Simoni Luigi: differenze tra le versioni

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Un secondo posto ricco di polemiche a causa della partita contro la Juventus, in cui perde le staffe prendendosela con l'arbitro.
Un secondo posto ricco di polemiche a causa della partita contro la Juventus, in cui perde le staffe prendendosela con l'arbitro.
L'anno successivo viene confermato ma durante il campionato viene esonerato.
L'anno successivo viene confermato ma durante il campionato viene esonerato.
Ricominmcia prima con il [[Piacenza]] e poi con il Torino.
Ricomincia prima con il [[Piacenza]] e poi con il Torino.
Tenta l'avventura nel [[2001/02]] con il CSKA Sofia, poi torna in Italia con l'[[Ancona]].
Tenta l'avventura nel [[2001/02]] con il CSKA Sofia, poi torna in Italia con l'[[Ancona]].
Viene richiamato dal Napoli in serie B per tentare la promozione ([[2003/04]]) e l'anno successivo allena il [[Siena]] in serie A.
Viene richiamato dal Napoli in serie B per tentare la promozione ([[2003/04]]) e l'anno successivo allena il [[Siena]] in serie A.

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Nato a Crevalcore (Bo) il 22 gennaio 1939. Dopo un'ottima carriera da calciatore con Mantova, Napoli, Torino AC, Juventus, Brescia e Genoa, inizia la carriera da allenatore, proprio con i grifoni nel 1974/75. La stagione successiva centra la promozione in serie A e viene confernmato per le due stagioni succesive nella massima serie. Dopo un biennio alla guida del Brescia, torna al Genoa in serie B (stagione 1980/81) dove conquista subito la promozione in serie A a spese proprio della Lazio. Rimane altre tre stagioni sotto la Lanterna, ma l'ultima stagione retrocede in B a causa della differenza reti peggiore rispetto alla Lazio. Nel 1984/85 è alla guida del Pisa, la stagione successiva il Presidente Chinaglia decide di affidargli la squadra, appena retrocessa, per risalire in serie A. Il campionato però si rivela più difficile del previsto e la squadra non va oltre il centro classifica. Torna quindi a Genova per una stagione, poi Empoli e Cosenza sempre in serie B. Nel 1990/91 è alla guida della Carrarese in serie C1. Viene confermato nonostante la retrocessione in C2. La sua carriera sembra ormai giunta al tramonto. Ma la chiamata della Cremonese in B e la relativa promozione in A lo riporta in auge. Allena i grigiorossi tre anni in serie A, poi la chiamata del Napoli, con il quale sfiora la Coppa Italia persa in finale contro il Vicenza. Arriva l'occasione più importante della sua carriera: l'Inter. Con i nerazzurri vince la Coppa UEFA in finale a Parigi contro la Lazio ed arriva seconda in campionato. Un secondo posto ricco di polemiche a causa della partita contro la Juventus, in cui perde le staffe prendendosela con l'arbitro. L'anno successivo viene confermato ma durante il campionato viene esonerato. Ricomincia prima con il Piacenza e poi con il Torino. Tenta l'avventura nel 2001/02 con il CSKA Sofia, poi torna in Italia con l'Ancona. Viene richiamato dal Napoli in serie B per tentare la promozione (2003/04) e l'anno successivo allena il Siena in serie A.