Domenica 13 dicembre 1970 - Foggia, stadio Pino Zaccheria - Foggia-Lazio 5-2

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Stagione

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13 dicembre 1970 - 1663 - Campionato di Serie A 1970/71 - IX giornata - calcio d'inizio ore 14.30

FOGGIA: Trentini, Fumagalli, Montepagani, Pirazzini, Lenzi, Montefusco, Re Cecconi, Bigon, Mola (73' Pavone), Maioli, Saltutti. A disp. Crespan. All. Maestrelli.

LAZIO: Sulfaro, Polentes, Facco, Wilson, Papadopulo, Magherini, Manservisi, Fortunato, Chinaglia, Massa, Dolso (64' Chinellato). A disp. Moriggi. All. Lorenzo.

Arbitro: Mascali (Desenzano).

Marcatori: 5' Re Cecconi, 17' Chinaglia, 34' Montefusco, 57' Saltutti, 67' Chinellato, 74' Saltutti, 78' Bigon.

Note: splendida giornata, terreno leggermente allentato. Ammoniti: Fortunato, Pavone. Angoli: 8-4 per il Foggia. Esordio in serie A per Pavone.

Spettatori: 15 mila con 8.136 paganti e 6.180 abbonati per un incasso di £.12.492.000.

La panchina del Foggia
La rete di Chinellato
Un'azione della gara
Il goal di Chinaglia
La rete di Re Cecconi

Dopo la sosta per l'impegno della Nazionale a Firenze con l'Irlanda, torna il massimo Campionato di calcio. La Lazio scende allo Zaccheria di Foggia alla ricerca di qualche punto utile per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica. L'undici rossonero ha sinora avuto un eccellente inizio di stagione e la sua posizione in classifica è a ridosso delle grandi. La matricola guidata in panchina da Tommaso Maestrelli gioca un calcio ordinato, basato sul ritmo frenetico dei suoi cursori e sulla classe di alcuni elementi come Bigon e Maioli. I rossoneri partono subito a razzo e al 5' sono già in vantaggio. E' il biondo Re Cecconi, per la prima volta in campo da titolare, a segnare con un tiro da lontano che sorprende nettamente un Sulfaro distratto.

Il pareggio laziale è di Chinaglia, dodici minuti più tardi, con il numero 9 laziale che su allungo di Manservisi s'incunea nella difesa dei satanelli e fulmina Trentini in uscita. La partita torna in equilibrio nel punteggio, ma minuto dopo minuto il centrocampo dei locali prende il sopravvento. Al 34' Montefusco con un bolide su punizione fa filtrare il pallone nella barriera laziale e non dà scampo a Sulfaro. Nella ripresa, dopo qualche timido tentativo di riscossa, i biancocelesti subiscono la terza segnatura. L'azione è splendida nella sua coralità, con Re Cecconi che serve Mola e da questi a Maioli che, con una splendida apertura, lancia Saltutti in velocità.

L'ala converge al centro e fulmina il numero uno romano. Lorenzo corre ai ripari sostituendo l'evanescente Dolso con Chinellato che entra subito in partita. E' suo il gol che riapre l'incontro al temine di una bella iniziativa personale. La Lazio è ancora in avanti al tredicesimo: una violenta conclusione costringe Trentini ad una superba risposta in corner. Quando il pareggio non sembra più una chimera, il Foggia porta a quattro il suo bottino. Ancora una punizione calciata da Montefusco rende difficile la vita a Sulfaro che in maniera goffa si fa rimbalzare sul petto il pallone che Saltutti, lesto come un gatto, spedisce in fondo alla rete.

I rossoneri giocano ormai sul velluto e coronano la grande giornata con il quinto gol di Bigon che, con un pallonetto, beffa l'ormai rassegnata retroguardia ospite. Finisce così con una batosta la trasferta pugliese dove il Foggia ha surclassato i rivali per ritmo e schemi di gioco. C'è poco da salvare nei calciatori di Lorenzo: solo Wilson e Chinellato sono sembrati all'altezza della situazione mentre tutti gli altri, con un Sulfaro addirittura sconcertante alla guardia dei pali, hanno disputato una brutta partita.