Ferri Alessandro: differenze tra le versioni

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File:ferri bambino.jpg|Una passione per il calcio maturata presto quella di Alessandro Ferri. Foto donata dal nipote di Alessandro, signor Fabio Ferri. Lo ringraziamo.
Image:ferri bambino.jpg|Una passione per il calcio maturata presto quella di Alessandro Ferri. Foto donata dal nipote di Alessandro, signor Fabio Ferri. Lo ringraziamo.
File:Ferri1934.jpg|Ferri nel 1934 quando faceva parte dei Pulcini
Image:Ferri1934.jpg|Ferri nel 1934 quando faceva parte dei Pulcini
Image:mferri.jpg|Un sorridente Sandro Ferri
File:FerriIntervista.jpg|Una pagina della rivista "Biancazzurri" dedicata a Ferri
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Image:FerriAle.jpg|Sandro Ferri
Image:Ferri.jpg|Una figurina di Ferri
Image:FerriAlessandro.jpg|Sandro Ferri
Image:Sandro Ferri.jpg|Sandro Ferri
Image:AlessandroFerri.jpg|Sandro Ferri
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Image:Ferri figurina.jpg|Una figurina di Ferri
Image:Sandro Ferri.jpg|Sandro Ferri
Image:AlessFerri.jpg|Sandro Ferri
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Image:Ferri.jpg|Una figurina di Ferri
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Versione delle 20:31, 16 set 2022

Alessandro Ferri
Alessandro Ferri

Difensore, nato a Roma il 25 febbraio 1921 ed ivi deceduto il 3 giugno 2003. Detto "Sandro".

Cresciuto nella società. E' uno dei pulcini che il 25 novembre 1934 giocò la partita di ritorno contro il Wacker di Vienna. Scattante, tecnico, implacabile marcatore, durissimo, esordì nella Lazio nel derby del 15 gennaio 1939 che vide i biancocelesti espugnare per la prima volta Testaccio (Roma AS-Lazio 0-2). Nella settimana precedente la partita il ragazzo, non ancora diciottenne, aveva cercato invano dei biglietti gratuiti per assistere alla gara e, timoroso, il sabato, si era recato in sede per chiederli direttamente al burbero presidente Remo Zenobi. Quest'ultimo, alla richiesta del ragazzo, rispose che non ne avrebbe avuto bisogno in quanto il giorno dopo sarebbe sceso in campo.

A fine partita Fulvio Bernardini, capitano della Roma AS ed ex Laziale, abbracciò a lungo il giovane avversario forse riconoscendo in lui il suo degno successore. E' stato uno dei più forti difensori che la Lazio abbia mai avuto. Estroverso, simpaticissimo, gioviale e autore di scherzi memorabili nei confronti dei compagni di squadra, era benvoluto da tutti. Durante la guerra giocò un anno nell'Audace Taranto in quanto impegnato come soldato nella città pugliese. Nel 1948/49, per divergenze economiche, si trasferì alla Roma AS per due stagioni, in cambio di 8 milioni di lire, per poi passare alla Reggina. Disputa 8 stagioni in maglia biancoceleste. Con la Lazio colleziona 129 presenze e 1 rete in Campionato.





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