Longo Ugo


Presidente. Nato a Caltanissetta il 1 gennaio 1941, deceduto a Roma il 14 marzo 2009.
Laureato in Giurisprudenza e Patrocinante in Cassazione. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal 1997. Durante il periodo delle indagini successive alle accuse di doping avanzate da Zdeněk Zeman si dimette denunciando l'impossibilità di portare avanti la propria attività in modo proficuo a causa della carenza di mezzi a disposizione dell'organismo. Nella sua funzione di avvocato di fiducia della famiglia Cragnotti ha l'opportunità di difendere gli interessi della società biancoceleste in diverse occasioni e ne fa anche parte come componente del Consiglio di Amministrazione. Con il crac Cirio, società di Sergio Cragnotti, quest'ultimo è costretto a cedere la Lazio e Longo cura gli aspetti legali dell'operazione.
E' proprio lui che nel 2003 assume la carica di presidente e avvalendosi della consulenza di Luca Baraldi, riesce, sia pure con alcune incongruenze, attraverso abili operazioni di gestione, a non far fallire la Società. Queste operazioni sono finalizzate al risparmio e consistono nel ridimensionamento degli ingaggi, la dilatazione dei contratti, la trasformazione dei crediti in azioni sociali e soprattutto in serrate trattative con il fisco tese ad ottenere le condizioni migliori nel pagamento degli arretrati. Sotto la sua presidenza, la Lazio conquista la quarta Coppa Italia nel 2004.
Nel luglio 2004 trova l'accordo con il nuovo azionista di maggioranza Claudio Lotito, a cui cederà il pacchetto azionario e la presidenza della Società. Nel 2006 difende brillantemente la Lazio nel processo che vede la società romana accusata dalla giustizia sportiva.
Uomo affabile, preparatissimo professionalmente, simpatico e affidabile ha contribuito a salvare la Lazio in un momento molto difficile della sua storia. Muore a Roma, nella mattinata del 14 marzo 2009, all' Aurelia Hospital, dopo una lunga malattia a soli 68 anni.