Terrile Giovanni: differenze tra le versioni
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Difensore. Nato a Genova il [[28 febbraio]] [[1895]]. Ha giocato nel [[1914]] e nel [[1915]] nella Lazio, probabilmente perché impegnato a Roma con la leva militare. In coppia con [[Bona Camillo|Bona]] ha formato una discreta linea di terzini, ma il passaggio di [[Saraceni (I) Fernando|Cecè Saraceni]] in difesa proprio in quella stagione, ne frenò la carriera. In precedenza era stato titolare dell'Andrea Doria di Genova. Partito per il fronte, non risulta più in formazione negli anni successivi. Nel [[1921]] lo si ritrova in squadra nella Spes, la forte squadra ligure allenata da [[Molnar Ferenc|Molnar]] e Steiger. Nel [[1923]] è all'[[Internazionale FC|Internazionale]]. Successivamente allena il Napoli per due anni, per poi tornare a giocare nell'U.S. Genovese. Lo si ritrova sulla panchina dell'Avellino nella stagione [[1929/30]]. |
Difensore. Nato a Genova il [[28 febbraio]] [[1895]]. Ha giocato nel [[1914]] e nel [[1915]] nella Lazio, probabilmente perché impegnato a Roma con la leva militare. In coppia con [[Bona Camillo|Bona]] ha formato una discreta linea di terzini, ma il passaggio di [[Saraceni (I) Fernando|Cecè Saraceni]] in difesa proprio in quella stagione, ne frenò la carriera. In precedenza era stato titolare dell'Andrea Doria di Genova. Partito per il fronte, non risulta più in formazione negli anni successivi. Nel [[1921]] lo si ritrova in squadra nella Spes, la forte squadra ligure allenata da [[Molnar Ferenc|Molnar]] e Steiger. Nel [[1923]] è all'[[Internazionale FC|Internazionale]]. Successivamente allena il Napoli per due anni, per poi tornare a giocare nell'U.S. Genovese. Lo si ritrova sulla panchina dell'Avellino nella stagione [[1929/30]]. |
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Dal libro di Marco Impiglia pubblicato nel maggio del [[2022]] dal titolo "Il mio nome é scudetto", siamo venuti a conoscenza che Giovanni Terrile fu protagonista della Impresa di Fiume, e addirittura guardia del corpo del Vate Gabriele D'Annunzio. Inoltre vestì la maglia della Nazionale Italiana di Fiume, come suo capitano, indossando la maglia azzurra con sopra cucito il tricolore repubblicano, uno scudo svizzero rinforzato al palo di bianco con il verde e rosso ai lati, che diverrà nel [[1924]], il fregio indossato dai Campioni Nazionali, e che fu inventato dal Poeta stesso. |
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[[Categoria:Biografie|Terrile Giovanni]] |
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Versione delle 21:23, 7 giu 2022


Pioniere
Difensore. Nato a Genova il 28 febbraio 1895. Ha giocato nel 1914 e nel 1915 nella Lazio, probabilmente perché impegnato a Roma con la leva militare. In coppia con Bona ha formato una discreta linea di terzini, ma il passaggio di Cecè Saraceni in difesa proprio in quella stagione, ne frenò la carriera. In precedenza era stato titolare dell'Andrea Doria di Genova. Partito per il fronte, non risulta più in formazione negli anni successivi. Nel 1921 lo si ritrova in squadra nella Spes, la forte squadra ligure allenata da Molnar e Steiger. Nel 1923 è all'Internazionale. Successivamente allena il Napoli per due anni, per poi tornare a giocare nell'U.S. Genovese. Lo si ritrova sulla panchina dell'Avellino nella stagione 1929/30.
Dal libro di Marco Impiglia pubblicato nel maggio del 2022 dal titolo "Il mio nome é scudetto", siamo venuti a conoscenza che Giovanni Terrile fu protagonista della Impresa di Fiume, e addirittura guardia del corpo del Vate Gabriele D'Annunzio. Inoltre vestì la maglia della Nazionale Italiana di Fiume, come suo capitano, indossando la maglia azzurra con sopra cucito il tricolore repubblicano, uno scudo svizzero rinforzato al palo di bianco con il verde e rosso ai lati, che diverrà nel 1924, il fregio indossato dai Campioni Nazionali, e che fu inventato dal Poeta stesso.