Il Calciomercato 1971

Da LazioWiki.
Intervista a Lenzini sul calcio illustrato dell'8/6/71

La retrocessione in Serie B era stata devastante ed inaspettata.

Lenzini dapprima deciso a mollare la società era invece tornato sui suoi passi e deciso a rifondare la squadra dalle fondamenta. Cacciato Lorenzo mal digerito in società, aveva scelto, su consiglio del nuovo direttore sportivo Sbardella, un giovane allenatore emergente, già Premio Seminatore d'Oro in Serie C e Serie B, che aveva ben fatto a Reggio Calabria e a Foggia: Tommaso Maestrelli. La prima grana riguarda Chinaglia che chiede di essere ceduto, ma Sbardella lo deferisce alla lega, e lo riporta nei ranghi. Maestrelli, poi convince il giovane bomber biancoceleste, nel suo progetto di riportare la Lazio subito nella massima serie, ed il caso rientra. Le casse della società sono in profondo rosso e bisogna essere oculati nelle scelte. Arrivano Martini dal Livorno giovane terzino, Gritti dal Lecco. Rientra dal prestito dalla Massese il giovane stopper romano Oddi, l'attaccante Fava dal Parma, il portiere Bandoni dalla Fiorentina a cui vengono ceduti in prestito Mazzola (II) e Sulfaro. Inoltre completano gli acquisti il giovane Barbetta preso dal Foligno e Soldo dal Monza. Oltre a Mazzola e Sulfaro lasciano la Lazio Chinellato,ceduto al Lecco nell'affare Gritti, Andreuzza al Genoa mentre a Marchesi e Governato viene concessa la lista gratuita.