Storia del Campionato di Serie B 1987/88

Da LazioWiki.

Il burbero, ma abile e astuto Eugenio Fascetti è naturalmente confermato allenatore della squadra che con nove punti di penalizzazione è riuscita a salvarsi dalla serie C. E' chiaro sin dai primi giorni di ritiro che la Lazio vuole puntare decisamente alla promozione in serie A. La campagna acquisti e cessioni viene così strutturata. Vengono ceduti Filisetti, Fiorini, Poli, Mandelli, Schillaci, Terraneo. I nuovi acquisti sono: Beruatto, Foschi, Galderisi, Martina, Monelli, Muro, Nigro, Savino.

La Coppa Italia non è fortunata per la Lazio. Viene eliminata nel girone eliminatorio per un solo punto di distacco dalla Juventus che, con il Pisa, accede agli ottavi di finale. La Lazio vince a Pisa ai rigori, sempre ai rigori perde in casa con la Juventus; poi la vittoria interna con il Lecce e il tonfo di Catanzaro con la sconfitta per 5-0. Infine l'inutile vittoria con la Casertana in casa. La Coppa Italia 1987/88 verrà vinta dalla Sampdoria. Da segnalare che durante il turno eliminatorio, in via sperimentale, fu cambiata l'attribuzione dei punti secondo un sistema inedito e con queste indicazioni: 3 punti per la vittoria invece che 2, con il pareggio si andava subito ai calci di rigore, con l'assegnazione di due punti alla squadra risultata vincitrice e uno a quella sconfitta.

Il campionato di serie B 1987/88 comincia con la vittoria in casa con la Sambenedettese. La trasferta a Messina conferma il ruolo di bestia nera della squadra siciliana con la Lazio. Ennesima sconfitta e triste ritorno a Roma. Poi due pareggi con le due squadre emiliane, Bologna in casa e Modena in trasferta, portano i punti dei biancocelesti a quattro. Pochissimi, considerato il calendario favorevole. Per fortuna la Lazio vince con la Cremonese in casa e pareggia sul difficile terreno di Piacenza. La domenica seguente una nuova sconfitta a Lecce riporta la Lazio a metà classifica. La vittoria stentata con l'Atalanta in casa è immediatamente vanificata dalla sconfitta casalinga con il modesto Arezzo. A Barletta, accompagnata da tantissimi tifosi, la Lazio vince e l'ambiente, divenuto nel frattempo ostile e con la messa in discussione dell'allenatore Fascetti, riprende coraggio. Un'altra vittoria casalinga con la Triestina lascia sperare i tifosi in una definitiva stabilizzazione della squadra nelle parti alte della classifica. Invece le ultime sette giornate del girone d'andata finiscono in pareggio e la Lazio non sembra più capace di vincere. La nota positiva è rappresentata dalla vena realizzatrice di Monelli e dalla costante qualità del gioco a metà campo in cui opera l'ottimo Pin.


Le prime quattro partite del girone di ritorno portano 6 punti, frutto di tre vittorie (Sambenedettese, Messina e Modena) intervallate da una sconfitta a Bologna. Un buon pareggio a Cremona precede la secca sconfitta di Padova e la larga vittoria con il Piacenza (5-2). Questa affermazione è particolarmente importante in quanto consente alla Lazio di intravedere le prime in classifica che sono il Bologna, l'Atalanta, il Lecce e il Catanzaro. Ancora due pareggi, in casa con il Lecce e a Bergamo, lasciano in posizione indefinita la squadra romana. Poi una vittoria con l'Arezzo in Toscana e un'altra con il Barletta, travolto a Roma (4-2), confortano le ambizioni dei biancocelesti. Molto brutta è la sconfitta a Trieste perchè immeritata. La Lazio riprende coraggio