Apolloni Adolfo

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Adolfo Apolloni

Dirigente, scultore, sindaco di Roma, assessore comunale senatore. Nato a Roma il 1 marzo 1855. Scomparso il 19 ottobre 1923 a Roma. Di nobile famiglia, il 31 maggio 1919 è eletto sindaco di Roma. La sua carriera nel mondo delle arti inizia fin dalla giovinezza. Dopo aver studiato all'Accademia di San Luca, Apolloni si trasferisce a Boston nel 1879, dove insegna scultura e disegno al Conservatorio di Musica. In seguito si trasferisce a Providence (Rhode Island), dove conosce e sposa sua moglie Martha, nel 1883. Sei anni dopo partecipa alla III Esposizione internazionale d'arte di Venezia. Dal 1900 al 1922, presiede la Regia Scuola d'arte applicata all'industria di Fano. Tale scuola verrà a lui intitolata dopo la morte. Con questo solido curriculum, non deve dunque sembrare strano che un artista sia scelto come primo cittadino della capitale. Già nel 1905 e poi dal 1914 al 1916, Apolloni è impegnato in cariche amministrative come assessore per le Antichità e Belle Arti e prosindaco della capitale. Egli, tra le tante sue cariche, ebbe anche quella di dirigente della società biancoceleste e molto si adoperò per istituire un Asilo per l'assistenza ai bambini romani poveri, orfani o figli di soldati caduti nella prima Guerra Mondiale. Quest'asilo fu inaugurato nel giugno 1915, sotto la presidenza di Fortunato Ballerini, e aveva i locali nella sede della SP Lazio di Via Veneto, 7.

In veste di assessore alle Belle Arti, si prende cura della Tomba di Agostino Chigi in Santa Maria del Popolo, del Monumento Cenci-Bolognetti al Verano e della Vittoria alata su una colonna del monumento a Vittorio Emanuele II. Ma l'impegno maggiore lo riserva alla Fontana delle Api: la fontana giaceva in un deposito comunale dal 1865, finché nel 1915 si decide di ricostruirla; ma la maggior parte dei pezzi non viene ritrovata, e ne viene commissionata una copia ad Apolloni, che la realizza in travertino anziché in marmo lunense. La valva inferiore, che in origine era a livello del piano stradale, viene rialzata su una cornice di massi, e venne completata la scritta: così rinnovata, la fontana viene inaugurata il 28 gennaio 1916.

Da sindaco Apolloni s'impegna costantemente nel riordinamento delle collezioni capitoline e nel restauro di diverse sculture, prima fra tutte la statua di Marco Aurelio sul Campidoglio. La sua attività è destinata a offrire un'immagine artistica sempre più monumentale di Roma. Ed è un premio alla cura artistica della capitale la nomina a Senatore del Regno che gli viene assegnata nell'ottobre del 1919. Apolloni, dopo il conflitto, seguita a fare il sindaco, deciso a controllare i moti di piazza che cominciano a farsi sentire. Il 1 dicembre 1919 si verifica una aggressione da parte di studenti e militanti del Partito Nazionalista contro i deputati socialisti che, al mattino, abbandonano la Camera all'entrata del re al grido di "Viva il socialismo! Viva la repubblica socialista". Questi fatti portano alla proclamazione di uno sciopero di solidarietà a Roma e in altre città con morti e feriti. Tra il 20 ed il 29 gennaio 1920 il sindacato ferrovieri indice uno sciopero generale dei trasporti; gli scioperanti sabotano binari e linee elettriche. Il 24 maggio 1920 durante un corteo studentesco irredentista per la Dalmazia e contro il governo, si verificano violenti scontri con le forze dell'ordine. Muoiono cinque guardie regie e due arditi, più una bambina. Nella notte viene arrestato Giuseppe Bottai e numerosi irredentisti. Di fronte al succedersi incalzante di questi moti di piazza, il 25 novembre 1920 Apolloni si dimette da sindaco, preferendo mantenere solo il seggio di senatore e contemporaneamente presiedere un Comitato di Organizzazione Civile; in questa veste è animato da un profondo spirito umanitario che lo porta a fondare a Roma un altro Asilo della Patria. Non volle essere commemorato al Senato per suo espresso desiderio.


Qui di seguito i titoli e le cariche di Adolfo Apolloni:

Laurea in Ingegneria, Diploma di Accademia di Belle Arti, Sindaco di Roma (giugno 1919-25 novembre 1920), Prosindaco di Roma (1914), Assessore comunale per le Antichità e Belle Arti di Roma (1905) (1914), Dirigente S.P. Lazio, Presidente della Scuola artistica industriale di Fano (1900-1922), Socio dell'Accademia di S. Luca di Roma (1903), Presidente dell'Accademia di S. Luca di Roma (1914-1915) (1919-1920), Membro dell'Associazione artistica internazionale, Nomina a senatore (6 giugno 1919,) Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia, Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia, Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 19 gennaio 1899, Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 17 giugno 1909, Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 febbraio 1912, Servizio militare nei Granatieri.