Storia del Campionato di Serie A 1975/76

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Il Torino campione d'Italia 1975/76
La Lazio 1975/76

Il campionato 1975/76 rimane immutato nella sua formula rispetto alle passate edizioni. 16 squadre partecipanti con tre retrocessioni; partenza il 5 ottobre 1975 e fine il 16 maggio 1976. Favorite d'obbligo sono i Campioni d'Italia della Juventus, il Napoli, le due squadre milanesi. Outsiders vengono considerate la Roma, la rivoluzionata Lazio del neoallenatore Giulio Corsini la Fiorentina e il Torino. E dopo 5 giornate i pronostici sembrano azzeccati, in quanto Juventus e Napoli sono prime con 9 punti seguite dal solo Milan staccato a 7, mentre Lazio, Fiorentina navigano nella parte bassa della classifica. I biancazzurri addirittura finiscono penultimi all'8^, e sembra che a nulla sia servito l'esonero di Corsini (in rotta con Chinaglia smanioso di lasciare la Lazio per trasferirsi a New York) con Maestrelli apparantemente guarito dalla sua crudele malattia. Nella stessa giornata il Napoli sorpassa la Juventus in testa al campionato mentre dietro si fa sotto il Torino.A due giornate dalla fine del girone d'andata i bianconeri comandano di nuovo la classifica con 22 punti, 2 in piu dei granta mentre si stacca il Napoli, terzo a quota 17 assieme al sorprendente Cesena AC vera rivelazione di questa parte di stagione. Al giro di boa i bianconeri sembrano allungare e chiudono a quota 26, tre in più dei granata e 7 su Cesena, Milan e Napoli. In coda disperata la situazione del Cagliari che perde definitivamente Riva per un serio infortunio, mentre la Lazio è quart'ultima con solo 11 punti. Dopo la 20^ giornata i giochi sembrano fatti; aumenta il vantaggio della Juventus che a quota 32 ha ben 5 punti di vantaggio sul Torino e 6 sul Milan. Ma i bianconeri entrano in crisi e il divario, due giornate dopo si riduce a 3 punti, e ad uno soltanto alla 23^, mentre alla 24^ giornata avviene il clamoroso sorpasso del Torino. In coda è lotta a 4 per evitare il terz'ultimo posto, perchè Cagliari e Como sono praticamente già retrocesse; Lazio, Sampdoria, Verona ed Ascoli Calcio combattono serrate. A quattro giornate dal termine i Granata portano a due punti il distacco, mentre la Lazio, in crisi, sarebbe in B, col terz'ultimo posto. Proprio in questa giornata una leggerezza della dirigenza biancazzurra rischia di far precipitare le cose. Il saldo di alcune pendenze con alcuni giocatori trasferiti al Cesena e il risarcimento danni al loro portiere, vengono presi a pretesto dall'Ascoli, per denunciare una presuta corruzione. In seguito l'uffiicio inchieste scagionerà la Lazio, ma la paura è tremenda. Inoltre i biancazzurri perdono Chinaglia che si trasferisce ai Cosmos New York, quando mancano 180 minuti alla fine del campionato. A una giornata dalla fine il Torino guida con 44 punti uno in più della Juventus, mentre in coda Verona ha un punto in più (23) su Lazio, Ascoli, Sampdoria, quindi il tutto si decide il 16 maggio 1976, quando i granata 27 anni dopo la strage di Superga si laureano campioni d'Italia pareggiando in casa con il Cesena, mentre la Juventus esce sconfitta per 1-0 a Perugia. In coda, drammatica la salvezza della Lazio che sotto di due reti riesce a pareggiare a Como, mentre in Serie B finisce l'Ascoli per differenza reti proprio sui biancazzurri, e dopo la querelle dei fatti di Cesena che durerà tutta l'estate. In Serie A salgono il Genoa, Catanzaro e Foggia.