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[[Immagine:Torchio.jpg|thumb|left|200px|Alfredo Torchio]]

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===Alfredo Torchio===

Pioniere, nato a Roma il [[12 dicembre]] [[1887]] da Luigi e Augusta Rossetti. Cognato del fondatore [[Lefevre Giulio|Giulio Lefevre]].

Statura: m. 1,66; capelli castani lisci; occhi castani. Gioielliere. Storico massaggiatore della Lazio degli anni [[1920|'20]] e per parte dei [[1930|'30]]. Amico, confidente e massaggiatore di tutti i calciatori biancocelesti di quegli anni. Calciatore della Lazio nel [[1905]]. Soldato volontario di 1^ cat. nel 23° Reggimento Cavalleggeri Umberto I nel [[1906]], matricola n. 37869. Congedato nel [[1909]]. Richiamato alle armi il [[22 aprile]] [[1915]] per mobilitazione nel 13° Reggimento artiglieria. Denunciato al Tribunale Militare di Roma per insubordinazione e messo nella prigione del Corpo.

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[[immagine:topolino1098.jpg|left|thumb|200px|La copertina di Topolino n. 1098 del 12 dicembre 1976]]

===La copertina della discordia pubblicata da "Topolino"===

Nell'autunno [[1976]] la nota rivista di fumetti "Topolino" edita dalla "Arnoldo Mondadori Editore" dedica 16 copertine al [[campionato]] italiano di calcio di [[Serie A]]; ogni copertina è dedicata a una squadra di calcio e comprende una caricatura della mascotte della squadra in questione accompagnata da uno dei personaggi di Walt Disney e la scritta con la denominazione della società e la data di fondazione. Il [[12 dicembre]] [[1976]] è la volta della copertina dedicata alla '''Lazio''', ma gli autori della rivista commettono una serie di gaffe incredibili...

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[[Image:GianniSassaroli.jpg|thumb|left|200px|Gianni Sassaroli]]

===Gianni Sassaroli===

Attaccante, nato a Monteroberto di Jesi (AN) il [[24 luglio]] [[1946]] e deceduto a Roma il [[12 dicembre]] [[1989]].

Trasferitosi con la famiglia a Roma all'età di due anni, comincia a tirare i primi calci nell'Oratorio di Don Bosco al Prenestino. A sedici anni passa al Bettini Quadraro dove viene invitato a fare un provino con la Lazio. Viene visionato da [[Flamini Enrico|Flamini]], che ne intravede le ottime qualità, ma gli impone di dimagrire di almeno 6 Kg. Il ragazzo si sottopone ad una dieta ferrea e viene trasferito nella squadra [[Primavera]] di [[Antonazzi Francesco|Francesco Antonazzi]]. Dopo un anno in prestito all'[[Avellino]], in cui segna solo 5 reti e non viene mai pagato, torna nella stagione [[1966/67]]. Fa il suo esordio in [[serie A]] il [[13 novembre]] [[1966]] nell'incontro Lazio-[[Spal]] [[Domenica 13 novembre 1966 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Spal 1-1|terminata 1-1]], segnando il gol del momentaneo vantaggio biancoceleste.

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[[Immagine:Brivio2.jpg|left|200px|thumb|Ernesto Brivio]]
[[Immagine:Brivio2.jpg|left|200px|thumb|Ernesto Brivio]]



Versione delle 08:09, 12 dic 2014

Alfredo Torchio

12 dicembre

Alfredo Torchio

Pioniere, nato a Roma il 12 dicembre 1887 da Luigi e Augusta Rossetti. Cognato del fondatore Giulio Lefevre.

Statura: m. 1,66; capelli castani lisci; occhi castani. Gioielliere. Storico massaggiatore della Lazio degli anni '20 e per parte dei '30. Amico, confidente e massaggiatore di tutti i calciatori biancocelesti di quegli anni. Calciatore della Lazio nel 1905. Soldato volontario di 1^ cat. nel 23° Reggimento Cavalleggeri Umberto I nel 1906, matricola n. 37869. Congedato nel 1909. Richiamato alle armi il 22 aprile 1915 per mobilitazione nel 13° Reggimento artiglieria. Denunciato al Tribunale Militare di Roma per insubordinazione e messo nella prigione del Corpo.

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La copertina di Topolino n. 1098 del 12 dicembre 1976

La copertina della discordia pubblicata da "Topolino"

Nell'autunno 1976 la nota rivista di fumetti "Topolino" edita dalla "Arnoldo Mondadori Editore" dedica 16 copertine al campionato italiano di calcio di Serie A; ogni copertina è dedicata a una squadra di calcio e comprende una caricatura della mascotte della squadra in questione accompagnata da uno dei personaggi di Walt Disney e la scritta con la denominazione della società e la data di fondazione. Il 12 dicembre 1976 è la volta della copertina dedicata alla Lazio, ma gli autori della rivista commettono una serie di gaffe incredibili...

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Gianni Sassaroli

Gianni Sassaroli

Attaccante, nato a Monteroberto di Jesi (AN) il 24 luglio 1946 e deceduto a Roma il 12 dicembre 1989.

Trasferitosi con la famiglia a Roma all'età di due anni, comincia a tirare i primi calci nell'Oratorio di Don Bosco al Prenestino. A sedici anni passa al Bettini Quadraro dove viene invitato a fare un provino con la Lazio. Viene visionato da Flamini, che ne intravede le ottime qualità, ma gli impone di dimagrire di almeno 6 Kg. Il ragazzo si sottopone ad una dieta ferrea e viene trasferito nella squadra Primavera di Francesco Antonazzi. Dopo un anno in prestito all'Avellino, in cui segna solo 5 reti e non viene mai pagato, torna nella stagione 1966/67. Fa il suo esordio in serie A il 13 novembre 1966 nell'incontro Lazio-Spal terminata 1-1, segnando il gol del momentaneo vantaggio biancoceleste.

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Ernesto Brivio

11 dicembre

Ernesto Brivio

Nato a Milano nel 1915. Tra i tanti personaggi che si sono incrociati con i destini della S.S. Lazio, Ernesto Brivio riveste un ruolo tra i più pittoreschi e anche inquietanti.

Divenne presidente della società in circostanze tragicomiche nel 1962 quando il Commissario imposto dalla Lega, Massimo Giovannini, in Assemblea generale, dichiarò che il debito della Lazio era di circa 500 milioni quando qualche giorno prima era risultato del doppio. Comunque il 14 giugno Giovannini venne riconfermato Commissario per altri tre mesi dall'assemblea dei soci, ma la Lega respinse la proroga. A questo punto venne creata una diarchia transitoria composta da Giovannini e Miceli. Il successivo Congresso venne svolto il 27 settembre e, a sorpresa, fu eletto presidente il politico del M.S.I. Ernesto Brivio che era stato eletto nel Consiglio Comunale di Roma. Brivio, ex brigatista nero e braccio destro del dittatore cubano Fulgencio Batista, di mestiere faceva il produttore cinematografico ma la sua effettiva consistenza patrimoniale rimase sempre un mistero. In quel momento storico per la Lazio sembrò però una manna scesa dal cielo e fu accolto come un salvatore della patria biancoceleste.

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Mario Pistacchi

Mario Pistacchi

Attaccante, nato a Roma il 11 dicembre 1932.

Cresciuto nella società. Nel 1951/52 è ceduto in prestito al Foligno. Disputa 2 stagioni in maglia biancoceleste a partire dal 1953/54. Nel 1955 viene ceduto al Palermo. In seguito gioca con la Reggiana, Simmenthal Monza, Modena e Reggina.

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Guido Giunta nel 1933

Guido Giunta

Nuotatore, nato a Pesaro e ivi deceduto l'11 dicembre 1968.

Giunge alla Lazio nel 1932 dopo aver gareggiato con la Vis Nova Pesaro ed essersi messo in evidenza con un titolo nazionale tra gli Allievi e un'affermazione nel Campionato della Milizia. Specialista nello stile libero si applica sui 200, 400 e 1500 metri non disdegnando di partecipare alle prove di fondo. Nel 1933 è quarto sul Tevere sia nella Bissolati quanto nella Traversata; ai Campionati Italiani è terzo sui 400 e secondo nelle staffette.

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Fabrizio Ravanelli

Fabrizio Ravanelli

Attaccante, nato a Perugia l'11 dicembre 1968. Soprannominato "Penna Bianca".

Inizia la carriera nel 1983 nella squadra della sua città, il Perugia, in Serie C, dove realizza 35 reti in tre stagioni (premio Guerin d'Oro per la stagione 1987/88 per la serie C2), prima di essere passare all'Avellino, con cui colleziona 7 presenze in Serie B nel 1989/90 prima di passare in prestito alla Casertana e dalla stagione 1990/91 alla Reggiana, in Serie B, dove disputa due campionati, realizzando 24 reti. Nel 1992/93 arriva la svolta passando alla Juventus dove vince la Coppa UEFA. Nella stagione 1994/95 raggiunge l'apice della carriera: conquista scudetto e Coppa Italia. In una gara di Coppa UEFA segna 5 gol al CSKA Sofia. L'anno successivo vince la Coppa dei Campioni - Champions League battendo l'Ajax nella finale disputata allo stadio Olimpico di Roma.

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