D'Amico Vincenzo

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Biografia

Un giovane talento

Vincenzo D'amico, nasce a Latina il 5 Novembre 1954 e da molti addetti ai lavori è considerato l'ultima bandiera biancazzurra per il suo attaccamento alla maglia e alla società. Già in adolescenza il pallone è parte indissolubile delle sue giornate dopo la scuola. Ci si accorge subito che il ragazzo ha talento, ma è anche irrequieto e ogni tanto, come è giusto per i bambini della sua età, compie qualche monelleria per la disperazione dei genitori. La classe cristallina lo porta giovanissimo all'Almas e, dopo un interessamento della Roma, alla Lazio dove segue la solita trafila nelle giovanili mettendosi in mostra per il tocco di palla vellutato e una visione di gioco fuori dal comune per un ragazzino così giovane. E' però molto indisciplinato e tende ad ingrassare, e non sono poche le volte in cui viene messo a dieta ed inviato a fare una vita da atleta. Ma la gola a volte è più forte e a tavola non si sa contenere. Ma sono peccati veniali per un giocatore che da solo riesce a risovere le partite più difficili con i pari età.

Da un grave infortunio, a rivelazione del campionato

Il giovanotto si fa largo nelle squadre minori, dove subisce un primo serio infortunio, e viene segnalato a Tommaso Maestrelli che va a visionarlo, rimanendo incantato dal suo modo di giocare sopraffino ed intelligente. Nell'ultima parte della stagione 1971/72 viene aggregato in prima squadra e il 21 Maggio 1971 esordisce da titolare in Serie B contro il Modena con la maglia numero 11 giocando una bella gara. Non ha ancora 17 anni. Sembra lanciato per il grande salto, ma un secondo, più grave infortunio , al ginocchio, rimediato in amichevole a Rieti, lo costringe a saltare tutta la stagione 1972/73 e per poco a finire anticipatamente la carriera che solo grazie alle cure mediche e alla forte fibbra non viene messa in pericolo. Ritorna in prima squadra all'indomani dell'indimenticabile campionato che aveva visto la Lazio sfiorare lo scudetto. Maestrelli lo porta in ritiro a Pievepelago per dargli un'altra chance e valutarne le capacità di recupero dopo la forzata inattività dovuta all'incidente dell'anno prima. Il ragazzino si mette subito in luce, e si fa notare anche dai compagni che gli fanno da chioccia tenendolo fuori dai clan e dalle liti che si scatenavano negli spogliatoi ed in campo. E alla 2^ giornata, il 14 Ottobre arriva il sospiarto esordio nella massima serie in una gara spigolosa contro la Sampdoria, sostituendo al 69° Re Cecconi. .

Campione d'Italia a 19 anni

Una bandiera per tutte le stagioni

Un anno a Torino


Gli ultimi anni con la Lazio

Con la Lazio colleziona 276 presenze e 40 goals in Campionato.

La carriera giornalistica