Orazi (II) Vezio: differenze tra le versioni
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Immagine:veziorazi2.jpg|Firma autografa di Orazi <BR> (Gent.conc. Lorenzo Damario) |
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File:ora1.jpg|Da "Stampa Sera" del 27 maggio 1942 |
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Versione delle 12:37, 19 apr 2016

Pioniere
Centrocampista, nato a Roma il 1 novembre 1904 e deceduto il 26 maggio [[1942].
Nella stagione 1920/21, dopo aver precedentemente militato nella squadra Boys, entra a far parte della prima squadra e insieme al fratello Spartaco Orazi (I) cominciano a far coppia fissa nella mediana biancoceleste. La carriera calcistica di Vezio si conclude nel 1922 mentre quella di Spartaco dura fino al 1924. Nel frattempo la formazione biancoceleste aveva confermato il suo predominio a Roma e arrivò a giocare la sua terza finale nazionale contro il Genoa, e, pur perdendola, Orazi I risultò tra i migliori. Seguitarono, giocando quasi sempre insieme, a scendere in campo fino ai primi anni '30 in varie squadre minori romane tra le quali l'Appio-Metronia e formazioni di "Gentlemen".
Molto legato al regime fascista, negli anni '30 fu un importante dirigente dello sport, impegnato soprattutto riguardo all'organizzazione dei G.U.F. Fu nominato Federale dell'Urbe e prefetto di Cuneo, Gorizia e nel 1941 di Zara. Fu anche Direttore generale della cinematografia al Ministero della Cultura popolare. Era sposato con Renata Ausenda, nota storica della religione cattolica, e aveva tre figli: Maria Romana, Fausto e Lucia. Cadde il 26 maggio 1942 in un'imboscata tesa da partigiani titini ad una colonna militare italiana. I funerali solenni si tennero a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli il 16 giugno 1942. E' sepolto al Verano. Medaglia d'Oro al Valor Militare.
- Galleria di immagini
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La notizia della morte. Da "La Stampa" del 28 maggio 1942
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Firma autografa di Orazi
(Gent.conc. Lorenzo Damario) -
Da "Stampa Sera" del 27 maggio 1942
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Da "Il Littoriale" del 28 maggio 1942
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