Ferrario Paolo: differenze tra le versioni

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Chiusa la carriera di calciatore intraprende quella di allenatore, guidando in successione prima le giovanili di Cesena (insieme a Marcello Neri la prima squadra nella stagione [[1976/77]]) e Milan e poi Messina, Teramo, Venezia, Ravenna, Ospitaletto, Rondinella Firenze, Modena, Rimini, Novara, Trento, Brescia (in serie A nel [[1997/98]]), Triestina, Cesena ed Olbia.
Chiusa la carriera di calciatore intraprende quella di allenatore, guidando in successione prima le giovanili di Cesena (insieme a Marcello Neri la prima squadra nella stagione [[1976/77]]) e Milan e poi Messina, Teramo, Venezia, Ravenna, Ospitaletto, Rondinella Firenze, Modena, Rimini, Novara, Trento, Brescia (in serie A nel [[1997/98]]), Triestina, Cesena ed Olbia.


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[[Categoria:Biografie|Ferrario, Paolo]]
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Paolo Ferrario
Paolo Ferrario

Attaccante, nato a Milano il 1 marzo 1942.

Soprannominato Ciapina per l'abilità nel segnare goal di rapina (dal nome, Ugo Ciappina, di uno dei componenti della banda di banditi del Carrobbio). Cresciuto nel Milan, arriva in prestito alla Lazio nell'estate del 1960.

Rimane in biancoceleste due stagioni collezionando 14 presenze e 2 reti in Campionato.

Nel 1962/63 gioca ancora in prestito al Monza (27 presenze e 18 reti nel 1962/63, vincitore del premio Chevron Sportsman dell'anno per la serie B), prima di tornare al Milan (20 presenze e 12 reti nel 1964/65). Milita in seguito con Varese, Cesena, Bologna, di nuovo Varese, Perugia, ancora Cesena, Ternana, Novese, Bellaria.

Chiusa la carriera di calciatore intraprende quella di allenatore, guidando in successione prima le giovanili di Cesena (insieme a Marcello Neri la prima squadra nella stagione 1976/77) e Milan e poi Messina, Teramo, Venezia, Ravenna, Ospitaletto, Rondinella Firenze, Modena, Rimini, Novara, Trento, Brescia (in serie A nel 1997/98), Triestina, Cesena ed Olbia.








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