a novembre del 1972 nel Brindisi Football 1912 in Serie B per 3 stagioni, dal 1972 al 1975, accumulando 95 presenze e 9 reti.

Nella stagione successiva (1975/76), l’allenatore Luis Vinicio lo chiama nel Napoli e Boccolini esordisce così nella massima serie con i partenopei, riuscendo anche a vincere la Coppa Italia. Quell’anno colleziona 28 presenze e 2 reti, lasciando un ricordo indelebile nella storia del Napoli Calcio il 7 dicembre 1975 proprio contro la Lazio. Boccolini segna il goal vittoria direttamente su calcio di punizione e dagli spalti i tifosi azzurri cantano all’unisono "Oje vita, oje vita mia... oje cor 'e chistu core...si stata 'o primmo ammore...e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me!" le parole della famosissima canzone "’O surdato nnammurato", e nasce cosi l’inno calcistico del Napoli. Viene ceduto al Catanzaro la stagione successiva ancora in Serie A (22 presenze). Nella stagione successiva, appena prima della chiusura del mercato, il 15 luglio 1977 approda quindi nella Lazio (scambio con Renzo Rossi più conguaglio) alla corte del suo maestro Luis Vinicio.

Boccolini colleziona solo 10 presenze e 1 rete il 15 gennaio 1978 durante la gara vinta contro il Milan AC per 2-0. Nelle due stagioni successive torna a giocare nel Brindisi Football 1912 terminando la sua carriera professionistica in Serie C2 e collezionando in due stagioni 45 presenze e 4 reti. Nella stagione 1981/82, Boccolini inizia la sua carriera da allenatore nel Galatina, vincendo il campionato di serie D. Dal 1981 ad oggi, alternandosi tra Serie D, Serie C2 e Serie C1, ha allenato rispettivamente Galatina, Ostuni, Brindisi Football 1912, Martina Franca, Benevento, Castel di Sangro, Tricase, Nardò, Vigor Lamezia, Aversa Normanna, Gaeta, Real Marcianise, Sambenedettese, Brindisi, Fermana nel 2013/14. Come allenatore detiene il record di 10 campionati vinti in Serie D, cui si può aggiungere anche la vittoria della Coppa Italia di categoria nella stagione 2006/07 con l’Aversa Normanna.




(Si ringrazia il Sig. Gabriele Boccolini per il contributo prestato).



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