De Santis Massimo

Da LazioWiki.

L'arbitro Massimo De Santis

Iscritto nel 1979 alla sezione di Tivoli (RM), cominciò in quell'anno ad arbitrare partendo dalle serie minori. Nel 1994 venne promosso alla CAN e nel 1995 esordì in Serie A, in Sampdoria-Brescia. Finito nell'occhio del ciclone nel 2000 per aver annullato ingiustamente un gol a Fabio Cannavaro in Juventus-Parma 1-1 che fece scalpore e scandalo, ma che non gli impedì, nello stesso anno, di avere la qualifica di arbitro internazionale.

Nel 2001 diresse la finale di ritorno di Coppa Italia tra Fiorentina e Parma, e nel 2005 la finale di Supercoppa Italiana tra Juventus ed Inter. Venne designato anche per arbitrare alle Olimpiadi di Atene 2004 dove, oltre all'incontro di girone eliminatorio tra Costa Rica e Marocco (0-0), gli venne affidato anche un quarto di finale.

In serie A ha arbitrato 160 partite e nel 2006 era stato proposto per i mondiali di calcio di Germania. Nel maggio del 2006, nel punto più alto della sua carriera, ad un mese dai mondiali a cui doveva partecipare, venne coinvolto nello scandalo calcistico di Calciopoli, a seguito di alcune intercettazioni telefoniche. Secondo queste, la sua figura sarebbe stata di primaria importanza nella CAN insieme a Paolo Bergamo ed a Pierluigi Pairetto e di notevole peso nel cosiddetto "Sistema Moggi", e sarebbe stato anche a capo della "Combriccola Romana" formata da lui stesso, Pasquale Rodomonti e Luca Palanca (i quali sarebbero poi stati scagionati da ogni accusa).

Per quanto emerso dalle indagini, la FIGC ha deciso di ritirare l'accredito di De Santis per i Mondiali, benché egli abbia difeso sé stesso e la categoria arbitrale. A luglio del 2006, per delibera della CAF, venne inibito per quattro anni e sei mesi per il coinvolgimento in Calciopoli. Tale sanzione viene confermata anche nella decisione emessa dal TAR del Lazio. Nel maggio 2007, per quanto invece concerne l'inchiesta Calciopoli sotto il profilo penale, la Procura di Napoli aveva chiesto il rinvio a giudizio di De Santis per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Nel luglio 2007, viene ufficialmente dismesso dalla CAN A e B per motivi disciplinari.