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Ha esordito in [[serie A]] con l'[[Udinese]], poi ha giocato con il [[Mantova]] quattro stagioni e con il [[Napoli]] per cinque. Dal [[1972]] al [[1983]] ha difeso la porta della Juventus. |
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Il presidente [[Cragnotti Sergio|Cragnotti]] lo assume nel [[1990]] come allenatore della Lazio. Le sue prime parole pubbliche sono: "E' per me un grande onore allenare la Lazio". Rimane quattro stagioni riportando la squadra in [[Coppa UEFA|Coppa Uefa]]. |
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Versione delle 23:12, 7 set 2008
Biografia



Una Leggenda del calcio Italiano
Portiere, nato a Mariano del Friuli (GO) il 28 febbraio 1942. 112 presenze in nazionale, Campione d'Europa nel 1968, Campione del Mondo nel 1982 a quarant'anni. Sei scudetti, due Coppe Italia, una Coppa UEFA con la Juventus.
Ha esordito in serie A con l'Udinese, poi ha giocato con il Mantova quattro stagioni e con il Napoli per cinque. Dal 1972 al 1983 ha difeso la porta della Juventus.


Allenatore alla Lazio
Dopo avere appeso gli scarpini al chiodo allena la nazionale Olimpica. Nel 1988 viene chiamato dalla Juventus che allenerà due anni vincendo, nel secondo anno, la Coppa Italia e la Coppa UEFA.
Il presidente Cragnotti lo assume nel 1990 come allenatore della Lazio. Le sue prime parole pubbliche sono: "E' per me un grande onore allenare la Lazio". Rimane quattro stagioni riportando la squadra in Coppa Uefa.
Le stagioni da Presidente
Nel 1994 la Lazio assume come allenatore Zdenek Zeman. Il patron Cragnotti offre così a Zoff la carica di Presidente della Lazio. Alla terza stagione da presidente, la società esonera Zeman e lo richiama come allenatore.
Nel 1997/98 la società assume Eriksson alla guida tecnica e così Zoff torna a fare il presidente. Lascia la carica per diventare Commissario Tecnico della Nazionale italiana dopo i Mondiali in Francia del 1998. Con la Nazionale sfiora la vittoria nel Campionato europeo del 2000, perdendo la finale contro la Francia solo al "golden gol" di Trezeguet.
A causa delle critiche del Presidente Berlusconi (che lo accusa di incompetenza e di aver lasciato troppo spazio a Zidane), si dimette e torna alla Lazio come Vice Presidente. Ancora una volta la società lo richiama in panchina nel 2001 allorché Eriksson lascia l'incarico per diventare CT dell'Inghilterra. In campionato arriva ad un passo dal bissare lo scudetto vinto dalla Lazio l'anno prima.
Confermato per la stagione successiva, viene però esonerato alla terza giornata e sostituito da Zaccheroni. Nella stagione 2004/05 viene chiamato dalla Fiorentina con la quale ottiene la salvezza in serie A.