Il Calciomercato 1955

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Stagione

Dopo la delusione patita nel campionato precedente, la Lazio di Costantino Tessarolo e Mario Vaselli si mette all'opera per allestire una formazione che possa competere con le squadre più forti del panorama calcistico italiano. Tra lo stupore della stampa sportiva e del mondo calcistico nazionale, i dirigenti biancocelesti acquistano la formidabile coppia d'attacco dell'Udinese costituita dallo svedese Selmosson e da Bettini per l'enorme cifra di 120 milioni di lire (ridotti poi a 80 con una manovra che fa pervenire il triestino Secchi all'Udinese) più la cessione ai friulani dei validi Fontanesi (I) e Bredesen. Inoltre fanno ritorno dal prestito il portiere Lovati (Torino) e Carradori (Palermo) e viene acquistato l'attaccante juventino Muccinelli per 50 milioni di lire. Per Olivieri (SPAL) e Villa (Atalanta) vengono spesi altri 82 milioni. Molino (Torino) viene pagato 50 milioni. Vengono poi acquisiti, per cifre minori ma non irrilevanti, Martegani dal Palermo, Lo Buono dal Trani, Castellazzi dalla Reggiana e Logaglio dal Lecco. A fronte di questi acquisti vengono ceduti, oltre ai già citati, Spurio (Monza), Puccinelli (Livorno), Bergamo (Palermo). Parola cessa l'attività agonistica ma rimane alla Lazio come vice allenatore. Alla fine di questa dispendiosa e dissennata campagna acquisti la Lazio avrà un passivo di bilancio di ben 950 milioni di lire.

Dalla rivista "Questa è la Lazio"
Dalla rivista "Questa è la Lazio"