Domenica 18 gennaio 1948 – Roma, stadio Nazionale – Lazio-Alessandria 1-0

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18 gennaio 1948 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1947/48 - XVIII giornata

LAZIO: Gradella, Piacentini, Remondini, Rosi, Alzani, Gualtieri, Vidal, Magrini, Penzo (I), Flamini, De Andreis. All. Cargnelli.

ALESSANDRIA: Diamante, Della Frera, Rosetta, Di Gennaro, Gallea, Tortarolo, Armano, Pietruzzi, Stradella, Coscia, Sotgiu.

Arbitro: sig. Bonivento di Venezia.

Marcatori: pt 23' Magrini.

Note: giornata di sole e temperatura mitissima, terreno perfetto. Infortunio a Remondini che nel st era costretto a spostarsi all'ala. Infortunio anche per Piacentini. Calci d'angolo 5 a 2 per la Lazio.

Spettatori: 18000.

La partita è stata brutta, ma questa volta la colpa non è della Lazio. Anzi, i biancocelesti hanno tentato sempre di dare ordine e geometria alla manovra e non si sono mai risparmiati nel cercare la conclusione offensiva. Attenti, concentrati, reattivi per tutto l'arco dell'incontro, nonostante i rimaneggiamenti di ruolo dovuti agli infortuni di Remondini e Piacentini. La Lazio ha applicato un sistema completo in attacco e il mezzo sistema in difesa (nel senso che Gualtieri si sostituiva a Remondini nel controllo del centravanti avversario e lasciava il compagno libero di intervenire su tutti i palloni che passavano sui suoi piedi). La partita è stata brutta, si diceva, per colpa dell'Alessandria, brutta copia di quella squadra che aveva vinto con la Roma. I grigi sono stati lenti, macchinosi, impacciati per tutto l'incontro. Sono sembrati in affanno fin dai primi minuti di gioco; sempre in ritardo sui palloni e approssimativi nei disimpegni. L'unica spiegazione possibile è che hanno patito la giornata di grande e anomalo caldo che c'era a Roma. Essi sono abituati a giocare con rigide temperature su di un campo sempre allentato, mentre il terreno dello Stadio era particolarmente elastico e veloce. Sta di fatto che la Lazio ha avuto sempre l'iniziativa e un solo goal di scarto è molto generoso con gli ospiti. I biancocelesti hanno fallito spesso il raddoppio per sfortuna o per le belle parate di Diamante. Hanno anche colpito un palo a portiere battuto e non hanno mai corso seri pericoli. Il goal del successo è scaturito, al 23' del primo tempo, da una bella progressione del giovane Rosi che ha offerto una precisa palla a Magrini. Questi è avanzato, non ci ha pensato un attimo e ha fulminato Diamante che, improvvidamente, non era uscito dai pali per chiudergli lo specchio della porta.