Domenica 13 ottobre 1968 - Livorno, stadio Ardenza - Livorno-Lazio 1-0

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13 ottobre 1968 - Campionato di Serie B 1968/69 - III giornata

LIVORNO: Gori, Calvani, Lessi, Alessio (89' Caleffi), Cairoli, Azzali, Albrigi, Santon, Santonico, Zani, Gualtieri. A disp. Vannoni. All. Remondini.

LAZIO: Di Vincenzo, Zanetti (70' Dolso), Onor, Rinero, Soldo, Marchesi, Massa, Mazzola (II), Fortunato, Ghio, Cucchi. A disp. Fioravanti. D.T. Lorenzo. All. Lovati.

Arbitro: Sig. Francescon di Padova.

Marcatori: 34' Santonico.

Note: cielo semicoperto, caldo afoso, terreno in eccellenti condizioni. Ammoniti: Lessi, Alessio, Soldo. Calci d'angolo: 7-6 a favore del Livorno. Numerosi tifosi laziali giunti a Livorno con un treno speciale. Alcuni incidenti in tribuna tra i sostenitori delle due squadre.

Spettatori: 20.000 circa con 12.331 paganti e 3.800 abbonati.

Un articolo di giornale
Volantino delle FS per la trasferta di Livorno
Un'uscita di Di Vincenzo

A Livorno giunge la prima sconfitta in Campionato. All'Ardenza il clima è su di giri sugli spalti per la folta presenza dei tifosi biancocelesti. Le due partite dell'annata precedente, in cui di tutto era successo, non sono state dimenticate dalle due accese tifoserie. Labronici in emergenza per l'assenza di molti titolari, Lazio che conferma l'undici vittorioso nell'ottima partita disputata con il Genoa. Dopo una fase di studio è Mazzola (II) che infiamma il match con una cannonata che l'ex Gori devia sulla traversa. Lazio baldanzosa che attacca anche con Soldo che si sgancia spesso in avanti. Nel momento migliore dei ragazzi di Lorenzo, il Livorno riesce,al suo primo tentativo, a passare in vantaggio. E' il 34' quando Zani interrompe un fraseggio dei romani e lancia Santon il quale, libero della marcatura di Soldo rimasto in attacco, passa al centro dove Santonico (un ragazzo che la Lazio ha acquistato dall’Isola Liri senza mai pensare di ulilizzarlo) salta in corsa Zanetti e fulmina Di Vincenzo con un diagonale implacabile. La partita s'infiamma e dopo un botta e risposta con protagonisti Santon e Mazzola (II), gli amaranto vanno ancora vicini alla marcatura con Gualtieri che fallisce da pochi metri. Si va negli spogliatoi con il Livorno soddisfatto ma assai preoccupato per uno stiramento di Albrigi e i colpi subiti da Alessio, Azzali e Calvani. La Lazio riparte con grande convinzione, conscia dei suoi mezzi e delle difficoltà fisiche degli avversari. Al 57', su sponda di Ghio, Massa ha tra i piedi la palla buona, ma Gori è grande sui due ripetuti tentativi del napoletano. Biancocelesti che spingono forsennati e toscani sulle barricate. Molteplici sono i tentativi a rete, ma la palla non vuole sentire ragioni per entrare. E' ancora Mazzola (II) il più pericoloso ma, come nel primo tempo, Gori riesce a deviare sulla traversa un suo bolide dai 16 metri. La palla ricade sulla linea e i laziali reclamano invano la segnatura. Al 69' il Livorno spezza l'assedio con un diagonale di Santon che Di Vincenzo devia in angolo. Gori torna subito protagonista su una insidiosa conclusione di Cucchi e soprattutto su Fortunato il cui tiro è deviato sul palo. L'ultima occasione è sui piedi di Cucchi, ma il portiere dice ancora una volta di no. Finisce così con una sconfitta ampiamente immeritata, con tre legni colpiti all'attivo, tante occasioni sprecate e due ex che hanno fatto di tutto per farsi rimpiangere.