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Da LazioWiki.
I fratelli Saraceni (Fernando a sinistra, Luigi a destra)

18 gennaio

Fernando Saraceni

Attaccante e poi dal 1921 difensore. Nato a Roma il 18 gennaio 1891 ed ivi morto il 23 agosto 1956.

Fernando Saraceni, detto Cecè, è stato uno dei più significativi giocatori della Lazio. Cominciò a giocare nel 1907 ad appena sedici anni e l'anno successivo partecipò alle tre partite disputate e vinte in un solo giorno a Pisa nelle finali del Campionato interregionale. Era il cucciolo della squadra ma era anche in possesso di un tiro micidiale e di una grande velocità. Ottimo atleta anche nel salto in lungo in cui aveva un record di m 5,00 senza l'uso della pedana. In un periodo in cui la vigoria fisica e la forza muscolare erano le doti più ricercate in un calciatore, Cecè seppe coniugare la forza con una tecnica sopraffina e inconsueta per il tipo di foot-ball d'allora. Tra l'anno d'esordio e la prima guerra mondiale vinse tutto quello che era possibile vincere a Roma e nell'Italia centro meridionale: due volte finalista nazionale nel 1913 e 1914, vincitore più volte dei trofei Tosti e Baccelli, vincitore del trofeo Branca e di tantissimi trofei minori, implacabile giustiziere di tutte le più blasonate e ambiziose formazioni romane, rimase affezionatissimo alla Lazio dando sempre l'esempio in ambito comportamentale e tecnico.

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La prima pagina di Stadio
Così l'annuncio del Corsport

La tragedia della morte di Luciano Re Cecconi

Per Luciano Re Cecconi è l'inizio della sua quinta stagione nella Lazio. Durante la partita s'infortuna ad un ginocchio e, zoppicante, abbandona il campo dello Stadio Olimpico. Nessuno può immaginare che il biondo centrocampista ha appena indossato, per l'ultima volta, la maglia che più di tutte gli ha dato gioie calcistiche, arrivando a vincere lo Scudetto e venendo convocato più volte in nazionale. Sembra essere un infortunio di poco conto, di facile guarigione, dove basta restare fermi un po' di tempo. In un mese torna ad allenarsi, ma proprio in questa delicata fase subisce una dolorosa ricaduta, rischiando addirittura l'intervento chirurgico. Luciano non si dà per vinto e, grazie alla sua forza di volontà, recupera a vista d'occhio.

Si allena solitario al Flaminio dove riceve anche la visita del suo amato allenatore Maestrelli ormai consumato dal ritorno del male che lo porterà di lì a pochi mesi alla scomparsa prematura. Martedì 18 gennaio 1977: gioca finalmente per intero la partitella d'allenamento con il resto della squadra. È felice, corre verso il dottor Ziaco e gli confida: "Va meglio Dottore, mi sento pronto. Domenica a Cesena sono convinto che giocherò, facendo rimanere tutti a bocca aperta". E' praticamente pronto a rientrare in squadra quando, la stessa sera, mentre il telegiornale della Rai (allora unico tg nazionale) chiudeva l'edizione serale, arrivò la notizia che il centrocampista della Lazio e della Nazionale era morto in una gioielleria a Roma mentre era in compagnia di altri compagni di squadra. Si pensò inizialmente ad una rapina finita tragicamente, invece la morte del forte centrocampista fu dovuta ad un tragico scherzo finito nel sangue.

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Senad Lulic

Senad Lulic

Difensore, nato a Mostar (Serbia) il 18 gennaio 1986.

Senad Lulić ha iniziato la sua carriera di calciatore in Svizzera, nella squadra del Chur 97, con la quale debutta in Prima Lega nella stagione 2003/04. Nel 2006 passa al Bellinzona, dove debutta nel campionato di Challenge League. La stagione successiva si impone in prima squadra disputando 33 partite e realizzando 10 reti, contribuendo alla promozione in Super League.

Nell'estate del 2008, viene acquistato dal Grasshopper, con il quale gioca per due stagioni prima di passare allo Young Boys, formazione con la quale debutta anche in Coppa dei Campioni - Champions League prima ed Europa League dopo. Il 9 giugno 2011 viene acquistato dalla Lazio per una cifra vicina ai 3 milioni di euro con un contratto quinquennale. Colleziona 90 presenze e 12 reti in serie A (aggiornato a giugno 2014).

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