De Mori Rodolfo: differenze tra le versioni

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Immagine:demori_atto_di_morte.jpg|Il nome di De Mori nel libro dei caduti
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Immagine:DeMoriMess17mar1913.jpg|Una notizia su una vittoria di De Mori tratta da "Il Messaggero" del 17 marzo 1913
Immagine:DeMoriMess17mar1913.jpg|Una notizia su una vittoria di De Mori tratta da "Il Messaggero" del 17 marzo 1913
Immagine:De Mori Rodolfo_morte.jpg|Il ritaglio che parla della morte di De Mori in guerra
Immagine:De Mori Rodolfo_morte.jpg|Il ritaglio che tratta della morte di De Mori in guerra
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Versione delle 11:59, 13 apr 2018

Rodolfo De Mori nel 1911
Le circostanze della morte e la motivazione della Medaglia d'Argento al V.M. Da "La gazzetta dello Sport" del 16 luglio 1916

Pioniere

Podista, nato a Roma il 1 giugno 1892 da Stefano e Sofia Ascenzi e deceduto il 26 agosto 1915 a Santa Lucia di Tolmino (Slovenia).

Impiegato Ferroviario diplomato ragioniere. Nel 1910 prende parte anche ad alcune partite di calcio. Partito per la grande guerra come sottotenente del 5° reggimento bersaglieri cadde in combattimento al fronte. La notizia della sua morte fu annunciata il 27 novembre 1915 anche se al ministero della difesa Div. Onorcaduti risulta deceduto per ferite risportate in combattimento sugli altopiani di Santa Lucia nell'agosto dello stesso anno. Le recenti ricerche di LazioWiki hanno appurato che cadde il 26 agosto 1915 a Santa Lucia di Tolmino (Slovenia). Probabilmente fu il primo a cadere in ordine temporale, fra gli atleti biancocelesti richiamati al fronte. Fu decorato con la Medaglia d'Argento al V.M.. Medaglia d'Argento al valore militare. E' stato uno dei migliori podisti della Lazio e vinse importanti gare di livello nazionale. Fu anche recordman nazionale sugli 800 metri piani. Insieme ad Ancherani, Giottiga e Smaller forma la staffetta biancoceleste che si aggiudica per ben 6 volte la Targa Masini negli anni intorno al 1910. Nel 1911 è eletto consigliere sportivo della Lazio e fa parte della staffetta olimpionica biancoceleste. Nel 1912 fu eletto vicesegretario della Sezione sportiva nell'Assemblea Generale. Nel 1913 fa registrare un tempo (ufficioso) di 10 secondi e 4/5 sui cento metri. Era diplomato Ragioniere.

Era soprannominato "Erdimo" dall'anagramma del suo cognome.





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